mercoledì 30 dicembre 2015

UNIONE ROMAGNA FAENTINA CONFERITE ALTRE CINQUE FUNZIONI: SMANTELLAMENTO DEI COMUNI. CHI HA VERIFICATO I COSTI. SI SPENDERA’ VERAMENTE MENO, CI CREDONO SOLO I POLITICI DI SINISTRA DELLE MAGGIORANZE DEI SEI COMUNI


Si tratta di Servizi Sociali, Ragioneria-Economato-Controllo di Gestione,Urbanistica ed Edilizia, Promozione Economica e Turismo, Salute e della Sicurezza nei luoghi di lavoro

Ieri sera il Consiglio dell'Unione ha approvato il conferimento all'Unione dei Comuni della Romagna Faentina dei Servizi Sociali, della Ragioneria, Economato, Controllo di Gestione, servizi di Urbanistica ed Edilizia, Promozione Economica e Turismo, insieme alle funzioni di tutela della Salute e della Sicurezza nei luoghi di lavoro. Si tratta di un altro tassello molto importante sulla strada della piena integrazione tra i Comuni di Faenza, Castelbolognese, Solarolo, Riolo Terme, Brisighella e Casola Valsenio, il cui completamento atteso per la fine del 2018. Esprime soddisfazione il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi, che è anche Presidente dell'Unione. «Il progetto politico dell'Unione sta prendendo sempre più forma e sostanza. È un'occasione di cambiamento per tutti gli organismi locali, per tutti i dipendenti delle amministrazioni comunali e per tutti i cittadini, (NUOVA SEDE NUOVI COSTI n.d.r). Non stiamo intraprendendo solamente una fase di riorganizzazione amministrativa e di razionalizzazione della spesa, ma vogliamo realizzare una visione strategica comune e di finalità condivise, per preparare il nostro territorio alle sfide del futuro». «Come amministratori - prosegue il sindaco - vogliamo creare un territorio più coeso e moderno. Non possiamo più ragionare su ambiti come quelli della sicurezza, del lavoro e della promozione turistica ciascuno nel proprio piccolo. Lo stesso vale per le emergenze sociali, ormai troppo diffuse e trasversali a tutti i territori». «Il territorio dell'Unione conta circa 88.000 abitanti»

martedì 22 dicembre 2015

LA RITIRATA DEL CALIFFO

Nel 2015 l'Isis ha perso il 14% dei suoi territori. Fondamentali i bombardamenti russi e l'avanzata dei peshmerga
Matteo Carnieletto  Fondato nel 2004, lo Stato islamico è entrato nella nostra quotidianità soltanto un anno fa, nel 2014, quando Jihadi John decapitò, il 19 settembre di quell'anno, il fotoreporter americano James Foley. L'Isis è stato a lungo tempo sottovalutato, come ha ammesso lo stesso Obama. Il 2015 ha rappresentato però un punto di svolta nella lotta contro i terroristi dell'Isis, soprattutto grazie all'intervento russo in Siria. Secondo quanto emerge da uno studio condotto dagli esperti del centro britannico di studi militari Ihs Jane's, nel corso di quest’anno lo Stato Islamico ha perso il 14% dei territori che controllava in Siria e in Iraq alla fine del 2014 pari a 12.800 chilometri quadrati. Allo Stato islamico, però, rimarrebbero ancora 78mila chilometri quadrati. Le zone in cui lo Stato islamico ha subito maggiori perdite sono quelle al confine siro-turco (dove i miliziani vengono martellati dalle bombe russe) e quelle dove sono attivi i peshmerga dell'Ypg. Qui sono stati colpiti i corridoi per i rifornimenti e le esportazioni clandestine di petrolio da parte dei terroristi. Un'altra perdita molto grave per lo Stato islamico potrebbe avvenire nel corso delle prossime ore. Secondo le informazioni diffuse dai media iracheni, infatti, l'esercito di Baghdad si starebbe preparando a liberare Mosul, la roccaforte dello Stato islamico. Sulla città delle bandiere nere sarebbero stati lanciati volantini per rassicurare la popolazione e annunciare la prossima liberazione. Sui fogli si invitavano gli abitanti a collaborare con le truppe regolari e ad allontanarsi da ogni obiettivo militare, che potrebbe essere colpito in qualsiasi momento.

domenica 20 dicembre 2015

ECCO LE DODICI DOMANDE A CUI LA BOSCHI NON HA RISPOSTO

Ci sono dei punti oscuri che il ministro per le Riforme non ha chiarito al paese e ai risparmiatori truffati
Domenico Ferrara - Il vestito era sobrio, la dialettica elegante, il discorso carismatico. I commenti nei confronti di Maria Elena Boschi si sprecano e sono per la maggior parte un profluvio di complimenti e lusinghe. Al netto di tutto questo - ché alla fine estetica, prossemica e retorica dovrebbero contare meno della sostanza - ci sono dei punti oscuri che il ministro per le Riforme non ha chiarito in Aula e al paese. Omissioni volute o no che sarà pure il caso di elencare e far presenti, non sia mai che possano trovare una risposta chiara non tanto per la stampa quanto per i poveri risparmiatori che al momento non si trovano un euro in tasca.
  1. Come mai suo padre nonostante sia stato sanzionato dalla Banca d'Italia come membro del Cda ha ottenuto la nomina di vicepresidente, tra l'altro tre mesi dopo il suo insediamento al governo?
  2. Chi ha inserito nel decreto e perché un comma che rende complicato agire nei confronti dei vertici dell'istituto di credito e quindi nei confronti anche di suo padre?
  3. Perché ha detto che suo padre è stato eletto nel 2014 e non ha ricordato che invece è entrato nel cda della banca nel 2011?
  4. Come dimostrano alcuni documenti pubblicati da Libero, lei è interventua sulla stesura del decreto. Perché non si è fatta da parte?
  5. Perché non ha chiarito se era presente o meno nei Cdm che hanno varrato i decreti sulle banche?
  6. Perché ha partecipato al Consiglio del 10 settembre, quello che ha incardinato i decreti legislativi di ricezione della direttiva europea sul bail-in che inasprito le condizioni per avviare l'azione di responsabilità per gli amministratori di banche in risoluzione tra i quali suo padre?
  7. Perché ha partecipato alla conferenza dei capigruppo finalizzata a calendarizzare alla Camera il decreto popolari?
  8. Come mai si è passati dal ddl al decreto d'urgenza sul Salva Banche? Che fretta c'era?
  9. È normale che il ministero dell'Economia e il governo non fossero al corrente del dissesto economico in cui versava Banca Etruria sebbene il decreto Salva Banche sia stato varato 18 giorni prima del suo commissariamento?
  10. Perché non ha detto nulla sul procuratore di Arezzo Roberto Rossi consulente del governo e titolare dell'inchiesta su banca Etruria?
  11. Come mai non ha detto nulla su Giuseppe Fanfani, membro del Csm che ha autorizzato l’incarico del procuratore Rossi nonché titolare ad Arezzo dello studio che da sempre difende Banca Etruria?
  12. Perché, come ricorda Gian Maria De Francesco sul Giornale, non ha detto nulla in merito a “operazioni con parti correlate”, cioè debiti e soprattutto crediti di Etruria con gli amministratori, loro parenti e società collegate (eccezion fatta per il mutuo ipotecario concesso al fratello di cui non è stato reso noto l'importo)?. Sarebbe stato interessante saperlo poiché il salvataggio della banca ha evitato la liquidazione che avrebbe imposto il rientro dei fidi. E questo, sì, sarebbe stato conflitto di interessi

giovedì 17 dicembre 2015

DEBITO PUBBLICO A 2.212MILIARDI DI EURO. RECORD RENZI

Paolo Savelli - Ottobre 2015, debito pubblico a 2.212 miliardi di Euro...ad agosto era di 2.192 miliardi a luglio di 2.185. In 4 mesi l'aumento è stato di 27 miliardi. Tutto questo a fronte dell'incremento delle entrate tributarie e di una congiuntura economica di ripresa internazionale che ha abbattuto anche il famigerato SPREAD che tanto contribuì, alzandosi all'improvviso, alla caduta di Berlusconi, perché, ricorderete, il debito pubblico italiano era insostenibile e i mercati ci punivano. E per salvare l'Italia ci volevano Monti e l'Austerità e poi Letta e infine Renzi, quest'ultimo perché era #lavoltabuona...e sapete a quanto ammontava il debito pubblico quando il famigerato Silvio Berlusconi si dimise? 1.904 miliardi.

mercoledì 16 dicembre 2015

IL CORDINATORE REGIONALE DI FORZA ITALIA: “FI ESCA DALL’ISOLAMENTO”. MA I REPONSABILI NON SONO PALMIZIO E FANTINELLI, CHI SONO GLI ALTRI CHE NESSUNO CONOSCE, FINALMENTE LI CONOSCEREMO?


Il parlamentare azzurro alla Dire: "A Ravenna Forza Italia risulta isolata, da sola. Se entro metà gennaio le cose non cambieranno, dovrò intervenire personalmente"
Massimo Palmizio, parlamentare e coordinatore regionale di Forza Italia avverte la compagine locale del partito: "Forza Italia esca dall'angolo e torni protagonista nello scacchiere pre-elettorale di Ravenna. Altrimenti dovrò intervenire personalmente".  Palmizio è infatti abbastanza preoccupato dalla situazione che si va delineando in città con l'asse tra Lega nord e Lista per Ravenna, e l'alleanza tra Fratelli d'Italia e la Pigna. In questo schema "Forza Italia risulta isolata, da sola... E allora- spiega Palmizio – Coordinatore regionale dal 5.1.14- parlando alla 'Dire'- se entro metà gennaio le cose non cambieranno, se permanesse questo isolamento, allora dovrò intervenire personalmente e trovare io una soluzione". FINALMENTE  CONOSCEREMO I RESPONSABILI PROVINCIALI DI FORZA ITALIA, VISTO CHE DAI SITI DI FORZA ITALIA I RESPONSABILI SONO SOLO PALMIZIO E FANTINELLI, CHI SONO GLI ALTRI RESPONSABILI CHE DEBBONO INTERVENIRE O  SONO SOLO LORO DUE???





martedì 15 dicembre 2015

PROVINCIA DI RAVENNA, UNA FARSA TRAGICOMICA


Sulla situazione della Provincia è difficile consolare il piagnisteo del suo presidente Claudio Casadio, soprattutto quando lucidamente egli ipotizza uno scenario di tagli nazionali per ben oltre 500 milioni di euro. D’altra parte occorre partire sempre da quella sorta di pateracchio improvvisato e pasticciato riguardante la ‘finta’ abolizione delle province che invece continueranno a svolgere una parte di funzioni - peraltro al momento senza un piano di risorse economiche certe - e, ancor più grave, senza produrre alcun effetto sul contenimento della spesa pubblica. 
Si tratta, insomma, per dirla con il senatore Roberto Calderoli, di una “porcata” i cui risvolti sono unicamente di facciata poiché non si coglie nella ratio del provvedimento la benché minima sostanza logica. Tornando al presidente dell’ente provinciale ravennate Casadio, le sue riflessioni basate principalmente sulla mancanza di risorse certe non fanno una piega, ma la soluzione non può essere quella proposta dalla sua giunta e votata dalla maggioranza di sospendere il pagamento dei mutui per rabberciare uno straccio di bilancio, poiché, come noto, il 2016 è alle porte e si dovranno in ogni modo onorare gli impegni assunti dallo stesso esecutivo di piazza Caduti. L’ente ha procrastinato il debito, ma gli eredi non possono sfuggire da quegli impegni pressanti. D’altra parte giova ricordare il forte indebitamento delle Province emiliane, con circa 500 milioni di debito, e con spese in conto capitale di quasi quattro miliardi, ma soprattutto la situazione della stessa Provincia di Ravenna, la quale nella statistica riferita alla consistenza dei debiti raffrontata con il totale delle entrate - di regola inferiore al 140% - raggiunge addirittura il 209,33%!
È il caso proprio di dire “...chi è causa del suo mal pianga se stesso….” A margine, poi, di questo inconsolabile pianto con lacrime di coccodrillo del citato presidente e della sua giunta, oggi pur con un’attività politica e amministrativa oggettivamente leggera e quasi invisibile, - come dimostra la loro limitatissima produzione di atti deliberativi che si contano davvero sulle dita della mano, - continuano a percepire indennità di carica di 5.466,18 per il presidente, 4.099,64 per il suo vice e 3.553,02 per gli assessori, cui vanno aggiunte altre competenze, come le funzioni proprie, attività fuori territorio, oneri e indennità il cui ammontare complessivo annuo di spesa porta ad oltre 350.000,00 euro. Il futuro certamente sarà quello di costituire la provincia d’area vasta fra Ravenna, Forlì -Cesena e Rimini, ma oltre al mero atto formale, servono garanzie e certezze in questo momento assai confuse e aleatorie. Non vorremmo proprio che alla fine si trattasse non dell’unione di forze ma piuttosto di tante debolezze!




lunedì 14 dicembre 2015

AUGURI BUON NATALE 2015

Cartoncino auguri 1915 di G.Ugonia vol.10 Brisighella IERI

Il cartoncino di  auguri di 100 anni fa, dell’artista Ugonia dal fronte, ma  attuale nella rappresentazione di quest’anno!
Altri cartoncini del 1925  e 1935



DIFFIDO’ IL COMANDANTE LIBERO. CONDANNA PER IL PRESDIENTE ANPI RAVENNA


venerdì 11 dicembre 2015

PILLOLE di Vincenzo Galassini “BANCHE, STEPRA?”

Le banche delle regioni rosse Emilia, Toscana, Marche dopo il crac finanziario sono state salvate direttamente o indirettamente dal governo Renzi, chi rimarrà incastrato, come sempre sono i clienti con i loro risparmi, non entro nel merito della questione giuridica, certamente i veri responsabili come sempre non ne risponderanno davanti alla magistratura.
Una riflessione nasce pensando quanto capitato e sta capitando in provincia di Ravenna con STEPRA, ha creato un buco finanziario di oltre 30 milioni, sanato dalle banche locali e nazionali su richiesta del potere della sinistra locale. Nessun cliente rimarrà incastrato, ma le notevolissime risorse impegnate saranno tolte al credito delle imprese e famiglie ravennati. Nessun responsabile politico locale paga, auspico solo che le banche salvatrici, anche locali, nel tempo non abbiano bisogno di essere salvate, le citate in precedenza dal governo, direttamente o indirettamente.
Così succede nelle rosse regioni i responsabili amministrativi e politici si salvano sempre e si santificano. Povera Ravenna, povera Italia. Vincenzo Galassini consigliere provinciale Forza Italia Ravenna

martedì 8 dicembre 2015

COSI’ ZICHICHI SMONTA I CATASTROFISTI

Il presidente della federazione mondiale degli scienziati è scettico: "Inattendibili le previsioni sul lungo periodo"
Mentre lo intervistiamo è nel suo studio di Ginevra, impegnato al Cern. Antonino Zichichi, presidente della Wfs (World federation of scientist) e cioè della federazione degli scienziati mondiali, ha un atteggiamento scettico sulla pomposa riunione dei capi di Stato a Parigi sui problemi dell'ambiente.
O meglio il suo scetticismo è rivolto alle previsioni drammatiche fatte sul riscaldamento del pianeta. Zichichi non entra nel merito, ma critica il metodo, il modo in cui si pretende di sapere cosa avverrà al pianeta tra dieci o addirittura cinquanta anni. Eppure, gli chiediamo, esisterà un modo rigorosamente scientifico di trattare l'evoluzione del clima? «Per descrivere in modo matematicamente rigoroso l'evoluzione del clima, sono necessarie tre equazioni differenziali non lineari fortemente accoppiate. Differenziali vuol dire che è necessario descrivere l'evoluzione istante per istante nello spazio e nel tempo (nel dove e nel quando). Non lineari vuol dire che l'evoluzione dipende anche da se stessa. Esempio: il mio futuro dipende anche da me stesso. Fortemente accoppiate vuol dire che l'evoluzione descritta da ciascuna equazione ha enormi effetti anche sulle altre. Questo sistema di tre equazioni non ha soluzione analitica; il che vuol dire nessuno riuscirà mai a scrivere l'equazione dell'evoluzione del clima. L'unica strada è costruire modelli ad hoc. Un modello matematico non è la verità scientifica ma l'equivalente del dire È così perché l'ho detto io; non a parole, ma scrivendo formule che obbediscono a ciò che io penso sia la soluzione. Ma Lei mi sta dicendo che non si possono fare previsioni? «Le sto dicendo che le previsioni hanno senso solo a breve termine. Quelle sul tempo di domattina hanno margini di errori bassissimi, quelle tra 15 giorni sono inattendibili. Si figuri una previsione sul clima a dieci anni. Quello che funziona bene è il cosidetto «now casting»; lo abbiamo scoperto noi con un progetto pilota della Wfs in Cina studiando il Fiume Giallo che causava migliaia di morti per le previsioni a lungo termine che davano troppo spesso falsi allarmi.La gente ignorava gli allarmi restando a casa. Fino a quando noi abbiamo introdotto le previsioni a breve termine: «now casting». Ecco perché il presidente Den Xiao Ping mi ricevette a Pechino come fossi un capo di Stato e mi disse che avrebbe sostenuto l'istituzione di un laboratorio mondiale per una scienza senza segreti e senza frontiere come facciamo al Cern e a Erice nel Centro di Cultura Scientifica che porta il nome del pupillo di Fermi, Ettore Majorana».
Professore, Lei nega che ci siamo delle emergenze ambientali? «Io mi limito a dire che ci sono 72 emergenze planetarie che a differenza di quelle climatiche sono verificabili, certe, scientificamente provabili. Una di queste ad esempio e riguarda l'oggi, è l'acqua. Servirebbero molte risorse per renderla disponibile e pulita per milioni di persone come ha ricordato Papa Francesco». Non negherà che l'uomo inquina e con ciò potrebbe compromettere il nostro futuro, ma anche il nostro presente.
«Si facciano leggi che puniscano severamente l'inquinamento senza confondere i veleni con le problematiche climatologiche, come sono CO2 ed effetto serra. Bisogna demonizzare i veleni che vengono impunemente versati nell'atmosfera. L'anidride carbonica (CO2) è cibo per le piante. Se nell'atmosfera non ci fosse stata CO2 non sarebbe nata la vita vegetale. E siccome la vita animale viene dopo quello vegetale noi non saremmo qui. L'effetto serra non è un nostro nemico. Se non ci fosse l'effetto serra la temperatura di questo satellite del sole sarebbe 18 gradi sotto zero. L'effetto serra ci regala 33 gradi».

venerdì 4 dicembre 2015

SPERPERO NELLA SANITA’?: LAVORI DI ADEGUAMENTO FUNZIONALE EX OSPEDALE BRISIGHELLA A RESIDENZA PSICHIATRICA, NUCLEO DELLE CURE PRIMARIE ED ATTIVITA’ AMBULATORIALI, QUANTO MANCA AL TERMINE, A COSA SERVONO. COSTI OLTRE 2,5MILION


Le capriate in legno sostituite (installate nel 1964) –Ospedale S. Bernardo  Brisighella

Una delle scale di sicurezza - Ospedale S. Bernardo  Brisighella

Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente della Provincia di Ravenna per sapere  premesso che:
L’Asl di Ravenna nel 2009 aveva programmato con il progetto definitivo lavori di adeguamento dell’ex ospedale Brisighella per residenza psichiatrica, nucleo delle cure primarie e attività ambulatoriali, la gara è avvenuta con atto n. 392 del 9 luglio 2010, p.n. 59077 dell’8 agosto 2012, importo lavori 2.230.383,32 + iva e oneri. L'opera è realizzata con i fondi dell’Ausl di Ravenna, della Regione Emilia-Romagna, dello Stato. Impresa aggiudicataria Gruppo Ge.Di srl, nel cartello non è indicato l’inizio e fine lavori. I lavori sono stati consegnati nel 2012 e ancora oggi dopo tre anni non terminati.
Nell’ultimo decennio diversi interventi sono già stati eseguiti nel complesso dell’ex Ospedale San Bernardo di Brisighella:  1- Casa protetta per anziani non autosufficienti, al primo piano, notevole la spesa per attuarla.  La struttura adoperata per alcuni anni poi chiusa, ora non utilizzata e abbandonata; 2 -Realizzazione di una residenza per drogati al piano terra, mai aperto, spazi utilizzati ora come ambulatori; 3- Inserimento  della psichiatria infantile per una parte dell’edificio, mai fatto; 4- Dai documenti pubblicati dalla Regione dovevano partire la “casa della salute” nel 2013. 5- Nella pratica vedendo dall’esterno hanno eseguito: - Rifacimento del tetto del complesso, escluso quello della Chiesa già eseguito nel passato; - Inserite due scale di sicurezza esterne, - I locali dei medici di base sono stati tinteggiati e lasciati negli stessi spazi. - Unica novità l’installazione di un bancomat per pagare il tiket dopo che il servizio è andato in appalto a Banca Intesa che a Brisighella non ha sportelli. - I lavori con il cantiere installato nel 2012 continuano, siamo alla fine del 2015 e non si vede  ancora la fine. - L’impressione generale è che i lavori siano serviti solo per la manutenzione e il rifacimento del tetto (le capriate di legno in parte installate nel 1964 come in tanti fabbricati dell’epoca ma in buono stato). CHIEDO  a- La cronistoria dei lavori eseguiti nell’intero complesso ex Ospedale (citati in premessa), e il costo di ogni intervento; b- Al termine dei lavori  quale l’utilizzo  degli spazi  nei vari piani dell’intero complesso; c- Quando inizierà l’attività nei vari piani; d- La data prevista della fine dei lavori; d- Sono stati rispettati i tempi perché nel cartello dei lavori manca la data di consegna. e- Il costo rimarrà quello iniziale; f- Esistono inadempienze dell’impresa, progettista, del direttore dei lavori e le cause per il lungo tempo per eseguire l’intervento; h-La sperimentazione della “casa della salute” prevista per il 2013 quando inizierà realmente e le novità che eventualmente vedranno i brisighellesi; Consigliere Provincia Ravenna Forza Italia Vincenzo Galassini


giovedì 3 dicembre 2015

SI AL PRESEPE E ALL’ALBERO DI NATALE: UN ESEMPIO CHE DOVREBBERO SEGUIRE I SINDACI DELLA PROVINCIA DI RAVENNA

Il sindaco di Pietrasanta, Massimo Mallegni, in occasione del Consiglio comunale. "Sono arrabbiato perché, come ci ha riferito una mamma, qualcuno ha proibito di allestire il presepe mentre per l'albero di Natale sarà fatto uno strappo alla regola, il presepe  rappresenta la famiglia ed identifica i valori della nostra cultura europea che ha i suoi fondamenti nei principi giudaico cristiani. Auspico che in tutte le scuole, non solo nei nidi, presidi e insegnanti, salvaguardino i simboli che sono alla base della nostra tradizione, della nostra cultura e della nostra nazione; principi che hanno ispirato e che ispirano i valori della pace, della fratellanza e della democrazia di cui questo mondo ha sempre più bisogno". Il sindaco ha  precisato che non si tratta di una crociata nei confronti di alcuna religione o fede: "È importante adoperarci tutti, al di là della propria personale posizione e sensibilità, per tutelare i valori della nostra comunità. Nessuno deve sentirsi offeso da questo invito e non è obiettivo di questa iniziativa mettere in pericolo l'integrazione e l'espressione religiosa, ma non c'è integrazione fino a quando non c'è il rispetto delle tradizioni e dei valori del paese in cui vivi"

lunedì 30 novembre 2015

IL MOMENTUM DI BERLUSCONI


Chiamano così in America quel concentrarsi di segni che accompagnano l'ascesa irresistibile di un candidato. Lo statista di Forza Italia in un tempo di guerra e di drammatici cambiamenti è il solo che può dare speranza agli italiani, nell'unità delle forze di centrodestra. Mentre Padoan ormai mette le mani avanti e prevede crisi economica, noi proponiamo la via d'uscita, con gli eurobond per le infrastrutture orientate alla sicurezza. Investimenti che consentano insieme di svilupparci e di difenderci. Il filotto della vittoria, necessità del nostro leader in campo su tutte le televisioni e della strategia del Quadrifoglio



venerdì 27 novembre 2015

LA SINISTRA, CONTROLLA TUTTO DALLA CULLA ALLA MORTE:……ANCHE PER GESTIRE L’ORTO? ESPOSTO

In data 10 novembre, 44 titolari degli orti comunali di via Chiavica Romea hanno consegnato, tramite Ivana Donà, al sindaco e al direttore generale del Comune di Ravenna e depositato il 20 novembre anche al Procuratore della Repubblica di Ravenna, un esposto allegato sulla gestione delle aree ortive comunali e l'abolizione del tesseramento ad eventuali associazioni. Lo rende noto Ivana Donà, prima firmataria del fascicolo. Rispetto e regolarità negli orti comunali: esposto di ortisti al Comune e alla Procura http://www.ravennanotizie.it/articoli/2015/11/26/orti-comunali-esposto-degli-ortisti-al-comune-e-alla-procura.html

mercoledì 25 novembre 2015

IL NOSTRO PROGRAMMA

“PER LA DIFESA DELLA PATRIA E DEGLI ITALIANI” ART. 52 COST.
“La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”
EMERGENZA DEMOCRATICA
 Renzi si tira un boomerang in testa cercando di bloccare Bassolino. I giornalini vedono solo il male che il Fiorentino fa a se stesso, ma non denunciano l’assurdo di elezioni spostate per i comodi di un partito. Spudoratezza che puniremo
con la nostra unità e il nostro Quadrifoglio
EMERGENZA TERRORISMO
 L’abbattimento del caccia russo da parte della Turchia ripropone l’urgenza di una coalizione globale e con una sola direzione strategica. Intanto, mentre il Califfo ci dà guerra, Renzi e Gentiloni non si “sentono” in guerra. Un simile governo guidato da ciechi e sordi non dà sicurezza agli italiani. Per fortuna la forza serena di Berlusconi dà coraggio alla gente e prestigio internazionale al nostro Paese. Il titolo imbarazzato e imbarazzante dell’Unità: manifesto del buonismo perdente

 



domenica 22 novembre 2015

EDITORIALE DI GUERRA


 Il bilancio di sette giorni orribili impone un giudizio chiaro. Non è più tempo per ridanciani deboli di spirito. Per sradicare il Male, indispensabile un’alleanza globale. Se Renzi dice di no alle sanzioni alla Russia dà un segnale importante. E garantiamo l’unità nazionale. Altrimenti, si attacchi pure a WhatsApp. La linea del centrodestra unito, ispirata da Berlusconi, ha il consenso degli italiani: Putin è il leader mondiale preferito (48 per cento), Obama al 32 per cento.

giovedì 19 novembre 2015

ASL ROMAGNA COSA SUCCEDERA’; IL SINDACO DI FAENZA NOMINA COMMISSIONE, RIUSCIRANNO I NOSTRI ALMENO COLLEGARE I DATI ALL’INTERNO DEGLI OSPEDALI ATTUALI?

In questi giorni ho avuto bisogno di utilizzare l’Ospedale di Faenza e ho avuto l’ennesima conferma della disfunzione amministrativa, non entro nel merito della soppressione dei servizi, ma i cervelloni amministrativi regionali certamente super pagati per raggiungere gli obiettivi, non sono stati capace di mettere in rete in dieci anni all’interno degli Ospedali ravennati (unificati Lugo e Faenza) le cartelle dei cittadini, cosà succederà con la grande Asl?
            Sono andato a fare un controllo di routine e il meccanismo del CUP faentino mi ha mandato alla Palazzina dei Servizi invece del solito reparto all’interno dell’Ospedale di Faenza. Ebbene il medico non era collegato con il computer del reparto dove forse dovrebbe esiste un centro delle cartelle dei ricoverati e pazienti, per fortuna avevo alcuni documenti ma il medico per la visita ha dovuto fare la storia del caso perché non è possibile avere la documentazione né da Faenza né da altrove.
In tante attività economiche, chi prima o dopo, le assicurazioni, le banche, telefoni, ecc. da  tempo sono organizzati per la lettura dei dati nazionali, l’Asl locale Ravennate NON c’è riuscita, e pensano di fare l’ASL Romagna, vedrete purtroppo con gli stessi criteri. Il sindaco del comune di Faenza, dovrebbe fare parte del comitato ASL provinciale, ha nominato una commissione di esperti, per i problemi faentini ma se usava qualche volta i servizi, ascoltato, i cittadini si sarebbe accorto delle necessità senza avere tanti “manager” esperti.
I dirigenti forse hanno sempre preso i premi di produttività non raggiungendo gli obiettivi o forse nessuno li  ha richiesti o indicati?
Con la vecchia e nuova organizzazione nessuno può controllare o verificare e forse non cambierà nulla, manca il manico come si suole dire.
             Speriamo bene per non fare perdere tempo agli utenti e farli ammalare ulteriormente per i disagi e  la rabbia.
P.S. Spendere beni i soldi dei cittadini nei  servizi, nelle strutture, negli investimenti lo chiedono tutti, indipendente  dalle idee politiche, ma è un altro capitolo ne parlerò ancora.
Vincenzo Galassini Consigliere Provinciale forza Italia

DISASTRO PADOAN


Il monito è chiaro: non si tagliano le tasse in deficit. Ma non solo: l’Europa chiede all’Italia più sforzi sulla Spending review, e rivolge forti critiche alla cancellazione della Tasi, la cui platea, Renzi, al contrario, sta cercando di allargare giorno dopo giorno, per comprarsi il consenso. Unico suo obiettivo vero. Piuttosto prendessero spunto da François Hollande che ha annunciato il mancato rispetto del programma di Stabilità per incrementare le misure di sicurezza. Una cosa, infatti, è non rispettare il patto di Stabilità per comprarsi il consenso, altra cosa è non farlo per garantire la sicurezza nel Paese. Che disastro Renzi. Che disastro Padoan.

mercoledì 18 novembre 2015

PROVINCIA DI RAVENNA - ATTIVITA’ DEI GRUPPI CONSILIARI MANDATO ELETTIVO 2011 – 2016


A sei mesi dalla fine del mandato elettivo 2011 – 2016, il gruppo consiliare dell’Udc della Provincia di Ravenna,  nel solco della trasparenza e della corretta informazione nei confronti dei cittadini, rende pubblici i dati ufficiali riguardanti le interpellanze e le interrogazioni presentate e iscritte all’ordine del giorno del Consiglio provinciale. Ci rendiamo conto che i dati in  oggetto, attestati dagli Uffici competenti dell’ente di Piazza Caduti, corrono il rischio di fare apparire il gruppo centrista impegnato nell’ente, con una connotazione egocentrica e autoreferenziale, tuttavia  lo spirito con cui si rende pubblica l’attività in oggetto  ha piuttosto una finalità di natura informativa e statistica.
Il presente lavoro non indica volutamente l’oggetto dei singoli documenti pubblici che tuttavia sono depositati in Provincia presso l’ufficio del gruppo consiliare, disponibili per chiunque volesse prenderne visione.
PROVINCIA DI RAVENNA - MANDATO ELETTIVO 2011-2016 INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI (*)

  • BANDOLI  TIZIANA (PD)                  2
  • BANDOLI  TIZIANA E BASSI DANIELE (PD)           1
  • BASSI  DANIELE (PD)            1
  • BENELLI  GIOVANNA (F.I.)    1          (deceduta, in carica fino al 27.03.2012)
  • BERTI  JACOPO (LEGA NORD)           5
  • BODONI  TIZIANO (FEDERAZIONE SINISTRA)      26
  • CAPUCCI  RUDI (LEGA NORD)           7 (in carica fino al 16.4.2012)
  • CORALLI  DAVIDE (PD)          2
  • FAROLFI  MARTA (PDL e NCD)          4
  • FEDERICI  CRISTINA (PD)     3  (in carica fino al 23.9.2014)           
  • FORTE  GIANLUIGI (LEGA NORD)     15
  • GALASSINI  VINCENZO (F.I.)     21 (entrato in carica 30 aprile 2012)
  • LIVERANI  ANDREA  (LEGA NORD)   1 (in carica fino al 17.4.2012)
  • MAZZOLANI MASSIMO (PDL e NCD)           4
  • MONTI  MAURO (LEGA NORD)          2
  • ROSSI  GABRIELE (ITALIA DEI VALORI)     2
  • SPADONI  GIANFRANCO (UDC)        111
  • STALONI  NICOLA (SEL)       12
  • VILLA  FRANCESCO (PDL e NCD)       14
(*)  i dati non comprendono i comunicati stampa, i resoconti dei lavori di commissione e di Consiglio, gli ordini del giorno ed altre attività istituzionali verbalizzate.

martedì 17 novembre 2015

CENSURA RESPINTA AL MITTENTE:


http://pdlravenna.blogspot.it/2015/11/galassini-vincenzo-fi-consigliere.html
Dopo la pubblicazione di quest’articolo Il "capo di Bologna" ordina:
La invitiamo a " NON parlare a nome di Forza Italia Ravenna".  Grazie. La segreteria regionale Forza Italia Emilia Romagna
Se avesse letto bene lo scritto, ho firmato, come sempre, nella carica di consigliere provinciale di Forza Italia della Provincia di Ravenna.
Mi dispiace ma non rispetterò l'ordine se non mi viene direttamente dal Presidente Berlusconi.
Lo comunico ai 243mila lettori del blog Ravenna, 200mila Faenza, 50mila Bagnacavallo, 28milaseniores e al "capo" che dalla nuova carica fino ad oggi non ha consultato il consigliere della provincia di Ravenna e credo non l’abbia fatto con gli altri! VINCENZO GALASSINI


domenica 15 novembre 2015

GALASSINI VINCENZO (FI), CONSIGLIERE PROVINCIALE RAVENNA: CORDOGLIO AL POPOLO FRANCESE, ORA GUERRA AL TERRORISMO PROPOSTA DI ELABORARE INSIEME UN O.D G.


’Solidarietà e compassione per le vittime, i feriti e le loro famiglie”, ha detto dall'Eliseo  Francois Hollande non dopo, ma durante l'eccidio di Parigi. E’ il mio sentimenti, per cui esprimo cordoglio vivissimo al popolo e al governo francese”. “Ma i sentimenti devono diventare giudizio, azione culturale e diplomatica, guerra al terrorismo. In questo caso terrorismo islamico. E non è un particolare. Se l'ideologia è un moltiplicatore della potenzialità omicida che c'è nell'uomo, e il comunismo e il nazismo ce lo insegnano, l'ideologia religiosa del fondamentalismo islamico innalza la qualità devastante dell'odio. I guerrieri neri del jihadismo non usano solo le armi, sono loro stessi armi. Dopo la sequenza di attentati a Parigi del 7 gennaio scorso, che si facesse una manifestazione solenne e molto commossa in centro nella capitale francese, con molti capi di Stato. Ed è come se quella manifestazione sia stato il modo con cui l'Occidente, e non solo l'Occidente, ha elaborato il lutto, trasformandolo in dimenticanza.
 Il Papa ha detto che quella in corso “è una guerra mondiale a pezzi”.  E di questo ci siamo dimenticati. "L'Unione Europea a trazione tedesca ha concepito se stessa non come un luogo di civiltà democratica e di libertà da valorizzare e difendere, da espandere e offrire come modello, ma come il dominio di una burocrazia al servizio di pretese egemoniche. Il risultato è una debolezza ideale, fragilità economica e politica, un nulla militare. Le politiche cretine e autolesioniste ci hanno portato a ingaggiare da parte dell'Europa la guerra commerciale alla Russia e a Israele invece che al terrorismo islamico. La risposta dev'essere una conversione dell'Europa al suo autentico ideale originario". "Non possiamo però aspettare che si risistemi l'Europa. Oggi la risposta sensata, l'unica efficace può e deve venire dall'Italia. Ed è sul piano internazionale il ritorno allo spirito di Pratica di Mare. Siamo lasciati soli in questo richiamo, quasi a dire che “Pratica di Mare” sia la rivendicazione di un patrimonio privato di un partito. Non è così: è un patrimonio della storia italiana, ed è un tesoro che vale più dell'oro di Bankitalia e su cui il Parlamento e il governo italiano devono investire. L’Italia invece di oscillare e pendere dalle labbra di questa o quella potenza, può e deve diventare protagonista di un incontro che riunisca i 60 Paesi che hanno accettato di mobilitarsi contro l'Isis (o Daesh), che è un acronimo che significa, dall'arabo, la stessa cosa. Dove si costituisca  una coalizione internazionale che vada dagli Usa all’Europa alla Federazione Russa alla Cina all'India, in una grande lotta delle civiltà contro la tirannide nemica dell'umanità. I tempi sono maturi, e lo sono addirittura obbligatoriamente, per dar corso all'unità solidale dei Paesi che soprattutto si richiamano alla tradizione cristiana, se non vogliamo soccombere alla bestialità dell'islam del Califfo.
Forza Italia Ravenna come forza di opposizione costituzionale e democratica, ha dichiarato che non si sottrarrà alla responsabilità di collaborare con il governo nello spirito dell’interesse nazionale e del bene supremo della sicurezza e della libertà del nostro popolo, che trascende le opinioni politiche. La proposta è che il governo italiano, investito subito dal Parlamento, promuova in Italia l'incontro dei Paesi oggi impegnati separatamente nella lotta contro il terrorismo islamico, per combattere insieme, non una guerra, per l'umanità facendo, a livello di consiglio provinciale propongo  se possibile elaborare un “ordine del giorno” in merito, come si fa tante volte per i problemi nazionali per il bene dell’Italia e di tutti i cittadini: Aiutarci per evitare il peggio che potrà avvenire.    Vincenzo Galassini

giovedì 12 novembre 2015

UNITI SI VINCE, IL PD IN FRANTUMI


 Renzi ha tagliato i ponti con la sua sinistra, il Pci-Pds-Ds-Pd è morto. Il Paguro Matteo cerca di infilarsi in Expo per conquistare Milano. Per mandarlo a casa blocchiamo questo giochino furbo delle amministrative. L'unità di centrodestra al lavoro subito su programmi, regole e candidati



mercoledì 11 novembre 2015

E IO PAGO: LO STATO PAGA I DEBITI DEI DS, NON CI SIAMO PIU’!


Tocca ai contribuenti ripianare parte dei debiti colossali dei Ds: lo Stato ha versato 107 milioni di euro nelle casse delle banche creditrici del partito. Ma non è finita: da saldare mancano altri 18 milioni di euro
Come denuncia Sergio Rizzo sul Corriere della Sera, è toccato ai contribuenti ripianare parte dei debiti colossali del partito. Da saldare alla Sga, società nata dieci anni fa per recuperare i crediti dal crac del Banco di Napoli, mancano altri 18 milioni di euro.
I 107 milioni di euro pubblici sono stati parcheggiati nelle casse delle banche creditrici dei Ds con "riserva". Sul malloppo pende ancora il giudizio di appello. Una legge del 1998 estende la garanzia dello Stato già vigente sui debiti degli organi di partito ai debiti del partito che si faceva carico dell’esposizione del proprio giornale con le banche. "Sembrava una norma scritta su misura per il quotidiano diessino l’Unità - denuncia Rizzo sul Corriere della Sera - tanta generosità era tuttavia condivisa con tutti gli italiani che pagano le tasse. Visto che il partito si accollava i debiti del giornale insieme alla garanzia statale trasferita per legge dal giornale al partito. Che se non avesse pagato lui, avremmo pagato noi". E, nonostamte il tesoriere dei Ds Ugo Sposetti abbia abbattuto gran parte dei 450 milioni di euro di debiti, adesso gli italiani si trovano a dover mettere mano al portafogli. Nonostante fosse stata approvata pure una legge che consentiva il pagamento dei contributi pubblici anche nel caso di scioglimento anticipato della legislatura (come avvenne nel 2008, quando i Ds partorirono il Pd), sul groppone dello Stato sono rimasti appunto 125 milioni di euro.
Il Pd non ha raccolto l'eredità economica dei Ds e della Margherita, che per tre anni hanno continuato a intascare i fondi statali. "La separazione dei destini economici consentì ai Ds con l’abile regia di Sposetti di blindare il patrimonio immobiliare dell’ex Partito comunista in una cinquantina di fondazioni indipendenti dal partito centrale perché emanazione delle federazioni provinciali - denuncia Rizzo - ovvero, soggetti giuridici autonomi". Non avendo più immobili da pignorare, le banche hanno chiesto allo Stato di sborsare i 125 milioni di euro. "Il debitore è morto - diceva Sposetti, attualmente senatore del Pd e presidente della Fondazione Ds, ai microfoni di Report - se il debitore muore, che succede? Ci sono le norme e in questo caso un magistrato civile ha detto 'guarda, signor Stato, che devi pagare tu…'". Ovvero i contribuenti.



martedì 10 novembre 2015

IL SENSO DI RESPONSABILITÀ DI SILVIO BERLUSCONI, CIOÈ IL SENSO DELLA VITTORIA


Silvio Berlusconi ha detto di essersi deciso a non abbandonare il campo della politica, a essere ancora qui a lottare, dopo tre anni che non veniva in una piazza, per “senso di responsabilità”. Tornare in politica e tornare per la sua prima uscita pubblica qui, accettando l'invito della Lega, sono la stessa cosa. Senso di responsabilità coincide con volontà di vittoria. Lui non vuole entrare in politica per costruirsi una ridotta di pochi fidi in cui difendere interessi personali o di categoria trattando con la sinistra al potere. Vuole che vincano le idee liberali, le passioni per cui ha deciso vent'anni fa di scendere in questa arena dove non gli è stato risparmiato nulla, quanto a persecuzioni. Per l“assoluta necessità che il centrodestra torni ad essere quello che ha governato e ora governa in Veneto, Lombardia e Liguria”.
Si torna non per partecipare, ma per vincere. Per questo oggi è un giorno di festa.
SILVIO BERLUSCONI PROTAGONISTA A BOLOGNA L’intervento del Presidente di Forza Italia a Bologna in 20 punti: “Oggi è una giornata fondamentale per il futuro di tutti noi e dell’Italia. Dobbiamo dire che con Silvio, Giorgia e Matteo non ce ne sarà più per nessuno!”

1. “Da qui vi dico che sono commosso, ritorno davanti alla nostra gente, in una piazza così affollata, dopo tre lunghi anni di assenza, dove mi hanno consegnato ai servizi sociali, hanno tolto di mezzo uno dei leader dell'Italia moderata, dell'Italia del centrodestra”.




venerdì 6 novembre 2015

UNITA’ SUL CAMPO DI FORZA ITALIA, LEGA FDI DAL PARLAMENTO A BOLOGNA.

Prove tecniche di unità sul campo. I gruppi di Forza Italia, Lega e FdI si coordinano per una opposizione totale ed efficace, e per una vera manovra di salvezza dell’Italia. Primo passo del Cantiere. Sullo sfondo di Bologna e di altre piazze. Contro Renzi, per l’alternativa
UNITÀ SUL CAMPO.Le chiacchiere stanno a zero, i presunti conflitti gonfiati dai giornaloni evaporano come le promesse fasulle di Renzi. Così, come racconta con semplicità il comunicato firmato da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia nell’ufficio del Presidente dei deputati azzurri, l’unità del centrodestra dalle parole ai fatti. Una nota: non c’era stato più un incontro in sede parlamentare delle forze di centrodestra dal 2011. Sono passati quattro anni ed esplode un nuovo inizio.
Qui ci preme sottolineare un punto di metodo. Se si ha la volontà politica dell’unità, se si ama davvero la nostra gente, se gli ideali contano più dei calcoli partigiani, allora si trova la quadra, le energie si fondono, sciogliendo gelosie e sospetti. Alla faccia di chi ci vuol male, e – alternativamente – ci vede o litigiosi e furenti l’uno con l’altro, o appiattiti sugli slogan di questo o di quello, . Da il Cantiere del centrodestra sta diventando realtà questa opposizione nasceranno idee, proposte, per un programma nuovo, innovativo, liberale, credibile, che ci porterà ad affrontare e a vincere le prossime elezioni. Questo ritrovarsi insieme era atteso ed era nelle cose. Abbiamo tanti punti in comune, sul lavoro, sulla sicurezza, sull’economia. Governiamo insieme la Lombardia Veneto Liguria Lega siamo alleati da vent’anni, e anche oggi dobbiamo rinsaldare una alleanza solida, alternativa alla sinistra.
Sullo sfondo ci sono le due torri di Bologna e altre piazze insieme. Uniti davvero, con un cammino e un obiettivo condiviso.

Questo è ciò che serve al centrodestra unito per essere davvero vincente e competitivo. . Uniti nell’opposizione a Renzi, Uniti si vince uniti nelle idee, nei programmi, nel Cantiere. Un primo passo è stato fatto. Ora andiamo avanti e non fermiamoci più.

giovedì 5 novembre 2015

LEGGE DI STABILITA’, UN SUCCESSONE – BCE, CORTE DEI CONTI, BANCA D’ITALIA E UFFICIO PARLAMENTARE DI BILANCIO: CORO DI CRITICHE ALLA MANOVRA RENZI-PADOAN – TUTTE DA VERIFICARE LE COPERTURE AI TAGLI FISCALI E I BENEFICI DELL’ABOLIZIONE DELLA TASSA SULLA CASA SULLA DOMANDA INTERNA


Nell’ultimo bollettino ufficiale, la Bce spara un siluro contro la flessibilità di bilancio (Roma nella manovra chiede uno sconto da 5 miliardi): “Solo una serie limitata di riforme strutturali può avere impatto a breve termine sul bilancio pubblico”. Forse riforma del Senato e Italicum c’entrano poco…




mercoledì 4 novembre 2015

MONDUZZI: “IL DIBATTITO SU DARSENA E PORTO VIZIATO DA PREGIUDIZI POLITICI


Basterebbero tre Autorità Portuali: una per il Tirreno, l’altra per l’Adriatico e la terza per il Sud, con le velleità campanilistiche che andrebbero messe da parte. Anche perché Ravenna “non è come si dice il porto della Regione ma serve un bacino che arriva massimo fino a Modena, mentre in Adriatico è stretta tra Venezia e Ancona”. Questo è solo uno dei punti che Paolo Monduzzi, numero uno di Seamond ed ex presidente degli Spedizionieri ravennati e della Commissione Porto della Camera di Commercio, mette sul tavolo mentre va in scena l’infuocato dibattito sui fondali, viziato da prese di posizione politiche. Chi tutti i giorni col porto ci lavora, però, ha le idee che sembrano molto più chiare di quelle che si leggono sulla stampa. Per questo, Il Porto Today inaugura oggi un dibattito tra gli operatori che vedrà parlare di questi temi diverse persone, partendo proprio da Monduzzi.  Monduzzi, qual è la situazione del porto di Ravenna

martedì 3 novembre 2015

ASL LUGO: COSA NON FUNZIONA?


Ci è giunta notizia che nel servizio di radiologia dell’Ospedale di Lugo si sarebbero verificate interruzioni della attività diagnostica conseguenti a danneggiamenti ad alcune attrezzature, verosimilmente procurati da operatori in servizio, che oltre ai costi di ripristino hanno comportato anche disagi e rischi ai cittadini.
Si chiede pertanto se tali notizie rispondono al vero, a quando risalgono i fatti, a quanto ammonta l’entità dei danni, se sono stati individuati gli autori, se si può ipotizzare il tipo di responsabilità che emerge (dolo, colpa), quali azioni la Direzione ha attivato e attraverso quali dirigenti.
Tali richieste sono tutt’altro che immotivate, alla luce delle inaccettabili carenze emerse recentemente nella catena di comando, che hanno consentito in un recente passato il reiterarsi di azioni (alla quale ad oggi non ho ancora ricevuto risposta), che non avrebbero dovuto ripetersi; sarebbe quindi connivenza il consentire alla Asl di non rispondere tempestivamente a quanto segnalato con la presente.
Consigliere Gruppo Forza Italia Provincia Ravenna Vincenzo Galassini

venerdì 30 ottobre 2015

DOVE FINISCONO I SOLDI DEL CANONE RAI: VERGOGNA



 Varoufakis ha pubblicato punto per punto le diverse apparizioni pubbliche, anche televisive, e i convegni a cui ha partecipato. Risultano così due gruppi di incontri, quello A – oltre venti date sparse in mezza Europa – dove i compensi sono pari a 0 in ogni riga (eccetto i rimborsi spesa) e il gruppo B che “comprende due discorsi/apparizioni per mantenere la mia indipendenza economica da interessi costituiti”. Uno è da 28800 euro per la conferenza annuale Abraaj a Singapore il 21 ottobre con biglietto in business class; l’altro i 24mila euro ricavati da Che tempo che fa da Fabio Fazio.




giovedì 29 ottobre 2015

LA MANOVRA DEL RAGGIRO: NUOVI DEBITI PER 30 MILIARDI PER I GIOVANI


Analisi nuda e cruda della Legge di Stabilità di Renzi-Padoan che affonda l’Italia in un mare di deficit
UNA LEGGE DI STABILITÀ TUTTA IN DEFICIT, COME NON SI VEDEVA DAI TEMPI DELLA PRIMA REPUBBLICA
PRIMO PUNTO. La Legge di stabilità di Renzi, da 27 miliardi (modello base) o 30 miliardi (“accessoriata”) è tutta in deficit.
1) Non solo sono in deficit le nuove misure che il governo vuole inserire, tutte da discutere in quanto piccole mance per dare poco a tanti: dalla cancellazione della Tasi al rinnovo (si fa per dire) del contratto dei dipendenti pubblici; dal part-time per gli ultra-sessantenni ai super-ammortamenti per le imprese; dalla conferma del bonus 80 euro alla decontribuzione (dimezzata) per le nuove assunzioni. E chi più ne ha più ne metta, per un totale di circa 10-11 miliardi.
2) In deficit è anche, paradosso dei paradossi, la cancellazione delle clausole di salvaguardia che, per il solo anno 2016, hanno un valore di 16-17 miliardi di euro.
Ecco le vere due componenti della manovra di Matteo Renzi: nuove misure (destinate ad avere effetti irrilevanti in termini di crescita del Pil e/o dell’occupazione, perché troppo spezzettate) + sterilizzazione (incredibilmente in deficit) delle clausole di salvaguardia. Ecco come sono composti veramente i 27-30 miliardi della sua Legge di stabilità.






martedì 27 ottobre 2015

LEGGE STABILITA’: RENZI AUMENTA TASSE, PAGHEREMO CARO, PAGHEREMO TUTTO


Adesso bisogna leggere bene la legge di stabilità. Sono passati 10 giorni, 10 giorni di un grande imbroglio di Renzi, perché lui in tutte le televisioni, in tutte le interviste, in tutti i giornali ha dato gli elementi positivi: ‘tagliamo le tasse, tagliamo le tasse, tagliamo le tasse’. Da una prima analisi si vede che non è vero, perché le tasse non le taglia ma le aumenta. Si può vedere tranquillamente che la pressione fiscale aumenterà anche nel 2016 e certamente nel 2017. Pagheremo caro, pagheremo tutto, pagheremo questo imbroglio di Renzi nei prossimi mesi e nei prossimi anni”.
“Lui con le sue chiacchiere mette la polvere sotto il tappeto. Ma ne vedremo anche delle altre: i ticket che aumenteranno, le tasse locali, comunali aumenteranno, le tasse regionali aumenteranno. La partita di giro e di raggiro, con una mano fa finta di togliere e con l’altra mette le tasse, come ha fatto con gli 80 euro. Gli italiani hanno già avuto questa esperienza, Renzi la sta ampliando. Per cui adesso, col passaggio al Senato, verranno fuori tutti i micro e macro imbrogli che finora ha nascosto perché la legge non era disponibile. Lui ha avuto buon gioco a raccontare la sua storia salvo non mettere nelle condizioni l’opinione pubblica di verificare la sua storia. Questo noi l’abbiamo denunciato al Capo dello Stato, ma Mattarella ha firmato: ne prendiamo amaramente atto”.  RENATO BRUNETTA

LE RENZATE HANNO LE GAMBE CORTE - ALTRO CHE TAGLIO DELLA PRESSIONE FISCALE, LA MANOVRA VARATA DAL GOVERNO CONTIENE UNA STANGATA DA 54 MILIARDI DI EURO PER I CONTRIBUENTI - TRA IL 2017 E IL 2019 AGGRAVI SU BENZINA E IVA CHE SALIRA' FINO AL 25%

Dal 2017 scattano gli aumenti di accise sulla benzina e di Iva (dal 10 al 13 per cento l’aliquota agevolata e dal 22 al 25 per cento quella ordinaria): aumenti che comportano 15,1 miliardi di versamenti in più al fisco nel 2017 e 19,5 miliardi in più sia per il 2018 sia per il 2019...





lunedì 26 ottobre 2015

STEFANO FOSCHINI, PER LAVORO IN BRIANZA, HA INCONTRATO IL PRESIDENTE BERLUSCONI. FORTUNATO!


Stefano Foschini, consigliere comunale a Cotignola,  sabato in Brianza  a pranzo  con amici al ristorante..Da Passone  con amici ha incontrato e parlato con..il Presidente Berlusconi.
 Grande invidia da parte degli amici e consiglieri di Forza Italia della Provincia di Ravenna.



sabato 24 ottobre 2015

PENSAVO FOSSE BRAVA, INVECE ERA UN CALESSE

La promessa di Renzi di ridurre la pressione fiscale è una bugia, un imbroglio, un falso in atto pubblico
PRESSIONE FISCALE ITALIA 2000-2014

Dal grafico emerge che:

• durante il primo governo Berlusconi la pressione fiscale ha toccato il suo picco più basso, pari al 39,1% nel 2005

giovedì 22 ottobre 2015

VERSO MADRID CONTRO IL CAOS PER LA PACE


Berlusconi torna in campo da leader europeo. Contro il caos internazionale. La nostra riscossa è per il ritorno dell’Italia al centro del mondo. Contro il dilettantismo presuntuoso di Renzi & Co. La magnanimità del nostro leader che incontra la Merkel.
La presenza di Silvio Berlusconi a Madrid per il congresso del Partito popolare europeo sarà l'occasione per definire il peso che il Presidente ha acquisito nel corso di questi anni nei consessi internazionali. Non a caso la scelta di incentrare il proprio discorso su questioni fondamentali quali l`immigrazione, la sicurezza e il ruolo dell`Unione europea rappresenta un momento decisivo per il suo ritorno in campo europeo. La riscossa passa anche dall'Europa, dalla centralità della sua figura nella grande famiglia dei popolari del Vecchio Continente, partendo proprio da un bilaterale con la cancelliera Angela Merkel. Sta proprio qui la differenza tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi. Il primo fa sempre gli interessi dell'Italia, il secondo fa sempre in Italia e anche fuori i propri interessi.