lunedì 20 agosto 2012

PROVINCE POCA VOGLIA DI CAMBIARE, SPERIAMO BENE PURTROPPO NON SCOMPARIRANNO: RICORDIAMOCI DEL GATTOPARDO “SE VOGLIANMO CHE TUTTO RIMANGA COME E’, BISOGNA CHE TUTTO CAMBI”


RAVENNA. La Provincia unica della Romagna per il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci è la «taglia minima» a cui si deve puntare. Meglio ancora sarebbe pensare ancora più in grande e includere nella “Grande Romagna” anche Imola e Ferrara.«Questa volta pare proprio che ci siamo, sulla riduzione del numero tramite accorpamento delle Province - è la premessa del primo cittadino -. A mio giudizio la Provincia Romagna, che unisce le attuali Province di Ravenna, Forli-Cesena e Rimini, è la taglia minima a cui dobbiamo puntare».Taglia minima vuol dire - esplicita poi il proprio pensiero - «seguire con attenzione il dibattito su questo tema nella provincia di Ferrara e ancor più nel territorio imolese».Matteucci passa poi a indicare «i due traguardi concreti che dobbiamo perseguire per “dare un senso a questa storia”: il primo è che dall’accorpamento delle Province devono nascere semplificazione burocratica, velocità delle decisioni e della loro attuazione, riduzione dei costi e qualificazione dei servizi pubblici; il secondo è un progetto per la crescita dell’economia romagnola che unisca i nostri territori nelle sfide difficilissime che abbiamo di fronte».Passando poi al nodo - indigesto per molti - della designazione del capoluogo, che l’articolo 17 della Legge indicherebbe in Ravenna, Matteucci pone una questione che, assicura, «non è pro-domo-mea»: «La parallela riorganizzazione degli organi decentrati dello Stato non potrà incidere sul tema del presidio territoriale in materia di sicurezza. Credo che il livello attualmente garantito da questure e Comandi provinciali delle diverse forze dell’ordine vada assolutamente assicurato».Quanto invece all’altro tema caldo della futura riorganizzazione del sistema sanitario, Matteucci ribadisce la propria convinzione «che la nascita della nuova Provincia debba spingerci ad accelerare la nascita dell’Ausl unica della Romagna».


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