lunedì 30 settembre 2013

NON LASCIO IL PAESE IN QUESTE CONDIZIONI



  • Cari Amici, la stabilità di governo è un bene se si nutre di due cose: un governo capace di lavorare bene e una maggioranza unita sulle cose da fare e fondata sul rispetto reciproco.
     Invece nelle ultime settimane abbiamo avuto un governo capace solo di rinviare, di proporre il blocco dell'Iva aumentando altre tasse, di tagliare l'Imu solo a metà per ricattare il Pdl e costringerlo a stare al governo, un governo prono rispetto ai diktat dei burocrati dell'Unione europea.
  • Abbiamo avuto il nostro maggior alleato, il PD, che si vergogna di stare in un governo "contro natura" e che per bocca di tutti i suoi esponenti di vertice annuncia l'intenzione di buttare fuori dal Parlamento il leader del partito alleato, violando la Costituzione. In questo modo assecondano gli istinti della loro base, nutrita da venti anni nell'odio contro di me e pensano di chiudere una partita che dura dal 1994.
  • Abbiamo pazientemente offerto soluzioni a ogni livello istituzionale per evitare di fare precipitare la situazione. Non ci hanno voluto ascoltare.
  • Per questo ho deciso di chiedere ai ministri PDL di dare le proprie dimissioni. So bene che è una scelta dura e impopolare. Ho previsto tutte le accuse che mi stanno rovesciando addosso in queste ore e anche lo sconcerto di parte del nostro elettorato, preoccupato giustamente della situazione economica e sociale.
  • A loro dico di non credere a coloro che da vent'anni hanno bloccato le nostre riforme per cercare di eliminarmi dalla scena politica. Sono gli stessi che oggi mi dicono di non anteporre me stesso al bene dell'Italia. Ciò non è mai stato in discussione per me e per la mia forza politica, in tutti questi anni.
  • Noi siamo quelli che negli anni Novanta hanno salvato i governi della sinistra quando non avevano maggioranza sulla politica estera. Noi siamo quelli che hanno voluto Monti, Bonino, Prodi in posizioni di vertice in Europa, perché italiani. Noi siamo quelli che non abbiamo mai lavorato all'estero contro il governo italiano quando eravamo all'opposizione. Noi siamo quelli che due anni fa hanno votato contro l'arresto di un senatore del PD, nello stesso giorno in cui loro votavano per far arrestare un nostro deputato, che fu peraltro scarcerato dopo alcune settimane. Noi siamo quelli che hanno voluto il governo Monti e il governo Letta, sperando potesse essere un governo di riforme e di pacificazione.
  • So e sappiamo distinguere il reale interesse dei cittadini. Per questo motivo, se il governo proporrà una legge di stabilità realmente utile all'Italia, noi la voteremo. Se bloccheranno l'aumento dell'Iva senza aumentare altre tasse noi lo voteremo. Se, come si sono impegnati a fare, taglieranno anche la seconda rata Imu, noi voteremo favorevolmente. Noi ci siamo e ci saremo su tutte le altre misure utili, come il rifinanziamento della cassa integrazione, delle missioni internazionali, il taglio del cuneo fiscale.
  • A chi mi chiede di farmi da parte e accettare con cristiana rassegnazione la mia sorte giudiziaria, presente e futura, dico con la mia consueta chiarezza che lo farei senza esitazione, se ciò fosse utile al Paese, se il mio sacrificio significasse una svolta positiva nei rapporti tra politica e "giustizia".
  • Invece per come si sono messe le cose darei semplicemente il mio avallo a una situazione di democrazia dimezzata, dove non il popolo ma i magistrati politicizzati decidono chi deve governare, dove i governi sono fatti dai giornali-partito e dalle gazzette delle procure e le leggi riscritte a colpi di sentenze.Non sono sceso in campo per questo; non ho messo a repentaglio una vita di lavoro, di successi e di sacrifici per lasciare in queste condizioni il mio Paese.
  • Per questo ritengo mio dovere continuare a restare in campo, per offrire una alternativa ai poteri non democratici - perchè non eletti dal popolo - che loro sì irresponsabilmente vogliono mettere in ginocchio il nostro Paese.

domenica 29 settembre 2013

SEGUIRE L’IDEOLOGIA AMBIENTALISTA SARA’ DISASTROSO


 Il professor Franco Battaglia lotta (il gioco di parole è inevitabile) ormai da anni contro le bugie che gli ambientalisti ci propinano. Chi, come me, lo legge da tempo sa che non ha peli sulla lingua, non si cura di non apparire politically correct, tira staffilate basandosi su dati scientifici e non su proclami politici. Laureato in Chimica, Ph.D negli States e ora professore associato all’università di Modena; vanta un curriculum di tutto rispetto che linkerò qui, per questioni di spazio. Si dice che abbia spiegato a degli studenti che l’effetto serra non esiste facendo dei semplici calcoli sul tovagliolino di un bar. Ha recentemente dichiarato che persino Antonio Di Pietro gli aveva chiesto consulenza ma, poi, non se ne era fatto più nulla. Hanno prefatto i suoi libri, Antonino Zichichi, Umberto Veronesi, Renato Brunetta e Silvio Berlusconi. Anche Tullio Regge ha confermato che non sia per nulla uno sprovveduto. L’unico mio rammarico è stato non poter incontrarlo di persona, non per colpa sua, ma per impossibilità mia. L’intervista è quindi stata fatta via mail. Spero che il lettori possano perdonarmi se si aspettavano che lo incalzassi di più su certi temi. La mancanza è dovuta solamente al mezzo di comunicazione e non ad

 

IL COMUNE DI ROMA HA 867 MILIONI DI DEBITI, FALLISCA E PAGHINO I SINDACI E I COMMISSARI PREFETTIZI RESPONSABILI: DA RUTELLI, VELTRONI, ALEMANNO;


BASTA I NOSTRI SOLDI A COMUNI SPENDACCIONI CHE NON RISPETTANO LA LEGGE COME GLI ALTRI!

Appello del sindaco di Roma Ignazio Marino al governo perché salvi Roma dalla bancarotta. "L'analisi ci dice che abbiamo 867 milioni di debiti. Noi vogliamo un confronto con il governo affinchè la Capitale abbia ciò che le spetta", ha detto in una conferenza stampa sul bilancio. "L'analisi ci dice che abbiamo 867 milioni di debiti. Noi vogliamo un confronto con il governo affinchè la Capitale abbia ciò che le spetta", ha detto in una conferenza stampa sul bilancio della capitale."Faccio un appello a chi ha senso di responsabilità l'obiettivo è salvare Roma e lo dobbiamo fare insieme. O si è con Roma o contro. Il governo deve fare gli stessi sforzi che stiamo facendo noi"."Nelle prossime ore chiederò a tutti i parlamentari eletti a Roma di aiutarci nel dialogo con il governo. La Capitale d'Italia non può fallire e non fallirà". Così il sindaco di Roma Ignazio Marino durante una conferenza sul tema bilancio. "Stiamo comunque lavorando su diverse ipotesi - aggiunge - da un lato senza aiuti del governo, dall'altro con".

Marino, per salvare bilancio cessione immobili e tagli - Il Campidoglio è pronto a vendere i propri immobili per salvare le casse dal default. E non solo. Smetta di sperperare dai doppioni del Festival del cinema, spese folli e mancanza di controllo, formula uno, campionati del mondo di calcio, basta  sperperare i nostri soldi



sabato 28 settembre 2013

RITORNO A FORZA ITALIA CONFERENZA STAMPA IN PROVINCIA GRUPPO FORZA ITALIA: ARTICOLI, TV



A ROMA PER LA SOLIDARIETA’ A BERLUSCONI


VOTARE E’ MEGLIO CHE FARSI FOTTERE. LETTA ESPERTO A NON TAGLIARE LE SPESE O AUMENTARLE E RINVIARE


 “Votare la fiducia al governo Letta? E perché dovremmo, qual è la logica? Quale la coerenza?”, si chiede Giancarlo Galan, l’ex governatore del Veneto, manager di Publitalia 80, uno della vecchia guardia. “Stiamo solo perdendo tempo, andremo comunque alle elezioni”, dice, “la grande coalizione non funziona, non soltanto non serve a Berlusconi, ma non serve all’Italia. Il presidente della Repubblica dovrebbe essere più elastico, sciogliere le Camere sarebbe liberatorio per tutti”. L’andatura dei falchi non ha nulla di ozioso e dilatorio, e così, dentro l’agitato partito di Silvio Berlusconi, serpeggia un conflitto che non ha più soltanto a che vedere con la linea politica, non è soltanto la complicata dialettica interna che ormai separa persino Renato Brunetta (“votare ‘sì’ alla fiducia non è un problema”) dal resto dei duri. Ma tra governisti e crisaioli la distanza è persino estetica. “Noi siamo veloci, non vogliamo perdere tempo”, dice Daniela Santanchè, la Pitonessa che pone una distanza tra sé e Angelino Alfano, Gianni Letta, Gaetano Quagliariello, Maurizio Lupi: “Vogliamo le elezioni, subito”, dice lei. Da una parte, dunque, quel riserbo, quel gioco obbligato di futilità introduttive, cortesi temporeggiamenti e garbo istituzionale che sono il mestiere di Gianni Letta e della diplomazia, da sempre, quegli strumenti che ieri il gran visir del berlusconismo ha estratto forse per l’ultima volta – ma chissà – in una giostra di telefonate e di incontri per rimpannucciare un contesto esplosivo (o forse già esploso). Dall’altra il fare lupesco, spiccio, pragmatico, funzionalista, e in definitiva molto, molto, berlusconiano di Santanchè, di Galan, di Denis

venerdì 27 settembre 2013

TRASPARENZA AMMINISTRATORI DA ROMA A LUGO: DUE PESI E DUE MISURE


Ecco  il regolamento che dovrebbe favorire la trasparenza reddituale dei titolari delle cariche elettive e di governo (d'ora in avanti, AMMINISTRATORI).   In linea di massima, credo che dovremmo essere tutti d'accordo per quanto riguarda la pubblicazione dei redditi di chi della politica ne ha fatto un lavoro. Le incredibili esagerazioni del recente passato, fatte da una Casta esosa ed insaziabile, non dovrebbero lasciare dubbi sulla giustezza di questa richiesta, ma..........purtroppo, i nostri politici locali si sono spinti ben oltre la semplice trasparenza dei rediti relativi ai soggetti interessati.  Prendendo troppo alla lettera le "stronzate" legiferate da Monti, hanno voluto coinvolgere in questa "Operazione Trasparenza" tutto il parentado degli eletti (Allegato 1), partendo dal coniuge e dai figli, fino ai genitori, ai nonni, ai nipoti, ai fratelli e alle sorelle.  Una simile follìa mi ricorda la Cambogia e la deriva voluta da PolPot.  Credo che ci stiamo avviando verso quella strada, visto che ogni giorno nelle Istituzioni si fa a gara per dimostrare quanto sia grande la stupidità umana. Spero che abbiate il tempo e la voglia di leggere il regolamento (fondamentale l'articolo 4) e poi tutti gli 8 allegati (OTTO), in molti dei quali viene sottolineato l'obbligo per gli Amministratori di presentare la posizione economica dei parenti fino al secondo grado di parentela, attestando comunque l'apposito allegato, nel caso che essi NON siano consenzienti. E' una tale follìa, che non riesco davvero a concepirla.
La delibera che è stata presentata e votata ieri sera all'Unione dei Comuni della Bassa Romagna.

DA NAPOLITANO GIUDIZI POLITICI


Sandro Bondi ha respinto le critiche del Presidente della Repubblica alle annunciate dimissioni dei parlamentari del Pdl. "Prima di prendere carta e penna per definire un 'fatto politico istituzionalmente inquietante' la decisione assunta nel corso della riunione dei gruppi parlamentari del Pdl, il Presidente della Repubblica avrebbe dovuto a mio parere ascoltare personalmente i presidenti dei nostri gruppi parlamentari per avere piena contezza delle nostre decisioni", ha dichiarato. "Se lo avesse fatto, prima di rendere pubbliche dichiarazioni, che suonano inevitabilmente come giudizi di carattere politico, avrebbe potuto comprendere e riconoscere l'alto valore istituzionale, politico e etico del nostro gesto", ha aggiunto il coordinatore del Pdl

TUTTI UGUALI DA SANTORO A FLORIS. BALLARO’, LE BALLE DI FLORIS: BERLUSCONI COLPEVOLE ANCHE QUANDO LO ASSOLVONO


Su Raitre ricostruiscono la vicenda giudiziaria del Cav, ma negano i proscioglimenti in Cassazione per la vicenda Mediaset. In chiusura dell’ultima puntata di Ballarò, il direttore di Panorama Giorgio Mulè solleva una contraddizione sulla condanna subita da Silvio Berlusconi: com’è possibile che per lo stesso reato la Cassazione lo abbia assolto per due volte, mentre una volta l’ha condannato? «Il pubblico deve sapere - dice Mulè - che ci sono due sentenze della stessa Corte di Cassazione che prosciolgono Berlusconi per lo stesso identico reato». «No, non è vero! - ribatte Giovanni Floris - Andiamo oltre, lei dice una cosa che non interessa  a nessuno, ormai è condannato». Mulè chiede di controllare, sul finire della trasmissione il conduttore di Ballarò si fa passare un foglietto ed emette la  sentenza: «Oltre al processo Mediaset ci sono altri due processi Mediatrade su cui è intervenuta la prescrizione. Ci vediamo martedì, alè!». Mulè cerca di ribattere, dice che non è vero, ma scorrono i titoli di coda e cala il sipario. Chi dice la verità? Quali sono i fatti? I due procedimenti di cui si parla sono i processi Mediatrade - uno a Milano e uno a Roma - entrambi filoni del processo Mediaset (quello in cui Berlusconi è stato condannato). La sentenza definitiva sul procedimento milanese arriva il 18 maggio 2012: la seconda sezione penale della Cassazione conferma il proscioglimento di Berlusconi, confermando la decisione  del  Gup di Milano dell’ottobre 2011. Secondo la Corte «l’esame delle prove indicate dal pm a sostegno della richiesta di rinvio a giudizio non consentiva di individuare alcun concreto elemento probatorio da cui poteva evincersi una partecipazione materiale o anche solo morale di Silvio Berlusconi ai reati contestati nel procedimento». Berlusconi viene prosciolto per frode fiscale, mentre la prescrizione riguarda solo l’appropriazione indebita. Floris quindi ha detto una bugia.

giovedì 26 settembre 2013

BERLUSCONI: UNICO IMPRENDITORE A NON AVERE USUFRUITO AIUTI STATO


''Le vicende di questi giorni, stanno rivelando chiaramente i caratteri del capitalismo italiano, un capitalismo tenacemente avvinto allo Stato e abituato a spolpare le aziende alle spalle dei risparmiatori, degli azionisti e dell'intera collettivita'''. Lo afferma il coordinatore e senatore del Pdl Sandro Bondi. ''L'unico imprenditore italiano che ha creato ricchezza con i propri mezzi senza usufruire degli aiuti dello Stato e' stato il Presidente Silvio Berlusconi, e per questo appare ancora piu' esilarante, paradossale e terribilmente ingiusto che l'unico imprenditore condannato per una supposto illecito fiscale sia proprio chi in Italia ha rappresentato l'unico modello imprenditoriale sano, innovativo e soprattutto un modello che non ha mai usufruito di un solo euro da parte dello Stato'', conclude Bondi.


mercoledì 25 settembre 2013

DUE PESI E DUE MISURE? TERREMERSE: GIUSTIZIA INGIUSTA IN ITALIA


Credendo di fare cosa gradita trasmetto il mio intervento, pubblicato in data odierna da diversi quotidiani dell’Emilia Romagna sul tema della “giustizia “ingiusta” nel nostro Paese.
La vicenda è nota, un milione di euro approvati dalla Giunta regionale emiliana a favore dell’azienda vitivinicola guidata dal fratello del Presidente Errani, fondi pubblici poi risultati illegittimi, ottenuti attraverso un imbroglio. Questo è quanto ha sentenziato il Tribunale di Bologna che ha condannato a 14 mesi di carcere e all’interdizione dai pubblici uffici il funzionario regionale Aurelio Selva Casadei, per truffa aggravata e falso in atto pubblico. Casadei era il funzionario del servizio “aiuti alle imprese” della Regione Emilia-Romagna che materialmente firmò il verbale in cui si attestò (falsamente ha riconosciuto il giudice) che i lavori per la costruzione dello stabilimento enologico di Imola si erano conclusi entro il termine del 31 maggio 2006; termine ultimo per accedere ai finanziamenti. In realtà, il lavori proseguirono per molti mesi ancora. Errani, come prevedibile, non è nemmeno stato sfiorato dal problema: non poteva sapere…
Questo conferma che la giustizia, in Italia, non è sempre uguale per tutti. Fabio Filippi Consigliere regionale del Pdl



GOVERNO: NAPOLITANO NON IGNORI CHE PRESTO SI ARRIVA ALLA PARALISI


 "Questo Governo è ormai simile a una nave su cui nessuno voleva salire, sulla quale tutti litigano dentro e fra i partiti, e da cui tutti vogliono scendere al più presto". E' la considerazione affidata dal coordinatore del Pdl Sandro Bondi a una dichiarazione alle agenzie: "Solo l'ipocrisia e la furbizia della politica italiana, che consiste nel gioco del cerino acceso, impedisce di riconoscere questa realtà. Nei panni del presidente della Repubblica - rincara il senatore azzurro, riferendosi a Giorgio Napolitano - non ignorerei questa situazione di fatto, che è destinata a peggiorare di giorno in giorno e a condurre in breve alla paralisi dell'azione del governo, già oggi debolissima e contraddittoria e senza slancio e coesione politica"



martedì 24 settembre 2013

LE DONNE E GLI UOMINI DI AZZURRI ’94 SONO GIA’ AL LAVORO PER FORZA ITALIA IN TUTTI I COMUNI DELLA PROVINCIA DI RAVENNA


Tutti coloro che anche nella nostra provincia undici mesi fa, sottoscrissero Il manifesto appello Azzurri ’94 con Silvio Berlusconi un iniziativa aperta a tutti gli elettori del centro-destra hanno confermato il loro impegno a ricostruire Forza Italia in provincia di Ravenna primo fra tutti  Rodolfo Ridolfi consigliere politico dell’on Renato Brunetta, uno dei Fondatori di Forza Italia,  Coordinatore di Azzurri’94 e con lui Gian Guido Bazzoni Presidente del Gruppo Forza Italia in Consiglio Regionale e tutti i militanti e gli  eletti di Azzurri ’94. Azzurri ’94 con Silvio Berlusconi terrà la Conferenza Stampa giovedì 26 settembre prossimo a Ravenna.  A livello della Provincia di Ravenna tutti  i promotori di Azzurri ’94 hanno dimostrato lungimiranza  politica e determinazione nel condividere, lo spirito, i principi e le idee che hanno caratterizzato la politica di Silvio Berlusconi e di Forza Italia e si sono impegnati ad essere un punto di riferimento per chi sa coniugare il rinnovamento con l’antico cuore ( che non significa affatto nostalgia) di proposte e programmi politici concreti e capaci di generare ripresa e sviluppo. Azzurri ’94 diventa quindi un momento fondante per Forza Italia, movimento che va a configurarsi come lo avevano immaginato quelli di Azzurri ’94, una struttura agile, flessibile e radicata sul territorio. Capace di autofinanziarsi attraverso il modello del crowd-funding. Formata nei suoi gangli organizzativi per lo più da fedelissimi del '94, e tanti giovani. Inaugurata ufficialmente la sede nazionale di piazza San Lorenzo in Lucina, destinata a diventare presto il quartier generale di Forza Italia, primo passo di Forza Italia anche in Provincia di Ravenna è la creazione dei club e dei gruppi degli eletti. Per ora Forza Italia ha un suo nuovo sito Internet (dove campeggia la scritta blu su sfondo bianco 'In campo con Forza Italia!' e chi vuole può dare la disponibilità ad aprire dei club) e un account su twitter. I clubs promossi da Azzurri ’94 sono già partiti anche nei comuni della Provincia di Ravenna e saranno sicuramente i protagonisti delle prossime scadenze elettorali e della difesa del voto come ha ripetutamente indicato Silvio Berlusconi.

DUE PESI E DUE MISURE? TERREMERSE: VI FURONO TRUFFA E FALSO

“Se per il caso della coop rossa Terremerse, i giudici avessero applicato nei confronti del Presidente della Regione Vasco Errani, il teorema pseudogiuridico del “non poteva non sapere”, come invece è stato fatto per Silvio Berlusconi, Vasco Errani avrebbe dovuto essere già condannato da tempo: a conferma che la giustizia, in Italia, non è sempre uguale per tutti.”
Quel famoso finanziamento da un milione di euro che la cooperativa Terremerse, presieduta da Giovanni Errani, fratello di Vasco Errani, ottenne con facilità dalla Regione Emilia-Romagna fu conquistato attraverso un imbroglio, senza avere le carte in regola per riceverlo. Questo è quanto ha sentenziato il Tribunale di Bologna che ha condannato a 14 mesi di carcere e all’interdizione dai pubblici uffici il funzionario regionale Aurelio Selva Casadei, per truffa aggravata e falso in atto pubblico. Casadei era il funzionario del servizio “aiuti alle imprese” della Regione Emilia-Romagna che materialmente firmò il verbale in cui si attestò (falsamente ha riconosciuto il giudice) che i lavori per la costruzione dello stabilimento enologico di Imola si erano conclusi entro il termine del 31 maggio 2006; termine ultimo per accedere ai finanziamenti. In realtà, il lavori proseguirono per molti mesi ancora.
La condanna, con rito abbreviato, di Selva Casadei, segna il riconoscimento, in Tribunale, che la truffa ai danni della Regione c’è stata. Per questa stessa vicenda sono stati rinviati a giudizio per truffa aggravata e falso il fratello di Vasco Errani, Giovanni. Sono stati invece, assolti il Presidente Vasco Errani e i dirigenti regionali Filomena Terzini e Valtiero Mazzotti, accusati di falso ideologico per una relazione inviata in Procura, prima che partissero le indagini, nella quale si assicurava che il finanziamento era regolare. Rispetto a questa assoluzione la Procura è ricorsa in appello.
Sul caso della coop Terremerse mi sono battuto contro un uso improprio di risorse pubbliche, sempre a favore delle coop possibilmente rosse e mai a favore di privati: commercianti, artigiani, aziende agricole. Ho chiesto chiarezza e trasparenza di fronte al sospetto, oggi divenuto certezza dopo la condanna emessa dal Tribunale di Bologna, che fosse stata commessa una truffa ai danni della Regione.
Non vogliamo vedere la gente in galera, semplicemente pretendiamo la restituzione dell’assegno di un milione di euro, più interessi e sanzioni di legge, da parte della coop Terremerse. Fabio FILIPPI

lunedì 23 settembre 2013

COSTITUISCI UN CLUB SERVONO CINQUE PERSONE


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PROVINCIA RAVENNA, CORAGGIO DELLA VERITA’: TANTE SCUOLE DI TUTTI I COMUNI E DELLA PROVINCIA NON SONO IN SICUREZZA!



Martedì il consiglio provinciale approverà una serie d’interenti, tutti utili, per interventi in tutte le scuole comunali e provinciali della Provincia di Ravenna in base ad un contributo nazionale Legge n. 89 del 9 agosto 2013  ”Piano d’interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici.- interventi immediatamente cantierabili di messa in sicurezza, ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli edifici scolastici in ordine di priorità per un importo di €. 551.600 per tutta la provincia”, come già avvenuto con il Ministro Gelmini nel 2010 ( 2010 Stanziati 2.028.000 euro per 11 interventi, di cui 4 per la Provincia di Ravenna per € 806.000 - 2 per il Comune di Ravenna per € 247.000 - 3 per San Pietro in Campiano per € 689.000 - 1 per Ponte Nuovo € 195.000 - 1 per il Comune di Conselice per € 91.000).  A questo punto la responsabilità passa agli amministratori provinciali e comunali che dovranno utilizzare i soldi e fare i lavori.
Necessaria una riflessione e avere il “Coraggio della verità”, perché emerge nuovamente, come nel 2010 che i Sindaci e assessori di sinistra degli enti locali non rispettano la legge che li obbliga a dare gli indirizzi politici di cosa intende fare lì amministrazione comunale nel loro mandato e verificare se i dirigenti li attuano. Nella realtà ravennate gli amministratori, sorpassano i dirigenti, che purtroppo nella maggiore parte dei casi si adeguano alle scelte politiche e non alle necessità del loro Comune nel decidere le priorità urgenti come nel caso  della scuola!    Sono sotto gli occhi di tutti, come la sinistra, spende i nostri “euro” in interventi non prioritari e urgenti, come la manutenzione delle scuole con la spesa corrente e investimenti, ma per altri interventi non prioritari come: consulenti e collaboratori esterni, addetti alle pubbliche relazioni; società per azioni; partecipate ricordo, il caso STEPRA buttati via 30 milioni!!!, debiti fuori bilancio; piste ciclabili, feste; sagre, ecc. ecc.
Dalla Provincia abbiamo avuto le priorità delle richieste ma sarebbe interessante conoscere l’elenco intero delle necessità reali e forse l’elenco sarà ancora più catastrofico.
Spieghino come mai in tre anni i Comuni, dopo l’intervento della Gelmini, non hanno trovato per:  Ravenna per la Scuola Pascoli  95.000 euro per i lavori di sicurezza e bonifica manti copertura, per la scuola Garibaldi 35.000 per la prevenzione incendi, Alfonsine 25.000 euro per la manutenzione straordinaria, Fusignano per la scuola Battaglia 6.900- euro per adeguamento alle norme antincendio come pure Massa Lombarda scuola Quadri e Torchi 20.000 euro, Lugo “Baracca” 39.254, Faenza per la scuola Carhidio-Strocchi 150.000 euro per  la manutenzione straordinaria, come Cervia per la scuola Marchi €. 25.000, Russi per la “Fantozzi” €. 10.143 oppure come Castelbolognese €. 17.130 per la scuola Pascoli bonifica dei manti copertura; o Brisighella per la scuola dell’infanzia di S. Martino in Gattara 6.394 € per l’adeguamento sismico; Riolo Terme per la scuola Giovanni da Riolo 5.000 € per la manutenzione straordinaria e Casola Valsenio per la scuola infanzia Lo scoiattolo 25.000.
Infine la vergogna della Provincia di Ravenna che non ha trovato 68.000 € per la manutenzione straordinaria e bonifica del coperto in eternit per il liceo Artistico Nervi e idem 190.000 €. per l’Istituto Perdisa, Curbastro e Compagnoni.
Qualcosa non funziona, i politici, superano i tecnici che non si fanno rispettare. FORZA ITALIA denuncia:
  • Ai cittadini, i Comuni e la Provincia di Ravenna, che non si sono interessati dallo stato di sicurezza delle scuole dalla manutenzione ordinaria, straordinaria, sismica, antincendio, sicurezza la prima necessità per i nostri figli, mentre continuano a investire in spese superflue.
  • Non ci sono soldi quelli che ci sono, e, ci sono ancora nei bilanci, nei mutui dei vari Comuni e della Provincia vanno trasformati in primis per la sistemazione delle scuole.
  • Eliminiamo una vergogna, stiamo con i “i piedi per terra” e investiamo per la sicurezza dei nostri figli.
  • I sindaci lascino il ruolo delle scelte ai Tecnici e ognuno riprenda il suo ruolo e certamente faremo il bene dell’Italia, della Provincia di Ravenna, dei comuni, nella sicurezza dei nostri figli.
FORZA ITALIA Gruppo Misto  Il capo gruppo consiliare Vincenzo Galassini


sabato 21 settembre 2013

DEF: BONDI A LETTA, SUPERAMENTO DEL 3% NON E’ COLPA INSTABILITA’


''Sostenere che il superamento del 3% nel rapporto deficit/pil sia la conseguenza dell'instabilità politica non fa onore a Enrico letta. Il superamento del 3 per cento era ampiamente prevedibile a causa della recessione che quest'anno si attesta a meno 1,7 mentre le previsioni ottimistiche per l'anno venturo sono semplici vaticini''. Sandro Bondi
LETTA: COMINCI A TAGLIARE LE SPESE, E’ ORA, BASTA ASPETTARE, SIAMO STANCHI……………

NON TROVANO 1 MILIARDO PER NON AUMENTARE L’IVA, L’IMU, MA…………………PD E PDL DANNO 7 MILIARDI DI EURO AGLI IMMIGRATI POVERI


Il governo Kyenge ne studia una al giorno. Così ha concepito l’ennesima rapina ai danni dei pensionati italiani, si chiama S.I.A., l’acronimo di Sostegno per l’Inclusione Attiva. Con il quale il Pd-Pdl-Sel vogliono regalare oltre 7 miliardi di euro agli immigrati sottraendoli dai fondi INPS per le pensioni. L’hanno presentato ieri a Roma il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Enrico Giovannini e la viceministro Cecilia Guerra, che solo ieri era a distribuire altre risorse a Rom e Sinti insieme alla congolese. Il SIA è un contributo economico che verrà elargito – immaginatevi le file di africani appena sbarcati quando avranno nozione della cosa – solo ai poveri e dovrebbe ammontare alla differenza tra le loro risorse (attestate dall’ISEE) e il livello sotto il quale, secondo la legge, si è in una situazione povertà. Quindi, riepilogando, dovremo pagare il clandestino o il regolare per la differenza che c’è tra il suo stipendio – spesso assente almeno ufficialmente – e quello che il governo ritiene sia quello adeguato. L’idea è ridicola. Perché la vulgata mediatica dice che l’immigrato è una ‘risorsa’ e serve all’economia. Ma se così fosse, l’immigrato che vive in Italia dovrebbe avere un permesso basato sulla capacità di sostenersi, invece qui, prima si fanno venire, poi li dobbiamo mantenere noi. Perché in realtà non servono a nulla, tanto meno alla nostra economia. Il Sia, che a regime dovrebbe costare allo Stato 7 miliardi l’anno, verrebbe pagato dall’Inps – sottraendo quindi risorse alle pensioni – sotto forma di una carta di debito. Toccherebbe invece ai Comuni gestire tutta la macchina, prendendo in carico i poveri e avviando i percorsi di “attivazione sociale” in collaborazione con centri per l’impiego, scuole, Asl, altre amministrazioni e associazioni di volontariato e patronati sindacali che già si leccano i baffi per le marchette da rapinare. Tra i beneficiari ci sarebbero anche gli immigrati, colpiti dalla crisi economica allo stesso modo, se non in maniera più grave, degli italiani. “L’accesso alla prestazione a regime – spiega la relazione – andrebbe condizionato a un periodo minimo di residenza in Italia, non superiore a due anni. In una fase transitoria si potrebbe limitare l’accesso a quanto previsto come standard minimo dalle norme e dalla giurisprudenza comunitaria”, quindi sarebbe necessaria la cosiddetta carta di soggiorno. Giovannini è un incapace figlio di Kyenge, ministro di un governo di delinquenti. Mentre diminuiscono le risorse disponibili, loro ampliano la platea dei beneficiari: folli.

venerdì 20 settembre 2013

FORZA ITALIA NON E’ UN PARTITO MA IL MOVIMENTO POLITICO DI TUTTI I MODERATI CHE SONO LA MAGGIORANZA DEGLI ITALIANI


 Rodolfo Ridolfi Forza Italia sarà, sempre e comunque guidata da Berlusconi. Da lui riparte il riscatto di questo Paese Ha ragione il presidente dei deputati Renato Brunetta che ha detto, dell’ intervento potente e generoso del presidente Silvio Berlusconi: “Aveva detto che dal male può nascere un bene maggiore. È così. Il sacrificio che Silvio Berlusconi, innocente, ha patito e patisce nella sua carne viva fonda una Forza Italia più nuova e più matura di quella iniziata nel 1994" Berlusconi scalda il cuore agli italiani liberi. "Questa Forza Italia sarà, sempre e comunque, decaduto da senatore o no, guidata da Berlusconi. Possono fargli di tutto, ma è impossibile schiacciare quest'uomo. Da lui riparte il riscatto di questo Paese'' Per espressa indicazione di Silvio Berlusconi Forza Italia tornerà ad essere un movimento, non un partito. Con una struttura agile, piu' flessibile e radicata sul territorio. Capace di autofinanziarsi attraverso il modello del crowd-funding. Formata per lo più nelle sue strutture portanti da fedelissimi, uomini del '94, e tanti giovani. Per ora, vige lo statuto originario e vale l'atto costitutivo firmato 19 anni fa. La sede è stata inaugurata in piazza San Lorenzo in Lucina, destinata a diventare presto il quartier generale azzurro. Primo passo verso il nuovo partito sarà la creazione dei gruppi degli eletti. Forza Italia ha già un suo nuovo sito Internet (dove campeggia la scritta blu su sfondo bianco 'In campo con Forza Italia!' e chi vuole può dare la disponibilita' ad aprire dei club e un account su twitter.

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giovedì 19 settembre 2013

FORZA ITALIA NON E’ UN PARTITO MA IL MOVIMENTO POLITICO DI TUTTI I MODERATI ITALIANI CHE SONO LA MAGGIORANZA.


Rodolfo Ridolfi*   Forza Italia sarà, sempre e comunque, decaduto da senatore o no, guidata da Berlusconi. Possono fargli di tutto, ma è impossibile schiacciare quest`uomo. Da lui riparte il riscatto di questo Paese Ha ragione il presidente dei deputati Renato Brunetta che ha detto dell’ intervento potente e generoso del presidente Silvio Berlusconi. “Aveva detto che dal male può nascere un bene maggiore. È così. Il sacrificio che Silvio Berlusconi, innocente, ha patito e patisce nella sua carne viva fonda una Forza Italia più nuova e più matura di quella iniziata nel 1994" Berlusconi scalda il cuore agli italiani liberi. "Questa Forza Italia sara', sempre e comunque, decaduto da senatore o no, guidata da Berlusconi. Possono fargli di tutto, ma e' impossibile schiacciare quest'uomo. Da lui riparte il riscatto di questo Paese'' *Coordinatore di Azzurri ’94 con Silvio Berlusconi Miglior Statista d'Italia


’NON HO COMMESSO ALCUN REATO, SONO INNOCENTE - SIAMO DIVENTATI UN PAESE IN CUI NON VI È PIÙ CERTEZZA DEL DIRITTO - FORZA ITALIA È L’ULTIMA CHIAMATA PRIMA DELLA CATASTROFE”


«Forza Italia - dice - è l'ultima chiamata prima della catastrofe. Scendete in campo anche voi. Per questo dico scendi in campo anche tu con Forza Italia. Diventa anche tu un missionario di Forza Italia». Il Cavaliere non perde poi l'occasione per sferrare un nuovo attacco contro i giudici «politicizzati»: «Non ho commesso alcun reato, sono innocente. Siamo diventati un paese in cui non vi è più certezza del diritto, siamo una democrazia dimezzata. La magistratura da ordine dello Stato si è trasformata in un contropotere in grado di condizionare il potere legislativo e il potere esecutivo e si è dato come missione la via giudiziaria al socialismo. La magistratura ha frugato nel mio privato, messo a rischio le mie aziende, aggredito il mio patrimonio con una sentenza completamente infondata, con dei pretesti hanno attaccato me e la mia famiglia. Decaduto o no, sarò con voi. Si illudono di essere riusciti a estromettermi dalla vita politica con una sentenza politica, mostruosa che potrebbe non essere definitiva perché mi batterò per ottenere la revisione in Italia ed Europa». Infine l'appello: «Forza Italia, Forza Italia, Forza Italia. Viva l'Italia, viva la libertà. La liberta è l'essenza dell'uomo e Dio, creando l'uomo, l'ha voluto libero».



FORZA ITALIA NON E’ UN PARTITO, MA UN IDEA



VINCENZO GALASSINI IN CAMPO CON FORZA ITALIA!
Caro Vincenzo,
voglio parlarvi con la sincerità con cui ognuno di noi parla alle persone alle quali vuole bene quando bisogna prendere una decisione importante che riguarda la nostra famiglia. Che si fa in questi casi? Ci si guarda negli occhi, ci si dice la verità e si cerca insieme la strada migliore.  
Siete certamente consapevoli che siamo precipitati in una crisi economica senza precedenti, in una depressione che uccide le aziende, che toglie lavoro ai giovani, che angoscia i genitori, che minaccia il nostro benessere e il nostro futuro. Il peso dello Stato, delle tasse, della spesa pubblica è eccessivo: occorre imboccare la strada maestra del liberalismo che, quando è stata percorsa, ha sempre prodotto risultati positivi in tutti i Paesi dell’Occidente: qual è questa strada? Meno Stato, meno spesa pubblica, meno tasse. Con la sinistra al potere, il programma sarebbe invece, come sempre, altre tasse, un’imposta patrimoniale sui nostri risparmi, un costo più elevato dello Stato e di tutti i servizi pubblici.
I nostri ministri hanno già messo a punto le nostre proposte per un vero rilancio dell’economia, proposte che saranno principalmente volte a fermare il bombardamento fiscale che sta mettendo in ginocchio le nostre famiglie e le nostre imprese. Ma devo ricordare che gli elettori purtroppo non ci hanno mai consegnato una maggioranza vera, abbiamo sempre dovuto fare i conti con i piccoli partiti della nostra coalizione che, per i loro interessi particolari, ci hanno sempre impedito di realizzare le riforme indispensabili per modernizzare il Paese, prima tra tutte quella della giustizia.

mercoledì 18 settembre 2013

QUEST’EUROPA SARA’ ROVINA DELLA NOSTRA ECONOMIA.


Bondi "Fino a quando dovremo tollerare che uno sconosciuto signore di nome Olli Rehn si rivolga al nostro Paese senza il minimo rispetto della nostra sovranità di popolo, di Nazione e di Stato? Fino a quando dovremo accettare che anonimi funzionari o rappresentanti di istituzioni non legittimate democraticamente ci dicano quello che dobbiamo o non dobbiamo fare, con toni ultimativi e perfino minacciosi, senza che ne' il governo ne' le nostre istituzioni più rappresentative avvertano la necessità di tutelare la nostra dignità e i nostri interessi?" Queste le parole del senatore del Pdl, Sandro Bondi. "Quest'Europa sarà la nostra rovina: la rovina della nostra economia, la minaccia più grave della nostra coesione sociale, la rinuncia alla nostra sovranità nazionale".



RECUPERO “CONCORDIA” UN SUCCESSO PER LA MICOPERI DI RAVENNA: COMPLIMENTI!


Un successo indiscutibile mondiale per l‘Italia e per la Micoperi di Ravenna e il dott. Silvio Bartolotti. Complimenti!
Non sappiamo se Ravenna sarà candidata a capitale della cultura europea nel 2019 ma una cosa oggi è certa, grazie alla caparbietà, ostinazione e capacità di Silvio Bartolotti e della sua azienda, la Micoperi, Ravenna è in questi giorni al centro del mondo.  Pensare che una azienda, che ha sede a Ravenna in via Trieste, visibile a tutti i ravennati e turisti che dal centro storico vanno verso Marina, non solo ci riempie di gioia ed orgoglio, ma di rispetto e considerazione di chi ha fatto del proprio lavoro una missione in impegno e dedizione costante.



martedì 17 settembre 2013

UN RECORD, I BUCHI FINANZIARI DEGLI AMMINISTRATORI RAVENNATI CHI PAGHERA’ PER:

STEPRA    (Lottizzazioni industriali)                                             €.     30.000.000 PORTO TURISTICO MARINARA (2/3 Seaser  pubblica)                        €.     40.000.000
CONSORZIO SERVIZI SOCIALI                                                €.       9.000.000
CENTRO SERVIZI MERCI (CMS) FAENZA (solo progetto)                      €.      3.000.000
COMUNE DI CERVIA (Ravenna Holding)                                         €.        789.000
PORTO RENO PORTO TURISTICA                                              €.          ??    
FARMACIE COMUNALI  RAVENNA                                            €.            ??    
   Dopo i buchi clamorosi del Consorzio per i Servizi Sociali del porto turistico Marinara a Marina di Ravenna e del suo gemello Porto Reno a Casalborsetti, Stepra, il regime che governa le istituzioni e l’economia ravennati ne rivela ora un altro non meno strepitoso. Il Comune stesso di Ravenna si fa carico di coprire anche buchi di importazione, prodotti dai "compagni che sbagliano" nei comuni satelliti, recentemente chiamati a condividere con Ravenna la "cassaforte" di famiglia il Centro Servizi Merci (CMS) Comune di Faenza,  Ravenna Holding non si è tirata indietro, inserendo nel proprio budget per il 2013 la previsione di spendere, nell'operazione, "circa 3 milioni di euro" oltre al Comune di Cervia, (Ravenna Holding) che gliene ne ha regalati 789. Nel caso STEPRA la proprietà è della Camera di Commercio di Ravenna, Provincia di Ravenna e 14 Comuni della Provincia di Ravenna.
I CITTADINI RAVENNATI COME SEMPRE PAGANO………….AL LAVORO PER FARLI PAGARE AI RESPONSABILI!!!!

GOVERNO: BONDI, RENZI PIU’ FAZIOSO DI BINDI E PIU’ TRACOTANTE DI D’ALEMA


''Il prezzo che Matteo Renzi deve pagare per diventare segretario del Pd è quello di diventare più fazioso di Rosy Bindi, più aggressivo di Dario Franceschini, più tracotante di Massimo D'Alema. C'e' da dire che Renzi non fa alcuna fatica a indossare il nuovo abito che deve indossare per essere il portavoce di questa sinistra''.

lunedì 16 settembre 2013

VAI SILVIO. FAI SUBITO PIAZZA PULITA LETTERA APERTA DI FARRELL A BERLUSCONI. “QUELLO DELLO SPAZZINO E’ IL LAVORO PERFETTO PER UN POLITICO COME TE


Sono d’accordo Silvio il Martire non deve mai chiedere la grazia.. Fare così vorrebbe dire: “ Si, sono colpevole, e chiedo scusa”.. Vorrebbe dire non sol confessare la sua colpa ma, peggio ancora, dare retta alla magistratura Italiana – cosa inconcepibile. Le alternative quindi sono due: arresti domiciliari, o servizi sociali. Silvio, io e te abbiamo tanto in comune. In anzitutto siamo tutti e due, secondo quella magistratura, delinquenti: io perché beccato “in stato di ebbrezza” (bastano due calici di sangiovese per essere così definito) al volante della mia Land Rover Defender, a passo lungo, cioè, versione anticomunista; tu invece, per qualche frodo fiscale che nessuno capisce. Naturalmente, le nostre affinità non finiscono qui. Siamo i o e te in sintonia su quasi tutto, e perciò ti dico questo: fai come ho fatto io, amico mio, fai lo spazzino. Fare lo spazzino è il lavoro per un politico come te, e non solo perché ti insegna come fare piazza pulita sul serio. I lati positivi di stare li in piazza, in una divisa arancione, con quella scopa in mano e una pattumiera, sono tanti. Essere costretto a spazzare le strade davanti a tutti (comunisti compresi certamente), che ti ridono in faccia, potrebbe sembrare la versione moderna della gogna medioevale. come sempre però la però nella vita dipende da come vedi la cosa. Ad esempio, io trattato le mie 169 ore di “spazzamento” per una coop romagnola di Forlì come un incrocio tra un corso di terapia psicofisica in un centro  di benessere, e un master nella psicologia delle folle. fidati di, tuo amico inglese. La detenzione ai domiciliari invece trasformerà l’Arcore in una gabbia dorata e fare il leader del più grande partito italiano (secondo gli ultimi sondaggi) da un bel tal posto sarebbe impossibile.

sabato 14 settembre 2013

SULL’AUSL UNICA BAZZONI POLEMIZZA A DISTANZA CON I SINDACI DI LUGO E FAENZA


Con una nota dal titolo ironico - "Le dichiarazioni del Sindaco di Lugo sulla AUSL Unica sono comparabili al famoso spot: "toglietemi tutto ma non il mio breil" - il presidente del Gruppo Assembleare del PDL in Regione Emilia-Romagna Gianguido Bazzoni interviene ancora sul tema.
"Sulla AUSL unica della Romagna - scrive Bazzoni - leggo con amaro sorriso le dichiarazioni del Sindaco di Lugo e il rimando al famoso spot "toglietemi tutto ma non il mio Breil" è immediato. Il problema dei due presidi ospedalieri di Faenza e Lugo in un'ottica di AUSL unica della Romagna, non è sopravvivere al primo colpo ma alla diluizione dei poteri locali al tavolo iper allargato delle conferenze socio sanitarie nel momento in cui si ragionerà in termini di 1.100.0000 abitanti e 75 comuni e le scelte, come ben si può comprendere, non verranno operate autonomamente, come avvenuto sino ad oggi, nel contesto della Provincia di Ravenna." "E' semplice politicamente parare il primo colpo e infondere sicurezza ai cittadini, molto più difficile è ottenere ed avere la certezza per i due ospedali in questione - continua Bazzoni - nella prospettiva ovvero del loro mantenimento e della loro piena operatività, senza tagli, asportazioni, o penalizzazioni nei confronti dell'Ospedale di Ravenna, ma con la chiara riqualificazione di specifiche attività per un futuro credibile nel contesto della Romagna. Sono sempre più convinto della necessità di mantenere gli ospedali di Lugo e Faenza in piena operatività anche perché è evidente come le strutture degli ospedali dei capoluoghi di provincia romagnoli siano già oberati di lavoro, l'estate è un banco di prova importante per il nostro territorio, e le organizzazioni e le strutture ad oggi approntate non sempre danno risposte celeri ai bisogni dei cittadini nei momenti di emergenza." "Gli ospedali di Faenza e Lugo quindi rappresentano due presidi importantissimi che fungono in campo dei servizi sanitari da casse di "espansione" sul territorio - conclude Bazzoni - Quello che dovrebbero sostenere i Sindaci di Lugo e Faenza, se ancora il PD sul territorio contasse qualcosa, è: Sì alla AUSL unica della Romagna ma "patti chiari e amicizia lunga", gli Ospedali di Faenza e Lugo devono essere strutture di riferimento della rete ospedaliera Romagnola e non solo dell'attuale Provincia di Ravenna e ciò con tanto di impegni sottoscritti e presenti nella legge regionale, diversamente, oltre ad una incomprensibile disequilibrio con altri territori la negatività sarà evidente anche dal punto di vista dell'economia più generale. Oggi da un amministratore ci si attende infatti anche grande attenzione alle prospettive di tenuta dell'economia e dell'occupazione".

“LE TOGHE RIDURRANNO L’ITALIA A MACERIE”


"Quando i magistrati italiani avranno completato la propria missione di pulizia morale e di rinnovamento politico l'Italia sarà finalmente ridotta ad un cumulo di macerie e a una felice povertà. Il caso Ilva dimostra che le imprese possono chiudere e licenziare i propri dipendenti, il Parlamento ridotto a un semplice passacarte, gli unici leader politici ridotti al silenzio per far posto a ragazzini spavaldi quanto ignoranti e impreparati, nell'esultanza della sinistra e nel silenzio e nella paura di tutti gli altri". Sandro Bondi, coordinatore Pdl.

SINISTRA SCANDALIZZATA PER CARTELLO APPESO NELLA SEDE DEL PDL A RAVENNA. COMMENTI


Il deputato di Sel Giovanni Paglia forse non ha capito proprio il messaggio (troppo profondo per lui) e lo vuole strumentalizzare a suo uso e consumo. Caro deputato, è vero o no che le donne violentate, le donne stolkizzate, le donne ridotte in schiavitù quasi mai ottengono giustizia? quindi è vero che la giustizia è la più stuprata fra le donne e il suo stupro è il più impunito dei delitti. Dove non c'è giustizia c'è violenza nei confronti di tutti. un consiglio non richiesto: smettila di fare l'indignato di professione e nel tempo libero apri un po' di quei libri che nella tua sprecata adolescenza hai trascurato.
13/09/2013 - inviato da: ester
La giustizia quando è negata è veramente stuprata e che sia rivolta contro donne o uomini la sostanza non cambia: il suo stupro è il più impunito dei delitti. bravo Ricossa
13/09/2013 - inviato da: federico
Se aveste un po' di acume leggereste nel cartello un grido in favore delle DONNE: la giustizia è stuprata dai giudici, che non trovano condanne giuste, da avvocati che difendono gli assassini e politicamente parlando < sprecano denari e risorse per inseguire il fine di eliminare l'avversario dei loro politici di fiducia > ! Il senso del cartello sarà quello di prendere due piccioni con una fava, aiutare le donne nel loro cammino verso una giustizia vera e se volete anche quello di esprimere solidarietà al loro presidente che in tanti anni si è visto oppresso dalla Boccassini e soci.
12/09/2013 - inviato da: zanzi antonio
La Rai Tre di Bologna nella stesso giorno ha inviato, certo su richiesta della Sinistra, per u nservizio, ma guarda il caso per altri avvenimenti come Verso Forza Italia da Cervia  giorni non si è fatto viva nessuno. Non era un servizio che interessase la sinistra!!!! Sappiamo da sempre come la pensa RAI TRE
12/09/2013 - inviato da: Galassini

venerdì 13 settembre 2013

SINISTRA SCANDALIZZATA: “RIMUOVERE VERGOGNOSO CARTELLO APPESO NELLA SEDE DEL PDL A RAVENNA” ANCARANI: NO!


RAVENNA - In una sezione del Pdl di Ravenna, la mattina del 12 settembre è stato appeso un cartello che fa discutere: “La giustizia è più stuprata delle donne – si legge nel cartello – e il suo stupro è il più impunito dei delitti”. Il deputato di Sel Giovanni Paglia, dopo aver appreso della scritta, ha chiesto di rimuoverla: “Questo nel paese che vive ogni giorno la tragedia del femminicidio, che non riesce a trovare le risorse per finanziare provvedimenti a favore delle donne vittime di violenza, che è ricattato quotidianamente da un pregiudicato per frode fiscale” scrive, aggiungendo che “soprattutto va rimosso dal paese il delirio di un partito che quotidianamente ne avvelena la vita pubblica”. A Paglia ha replicato il coordinatore provinciale Pdl, Alberto Ancarani: “Quel cartello è stato affisso dalle nostre volontarie, non ne ho la paternità ma non mi dissocio. Di certo non lo toglieremo perché ce lo dice Paglia, anzi”.