venerdì 30 ottobre 2015

DOVE FINISCONO I SOLDI DEL CANONE RAI: VERGOGNA



 Varoufakis ha pubblicato punto per punto le diverse apparizioni pubbliche, anche televisive, e i convegni a cui ha partecipato. Risultano così due gruppi di incontri, quello A – oltre venti date sparse in mezza Europa – dove i compensi sono pari a 0 in ogni riga (eccetto i rimborsi spesa) e il gruppo B che “comprende due discorsi/apparizioni per mantenere la mia indipendenza economica da interessi costituiti”. Uno è da 28800 euro per la conferenza annuale Abraaj a Singapore il 21 ottobre con biglietto in business class; l’altro i 24mila euro ricavati da Che tempo che fa da Fabio Fazio.




giovedì 29 ottobre 2015

LA MANOVRA DEL RAGGIRO: NUOVI DEBITI PER 30 MILIARDI PER I GIOVANI


Analisi nuda e cruda della Legge di Stabilità di Renzi-Padoan che affonda l’Italia in un mare di deficit
UNA LEGGE DI STABILITÀ TUTTA IN DEFICIT, COME NON SI VEDEVA DAI TEMPI DELLA PRIMA REPUBBLICA
PRIMO PUNTO. La Legge di stabilità di Renzi, da 27 miliardi (modello base) o 30 miliardi (“accessoriata”) è tutta in deficit.
1) Non solo sono in deficit le nuove misure che il governo vuole inserire, tutte da discutere in quanto piccole mance per dare poco a tanti: dalla cancellazione della Tasi al rinnovo (si fa per dire) del contratto dei dipendenti pubblici; dal part-time per gli ultra-sessantenni ai super-ammortamenti per le imprese; dalla conferma del bonus 80 euro alla decontribuzione (dimezzata) per le nuove assunzioni. E chi più ne ha più ne metta, per un totale di circa 10-11 miliardi.
2) In deficit è anche, paradosso dei paradossi, la cancellazione delle clausole di salvaguardia che, per il solo anno 2016, hanno un valore di 16-17 miliardi di euro.
Ecco le vere due componenti della manovra di Matteo Renzi: nuove misure (destinate ad avere effetti irrilevanti in termini di crescita del Pil e/o dell’occupazione, perché troppo spezzettate) + sterilizzazione (incredibilmente in deficit) delle clausole di salvaguardia. Ecco come sono composti veramente i 27-30 miliardi della sua Legge di stabilità.






martedì 27 ottobre 2015

LEGGE STABILITA’: RENZI AUMENTA TASSE, PAGHEREMO CARO, PAGHEREMO TUTTO


Adesso bisogna leggere bene la legge di stabilità. Sono passati 10 giorni, 10 giorni di un grande imbroglio di Renzi, perché lui in tutte le televisioni, in tutte le interviste, in tutti i giornali ha dato gli elementi positivi: ‘tagliamo le tasse, tagliamo le tasse, tagliamo le tasse’. Da una prima analisi si vede che non è vero, perché le tasse non le taglia ma le aumenta. Si può vedere tranquillamente che la pressione fiscale aumenterà anche nel 2016 e certamente nel 2017. Pagheremo caro, pagheremo tutto, pagheremo questo imbroglio di Renzi nei prossimi mesi e nei prossimi anni”.
“Lui con le sue chiacchiere mette la polvere sotto il tappeto. Ma ne vedremo anche delle altre: i ticket che aumenteranno, le tasse locali, comunali aumenteranno, le tasse regionali aumenteranno. La partita di giro e di raggiro, con una mano fa finta di togliere e con l’altra mette le tasse, come ha fatto con gli 80 euro. Gli italiani hanno già avuto questa esperienza, Renzi la sta ampliando. Per cui adesso, col passaggio al Senato, verranno fuori tutti i micro e macro imbrogli che finora ha nascosto perché la legge non era disponibile. Lui ha avuto buon gioco a raccontare la sua storia salvo non mettere nelle condizioni l’opinione pubblica di verificare la sua storia. Questo noi l’abbiamo denunciato al Capo dello Stato, ma Mattarella ha firmato: ne prendiamo amaramente atto”.  RENATO BRUNETTA

LE RENZATE HANNO LE GAMBE CORTE - ALTRO CHE TAGLIO DELLA PRESSIONE FISCALE, LA MANOVRA VARATA DAL GOVERNO CONTIENE UNA STANGATA DA 54 MILIARDI DI EURO PER I CONTRIBUENTI - TRA IL 2017 E IL 2019 AGGRAVI SU BENZINA E IVA CHE SALIRA' FINO AL 25%

Dal 2017 scattano gli aumenti di accise sulla benzina e di Iva (dal 10 al 13 per cento l’aliquota agevolata e dal 22 al 25 per cento quella ordinaria): aumenti che comportano 15,1 miliardi di versamenti in più al fisco nel 2017 e 19,5 miliardi in più sia per il 2018 sia per il 2019...





lunedì 26 ottobre 2015

STEFANO FOSCHINI, PER LAVORO IN BRIANZA, HA INCONTRATO IL PRESIDENTE BERLUSCONI. FORTUNATO!


Stefano Foschini, consigliere comunale a Cotignola,  sabato in Brianza  a pranzo  con amici al ristorante..Da Passone  con amici ha incontrato e parlato con..il Presidente Berlusconi.
 Grande invidia da parte degli amici e consiglieri di Forza Italia della Provincia di Ravenna.



sabato 24 ottobre 2015

PENSAVO FOSSE BRAVA, INVECE ERA UN CALESSE

La promessa di Renzi di ridurre la pressione fiscale è una bugia, un imbroglio, un falso in atto pubblico
PRESSIONE FISCALE ITALIA 2000-2014

Dal grafico emerge che:

• durante il primo governo Berlusconi la pressione fiscale ha toccato il suo picco più basso, pari al 39,1% nel 2005

giovedì 22 ottobre 2015

VERSO MADRID CONTRO IL CAOS PER LA PACE


Berlusconi torna in campo da leader europeo. Contro il caos internazionale. La nostra riscossa è per il ritorno dell’Italia al centro del mondo. Contro il dilettantismo presuntuoso di Renzi & Co. La magnanimità del nostro leader che incontra la Merkel.
La presenza di Silvio Berlusconi a Madrid per il congresso del Partito popolare europeo sarà l'occasione per definire il peso che il Presidente ha acquisito nel corso di questi anni nei consessi internazionali. Non a caso la scelta di incentrare il proprio discorso su questioni fondamentali quali l`immigrazione, la sicurezza e il ruolo dell`Unione europea rappresenta un momento decisivo per il suo ritorno in campo europeo. La riscossa passa anche dall'Europa, dalla centralità della sua figura nella grande famiglia dei popolari del Vecchio Continente, partendo proprio da un bilaterale con la cancelliera Angela Merkel. Sta proprio qui la differenza tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi. Il primo fa sempre gli interessi dell'Italia, il secondo fa sempre in Italia e anche fuori i propri interessi.

 



mercoledì 21 ottobre 2015

MATTEO DEL GRILLO


 Eugenio Scalfari gli dedica i versi resi famosi da Alberto Sordi. <Ma la sinistra, la vera essenza della sinistra, qual è? Non voglio ripetermi, ma i valori principali della sinistra autentica e di tutti i tempi sono quelli dell'eguaglianza, della libertà e della dignità. Il resto è trasformismo, privilegi, clientele, malaffare. Oppure autoritarismo se non addirittura dittatura: uno comanda, gli altri obbediscono. In un vecchio film interpretato da Alberto Sordi e intitolato “Il marchese del Grillo”, Sordi recita un sonetto orecchiando il poeta romanesco che nei suoi versi principali suona così: "Io so io e voi nun sete un c... /sori vassalli buggeroni/ e zitto. / Io fo dritto lo storto e storto er dritto/ e la terra e la vita io ve l'affitto". Mi pare che si attaglia perfettamente al trasformismo italiano quando diventa autoritario>.
ZELO DA ZERBINOTTO – In coda a Matteo del Grillo, rinunciando a qualsiasi coerenza di pensiero, alla dignità delle proprie idee, senza dare spiegazione dei propri mutamenti di sguardo sulla realtà, vediamo con spavento persone che hanno subito una specie di incantesimo di servilismo senile. Una vita di studi, dure battaglie per difendere posizioni magari criticabili, ma assunte grazie a quella che Hegel chiamava “la fatica del concetto”. Ed ecco, basta una parolina del Grillo (“Io so io e voi nun sete
un c... / sori vassalli buggeroni/ e zitto”) e un professore come Pier Carlo Padoan si rifodera l'anima, e lo proclama pure. A novembre del 2014 Padoan, durante un question time alla Camera, dove non si deve mentire, né si può smentire, disse: «La scelta di limitare la circolazione del contante e di procedere a un progressivo abbassamento della soglia è motivata dall`esigenza di fare emergere le economie sommerse», onde «aumentare la tracciabilità delle movimentazioni finanziarie per contrastare il riciclaggio, l`evasione e l`elusione fiscale». Ieri camminando sul soffitto delle sue convinzioni ha proclamato: «C'è chi dice che aumentando il contante aumenta l`evasione: non è vero». Il Grillo non chiedeva tanto. Gli bastava che uno stesse “zitto”. Zelo da zerbinotto. Ci vergogniamo per lui.

lunedì 19 ottobre 2015

CALO DEGLI ARRIVI E PRESENZE A BRISIGHELLA, FAENZA, RIOLO TERME. IN CRESCITA A CASOLA VALSENIO

CORRIERE DI ROMAGNA di RICCARDO ISOLA  FAENZA.
Un mese di agosto dal segno rosso per il turismo della Romagna faentina. Dopo sette mesi di  trend positivo, arriva quindi il primo  generale stop. I dati di agosto, salvo Casola Valsenio, registrano un  calo generalizzato a Brisighella, a Faenza e a Rido Terme.  Il totale nei comuni del  comprensorio la riduzione degli arrivi rispetto ad un  anno fa è del 14,4'n: erano  9.548, sono stati quest'anno  8.174. Stessa considerazione  la si può fare sulla comparazione negli otto mesi. Qui  però la riduzione è di appena lo 0,l0. Gli arrivi erano 54.403, sono stati 53.365. Ravenna anch'essa. In questo agosto un brusco stop si registra negli arrivi: -35,7%. Negli otto mesi  siamo a -4,5%. Stesso discorso sul versante delle presenze.
A maggio Riolo  Terme registra un -11,5%  rispetto all'agosto 2014.  Dato che si inverte per il  saldo nel periodo gennaio-agosto. La città collinare segna, infatti, un  +15,3% con 45.806 arrivi contro i 39.738 di dodici  mesi fa.
Anche Brisighella ottiene un netto segno meno sugli arrivi mensili (-9,4%)  che s'inverte invece a bilancio degli otto  mesi registrando un 1,5%. Le presenze del borgo medievale collina re crollano, ad agosto, del  31,8% (erano 8.987 nel  2014 sono state di .130) e  scendono del 9,7% negli otto mesi (erano 25.062 sono state 22.622).
Infine Casola Valsenio registra una buona performance turistica nel  mese di agosto. II paese  delle erbe e dei frutti-dimenticati nel singolo mese cresce del 71,6% che diventa un buon +5,2% negli  otto mesi. Anche se  con numeri quantitativi  inferiori rispetto alle altre realtà faentine. Casola  Valsenio segna una crescita anche sugli arrivi.  Questi, ad agosto, sono  stati il 65,6% in più rispetto allo stesso mese del 2014. Da gennaio ad agosto il saldo comparato  porta invece ad una decrescita del 3,6% rispetto allo stesso periodo del  2014.
L'area collinare,  composta da Brisighella,  Casola Valsenio e Riolo  Terme, ottiene così un bilancio eterogeneo. Da  gennaio ad agosto, rispetto aUo stesso periodo dello scorso anno. il comprensorio collinare dimostra come gli arrivi sono  diminuiti dell’ l,4% (erano 20.373 sono 20.087)  mentre le presenze crescono del 5,3% (70.534 di quest'anno contra le  66.985 del 2014).
Stessa sorte a bilancio  per le presenze. Nel mese  di agosto la Romagna  faentina registra un -12,9% con 26.853 soggiorni rispetto ai 30.821 di un  anno fa. Rimane invece  positivo il consultivo degli otto mesi con 155.602  presenze contro le 149.837  di un anno fa (+3,8%).  Per quanta riguarda i  singoli comuni a vocazione turistica, Faenza perde quasi 1'11% degli arrivi rispetto al mese dello  scorso anno (erano 5.250  sono stati 4.689).  Segno inverso per il  consultivo sugli otto mesi. Da gennaio ad agostc  Faenza registra comunque un +1,2% rispetto allo scorso anno (32.734 contro i 32.352 del 2014). Sul versante delle presenze i dati per il capoluogo manfredo confermare il segno rosso. Il confronto mensile fa registrare 'una perdita di presenza;dell'l,8% mentre il sale  da gennaio ad agosto rimane positivo con il 3  in più (erano 81.452 solo  83.940). Riolo Terme  a.  


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sabato 17 ottobre 2015

RIORDINO ISTITUZIONALE, 3 MILIONI DI DALLA REGIONE EURO PER LA PROVINCIA DI RAVENNA. ORA PAGA LA REGIONE


Al via i primi finanziamenti alle Province e alla Città metropolitana di Bologna invece del Governo paga la Regione……….
Oltre 31 milioni alle Province e alla Città metropolitana di Bologna per garantire la continuità dei servizi legati ai compiti delegati, in attesa dell’attuazione del processo di riordino istituzionale. La Giunta regionale ha approvato la delibera che stanzia la prima tranche delle risorse previste per il 2015. “Con questo atto diamo ‘respiro finanziario’ alle Province in questa fase di prima attuazione della legge di riordino - sottolinea l’assessore regionale al Bilancio e Riordino istituzionale Emma Petitti - e diamo concretezza all’impegno assunto d’intesa con gli Enti territoriali, per garantire i servizi e la continuità dell’attività amministrativa”.
I fondi regionali sono ripartiti tra gli Enti interessati. Nel dettaglio alla Città metropolitana di Bologna sono destinati 4,90 milioni di euro; a Piacenza 2,96 milioni; a Parma 3,23 milioni; a Reggio Emilia 3,47 milioni; a Modena 4,04 milioni; a Ferrara 3,29 milioni; a Ravenna 3,44 milioni; a Forlì-Cesena 3,49 milioni e a Rimini 2,34 milioni.

martedì 13 ottobre 2015

ELEZIONI ROMA: RIFLESSIONE!


Al comune di Roma, se alla fine Marino darà le dimissioni, la debolezza generale del quadro politico  favorisce l’inserimento di outsider di lusso o presenti come Marchini, che potrebbero tentare il colpaccio come è successo a Perugia o a Venezia, avere il coraggio di scelte coraggiose al di fuori dei soliti noti del centro destra che tanto male hanno fatto nel passato  (Alemanno e amici). Forza Silvio.
Vincenzo Galassini Consigliere Forza Italia Provincia di Ravenna



domenica 11 ottobre 2015

CONFINDUSTRIA EMILIA ROMAGNA SOSTIENE L’ E 55. CONCORDA FORZA ITALIA RAVENNA, NONOSTANTE LA SCELTA NEGATIVA DEL PD, ASSENTE FORZA ITALIA EMILIA ROMAGNA

Nei mesi scorsi Confindustria Romagna ha preso una posizione molto chiara a proposito dello sviluppo del porto di Ravenna, sottolineando la necessità di un progetto per l’escavo dei fondali che fosse realistico e teso ad assicurare una maggiore competitività a tutta l’economia romagnola.
Nel ribadire le preoccupazioni per i ritardi che si stanno accumulando nell’approfondimento dei fondali, Confindustria Romagna pone attenzione alla decisione del Governo di abbandonare il progetto del collegamento stradale E55 da Civitavecchia a Venezia. Il progetto risale al 1992, 23 anni dopo si sta ancora discutendo della sua validità o meno. Ciò testimonia che, sulle infrastrutture, il nostro Paese ha sofferto di lungaggini e discussioni spesso puramente ideologiche. Confindustria Romagna concorda con le prese di posizione preoccupate degli Enti locali romagnoli, perché si è sempre ritenuto vitale per lo sviluppo dell’economia dell’area vasta un miglioramento dei collegamenti stradali verso il Nord Est, attraverso Venezia.  Consapevole dell’importanza di un progetto strategico per l’area vasta romagnola come quello della E55, Confindustria Romagna ritiene che si debba dar corso con immediatezza alla realizzazione del tratto stradale Cesena-Ravenna-Ferrara, così come previsto nella progettazione della E55. Questo primo tratto dovrebbe, a nostro avviso, essere stralciato dalla precedente progettazione e reso cantierabile per dare la possibilità alle industrie della Romagna e al porto di Ravenna di avere quanto prima un efficiente collegamento verso il Nord Est.  Con l’accantonamento della E55, restano nelle casse dello Stato circa 10 miliardi stanziati per il piano di defiscalizzazione precedentemente connesso al project financing del progetto.  Riteniamo che una parte di questi fondi debba essere messa costantemente a disposizione per la manutenzione ordinaria e straordinaria della E45 da Ravenna-Cesena a Roma. Per quanto riguarda i collegamenti ferroviari, certamente molto importanti per consentire al nostro territorio di essere competitivo sul piano della logistica sulle tratte lunghe, osserviamo che nella pianificazione degli investimenti di RFI 2012/2016 non è previsto quasi nulla per la linea adriatica. Sarà perciò importante, quando si aprirà la discussione sugli investimenti che arrivano al 2020, concordare con RFI il potenziamento della linea, soprattutto per il trasporto merci. Paolo Maggioli - Presidente di Confindustria Romagna

giovedì 8 ottobre 2015

VITALI (FORZA ITALIA) PRESENTA PROGETTO DI AMPLIAMENTO DEL CORRIDOIO BALTICO CONCORDA FORZA ITALIA RAVENNA, NONOSTANTE LA SCELTA NEGATIVA DEL PD, ASSENTE FORZA ITALIA EMILIA ROMAGNA


Nella proposta compare la tratta Ancona-Pescara-Termoli-Foggia-Bari-Brindisi
“Dai trasporti alle stazioni portuali, l'ampliamento del corridoio può rappresentare un'imperdibile chance per la modernizzazione infrastrutturale della Puglia”. Il coordinatore regionale di Forza Italia, Luigi Vitali presenterà nei prossimi giorni la proposta di modifica del Corridoio Baltico-Adriatico, uno dei corridori transeuropei voluti per agevolare il traffico di merci e lo spostamento dei cittadini all’interno di sei Paesi membri, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Austria, Slovenia e Italia. La tratta originale, sul versante italiano collegava le città di Triste, Venezia e Ravenna. La proposta di ampliamento prevede il collegamento da Ravenna ad Ancona-Pescara-Termoli-Foggia-Bari-Brindisi. La proposta, “di straordinaria rilevanza per lo sviluppo economico della Puglia ed il potenziamento infrastrutturale del territorio”, come scrive Vitali in una nota, sarà sottoposta ai parlamentari del partito Popolare Europeo. Il tutto in vista del 26 ottobre, quando il parlamento europeo approverà la “strategia dell’Ue per la regione adriatica e ionica”. “Con la nostra proposta - continua Vitali - intendiamo aprire un varco alla concreta modifica delle Reti di trasporto trans-europee con il riconoscimento di queste variazioni necessarie. La proposta è dettagliata, ci auguriamo di trovare il pieno sostegno dei nostri rappresentanti UE per dare al territorio un input serio e concreto per lo sviluppo”. Forza Italia della Provincia di Ravenna concorda con la scelta di Vitali, condanna la scelta della Regione Emilia Romagna di bocciatura del progetto E55 riconferma il giudizio negativo del Pd regionale e provinciale, critica l’assenza di Forza italia a livello regionale.

mercoledì 7 ottobre 2015

POSTE ITALIANE? CHIAMATALE POSTE CINESI! ORMAI SONO DELLA CINA


Altro che Poste Italiane!! Entro Ottobre saranno “Poste Cinesi“.
L’Italia si è venduta anche un altro pezzo di storia! Prima o poi si venderanno anche noi!!
Un altro pezzo importante dell’Italia è stato ceduto, anzi no: SVENDUTO alla Cina.
Poste Italiane ormai non è più di nostra proprietà e di Italiana ha ben poco ormai… Potremmo quasi chiamarle Poste Cinesi ma forse sarebbe troppo duro da sostenere il raffronto…
Entro Ottobre tutto questo sarà ufficiale e Poste saranno nelle mani di Pechino.
Non bastavano i tanti negozi Made in Cina presenti in vari angoli delle nostre città e forse non bastavano neppure le importazioni di pomodoro cinese… Ora gli abbiamo regalato anche le Poste… Alla fine di tutta questa crisi, resterà qualcosa di italiano? O magari si venderanno anche noi cittadini al primo offerente? Vuoi che questi non ci barattino con l’ISIS in cambio della loro immunità?! Mah… sta di fatto che ci stiamo sbriciolando pezzo pezzo pezzo, ci stiamo privando della nostra identità.
Lunedì, infatti, verranno pubblicate dagli analisti delle banche del consorzio di collocamento le ricerche che consentiranno di fissare le prime valutazioni della società, facendo scattare la cosiddetta fase di pre-marketing che durerà per tutta la settimana.
La cosa che più sconcerta è che la privatizzazione delle PI alla Cina è stata considerata come un’ ancora di salvezza. In questo modo le Poste Italiana saranno in grado di mantenere gli impegni presi ed assicureranno una crescita cospicua. Ma siamo certi?
L’ unica cosa certa è che, oggi come oggi, anche le Poste Italiane ci hanno abbandonato come se fossemerce di scambio e sono state cedute al prezzo di qualche accordo ai Cinesi…
Resterà qualcosa di Italiano in Italia?


PREMIO BRISIGHELLA “DIONISIO NALDI” 2015





Al termine della cerimonia alle ore 12,15 presso il ristorante La Rocca pranzo con i premiati. Chi vuole partecipare deve prenotarsi entril 15 ottobre al 328 783 4660 costo 20 euro.



giovedì 1 ottobre 2015

SONO E SARO’ IL LEADER DI FORZA ITALIA


Berlusconi: "Non voteremo le riforme, perché si tratta di una soluzione non opportuna per il futuro
e con l'Italicum, se non verrà modificato il premio di maggioranza, si profila un regime”
No, assolutamente non voteremo le riforme, perché si tratta di una soluzione non
opportuna per il futuro e con l'Italicum, se non verrà modificato il premio di
 maggioranza, si profila un regime". Lo ha detto Silvio Berlusconi, rispondendo ai
 giornalisti prima di partecipare alla cena con i parlamentari di Forza Italia.
 Il Cavaliere si è convinto a ritornare in campo e a parlare con i giornalisti prima
che arrivi la sentenza della Corte di Strasburgo sulla sua decadenza da senatore
 in seguito alla condanna nel processo Mediaset. Inizialmente, infatti, la sentenza
era attesa per questi giorni, mentre ora - conferma Berlusconi - "la fissazione della
 sentenza addirittura si pensa possa andare al 2016".
"Riprendo da qui, perché sento di avere ancora la responsabilità verso il Paese.
Sono fiducioso che, finite le beghe interne che tanto ci hanno fatto male, i sondaggi
 su Forza Italia daranno molte sorprese e sono sicuro di poter riconquistare molti
 elettori che si sono ritirati". Poi, parlando alla cena con i parlamentari azzurri,
 viene riferito, Berlusconi ha aggiunto: "Sono e resto il presidente di Forza Italia.
Nei prossimi due anni ritorneremo ad essere il primo partito d'Italia.
Mi sono sempre dato traguardi impossibili, poi raggiunti sempre al cento per cento.
 Riuscirò anche questa volta".