venerdì 29 luglio 2016

ALTRA PROMESSA NON MANTENUTA: CAMERE DI COMMERCIO, RENZI PROMETTEVA DI ABOLIRLE MA DA 105 SONO PASSATE A 99!

La ritorsione vale mille licenziamenti.

Si avvicina la resa dei conti con gli enti cui il premier aveva dichiarato guerra. Dopo tanti annunci solo sei si sono accorpati. La delega scade e il governo corre ai ripari: presto sul tavolo del Cdm il provvedimento che le obbliga a scendere a 60 entro tre mesi. Nell'ultima versione del testo spuntano tagli agli organici che sfiorano il 40%. I sindacati: "Oltre mille posti a rischio, bloccatelo". Ecco la bozza

giovedì 28 luglio 2016

GRANDE SUCCESSO DI RENZI: EXOR IN OLANDA.

Dal 2012, il presidente Fca John Elkann, mentre si profondeva in elogi al Bel Paese, spostava le sedi legali delle società di famiglia all'estero: prima Cnh Industrial, poi Fca e Ferrari e infine la holding. Il tutto sotto il naso di governi che vanno a braccetto con il Lingotto e i suoi manager
 “Fca avrà una presenza sempre più forte in Italia“. “Fiat è ancora più italiana”. “Quello che possiamo fare in Italia è molto di più di quello che potevamo fare prima”. Parola di John Elkann, presidente di Fiat Chrylser. Lo stesso John Elkann che ha spostato in Olanda le sedi di Cnh Industrial, Fca, Ferrari e infine Exor, la cassaforte della famiglia AgnelliL’ultima mossa di Elkann è dunque solo il passaggio finale di un lungo elenco di trasferimenti, il trasloco di una holding e non di una società produttiva, ma si fa beffe delle promesse di mantenere nel nostro Paese le radici delle imprese di famiglia. E la grande fuga dall’Italia prende corpo sotto il naso di governi che vanno a braccetto con il Lingotto e i suoi manager, come dimostra la grande intesa tra l’amministratore delegato Sergio Marchionne e il premier Matteo Renzi, solo l’ultima di una lunga serie.

mercoledì 27 luglio 2016

INTERESSI ILLEGALI:BCC DEVE RISARCIRE ZAMA PER OLTRE UN MILIONE DI EURO.


22/07/2016 – La battaglia legale fra Germano Zama e il Credito Cooperativo ravennate & imolese aggiunge un alto tassello a favore dell’imprenditore come raccontano le cronache locali. In sede civile, infatti, il giudice ha riconosciuto che la banca aveva preteso interessi, sugli interessi, vietati in Italia, su un conto corrente aperto in banca fin dal 1985, impedendo a Zama di utilizzare 960 mila euro per sostenere la propria attività imprenditoriale. Il giudice ha così stabilito che l’intera somma di 960 mila euro deve essere restituita all’imprenditore, a cui andrà girato anche un risarcimento di 300 mila euro per i danni derivati dal mancato utilizzo del denaro e il rimborso delle spese legali.

martedì 26 luglio 2016

GLI STIPENDI D’ORO DELLA RAI PAGATI COL CANONE IN BOLLETTA. ANCHE A CHI NON LAVORA….


Anticipati sul web gli elenchi dell'azienda. Il dg Campo Dall'Orto prende 600mila euro, i direttori oltre 250
Il consiglio di amministrazione della Rai, in attuazione della legge di riforma varata l'anno scorso, darà infatti avvio all'«operazione trasparenza» con una conferenza stampa che anticiperà la pubblicazione online di retribuzioni lorde e curriculum di dirigenti e giornalisti. Si potrà, quindi, sapere come sono parzialmente spesi i 500 milioni di maggior gettito (stima dell'Agenzia delle Entrate) garantiti a Viale Mazzini dall'inserimento del canone nella bolletta elettrica. Dagospia ha anticipato alcuni contenuti che non mancheranno di destare sorpresa. Se il compenso del direttore generale Antonio Campo dall'Orto è noto (meno di 650mila euro), meno noti sono i 270mila euro corrisposti al direttore di Rai Fiction Eleonora Andreatta. O i 390mila euro corrisposti al presidente di Rai Fiction, Antonio Marano. Ben remunerato anche il direttore della comunicazione Giovanni Parapini (250mila euro). Questi stipendi alimenteranno le solite polemiche sul mancato rispetto della soglia di 240mila euro come compenso massimo per i dirigenti delle società pubbliche (decreto del governo Letta. Polemiche che Rai e governo rispediranno al mittente. Altrettanto scalpore potrebbero destare i 240mila euro del direttore Canone Marco Zuppi e dell'ex direttore dei Servizi parlamentari, Anna La Rosa, attualmente a disposizione. In questa fascia rientrano anche l'ex dg Lorenza Lei, in contenzioso con la Rai, (240mila euro), il volto del TgUno Tiziana Ferrario (238mila) e il neodirettore di Rai Sport Gabriele Romagnoli (230mila) la cui nomina ha suscitato polemiche perché «esterno» all'azienda. E, d'altronde, Romagnoli non è il solo: dall'insediamento di Campo dall'Orto sono circa una ventina le risorse pescate fuori dai cancelli di Viale Mazzini. Dalle direttrici di RaiDue, Ilaria Dallatana (sopra i 200mila si mormora), e RaiTre, Daria Bignardi (280mila euro, dicono i rumor), al direttore finanziario Raffaele Agrusti (ex Generali) passando per il nuovo conduttore di Ballarò, l'anchorman Gianluca Semprini. Chiudono la graduatoria di Dagospia il direttore Risorse televisive Andrea Sassano (220 mila), la giornalista-manager Carmen Lasorella (200mila) e Francesco Pionati (200mila). «Pretendiamo che si faccia piena luce anche in merito agli stipendi dei conduttori e delle star che sono pagati con i soldi dei cittadini», ha chiosato Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, che da ministro della Pubblica amministrazione avviò l'«Operazione trasparenza». Da oggi si avrà maggiore coscienza dell'impiego dei soldi dei contribuenti, ma questo non ci eviterà di pagare se lo spettacolo non ci piace.

sabato 23 luglio 2016

RENZI.. OGNI MESE RECORD DI DEBITO PUBBLICO.. NON SI TRATTA DI PAGARE DEBITI O INTERESSI... LA BANCA EUROPEA HA MESSO I TASSI A ZERO. MA QUESTI SOLDI A CHI SONO FINITI…

giovedì 21 luglio 2016

IL PICATRIX, UN LIBRO MAGICO. UN TRATTATO ARABO DI MAGIA ASTROLOGIA TRADOTTO A BRISIGHELLA, PAESE DEI CARDINALI, NEL 1536. MISTERI E SEGRETI ANCORA DA SCOPRIRE




La redazione del Blog Brisighella Ieri Oggi, nato nel marzo 2012, avendo raggiunto (2016) le 235mila visite, per festeggiare l’evento promuove la terza rassegna “SAPERE E GUSTO ALLE TERME DI BRISIGHELLA” con una serata dedicata ai “480 ANNI DALLA TRADUZIONE DEL PICATRIX E LA SUA RISCOPERTA IN OCCASIONE DELLE FESTE MEDIEVALI DI BRISIGHELLA” con il Prof. ANDREA VITALI e VINCENZO GALASSINI.  Il 26 maggio 1536 a Brisighella fu trascritto dall’arabo al latino il Picatrix un libro di profezie magico-astrologiche non consentito dal dominio papale. Tale traduzione venne data alle stampe per volontà di Andrea Vitali, direttore artistico delle Feste, e di Vincenzo Galassini presidente dell’Associazione Feste Medievali, in occasione delle Feste del 1994 che vertevano sul tema della Profezia.  Per il commento critico ci si avvalse della collaborazione del prof. Paolo Aldo Rossi, docente di storia del pensiero scientifico presso l’università di Genova.
Una teoria magico-astrologica di cui il Picatrix risulta essere la maggior fonte di ispirazione di quel tempo. Il motivo della non diffusione di questo testo, fin dal Rinascimento, si deve a diversi motivi, il primo dei quali è senz’altro l’essere stato messo all’indice dalla Chiesa. Dobbiamo infatti ricordare che la Brighella di allora viveva sotto un regime cattolico che vietava qualsiasi atteggiamento contrastante l’ortodossia cristiana. Inoltre Brisighella vide in quegli anni la presenza, fra gli altri, di un personaggio importante della Santa Inquisizione, cioè il brisighellese Agostino Galamini, divenuto nel tempo cardinale. Un altro personaggio che per le sue prediche e i sermoni venne a Brisighella chiamato appositamente per sanare liti e contrasti (fra le diverse fazioni?) fu Bernardino Ochino che per il suo atteggiamento devozionale venne addirittura equiparato a Bernardino da Siena tanto da essere appellato in tal modo. Una devozione la sua, che non resse nel tempo, tanto da divenire un accanito protestante. Dopo 480 anni si parlerà quindi del Picatrix, del suo contenuto e del contesto storico in cui venne alla luce. Gli eventi che portarono alla pubblicazione del Picatrix vengono ricordati nel libro Feste Medievali di Brisighella Gli anni d’Oro pubblicato nel 2015 dalla “Memoria Storica di Brisighella”. Non fu a caso che nel 1994 Vincenzo Galassini volle, su suggerimento del Vitali, giungere alla creazione di una struttura sotterranea di carattere simbolico, chiamata l’Antro di Ermete, in quanto esaltazione di quel pensiero platonico di cui il Picatrix risulta essere la migliore fonte di spiegazione.
Una serata quindi di grande interesse, un tuffo nella storia, non solo locale ma anche europea in quanto il Picatrix, come detto, venne conosciuto in tutto il continente.
Un appuntamento per conoscere i misteri e i segreti di una Brisighella che molto in realtà ha dato alla cultura e alla conoscenza. Una conoscenza che occorre ancora approfondire e che ci sia augura di stimolare anche attraverso questo incontro.


VOCI:…..SILVIO BERLUSCONI E’ STUFO DI TOTI, ECCO CHI VUOLE ALLA GUIDA DI FORZA ITALIA


Silvio Berlusconi si muove, incontra persone, studia il rilancio e la rivincita. Non soltanto ieri è volato col suo elicottero ad Appiano Gentile, Comune del Comasco famoso per la Pinetina, ma si è confrontato coi "soliti" collaboratori e ha stigmatizzato le «fughe» in avanti di chi, tra i forzisti, parla continuamente «del futuro», come se lui non ci fosse più. «Non so cosa vogliano questi signori, dove pensino di andare...», ha tagliato corto. Il Cavaliere non ha intenzione di dare avvio al disgelo con Lega Nord e Fratelli d' Italia, ritiene che non sia ancora il momento. Per questa ragione avrebbe criticato il «signor Toti», cioè il governatore della Liguria Giovanni Toti, per quell'annuncio affidato a Facebook: «Sabato sarò ad Arezzo al convegno di Giorgia Meloni per dire No a una riforma costituzionale che cancella ogni autonomia delle comunità locali, non riduce la spesa pubblica e non semplifica il rapporto tra Stato e Regioni. Servono riforme vere ed efficaci». Il "convegno", in realtà, è un incontro organizzato dalla leader di Fdi con sindaci e amministratori locali di centrodestra, al quale hanno già annunciato di voler partecipare anche i leghisti Matteo Salvini, Roberto Maroni e il leader dei Conservatori riformisti Raffaele Fitto, già forzista e ministro dei governi Berlusconi. Ci saranno tutti i leader della coalizione tranne lui. Forse a infastidire il Cavaliere e il suo staff, il fatto che a lui non sia arrivato alcun invito, che Fdi e Lega si siano "scelti" il loro interlocutore dentro Fi. «Non ho autorizzato alcuna partecipazione per mio conto», chiarisce il Cavaliere. L' ex premier è tutt' altro che disponibile ad aspettare che «altri» decidano al posto suo. Al contrario, avrebbe sondato i due capigruppo Paolo Romani e Renato Brunetta, ricevuti sabato a pranzo, sull' eventualità di indicare Stefano Parisi come commissario di Forza Italia. L' ex premier avrebbe scelto l' ex candidato sindaco di Milano, imprenditore, come traghettatore della sua creatura verso il futuro. Intanto ieri ha salutato con favore il "ritorno" all' opposizione di Renato Schifani e dei "suoi" senatori Ncd, che gli era stato anticipato giovedì. «Arriveranno altri», garantisce. P.E.R.


martedì 19 luglio 2016

I DEZID SEMPAR LO’


Lo si sente dire da sempre, al bar, dalla parrucchiera, si può dire vox populi.
Una voce che forse negli ultimi anni ha portato all'esplosione dell'indice di gradimento di due partiti, insieme al crollo di tutti gli altri, quello dei non votanti e dell'ultimo dei partiti nati, in ordine di tempo.
Alcuni dirigenti del Pd di Ravenna, che "vanta" un numero di iscritti pari a un decimale che si conta nelle dita di una mano rispetto ai 160mila ravennati, hanno deciso chi doveva essere il loro Sindaco.
Gli elettori più o meno da sempre di sinistra, non di estrema sinistra, avevano due alternative: o non andare a votare, e l'hanno fatto in tanti, o votare il nome che era stato deciso "là dove si puote".
Ha faticato più del previsto, ma ha vinto.
Gli stessi dirigenti hanno ora deciso che sia anche il Presidente della Provincia...
Arrigo Antonellini PavaglioneLugo.net



martedì 12 luglio 2016

LE BUGIE DI RENZZI PROVINCIA E SENATO: RIMANGONO CON ELEZIONE DI 2 GRADO


IL COLMO POSSONO ESSERE ELETTI ANCHE I CONSIGLIERI USCENTI!
RAVENNA. Tra oggi e domani sarà ufficializza- ta la candidatura alla presidenza della Provincia di Michele De Pascale. Il sìndaco di Ravenna si candida a guidare l'ente riformato, non saranno infatti più i cittadini chiamati ad eleggere il presidente e il consiglio ma bensì i sindaci e i consiglieri dei 18 comuni de] territorio ravennate. Tra mercoledì 13 e giovedì 14 luglio scadrà il termine per presentare le candidature, mentre il 3 agosto sono fissate le elezioni. Potranno candidarsi i sindaci, i consiglieri comunali e gli ex consiglieri provinciali, ma c'è da credere che la lista del centrosinistra sarà composta in prevalenza dai sindaci. L'ufficializzazione della candidatura di De Pascale arriva al termine di una consultazione fra tutti i primi cittadini di centrosinistra, ad esclusione di Bagnara e Sant'Agata sul Santerno. n 3 agosto gli elettori avranno a disposizione 2 schede, una per i] presidente e una per il consiglio composto da 12 membri. Per rappresentare tutto il territorio la lista a trazione Pd avrà quattro candidati ravennati, uno di Cervia e uno di Russi; tre del faentino e tre del lughese. Uno scbema a ranghi ridotti anche per Lega nord e Forza Italia e liste civiche che in questi giorni cercano di trovare una convergenza. Lunedì sera ci sarà l'ultimo incontro Il sindaco De Pasquale alla presidenza  L'elezione non spetta ai cittadini ma ai si ma riunione per definire le candidature, in previsiane di ottenere 2 eletti per la Lega, uno per Forza  Italia e uno tra le liste civiche rappresentate nei consigli comunali. Mentre per la presidenza della Provincia non è detto che il centrodestra-a formuli una candidatura. Non sono note le intenzioni delle forze di sinistra e del Movimento 5 stelle. Per presentare una lista sono necessarie almeno 15 firme, ma i firmatari non potranno candidarsi. I dodici eletti avranno una serie di deleghe fra quelle attribuite alla nuova Provincia , ovvero trasporto pubblico, edilizia scolastica, strade e pianificazione urbanistica. Nella lista per il consiglio sono previste le preferenze ma i voti non saranno tutti uguali, il complesso meccanismo elettivo, prevede che i Comuni con un numero maggiore di abitanti abbiamo un peso maggiore. Gli elettori avranno a disposizione una scheda di colore diverso a seconda dell'area di provenienza e del numero di abitanti. I Comuni sono così suddivisi: Bagnara di Romagna. Casola Valsenio e Sant'Agata sul Santerno finio a 3 mila abitanti; Solarolo fino a 5mila; Brisighella, Castel Bolognese, Conselice, Cotignola, Fusignano e Riolo Terme fino a 1Omila; Alfonsine, Bagnacavallo, Cervia, Massa Lombarda e Russi fino a 30mila; Faenza e Lugo fino a 1OOmila e Ravenna fino a 250mila abitanti.  Chiara Bissi



venerdì 8 luglio 2016

L’ECONOMIST ORA LANCIA L’ALLARME. “IN ITALIA LA PROSSIMA CRISI D’EUROPA”


Sergio Rame -  Un torpedone tricolore pericolosamente in bilico, con la scritta "banca" sulla fiancata, pronto a precipitare nel burrone.
E il titolo: The Italian Job. Europe's next crisis. È la nuova copertina dell'Economist, che dedica la sua apertura alla crisi delle banche italiane. La front page dell'Economist fa una chiara allusione alla Brexit e mostra un'auto con la bandiera britannica già piombata inesorabilmente nel vuoto. Poco sopra il torpedone Italia, in precario equilibrio, ad un passo dal seguire la stessa sorte. Il settimanale britannico accende i riflettori sulle sofferenze bancarie che riempiono i bilanci delle banche e che hanno causato destabilizzanti turbolenze che hanno colpito numerosi istituti. "Le pressioni del mercato sulle banche italiane non diminuiranno finché la fiducia non verrà ristabilita e ciò non succederà senza fondi pubblici - scrive l'Economist - se le regole sul bail in verranno applicate con rigidità in Italia, le proteste dei risparmiatori mineranno la fiducia e apriranno le porte del potere ai movimento Cinque Stelle". Secondo il settimanale ignlese, le ferree regole di bilancio e le nuove norme sui salvataggi bancari arrivate, "dopo che altri Paesi avevano salvato con soldi pubblici le banche", potrebbe anche alimentare l'idea che "l'Italia ottenga scarsi benefici dalla supposta condivisione dei rischi all'interno dell'Eurozona" e venga piuttosto danneggiata "dai molti

mercoledì 6 luglio 2016

UN’ ABBRACCIO PER L’OSPEDALE DI LUGO


In piazza a Lugo per l'ospedale dei centomila romandioli "Caro sindaco datti una mossa" diceva uno dei cartelli sul monumento di Baracca, sabato scorso 2 luglio, nella manifestazione "a difesa" dell'ospedale di Lugo che ha visto protagonisti associazioni, sindacati, personale medico ed infermieristico, Per Buona Politica, M5S, Lugo Popolare, Sinistra Alternativa per Lugo e Forza Italia. Due dati. Le somme non pagate al personale per ferie e straordinari non pagati ammontano ad un milione. Il personale ha mediamente 34 giornate di ferie residue. ma intanto ciò che bolle in pentola nella sanità romagnola è di estrema rilevanza, in vista del nuovo Piano in corso di elaborazione. A Cesena continua a lavorare un comitato, in stretto rapporto con chi prende le decisione, sul tema del nuovo ospedale. Di Cesena o della Romagna??  Appena eletto il sindaco di Ravenna ha subito detto no all'unico ospedale, con gli altri destinati ad un ruolo di secondo piano.  Ancora è stata avanzata l'ipotesi dell'"aggregazione" tra gli "ospedali minori" di Lugo e di Faenza.  Ma a Lugo quando il Comune della Romagna Estense dirà qualcosa su tutto questo, sul "nuovo ospedale della Romagna". E tra l'altro perchè a Pievesestina? Di chi è la proprietà di quelle aree dove si ipotizzano ulteriori grandi investimenti?   Arrigo Antonellini

NO ALLA FUSIONE DEL COMUNE DI BRISIGHELLA CON FAENZA!!!!!



sabato 2 luglio 2016

LE BUGIE DI RENZI: IL 3 AGOSTO ARRIVANO I NUOVI ELETTI E IL PRESDIENTE E LA GIUNTA NELLA PROVINCIA DI RAVENNA


Il sindaco di Faenza e Brisighella per alcuni contributi tenteranno anche per Brisighella. Forza Italia e speriamo tanti cittadini pronti alla contestazione per mantenere la nostra identità, non possiamo vendere la nostra storia per quattro euro…..
La libera dal Consiglio Comunale solarolese per la costituzione di un gruppo di lavoro intercomunale che verifichi opportunità e criticità di una fusione. Ieri sera il Consiglio Comunale di Solarolo ha approvato un ordine del giorno che dà mandato al Sindaco di Solarolo, in accordo con il Sindaco di Castel Bolognese, di costituire un gruppo di lavoro intercomunale, “allo scopo di produrre uno Studio di fattibilità che analizzi nel dettaglio le opportunità e le criticità dalla fusione tra i due Comuni”. "Il documento - sottolinea l'amministrazione comunale solarolese - dovrà evidenziare, tra le altre cose, le modalità giuridico-amministrative con le quali si possa prima di tutto assicurare, anche dopo la nascita del nuovo comune, un’adeguata capacità di rappresentanza alle due Comunità. Lo studio dovrà inoltre ipotizzare una modalità di gestione e suddivisione delle risorse (statali e regionali) che potrebbero sostenere la nascita del nuovo Comune. Andrà inoltre valutata “la tassazione locale attualmente in essere, allo scopo di armonizzare correttamente le nuove entrate tributarie”. Da non dimenticare l’analisi dei servizi “terzi”, come sportelli delle Poste, farmacie e Stazioni dei Carabinieri, presenti attualmente sui due territori e le eventuali criticità derivanti dalla nascita di un nuovo Comune”. Infine, il documento dovrà individuare il modo in cui il nuovo Comune “possa garantire e rafforzare i servizi erogati ai propri cittadini, tenuto conto del conferimento nell’Unione della Romagna Faentina (obbligatorio almeno per Solarolo) di tutti i servizi fondamentali entro il 2018”.
Le recenti normative regionali e nazionali hanno introdotto elementi che consentono, in caso di fusione fra due Comuni, di acquisire diversi benefici normativi collegato alla opportunità di ottenere fondi regionali e statali destinati a favorire lo sviluppo dei territori coinvolti. Perciò, ad una prima analisi, il Consiglio comunale ha valutato che “il Comune di Solarolo ed il Comune di Castelbolognese potrebbero trarre ragionevoli vantaggi in termini di sviluppo, tanto da ritenere plausibile un’iniziativa che vada in questa direzione”. Fra l’altro l’attuale processo di trasferimento delle funzioni dei due Enti nell’Unione della Romagna Faentina non ostacola un eventuale percorso di fusione, come dimostrato dalle diverse esperienze regionali già in atto.