sabato 29 gennaio 2011

MALEDETTE PRIMARIE



Non c’è una volta che dall’urna delle consultazioni interne alla sinistra salti fuori un risultato decoroso per i vertici del Pd. E quello che per la stessa natura del partito dovrebbe essere lo strumento massimo di partecipazione popolare si trasforma o in una finzione o in una sconfitta. Il caso-Napoli, con le accuse di brogli è solo l’ultimo di una serie di episodi che dovrebbe far gridare ai vertici del partito d’opposizione alla “maledizione delle primarie”.
La prima volta fu nel 2005. E fu una farsa: Romano Prodi contro...nessuno o quasi. Il professore vinse col 74,1% dei consensi; poi vinse anche le elezioni, ma la pacchia durò appena due anni. E tutti a casa, perché nel frattempo Walter Veltroni fa nascere il Pd.La seconda volta delle primarie... è uguale alla prima: l’inventore del Pd, Veltroni, si presenta da strafavorito e fa anche meglio di Prodi raccogliendo il 75% dei consensi. Ma alle politiche la sua creatura viene maltrattata dagli elettori che gli preferiscono Berlusconi. Per non dire delle primarie per succedere al duo Veltroni-Franceschini. Anche qui, come in passato il risultato è già scritto dall’inizio con Pier Luigi Bersani favorito, che si scontra nel rush finale con Franceschini e Marino. Vince netto l’ex ministro, ma si ritrova per le mani un partito diviso in mille correnti tra ex comunisti, cattolici, radicali. Fin qui le primarie “scontate”, ma che ci crediate o no il bello deve ancora venire. Perché quando le primarie non sono scontate sono anche più divertenti, perché all’interno del Pd si litiga, ci si divide e quasi sempre si fa una figuraccia.

La prima, clamorosa, fu quella fatta in Puglia, per le regionali, quando il Pd si mette di traverso alle voglie di Nichi Vendola. Finisce in disfatta con il leader di Sinistra Ecologie e Libertà che stravince.

Uno dice, avranno imparato la lezione... E invece no. Anno 2010, a Milano ci si prepara per le amministrative: ai blocchi di partenza si presenta per il Pd l’architetto Stefano Boeri e per la sinistra radicale Giuliano Pisapia. Sulla carta non dovrebbe esserci partita. Ma la maledizione delle primarie è dietro l’angolo e infatti vince Pisapia col 45,36% dei voti e il Pd si spacca, con Penati che lascia la segreteria politica di Bersani. L’ultima tragicomica avventura alle primarie è, appunto, quella di Napoli: si affrontano il candidato di Bassolino, Cozzolino, e quello di tutto il resto del Pd, Ranieri. Risultato: vince il primo. E il Pd si ritrova con un candidato sgradito; col presidente della Repubblica Napolitano un po’ irritato (appoggiava Ranieri); con accuse di infiltrazioni di camorra e, mazzata finale, con i rimbrotti dell’amato Saviano. Così forse rifaranno le primarie. Perché per il Pd errare è umano... perseverare... è da fessi. Fabio Piolanti Capo Gruppo PDL Comune di Casola Valsenio

venerdì 28 gennaio 2011

BRUNETTA SEMPRE SUPER ATTIVO

CASO MACRI E CASO RACHELE……:.DUE PESI E DUE MISURE

(SUL BANCO DEGLI IMPUTATI IL PIU’ ANTICO MESTIERE DEL MONDO)…


Se una presunta escort accusa il Cavaliere, per il pool di Milano non ci sono dubbi: la bocca della verità. Cataste di verbali. Se, invece, l’imputato è il Presidente della Camera (oggi poco più di una costola ‘incrinata’ della sinistra), la magistratura indaga in modo serio: perquisisce, controlla, verifica e quant’altro. Due casi emblematici, entrambe le storie hanno come sfondo la nostra città. Il primo caso vede il coinvolgimento del Premier e della fantomatica escort reggiana Nadia Macrì: rivelazioni ‘scottanti’ poi smentite, date sbagliate, l’invenzione dell’incontro tra Berlusconi e la marocchina Ruby, il pianto durante l’interrogatorio. Una montagna di contraddizioni. Ma per la pubblica accusa nessun problema, le parole della Macrì sembrano oro colato. Il secondo caso, anche lei reggiana, Lucia Rizzo, alias Rachele, accusatrice di Fini, storie di letto, avrebbe avuto incontri sessuali con il leader di Futuro e Libertà. Come si permette. accusare la terza carica dello Stato? Non può essere attendibile! Non ci sono prove! Subito iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di diffamazione e tentata estorsione in concorso. Perquisizione dell’abitazione. La Macrì, come d’altronde un anno fa D’Addario, è diventata una star, la superteste, ospite fisso delle trasmissioni di ‘approfondimento’ sinistro: Annozero, L’Infedele, Mezz’Ora... Lucia Rizzo, invece, non se la fila più nessuno: donna di facili costumi, non è attendibile. Anzi, inaffidabile. Certa magistratura ci pare adotti due pesi e due misure, questa è l’Italia. Mi sono confrontato con tanti reggiani, i commenti sono simili, la Rizzo non è credibile e tantomeno la Macrì… Fabio Filippi

giovedì 27 gennaio 2011

BUROCRAZIA ADDIO: L’EFFICACE FORZA RIFORMATRICE DI BRUNETTA CHE FA ARRABIARE, TANTO MA TANTO, LA SINISTRA LUMACONA E PAROLAIA

SONO STATE RISPETTATE LE NORME DI LEGGE NELLA REALIZZAZIONE DELLA NUOVA VIA LUNGA A VOLTANA?

INTERPELLANZA DEL CAPO GRUPPO GALASSINI FI-PDL PROVINCIA DI RAVENNA


L’approvazione dell’accordo di programma fra la Provincia di Ravenna e il comune di Lugo per realizzare la Via Lunga a Voltana, è stato siglato a pochi mesi dal rinnovo del Consiglio Provinciale di Ravenna, e appare come un “dono elettorale” e la cambiale in scadenza presa con il sindaco di Ravenna nell’aprile scorso. La delibera ha visto il voto contrario dei gruppi FI - PDL e in particolare il vice presidente del consiglio Provinciale ha stigmatizzato il fatto che la Provincia si ponga a suo carico una spesa abnorme che non è di sua competenza. La strada in oggetto non è prevista nel Piano Territoriale di coordinamento anche recentemente adeguato e nel piano poliennale 2010-2012, certamente non esistono particolari indicazioni che contrastino con l’opera resasi necessaria e voluta dai cittadini del luogo, una scelta chiaramente politica per superare il blocco della continuità della discarica di rifiuti di Hera a Voltana. Infatti nella delibera mancano i pareri tecnici dei vari responsabili della Provincia, del Comune di Lugo e da ATO ed in particolare se: “ la gestione dei rifiuti é effettuata secondo criteri di efficacia, efficienza, economicità e trasparenza e le competenze in materia per intervenire”. Non è comprensibile e tecnicamente sostenibile che alla spesa da sostenere di €. 9.850.000, circa venti miliardi delle vecchie lire, le spese per la solo progettazione è di €. 450.000, a carico della provincia 400.000 euro pari al 90% della spesa. La realizzazione della nuova via Lunga €. 8.000.000, a carico della provincia €. 5.500.000 pari al 68%, il costo dell’adeguamento della via Traversago a carico del Comune di Lugo €. 1.400.000, che riceve da Hera €. 3.150.000. La spesa complessiva per la Provincia di Ravenna è di €. 5.900.000. Per tale motivo abbiamo presentato un’interrogazione dettagliata per avere chiarimenti in quanto riteniamo manchino i dovuti pareri tecnici dei responsabili dei vari settori perché la Provincia spenda una somma cosi notevole non prevista nei suoi compiti istituzionali per la gestione delle discariche come prevede l’art. 197Provincia, ai sensi DL n. 267 del 18.8.00 (competenze delle province), realizza una strada per il collegamento adeguato non di sua competenza. La spesa è prevista interamente nel 2011 che, certamente non si realizzerà, come è accaduto, ad esempio, con l’inutile doppione della Bretella della Naviglio a Bagnacavallo, la rotonda all’uscita dell’autostrada di Faenza, opere finanziate e ferme da ormai dieci anni ed altri casi simili, ma, cosa più grave, a discapito di modesti interventi più che necessari per la sicurezza: come la prevista rotonda di S. Agata sul Santerno (voluta unitamente da tutte le forze politiche), la sistemazione della Via Gardizza, via Mensa Puntiroli, Selice a Conselice, della Via ponte della Vecchia Castiglione, via Gambellara, l’incrocio Fornace e Via Sordina a Fusignano, ecc.….. Una volta ricevute le opportune risposte faremo ogni ulteriore verifica ed eventualmente, se esistono le condizioni, segnaleremo i fatti alla sede della corte dei conti di Bologna. Vincenzo Galassini Capo Gruppo FI-PDL

mercoledì 26 gennaio 2011

COSI ANDREOTTI, COSI LEONE, COSI CRAXI, COSI BERLUSCONI… COSI IL PROSSIMO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO… FINCHE LORO, FINALMENTE, PRENDERANNO IL POTERE.

Tutto il Pdl si sta mobilitando, in varie forme, per difendere il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi da un’aggressione mediatico-giudiziaria che non ha precedenti dal dopoguerra. Vi sono delle coincidenze impressionanti fra le vicende politiche e giudiziarie di cui fu vittima Bettino Craxi e quelle di questo periodo in cui è protagonista Berlusconi. E’ lo stesso ufficio giudiziario, la stessa tecnica d’indagine e gli stessi gruppi editoriali protagonisti, per l’ennesima volta, di un vero e proprio assalto al Governo. L’opposizione ha fatto di tutto per bloccare l’approvazione della legge sulle intercettazioni, normativa che escludeva un uso improprio o addirittura illegittimo di uno strumento particolarmente delicato. Le intercettazioni, infatti, non sono state predisposte a seguito di una notizia di reato, ma per costruire una notizia di reato. In Italia i problemi sono altri, più rilevanti rispetto alla vita privata di Berlusconi. Appare sempre più evidente che una parte della magistratura stia destabilizzando il Paese. Nello stesso tempo non è chiaro il ruolo dei Servizi segreti italiani: dov’erano mentre il Presidente Berlusconi veniva spiato nella propria abitazione? a chi effettivamente rispondono? Occorre al più presto ripristinare le garanzie previste dall’art.68 della Costituzione, ossia l’immunità parlamentare, che fu cancellata, a furor di popolo, nel 1993. Questo ripristino servirà ad evitare che il potere politico, espressione della volontà popolare, sia in balia del potere giudiziario.

FUORI LUOGO L’ATTACCO DI GIANGRANDI A PAOLO CARLI SINDACO DI COMACCHIO

Prima di attaccare il Sindaco di Comacchio Paolo Carli eletto nemmeno un anno fa il Presidente Giangrandi farebbe bene a pensare ai suoi dieci anni da Presidente della Provincia di Ravenna e alle tante scelte assolutamente discutibili se non errate che ha fatto, ad esempio continua a tener banco l’affair dei dipendenti provinciali. Troppo semplice scaricare il barile su un Sindaco eletto da meno di un anno che deve governare dopo i governi della sinistra che sappiamo essere famosi molto spesso per lasciare le casse delle amministrazioni vuote, non escludendo che magari ai Sindaci non “allineati” Regione e Provincia fanno molta fatica a dargli una mano e soprattutto contributi. Se il Presidente Giangrandi inoltre non ha intenzione di occupasi del Referendum di Comacchio per passare in Romagna farebbe bene a tenere un comportamento istituzionale più consono e più corretto nei confronti di un amministratore come lui che però appartiene ad una Provincia diversa dalla sua e lasciare le schermaglie politiche ai suoi colleghi ferraresi.

martedì 25 gennaio 2011

OK LA REGIONE ROMAGNA

RIDOLFI RODOLFO E BAZZONI GIANGUIDO


"Hanno fatto bene Gianluca Pini e Giancarlo Mazzuca a presentare un emendamento costituzionale perché la Romagna diventi la ventunesima Regione della Repubblica" affermano Gianguido Bazzoni e Rodolfo Ridolfi. "La novità rispetto ai numerosi diversi tentativi è la soppressione delle tre Province Ravenna Rimini e Forlì-Cesena che vengono riassorbite in un unico organismo la Regione Romagna producendo nel contempo risparmi nella spesa della macchina burocratica e riduzione dei costi della politica. L'iniziativa se avesse successo sarebbe sottoposta al giudizio democratico dei soli romagnoli attraverso referendum. In questa prospettiva anche il PDL farebbe bene ad adeguare la sua struttura organizzativa alla nuova realtà costituendo un unico coordinamento della Romagna autonomo da quello emiliano così come già avviene per la Lega. Giova ricordare che la questione romagnola che solleviamo nelle istituzioni da quindici anni è una questione di giustizia storica ed istituzionale ma soprattutto di equità economica e sociale e di federalismo autentico, che non mette in discussione l'unità nazionale e che contribuisce alla realizzazione di una autentica Europa delle Regioni. Rivendicare, per la gente di Romagna, il diritto all'autodeterminazione significa non solo corrispondere ad un sentimento, ad una identità, ad una cultura di una Regione antica, una delle più antiche ed omogenee della Penisola che non divenne Regione all'indomani dell'Unità d'Italia perché troppo sensibile alle idee Repubblicane in un'Italia Monarchica, e non lo divenne neppure agli albori di una Repubblica incline a ricalcare l'impianto territoriale e burocratico dello Stato Monarchico ma anche corrispondere allo

ANCHE A DICEMBRE CONTINUA A PRODURRE I SUOI EFFETTI LA CURA BRUNETTA

Rodolfo Ridolfi*



Le nuove regole volute dal ministro Renato Brunetta, hanno modificato strutturalmente i comportamenti dei dipendenti pubblici, anche in Provincia di Ravenna favorendo una condotta di maggiore responsabilità'. I tassi di assenteismo del settore pubblico si stanno così riallineando a quelli del settore privato. Mentre si conferma la riduzione generale del fenomeno assenteismo del 35% nei due anni e mezzo di applicazione della legge 133/2008, in Provincia di Ravenna, nello scorso mese di dicembre, le riduzioni più significative del fenomeno, nonostante l’aumento delle patologie influenzali, sono state registrate: nel COMUNE DI MASSA LOMBARDA -37,3 %; nell’ AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI RAVENNA -17,5 % ; nel COMUNE DI LUGO -12,1%; ASL di RAVENNA -10,2%

BERLUSCONI NON FINIRA’ COME CRAXI

NOI PIDIELLINI INTERCETTATI



Tutto il Pdl si sta mobilitando, in varie forme, per difendere il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi da un’aggressione mediatico-giudiziaria che non ha precedenti dal dopoguerra. Vi sono delle coincidenze impressionanti fra le vicende politiche e giudiziarie di cui fu vittima Bettino Craxi e quelle di questo periodo in cui è protagonista Berlusconi. E’ lo stesso ufficio giudiziario, la stessa tecnica d’indagine e gli stessi gruppi editoriali protagonisti, per l’ennesima volta, di un vero e proprio assalto al Governo. L’opposizione ha fatto di tutto per bloccare l’approvazione della legge sulle intercettazioni, normativa che escludeva un uso improprio o addirittura illegittimo di uno strumento particolarmente delicato. Le intercettazioni, infatti, non sono state predisposte a seguito di una notizia di reato, ma per costruire una notizia di reato… Una certa magistratura che pare aver perso la bussola, tutti coloro che gravitano intorno alla figura del Premier sono controllati, noi tutti rappresentanti del Pdl siamo intercettati. In Italia i problemi sono altri, più rilevanti rispetto alla vita privata di Berlusconi. Appare sempre più evidente che una parte della magistratura stia destabilizzando il Paese. Nello stesso tempo non è chiaro il ruolo dei Servizi segreti italiani: dov’erano mentre il Presidente Berlusconi veniva spiato nella propria abitazione, a chi effettivamente rispondono? Occorre al più presto ripristinare le garanzie previste dall’art.68 della Costituzione, ossia l’immunità parlamentare, che fu cancellata, a furor di popolo, nel 1993; questo ripristino servirà ad evitare che il potere politico, espressione della volontà popolare, sia in balia del potere giudiziario.

sabato 22 gennaio 2011

LA PROVINCIA PRENDA INIZIATIVE, DOPO L’ APPELLO DEL LICEO NERVI DI RAVENNA. PER FERMARE QUANTO GIA’ ACCADUTO IN TANTI COMUNI DELLA PROVINCIA

INTERROGAZIONE DEL CAPO GRUPPO GALASSINI














FAENZA: Fornace Minarelli










MASSALOMBARDA: Fabbrica Esperia







Il dirigente scolastico Marcello Landi ha rivolto un’ appello accorato sull’importanza dell’ex magazzino SIR di via Trieste opera progettata dall’arch. Nervi, rivolto al Comune di Ravenna , alla Provincia , alla Soprintendenza e Ordine degli architetti e Ingegneri. Una richiesta rivolta a tutti quelli: “…. che credono che….il nostro passato possa contribuire alla crescita di un futuro migliore e non ignorare l’appello”. Come capo gruppo FI-PDL della Provincia di Ravenna ho accolto l’invito. I Piani Regolatori approvati dalla Provincia di Ravenna non tutelano la difesa e il mantenimento delle opere industriali o perlomeno i tecnici progettisti e i funzionari provinciali non hanno approfondito e tutelato questo aspetto lasciando purtroppo mani libere ai comuni. I Piani Regolatori che vincono tanti premi, approvati dai tecnici della Provincia e dalla Giunta Provinciale purtroppo non hanno tutelato i centri storici e l’ambiente come nei casi di: Faenza: rasi al suolo, l’ex Omsa, e due fornaci Hoffman (Capuccini e Minarelli) fabbricati di “archeologia industriale”, e l’edificio dell’ ex Croce Rossa; Lugo: demolizione casa storica via Piratello - via Birignano, lottizzazione “Canale dei Molini”; Bagnacavallo: Costruzione del parcheggio nel centro storico di Via Cadorna senza recuperare una parte del convento di S. Chiara e reperti; Brisighella: Raso al suolo il fabbricato “archeologia industriale” Il Molinone, la costruzione nei centri storici di nuovi fabbricati per mc. 12.000 vietati dalla legge, costruito nelle zone di vincolo ambientale; Alfonsine: modificato sostanzialmente l’impianto urbanistico della città progettato dall’architetto razionalista Vaccaro;Cotignola: demolizione centrale Enel e l’ex convento madonna di Genova; Massa Lombarda: demolizione edifico di “archeologia industriale” Esperia; Provincia: costruzione delle rotonde sul Canale del Naviglio;



La demolizione degli edifici di valore ambientale sembra una caratteristica delle Giunte di sinistra della Provincia di Ravenna pertanto chiedo: 1) La Provincia concorda di tutelare l’ex magazzino Sir realizzato dall'ing. Nervi e che sia necessario adottare la procedura di conservazione-riqualificazione dell'immobile; 2) La Provincia di Ravenna, di fronte ai tanti gravi atti di demolizione di fabbricati e luoghi che conservavano “la memoria storica” accadute in diversi comuni, si sente responsabile di quanto accaduto per un carente controllo nella approvazione dei PRG o dei piani particolareggiati; 3) La Provincia di Ravenna intende promuove una verifica delle situazioni che possano ancora essere salvaguardate in tutto il territorio con i gravi pericoli, a mia conoscenza, come la demolizione del mercato coperto di Alfonsine (arch. Vaccaro) e dell’archeologia industriale ex Eridania a Massa Lombarda; 4) La Provincia intende utilizzare la proposta del liceo di una verifica che consenta il recupero di altre “istituzioni” presenti nell’intero territorio provinciale, oppure con “borse di studio per tesi di laurea” a giovani laureati unitamente all’ Università di Ravenna “Beni culturali, Ingegneria edile”.

LE LEGGI… L’ IPOCRISIA… LA DERIVA SOCIO-CULTURALE…..CHE VERGOGNA!

Molti giornali locali o nazionali, sono pieni di annunci riguardanti "escort, massaggiatrici, trans, ecc". Voler negare che in "molti" casi ci si trova di fronte a persone che si prostituiscono in appartamenti, mi sembrerebbe patetico! Molti minori possono leggere tranquillamente questi annunci, anche questo è "normale"! Anche a Ravenna non ho mai letto di continui arresti nei confronti delle migliaia di clienti rei dello sfruttamento della prostituzione e dell'immigrazione clandestina!

Non ho mai avuto "il piacere" di leggere il contenuto di alcuna intercettazione telefonica, che forse potrebbe avere riguardato anche persone molto conosciute! Tutto normale? In questo stato dove purtroppo mi sembra che le leggi "non" siano uguali per tutti, dove la deriva sociale e culturale procede spedita, non mi resta altro che dire: "w l'italia e l'italiani"! Tristi saluti Luca Rosetti

P.S. Ravenna "candidata a capitale europea della cultura"? Io dico che non siamo ancora pronti, che ci sia ancora molto lavoro da fare.



venerdì 21 gennaio 2011

CONSELICE INTERPELLANZA DI FUZZI (PDL) SULLO STATO DELLE PRINCIPALI ARTERIE DEL TERRITORIO

«Occorre adeguare le nostre strade provinciali, il sistema viario conselicese rappresenta ancora, all' inizio del terzo millennio, il grande 'animalato' di un territorio caratterizzato dalla inadeguatezza delle vie di comunicazione. E se alla fine degli anni '90 Regione e Provincia avevano dato il via a progetti per adeguare le strade provinciali Selice e Mensa Puntiroli, seguiti dai primi interventi strutturali per questi due fondamentali assi viaria i lavori per l'allargamento e messa in sicurezza dei restanti lotti di queste due strade provinciali hanno subito una battuta d'arresto, E i cantieri della provinciale `Selice . da tempo fermi, si riapriranno per il secondo lotto in programma nel 2011 . E' stato invece ancora una volta rinviato l'intervento di completamento della provinciale Mensa Puntiroli per mancanza di risorse della Provincia A sollevare i problemi che interessano non solo la viabilità conselicese ma anche i collegamenti della via Emilia e della san Vitale con l'Adriatica è un'interpellanza presentata in consiglio comunale dal capogruppo del Popolo delle Libertà, Lega Nord e Udc, Flavio Fuzzi . Nel sottolineare «la critica situazione della rete viaria che interessa il territorio comunale, con conseguenti implicazioni sia per il sistema produttivo che per la funzionalità e sicurezza del traffico », il documento chiama in causa in particolare i ritardi dei lavori riguardanti la Belice «che rimane per gran parte del percorso con selicese e fino a Lavezzola, caratterizzata da una sede stradale stretta e con fondo dissestato, e non in grado di sopportare il crescente ed intenso traffico di automezzi pesanti». Per quanto riguarda la Mensa Puntiroli nella interpellanza viene evidenziato «come nel tratto SE LICE E PUNTIROLI «Netta prima lavori sono in ritardo, la seconda ha il fondo dissestato, da rifare » del primo lotto di lavori già realizzati, e cioè dalla Provinciale Bastia all'incrocio con via Predola, il fondo stradale sia ormai del tutto dissestato e da rifare, mentre il previsto completamento della parte successiva, e fino al centro abitato, viene di anno in anno rinviato nonostante una sede stradale stretta, pericolosa e inadeguata a sopportare crescente traffico» ,Segnalata dal consigliere Fuzzi anche «la necessità di eseguire tempestivamente gli interventi per mettere in sicurezza la provinciale Gagliazzona e anche la via comunale Gabriella Dalle Vacche, oltre all'allargamento della via Frattina» . Nel concludere il suo intervento consigliere comunale del Pdl chiede «come mai la Provincia non trovi le risorse per la viabilità provinciale in territorio conselicese, mentre continua a finanziare altri interventi come la circonvallazione di Voltana e la Naviglio di Bagnacavallo». Renzo Rossi

CASOLA VALSENIO COMPIE UN SALTO PODEROSO NELLA SCALA DEL BENESSERE: PASSA DAL 30° AL POSTO. NON , CI ERAVAMO ACCORTI DI STARE COSI’ BENE, MA ORA CHE LO SAPPIAMO NE SIAMO DAVVERO FELICI.

LO STUDIO DELLA “VOCE DI ROMAGNA” INTERESSA TUTTA LA ROMAGNA, VERIFICA IL TUO COMUNE.

giovedì 20 gennaio 2011

BERLUSCONI: I P.M. CALPESTANO LA LEGGE

LEGGI IL TESTO DEL VIDEOMESSAGGIO DI SILVIO BELRUSCONI

Care amiche, cari amici,
oggi il Senato e la Camera hanno riconfermato la loro fiducia al Governo e lo hanno fatto su un tema delicato e di grande rilievo per i cittadini: la relazione al Parlamento del ministro Alfano sullo stato della giustizia in Italia. Le opposizioni hanno nuovamente messo insieme tutti i loro voti nel tentativo di fare cadere il Governo ma come è avvenuto il 14 dicembre scorso, hanno perso.
Se oggi fossimo stati sconfitti, la sinistra e il cosiddetto terzo polo sarebbero andati su tutte le reti televisive per sostenere l’inesistenza di una maggioranza e quindi per chiedere le inevitabili dimissioni del Governo.
Invece abbiamo vinto noi, con un margine di venti voti!!
Ecco perché considero il voto di oggi come quello del 14 dicembre: un voto di rinnovata fiducia a me ed al Governo che presiedo. Ma anche un voto di fiducia in materia di giustizia che arriva proprio mentre il Presidente del Consiglio è ingiustamente attaccato per l’ennesima volta in sede giudiziaria.
Ho avuto finalmente modo di leggere le 389 pagine dell’ultima vera e propria persecuzione giudiziaria, la ventottesima in 17 anni, che la Procura di Milano mi ha notificato con grande e voluto clamore nei giorni scorsi. Le violazioni di legge che sono state commesse in queste indagini sono talmente tante e talmente incredibili che non posso non raccontarvele perché possiate denunciarle e farvi portatori di un messaggio ai vostri amici di come si sta cercando di sovvertire il voto popolare.
Pensate che la mia casa di Arcore è stata sottoposta a un continuo monitoraggio che dura dal gennaio del 2010 per controllare tutte le persone che entravano e uscivano e per quanto tempo vi rimanevano.
Hanno utilizzato tecniche sofisticate come se dovessero fare una retata contro la mafia o contro la camorra.



mercoledì 19 gennaio 2011

PRIVACY VIOLATA. LA STAMPA E’ PESSIMISTA: E TU?

Il quotidiano "La Stampa" ha attivato un sondaggio on line dal titolo: "Berlusconi contrattacca: Privacy violata, contro di me una persecuzione. Il premier ha ragione?"


Attualmente il parere è negativo. Tu cosa ne pensi? Puoi esprimere il tuo parere con un semplice click nella pagina del sondaggio

http://www.lastampa.it/sondaggi/cmsVota.asp?IDsondaggio=1607
 
Grazie e a presto con Forzasilvio.it.

martedì 18 gennaio 2011

NON HO MAI PAGATO DONNE. HO SOLO AIUTATO PERSONE IN DIFFICOLTA’. IL NUOVO MESSAGGIO DI BERLUSCONI

Caro Vincenzo,
"...E’ gravissima, è inaccettabile, è contro la legge, questa intromissione nella vita privata delle persone. Perché quello che i cittadini di una libera democrazia fanno nelle mura domestiche riguarda solo loro. Questo è un principio valido per tutti e deve valere anche per me. Del resto nessuno può essere rimasto turbato da quelle serate perché tutto si è sempre svolto all’insegna della più assoluta eleganza, del più assoluto decoro e tranquillità e senza nessuna, nessuna implicazione sessuale. Tutti i partecipanti a quelle serate hanno rilasciato al riguardo dichiarazioni inequivocabili. Del resto io, da quando mi sono separato, ma non avrei mai voluto dirlo per non esporla mediaticamente, ho avuto uno stabile rapporto di affetto con una persona che ovviamente era assai spesso con me anche in quelle serate e che certo non avrebbe consentito che accadessero a cena, o nei dopo cena, quegli assurdi fatti che certi giornali hanno ipotizzato...."
Queste alcune delle frasi del videomessaggio inviato oggi dal presidente Berlusconi, per chiarire la verità dopo l'ennesimo attacco giudiziario-mediatico sul presunto "caso Ruby". Puoi leggerlo integralmente e commentarlo nelle news di Forzasilvio.it
Buona serata. on. Antonio Palmieri responsabile internet PDL



lunedì 17 gennaio 2011

PSEUDO PESTE E CONCAUSE HANNO UCCISO LE TORTORE DI FAENZA


CASO RUBY: SUI SITI TIFOSERIE PRO BERLUSCONI

(Adnkronos) - Il caso Ruby scuote i palazzi della politica, ma anche la Rete. Sui siti del Pdl o comunque legati al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, si leggono i commenti di solidarietà dei simpatizzanti. "Ancora una volta i giudici stanno tentando di far fuori Berlusconi per via giudiziaria" scrive Elena su Pdl.it, mentre Enza si scaglia contro "il valzer delle procure contro Berlusconi". Antonino domanda: "Come viaggia veloce la giustizia neanche 24ore e subito si vedono i risultati d'indagini come mai per gli altri cittadini rinviano anni per procedere per una sentenza?". "Sono indignato per l'ennesima cialtronata dei magnifici sedicenti magistrati di Milano", protesta Fabio da Faenza e Giuliano propone: "Manifestazione al Quirinale per attentato alla Costituzione da parte dei pm".

IL PD, CIOE’ VELTRONI. I DEMOCRATICI NON HANNO ALTRA IDENTITA’

Riescono ad essere prevedibili e noiosi anche quando si dividono, quando affrontano lo psicodramma della frammentazione e del vuoto di leadership, che in altri contesti ha sempre qualcosa di spettacolare. Bersani è una gran brava persona, gli spezzoni di corrente che partecipano o partecipavano alla sua coalizione elettorale pullulano di figure rispettabili, cattolici modernisti e riformatori, post comunisti e amministratori che sanno il fatto loro, ma il Pd è Veltroni.

Veltroni, che fu chiamato per salvare il progetto e dargli un’anima quando tutto sembrava crollare addosso alla vecchia nomenclatura dei Ds e della Margherita, tradì se stesso e i presupposti della sua elezione via primarie per scarsa fantasia, scarso coraggio. Prima fece la disastrosa alleanza elettorale con Di Pietro, poi si intruppò in un “caminetto” dei capi, si negò scelte radicali e significative di lotta interna e di riforma culturale per affermare il suo modello di partito, fino al clamoroso abbandono; ma senza la vocazione maggioritaria, cioè senza l’idea di costruire il fulcro di un’alternativa di governo, e di farlo con una struttura ad arcipelago, capace di riunire in una nuova forma politica post partitica le energie sparse di una sinistra postcomunista e post democristiana alla deriva della storia. Il Pd non esiste, è un ferrovecchio mascherato da novità, è un coacervo di contraddizioni su ogni tema, economia, società, istituzioni,

venerdì 14 gennaio 2011

ASILO NIDO DI CONSELICE: CONTROLLI SERI PER EVITARE CHE ACCADA NUOVAMENTE

COSTA LO CHIEDE PER TUTTE LE STRUTTURE


RAVENNA - "La triste vicenda dei maltrattamenti da parte di tre "maestre" nei confronti di una trentina di bimbi di Conselice lascia davvero sconcertati perché, finora, i tanti casi di maltrattamenti venuti alla luce sono successi lontano da Ravenna e si pensava, erroneamente, che nelle nostre zone non sarebbero mai successi". Lo ha detto Eugenio Costa, capogruppo consiliare del PdL in merito ai presunti maltrattamenti da parte di tre educatrici all'asilo comunale di Conselice. "Il falso mito che Ravenna sarebbe un "isola felice" per quanto riguarda la gestione dei servizi sociali ed ora anche dell'asilo nido di Conselice è definitivamente tramontato. Dopo lo scandalo gravissimo del "buco" nel bilancio del Consorzio dei Servizi Sociali di Ravenna, Cervia e Russi, oggi dobbiamo fare i conti anche con le violenze e i maltrattamenti perpetrati ai bimbi di Conselice". "Comprensibile - continua Costa - la rabbia dei genitori dei bimbi, che è stata anche troppo composta, tenuto conto della gravità delle violenze e dei maltrattamenti subiti dai loro figli, che risalirebbero addirittura a quattro anni fa. Fortuna vuole che non tutto il personale che lavorava nell'asilo nido di Conselice praticava violenze e maltrattamenti ai piccoli e, a quanto pare, proprio grazie ad alcune persone che non volevano passare sotto silenzio questi

ACQUA PUBBLICA: LE PAURE DELLA SINISTRA ANTIRIFORMISTA

Cos’è che fa paura alla sinistra, all’opposizione e ai gruppi che sul territorio la sostengono? La perdita del monopolio sul territorio, la possibilità di imporre tariffe indiscriminatamente, pesando sulle tasche dei cittadini, a uso e consumo delle lobby politiche locali, vedi il caso della Puglia di Vendola. E quando non riescono politicamente a combinare nulla di buono (cioè quasi sempre), ricorrono alla scorciatoia giudiziaria. Come per l’Università si vede l’intervento dei privati, dei membri esterni dei Cda, della valutazione sul merito, la concorrenzialità per il bene comune, la lotta allo spreco di risorse, come cose negative, così anche nella gestione dell’acqua si inneggia all’intromissione e alla paura che l’acquisizione di “rilevanza economica” del servizio sia come Satana: per loro. Lo stesso si può dire per il Federalismo Fiscale e così via. La motivazione del referendum è infatti che l’acqua, in quanto bene comune, e un diritto umano universale, essenziale che appartiene a tutti su cui nessuno può farci profitti. Il Governo ha deciso di consegnarla ai privati e alle grandi multinazionali. E poi la crociata del secolo: noi tutti dobbiamo e possiamo impedirlo. Domanda? Chi nel Governo pensa che l’acqua non sia di tutti, un diritto universale, ecc.? Nessuno. Chi vuole farci profitti? Non certo il Governo ma piuttosto le lobby politiche locali. Di conseguenza, il tempo e i soldi pubblici che si perderanno per il referendum, se si farà, saranno ancora una volta soldi buttati: responsabilità di chi li ha fatti indire. Ma diamo, ancora una volta, il quadro della realtà dei fatti e delle ragioni del perché il Governo Berlusconi è intervenuto.

giovedì 13 gennaio 2011

FERMARE LE PERSECUZIONI E LE STRAGI DEI CRISTIANI NEL MONDO.

I cristiani sono scomodi perché sono protagonisti nel mondo della modernizzazione e della emancipazione culturale soprattutto nei Paesi mussulmani. Nel 2003 sostenevo polemizzando con la sinistra catto-comunista”… che sia meglio la pace della guerra è una verità che nessuno contesta, come il fatto che lo stato d'animo e la predisposizione alla pace sia più frequente fra i moderati ed i democratici piuttosto che fra gli estremisti ed i fondamentalisti. La verità purtroppo è che il fondamentalismo dei wahabiti mussulmani è andato oltre il Corano e la Suma e ha stabilito un regime anticristiano. Il Wahabismo considera la civiltà democratica occidentale e la tecnologia una sfida del Dio Cristiano ad Allah. L'Islam per tutti costoro è una religione di guerra. Il miliardario Bin Laden ed altri fanatici hanno scelto di seminare stragi permanenti ed inimmaginabile abbattendo le Twin Towers, colpendo Israele, l'Europa, in un folle ma lucido piano di annientamento di simboli materiali "satanici", propri di un credo che deve essere imposto con il terrore. Una guerra di religione per noi cristiani e occidentali è inconcepibile, "blasfema", e forte, giusto, alto e inequivocabile ci appare l'appello del

martedì 11 gennaio 2011

DISCARICA DI VOLTANA:“SOVVALLI OVVERO IL RIFIUTO DEL RIFIUTO”

DONATI DONATELLA CONSIGLIERE COMUNALE PDL LUGO

"A Voltana arriva il pattume anche da fuori provincia. Non solo da fuori provincia, ma anche da fuori regione - dichiara Donatella Donati, consigliere comunale Pdl -. Questo è quello che lunedì 27 dicembre il presidente di Hera Brandolini ha ammesso in commissione partecipate rispondendo ad una nostra specifica domanda. Questo concetto è stato ribadito durante il consiglio comunale di giovedì 30 dal direttore Mazzoni. La discarica di cui la Provincia ha deciso la risagomatura, con la benedizione del sindaco Cortesi e della sua maggioranza, accoglie e continuerà ad accogliere i sovvalli della lavorazione dei rifiuti provenienti non solo dalla nostra provincia, ma da ovunque HERAmbiente ritenga conveniente farli arrivare". "Il sindaco Cortesi ha puntualizzato che in discarica a Voltana non arrivano i rifiuti grezzi, ma i sovvalli della lavorazione, oltre che i rifiuti speciali non pericolosi provenienti dalle aziende del territorio. Ma cosa sono in pratica i sovvalli? I sovvalli sono i rifiuti dei rifiuti, ovvero la parte irrecuperabile dell'immondizia, lo scarto della lavorazione degli impianti di via Traversagno insomma, il rifiuto che più rifiuto non si può. Tutti sapevano della provenienza "forestiera" del pattume lavorato a Voltana, ma nessuno ne parlava". "La discarica verrà risagomata per accogliere nuovi sovvalli, "i rifiuti lughesi", come vennero definiti dal sindaco di Ravenna Matteucci quando ad aprile dichiarò che non li avrebbe più accolti nella discarica del capoluogo. Ma i sovvalli sono veramente lughesi? Tecnicamente sì, provenendo dalle lavorazioni degli impianti di Voltana, ma praticamente no, dato che il rusco dal quale sono ricavati non proviene tutto dal nostro territorio. Come ha dichiarato il presidente Brandolini, nella nostra provincia la raccolta differenziata permette di diminuire la quantità di sovvalli, ma anziché allungare la vita della discarica con la nostra raccolta differenziata permettiamo ad HERAmbiente di incassare di più importando immondizia da mezza Italia. E tutto questo per concedere ai voltanesi una strada di cui avevano comunque diritto".



domenica 9 gennaio 2011

E’ ARRIVATO RICCARDO IL BIMBO DI RAFFA E ALESSANDRO: AUGURI DAL GRUPPO FI-PDL RAVENNA

RALLEGRAMENTI AI NONNI RODOLFO E SILVA RIDOLFI


E’ NATO QUESTA MATTINA ALLE ORE 10,33 RICCARDO IL BIMBO DI RAFFELLA RIDOLFI E ALESSANDRO FLORIS, PESA KG. 4.40 E’ ALTO 51 CM.

TANTI E INFINITI AUGURI DA TUTTO IL PDL RAVENNATE A TUTTA LA FAMIGLIA RIDOLFI.

sabato 8 gennaio 2011

ANNIVERSARIO DEL TRICOLORE IN CONCOMITANZA DELLA VISITA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: VALORIZZARE LUGO E GIUSEPPE COMPAGNONI

RODOLFO RIDOLFI COORDINAMENTO REGIONALE E PROVINCIALE DEL PDL


Il 7 gennaio del 1797 il romagnolo di Lugo Giuseppe Compagnoni con una mozione propose, come riportano i verbali della riunione tenuta nella“Sala Patriottica”, ai cento deputati convenuti a Reggio Emilia di adottare il tricolore come Bandiera Cispadana di tre colori Verde, Bianco e Rosso. E’ dunque in Emilia (Reggio) ed in Romagna (Lugo) che nasce il tricolore. In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e della visita del Presidente della Repubblica, la Regione, la Provincia di Ravenna ed il Comune di Lugo dovrebbero fare seguire questo evento dalla promozione ed il sostegno, (convegni, pubblicazioni, concorsi nelle scuole) alla diffusione ed alla conoscenza di queste importanti pagine della nostra storia nazionale scritte in Romagna. Purtroppo la storica ricorrenza della nascita del tricolore, se si fa astrazione per le celebrazioni del Bicentenario del tricolore e qualche iniziativa locale a Lugo, fino ad oggi è stata relegata fra le “cose minori” e spesso ignorata. Le indagini demoscopiche, dicono, invece, che oltre il 70% dei giovani prova emozioni alle note dell’inno nazionale e l’88% è tutt’altro che indifferente di fronte alla bandiera italiana. La Regione, la Provincia e gli enti locali dovrebbero incoraggiare l’esecuzione e l’apprendimento dell’inno di Mameli soprattutto da parte dei giovani, e l’ esposizione del tricolore. Fra i compiti delle istituzioni e della scuola c’è in primo luogo quello di favorire l’amore per la Patria ed i suoi simboli. E’ giunto il momento, che almeno la Provincia di Ravenna ed il Comune di Lugo, insieme alla “scuola”, le istituzioni culturali e musicali, promuovano, per corrispondere ad una vastissima esigenza dei cittadini di esternare la loro appartenenza ed il loro amore per la Nazione attraverso l’inno ed il tricolore, valorizzando le vicende legate al tricolore ed alla diffondendo la conoscenza e le opere del romagnolo di Lugo Giuseppe Compagnoni.

mercoledì 5 gennaio 2011

DISCARICA DI VOLTANA, DONATI: “SOVVALLI, OVVERO IL RIFIUTO DEL RIFIUTO”

E LA PROVINCIA PAGA LA STRADA!


"A Voltana arriva il pattume anche da fuori provincia. Non solo da fuori provincia, ma anche da fuori regione - dichiara Donatella Donati, consigliere comunale Pdl -. Questo è quello che lunedì 27 dicembre il presidente di Hera Brandolini ha ammesso in commissione partecipate rispondendo ad una nostra specifica domanda. Questo concetto è stato ribadito durante il consiglio comunale di giovedì 30 dal direttore Mazzoni. La discarica di cui la Provincia ha deciso la risagomatura, con la benedizione del sindaco Cortesi e della sua maggioranza, accoglie e continuerà ad accogliere i sovvalli della lavorazione dei rifiuti provenienti non solo dalla nostra provincia, ma da ovunque HERAmbiente ritenga conveniente farli arrivare". "Il sindaco Cortesi ha puntualizzato che in discarica a Voltana non arrivano i rifiuti grezzi, ma i sovvalli della lavorazione, oltre che i rifiuti speciali non pericolosi provenienti dalle aziende del territorio. Ma cosa sono in pratica i sovvalli? I sovvalli sono i rifiuti dei rifiuti, ovvero la parte irrecuperabile dell'immondizia, lo scarto della lavorazione degli impianti di via Traversagno insomma, il rifiuto che più rifiuto non si può. Tutti sapevano della provenienza "forestiera" del pattume lavorato a Voltana, ma nessuno ne parlava". "La discarica verrà risagomata per accogliere nuovi sovvalli, "i rifiuti lughesi", come vennero definiti dal sindaco di Ravenna Matteucci quando ad aprile dichiarò che non li avrebbe più accolti nella discarica del capoluogo. Ma i sovvalli sono veramente lughesi? Tecnicamente sì, provenendo dalle lavorazioni degli impianti di Voltana, ma praticamente no, dato che il rusco dal quale sono ricavati non proviene tutto dal nostro territorio. Come ha dichiarato il presidente Brandolini, nella nostra provincia la raccolta differenziata permette di diminuire la quantità di sovvalli, ma anziché allungare la vita della discarica con la nostra raccolta differenziata permettiamo ad HERAmbiente di incassare di più importando immondizia da mezza Italia. E tutto questo per concedere ai voltanesi una strada di cui avevano comunque diritto".

PIENO SUCCESSO A BRISIGHELLA PER LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI VINCENZO GALASSINI

A Brisighella lunedì 3 gennaio, al cinema Giardino, davanti ad un pubblico numeroso e attento con un parterre autorevole nel quale si notavano il consigliere regionale Gian Guido Bazzoni, il V. presidente del Consiglio Provinciale Oriano Casadio l’ex Sindaco di Faenza Giorgio Boscherini, lo scultore Ivo Sassi, il primo direttore artistico delle Feste Medievali Andrea Vitali numerosi amministratori e brisighellesi, è stato presentata la pubblicazione “I miei primi quarant’anni” di Vincenzo Galassini ex sindaco di Brisighella e attuale capogruppo del Pdl in Provincia di Ravenna Egisto Pelliconi ex sindaco di Brisighella con il quale Galassini fu assessore per poi divenire suo competitore, nel suo intervento non ha mancato di sottolineare come molti ex sindaci della città dei tre colli abbiano lasciato anche testimonianze scritte della vita e della storia della città e fra questi Achille Albonetti e Pino Bartoli cui si aggiunge ora Galassini. Galassini ha continuato Pelliconi ama Brisighella e sa fare opposizione perché non fa sconti e non le manda a dire.
Rodolfo Ridolfi, Presidente della Fondazione Free, consigliere del ministro Renato Brunetta ed ex sindaco di Marradi nel suo intervento ha detto fra l’altro: “Galassini è in assoluto uno dei fondatori di Forza Italia in provincia di Ravenna ed oggi uno dei più importanti dirigenti del Pdl. La sua pubblicazione testimonia i suoi meriti come amministratore della sua città, una delle più belle d’Italia, nella prima e nella seconda Repubblica, (a Galassini si deve l’intuizione e la realizzazione delle Feste Medievali punto di riferimento nazionale ed europeo) e si devono anche molte ostinate e comuni battaglie per evitare irreparabili danni come la lottizzazione Diletti, la “difesa dell’acqua pubblica” per impedire la privatizzazione (svendita) dell’acquedotto consortile fra i Comuni di Brisighella, Marradi, Faenza e la costante attenzione ai problemi della ferrovia faentina. La presentazione del Libro di Galassini- ha concluso Ridolfi- mi induce a riflettere su come dopo la fine della prima Repubblica fondata sulla Costituzione, la Seconda sia nata senza una modifica costituzionale ed oggi sia esaurita nei suoi protagonisti Fini, Casini, mentre ci avviamo ad entrare nella Terza Repubblica con una unica evidenza Berlusconi ed il berlusconismo vincono non solo nel Paese ma anche in Parlamento e la partitocrazia e le congiure di palazzo vengono allontanate. Il Pd ha le idee confuse, non ha saputo scegliere un modello plurale ma unico, non è un partito a “vocazione maggioritaria” morto prima di nascere. Senza linea politica il Pd è dedito al galleggiamento d’interessi particolari, amava le primarie finché erano un gioco falso e ora non le vuole più perché le perde, se si fa eccezione per la Provincia di Ravenna i candidati ufficiali del Pd perdono sempre da Firenze a Faenza dalla Puglia A Milano. Sono persino patetici i capi del partitone che temono i capi dei partitini”
Galassini ha concluso ringraziando Pelliconi e Ridolfi ed i tanti amici che erano lì per onorarlo e festeggiarlo.