"A Voltana arriva il pattume anche da fuori provincia. Non solo da fuori provincia, ma anche da fuori regione - dichiara Donatella Donati, consigliere comunale Pdl -. Questo è quello che lunedì 27 dicembre il presidente di Hera Brandolini ha ammesso in commissione partecipate rispondendo ad una nostra specifica domanda. Questo concetto è stato ribadito durante il consiglio comunale di giovedì 30 dal direttore Mazzoni. La discarica di cui la Provincia ha deciso la risagomatura, con la benedizione del sindaco Cortesi e della sua maggioranza, accoglie e continuerà ad accogliere i sovvalli della lavorazione dei rifiuti provenienti non solo dalla nostra provincia, ma da ovunque HERAmbiente ritenga conveniente farli arrivare". "Il sindaco Cortesi ha puntualizzato che in discarica a Voltana non arrivano i rifiuti grezzi, ma i sovvalli della lavorazione, oltre che i rifiuti speciali non pericolosi provenienti dalle aziende del territorio. Ma cosa sono in pratica i sovvalli? I sovvalli sono i rifiuti dei rifiuti, ovvero la parte irrecuperabile dell'immondizia, lo scarto della lavorazione degli impianti di via Traversagno insomma, il rifiuto che più rifiuto non si può. Tutti sapevano della provenienza "forestiera" del pattume lavorato a Voltana, ma nessuno ne parlava". "La discarica verrà risagomata per accogliere nuovi sovvalli, "i rifiuti lughesi", come vennero definiti dal sindaco di Ravenna Matteucci quando ad aprile dichiarò che non li avrebbe più accolti nella discarica del capoluogo. Ma i sovvalli sono veramente lughesi? Tecnicamente sì, provenendo dalle lavorazioni degli impianti di Voltana, ma praticamente no, dato che il rusco dal quale sono ricavati non proviene tutto dal nostro territorio. Come ha dichiarato il presidente Brandolini, nella nostra provincia la raccolta differenziata permette di diminuire la quantità di sovvalli, ma anziché allungare la vita della discarica con la nostra raccolta differenziata permettiamo ad HERAmbiente di incassare di più importando immondizia da mezza Italia. E tutto questo per concedere ai voltanesi una strada di cui avevano comunque diritto".
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