RAVENNA - "La triste vicenda dei maltrattamenti da parte di tre "maestre" nei confronti di una trentina di bimbi di Conselice lascia davvero sconcertati perché, finora, i tanti casi di maltrattamenti venuti alla luce sono successi lontano da Ravenna e si pensava, erroneamente, che nelle nostre zone non sarebbero mai successi". Lo ha detto Eugenio Costa, capogruppo consiliare del PdL in merito ai presunti maltrattamenti da parte di tre educatrici all'asilo comunale di Conselice. "Il falso mito che Ravenna sarebbe un "isola felice" per quanto riguarda la gestione dei servizi sociali ed ora anche dell'asilo nido di Conselice è definitivamente tramontato. Dopo lo scandalo gravissimo del "buco" nel bilancio del Consorzio dei Servizi Sociali di Ravenna, Cervia e Russi, oggi dobbiamo fare i conti anche con le violenze e i maltrattamenti perpetrati ai bimbi di Conselice". "Comprensibile - continua Costa - la rabbia dei genitori dei bimbi, che è stata anche troppo composta, tenuto conto della gravità delle violenze e dei maltrattamenti subiti dai loro figli, che risalirebbero addirittura a quattro anni fa. Fortuna vuole che non tutto il personale che lavorava nell'asilo nido di Conselice praticava violenze e maltrattamenti ai piccoli e, a quanto pare, proprio grazie ad alcune persone che non volevano passare sotto silenzio questi
episodi, avrebbero iniziato a far trapelare indiscrezioni". "Ma cosa sarebbe successo se tutto il personale dell'asilo nido fosse stato concorde nel continuare a vessare i bimbi? Che questi comportamenti si sarebbero protratti nel tempo e chissà per quanti anni ancora. Mi chiedo come le tre "educatrici" che sono state indagate abbiano potuto compiere le nefandezze di cui sono state accusate: è mai possibile che non le abbia mai sfiorate il dubbio nel corso degli anni che, se al posto di quei bimbi da loro maltrattati ci fossero stati i loro figli, come avrebbero reagito?" "Alla luce di quanto è successo e soprattutto al fine di evitare il ripetersi di ciò che è accaduto a Conselice, credo che anche il comune di Ravenna debba porsi seriamente il problema dei controlli all'interno degli asili nido e non. Abbiamo la garanzia assoluta che anche negli asili comunali ravennati i comportamenti di tutti coloro che vi lavorano, anche senza arrivare alla gravità di quanto successo a Conselice, sono corretti al 100 per cento? Non si tratta di criminalizzare nessuno, ma si pretende la massima trasparenza e correttezza nell'esecuzione del loro delicatissimo lavoro. La scorsa estate venni informato di alcune "irregolarità", tuttaltro che irrilevanti, successe in un asilo nel quartiere S.Biagio e le portai all'attenzione del Comune tramite un' apposita interrogazione". "La risposta dell'assessore Stamboulis fu talmente infastidita e generica, mirata a minimizzare se non quasi a negare i fatti precisi di cui ero stato informato con dovizia di particolari e realmente accaduti, che mi ha lasciato completamente insoddisfatto ed anche preoccupato. Quanto accaduto in quell'asilo era dovuto anche all'assenza quasi totale di controlli seri, per cui auspico che anche a Ravenna l'attività delle educatrici sia improntata ai massimi livelli di professionalità e correttezza e che, per verificare che ciò si realizzi, vengano avviati costanti e scrupolosi controlli nei confronti del personale addetto, ai quali potrebbero opporsi eventualmente solo coloro che non hanno la coscienza tranquilla".
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