lunedì 28 febbraio 2011

LE CAMBIALI ELETTORALI DEL PDL: SPRINT DEI PROGETTI ENERGETICI IN VISTA DELLE ELEZIONI PROVINCIALI

Pdl no al via prima delle elezioni provinciali


RAVENNA - (AnC) "È in gioco la salute dei cittadini, quindi è opportuno che su progetti fortemente impattanti dal punto di vista ambientale - come la realizzazione della centra -le a biomasse di Russi e l'ampliamento di quella di Lavezzola - siano gli stessi cittadini ad esprimersi". Il gruppo Pdl provinciale, per bocca del consigliere Oriano Casadio, lanci a un appello alle forze di maggioranza affinché "si blocchino gli iter autorizzativi degli impianti in attesa del pronunciamento elettorale dei cittadini". Per il Pdl di piazza Caduti - che ieri ha tenuto una conferenza alla quale , oltre a Casadio, hanno preso parte anche i consiglieri Francesco Villa, Giovanna Mari a Benelli e Raffaella Ridolfi - "l'improvvisa accelerazione del Pd e delle forze di centrosinistra sui progetti di natura ambientale è infatti alquanto sospetta". "Dopo tanto tergiversare - afferma Casadio - ecco che emergono i debiti elettorali che l'amministrazione provinciale deve pagare. Ed ecco che, magicamente - nonostante cittadini, associazioni di categoria e comitati si siano espressi in massa contro tali progetti - arrivano le autorizzazioni". Per il consigliere Pdl, "questo modo di operare golpista del centrosinistra altro non è che un tentativo di recuperare consenso e soprattutto di pagarsi le elezioni violentando e svendendo il territorio e la salute pubblica". Nel mirino di Casadio ci finisce ovviamente anche "l'ipocrisia e l'incoerenza degli esponenti di Sei, un giorno ecologisti e il giorno successivo, con il loro assessore all'Ambiente, sono pronti a votare a favore di progetti che di ecologico non hanno proprio nulla" . L'appello del Pdl - "rinviare le procedure autorizzative a dopo le elezioni" - è condiviso e ribadito con forza anche dal consigliere Villa:"Come può - afferma - questa Provincia autorizzare questi progetti quando ancora non ha risposto a nostre interpellanze specifiche datate maggio 2010? Siamo dinanzi ad un vero e proprio scandalo democratico". Contro le "cambiali elettorali e i saldi di fine legislatura del centrosinistra" si scaglia anche la Benelli: "Da membro della commissione ambiente della Provincia - esordisce - non posso fare a meno di sottolineare come, sul fronte della salute pubblica, questa amministrazione abbia fatto esclusivamente i propri affari, tutti sulla pelle dei cittadini". La Benelli cita come esempio la gestione della discarica di Voltana: "Una doppia beffa per i cittadini, con Hera che incassa soldi per lo smaltimento di rifiuti che arrivano anche da fuori, il cittadino che respira veleni e la Provincia, quindi ancora il cittadino - contribuente, che si ritrova a pagare per la realizzazione di una strada, prolungamento di via Lunga, che servirà solo a portare rifiuti in di - scarica". A tirare l'ultima stoccata è la consigliera Ridolfi : "Sui temi ambientali la sinistra predica bene e razzola male. A proposito - continua la Ridolfi - voglio ricordare il caso della Gigacer di Faenza. In 6 mesi i residenti si sono visti spuntare dal nulla una fabbrica che avrebbe dovuto dare lavoro a centinaia di persone. Al momento gli assunti sono 27 e le case del futuro quartiere ecologico che sorgerà vicino all'azienda non potranno avere finestre sul lato fabbrica per via dei rumori". Una vera opera d'arte - conclude la Ridolfi - il biglietto da visita dell'ex sindaco di Faenza Claudio Casadio, candidato del centrosinistra alla Provincia".

IL PREMIER HA DIFESO LA LIBERTA’ DI SCELTA DELLE FAMIGLIE

Il presidente Berlusconi ha ribadito la posizione contraria del governo alle adozioni da parte dei single e delle coppie gay, ha confermato l’impegno della maggioranza ad approvare quanto prima la legge sul testamento biologico e si e’ speso in difesa di un principio sacrosanto: la libertà di scelta educativa delle famiglie. Il pensiero di chi vuol leggere nelle parole del premier un attacco alla scuola pubblica e’ figlio dell’erronea contrapposizione tra scuola statale e scuola paritaria. Per noi, e secondo quanto afferma la Costituzione italiana, la scuola può essere sia statale sia paritaria. In entrambi i casi e’ un’istituzione pubblica, cioè al servizio dei cittadini". Lo ha affermato il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, riferendosi a quanto dichiarato ieri dal premier nel suo intervento al congresso dei cristiano-riformisti.

domenica 27 febbraio 2011

CON LE TASSE IMPOSTE IN BASE AL FEDERALISMO, FINALMENTE AVREMO SINDACI PIU’ AUTONOMI E RESPONSABILI PERCHE’ DOVRANNO SPIEGARE DOVE METTONO I SOLDI DEI CONTRIBUENTI.

DI FABIO PIOLANTI CAPO GRUPPO PDL COMUNE DI CASOLA VALSENIO

Trasformare in imposte autonome 11 miliardi di trasferimenti che ogni anno l'erario versa ai Comuni. È quanto avverrà con il federalismo municipale che, dopo la querelle scatenata dal pareggio in bicamerale di tre settimane fa, ha ripreso martedì l'iter ordinario e, dopo l'ok di Palazzo Madama, si appresta all'approvazione definitiva alla Camera.
Il passaggio al Senato ha naturalmente riacceso le polemiche da parte delle opposizioni sui presunti rischi connessi alla riforma: corruzione, aumento delle tasse, perdita dei servizi essenziali per il Sud. Eppure il fisco decentrato aveva ricevuto nelle scorse settimane il placet di Regioni e Province e la stessa Associazione dei Comuni, pur contestando nel merito alcuni punti, considera comunque indispensabile procedere al trasferimento della capacità impositiva. Le polemiche su questo decreto attuativo appaiono a ben vedere meramente strumentali alla dialettica politica. La madre di tutte le critiche riguarda l'aumento delle imposte: il testo finirebbe con il raggiungere un effetto addirittura opposto a quello previsto. Possibile? Assolutamente no. L'imposta di soggiorno per esempio esiste dal 2001 grazie alla Riforma del Titolo V della Costituzione approvata dal centrosinistra: è su tale norma che nel 2008 si è appoggiata la giunta Soru per introdurre questa tassa ai turisti. Il decreto invece ridurrà all'uno per cento l'imposta sui trasferimenti di proprietà immobiliari attualmente tra il 2% e l'8%. Cala inoltre, con evidenti benefici in termini di emersione del nero, la tassa sui redditi da affitto che scende al 21% e al 19% contro un'aliquota che ora supera il 40%. L'Imu, la nuova imposta municipale, sostituirà semplicemente Ici e Irpef fondiaria e sarà pertanto a saldo zero per il cittadino. Il 75% delle sanzioni sugli immobili non dichiarati andranno ai Comuni dove gli stessi sono ubicati: i sindaci saranno così chiamati a compartecipare più concretamente agli accertamenti tributari, disponendo peraltro di una conoscenza approfondita del proprio territorio. La vera svolta contenuta nella riforma sarà però proprio la semplificazione delle imposte comunali: 10 su 18 saranno accorpate facilitando peraltro la tracciabilità delle spese. Cosa, infatti, impedisce oggi al contribuente/elettore di giudicare l'operato di un sindaco? La mancata trasparenza sui conti comunali: l'incapacità cioè di capire lo stato effettivo delle casse della città e come sono gestite dal primo cittadino. Snellire il quadro impositivo innescherà una relazione diretta tra tassa e servizio obbligando l'amministratore a giustificare un aumento dell'addizionale comunale indicando il fabbisogno che andrà a coprire.

ELEZIONI PROVINCIALI INTERVISTA A ORIANO CASADIO, VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI RAVENNA

giovedì 24 febbraio 2011

VARIANTE DI ALFONSINE E CASTELBOLOGNESE: PERI CONFERMA CHE NEL NUOVO PIANO CI SONO.

BAZZONI: MAI ENTRATO NEL MERITO DELLE RISORSE MA L’APPALTABILITA’. IL PD EVITI POLEMICHE E LAVORI INSIEME A NOI PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTVI 

Pur di non ammettere il loro lassismo di tutti questi anni, in cui di Variante di Castel Bolognese non sembra che se ne siano occupati con tanta solerzia, i consiglieri del Pd Mazzotti e Fiammenghi sono pronti a ribaltare la realtà.

Se la conoscenza dell’italiano è la stessa che abbiamo noi, la frase utilizzata anche dall’assessore regionale ai Trasporti Alfredo Peri per rispondere all’interrogazione urgente presentata dai due consiglieri regionali del Pd – e cioè ‘la Varante di Castel Bolognese (come leggo oggi dai giornali) è stata inserita dall’Anas nella proposta di nuovo piano’ - è esattamente quanto sostenuto da me nei mie ultimi interventi sulla Variante. Dirò di più, Peri non può smentire che per come è oggi la bozza, l’appaltabilità è prevista per il 2013. Non sono mai entrato nel merito della ‘disponibilità finanziaria’, ben sapendo che la bozza, come ho già specificato l’ultima volta, deve ancora iniziare l’iter parlamentare. Ho parlato bensì di appaltabilità. Inutile che Mazzotti e Fiammenghi facciano finta di non comprendere la differenza. Lo stesso discorso vale per la Variante di Taglio Corelli. Peri non ha potuto fare altro che confermare che il progetto è stato approvato a fine gennaio. E’ previsto anch’esso nel nuovo piano.

MANIFESTI CON LE FOTO DI BERLUSCONI E MUBARAK UNITI NELLA TIRRANIDE: LE RISIBILI RISOLUZIONI STRATEGICHE DEI TRIBUNALI DEL POPOLO AUTOCONVOCATI

Tutti gli uomini sono mortali; Socrate è un uomo; Socrate è mortale”. Questo è un (noto) sillogismo, obbedisce alla logica, funziona.

“Tutti i tiranni sono invisi a Zagrebelsky e a MicroMega; Berlusconi è inviso a Zagrebelsky e a MicroMega; Berlusconi è un tiranno”. Questo è un imbroglio, un paralogismo, una sfida temeraria alla logica, al buon senso civile e alla legge dei numeri sulla quale si fonda ogni democrazia. Però funziona lo stesso nella testa vuota di chi attacca manifesti con le foto di Berlusconi e Mubarak uniti nella tirannide; e nella testa quadra degli estensori di appelli contro il “dispotismo proprietario”, risoluzioni strategiche che mirano a sbaragliare il Cav. attraverso una lotta in stile piazza Tahrir, condanne moralistico-giudiziarie vergate da tribunali puritani autoconvocati. Gad Lerner dice in tivù che ci sarà un motivo se anche in Italia un maghrebino si è dato fuoco per protesta contro le ingiustizie (sospetta vessazione da parte di vigili urbani). I compagni del manifesto invocano il People Power, “la forza della società che perde la paura e l’indifferenza e si riversa nelle strade fino a quando il despota è mandato a casa”. La banda Flores-Travaglio vorrebbe stabilire uno stato d’emergenza “secondo una irrinunciabile e improcrastinabile legittima difesa repubblicana, proclamando solennemente e subito il blocco sistematico e permanente del Parlamento (…) con tutti i mezzi che la legge e i regolamenti mettono a disposizione”. Siccome agonizza il TTB (tutti tranne Berlusconi), ci provano col TTP, tutto tranne la politica per disfarsene. Perché il loro non è un Aventino, la plebe politica non secede: sta tutta o quasi con il Cav. da Il Foglio del 22/2/2011 (redazionale)

PROVINCIA, IL CONSIGLIO ESPRIME SOLIDARIETA’ AI LAVORATORI VINYLIS

Il consiglio provinciale ha approvato all'unanimità un ordine del giorno, presentato dalla consigliera Fiorenza Campidelli e sottoscritto da tutti i capigruppo, per "esprimere solidarietà ai lavoratori dello stabilimento Vinylis". Si riporta il testo integrale dell'O.d.G.: "Premesso che il consiglio provinciale ha espresso, in altre occasioni e con voce unanime, solidarietà e sostegno ai lavoratori del petrolchimico interessati da seri problemi occupazionali". "Considerato che dalla data odierna alcuni lavoratori dello stabilimento Vinylis- attraversato, ormai da diversi mesi, da una profonda crisi di prospettiva - proseguendo nell'azione di sostegno alla vertenza, stanno manifestando dalla cima di un silos per esprimere il proprio disagio per la grave crisi che li vede coinvolti. Il Consiglio Provinciale di Ravenna esprime profonda e sincera solidarietà ai lavoratori interessati. auspica che nelle competenti sedi istituzionali si affronti e si risolva, in modo serio e costruttivo, tale difficile vertenza; chiede al Presidente della Provincia e alla Giunta Provinciale di proseguire nell'azione di sostegno dichiarando la propria disponibilità a farsi parte attiva per giungere ad una soluzione definitiva della vertenza".

martedì 22 febbraio 2011

PARCO REGIONALE VENA DEL GESSO: ANCHE LA REGIONE FINANZIA LA FESTA?

BAZZONI:”DOBBIAMO GIA’ CORRERE AI RIPARI PER PROTEGGERE GLI ANIMALI DA ALTRI FUOCHI ARTIFICIALI?”



Anche la Regione ha finanziato la festa, piuttosto discutibile per come è stata gestita e organizzata, del Parco regionale della Vena del Gesso?

E’ uno dei quesiti a cui il consigliere regionale del Pdl, Gianguido Bazzoni, chiede alla Giunta di viale Aldo Moro di rispondere. Nell’interrogazione presentata questa mattina il consigliere regionale Bazzoni ricorda che i punti ancora da chiarire sulla festa in questione sono tanti: “Il Parco – ricorda Bazzoni – ha deciso di ideare questa festa per avvicinare le popolazioni al Parco, salvo poi affidarne l’organizzazione alla società ‘Brisighella medievale srl’, erogandole una somma di 9.800 euro direttamente, più altri 10.000 euro attraverso il Comune di Brisighella. Peccato che si trattasse di una società in perdita, come emerso chiaramente dal bilancio 2009. Questa ingente somma potrebbe essere stata dunque erogata proprio per salvare la società”. Bazzoni ricorda poi che uno degli eventi clou della festa, come già denunciato dal consigliere provinciale del Pdl Vincenzo Galassini, erano i fuochi di artificio: “Spaventare gi animali non è proprio quello che si potrebbe definire un modo corretto di spendere denaro pubblico”, aggiunge il consigliere regionale che nell’interrogazione chiede alla Regione di chiarire se sia a conoscenza della situazione, “se ritiene che il Parco regionale della Vena del Gesso romagnola possa tranquillamente impegnare queste somme per feste o altre attività, senza una valutazione preventiva ed un effettivo controllo della destinazione finale di tali somme”, “se anche la Regione ha finanziato queste feste e per quale ammontare, se il Parco intende ripetere queste feste negli anni a venire, a partire dal 2011”.

BRISIGHELLA: “ANZIANI ABBANDONATI” LA RISPOSTA ALL’ASSESSORE COMUNALE MONDINI, E CAPO GRUPPO “COMUNISTI ITALIANI” IN PROVINCIA DI RAVENNA DI UN CITTADINO

“PRISTINA ADNOTATIONES” ovvero alcune rapide annotazioni dopo aver letto sul “CORRIERE “ del 12 febbraio l’articolo “ANZIANI ABBANDONATI”-

1- Chiudere il Centro Sociale Anziani:
cosa sinistra, non di sinistra.

2- Relegare gli anziani per giocare a carte in una stanzetta della biblioteca:
cosa sinistra, non di sinistra.

3- Definire irrispettosamente, come fa l’assessore Mondini, gli anziani “ottantenni senza capacità di promuovere rinnovamento o organizzare iniziative:
cosa sinistra, non di sinistra.

4- Subito dopo, facendo precipitosa autocritica, sembra invitarli ad allinearsi per partecipare a non precisate iniziative “socio- culturali”:
umorismo nero

5- Infine, l’assessore termina affermando che “Il Comune sta facendo molto per gli anziani:
umorismo gotico.

A questo punto gli anziani, dando impulso ad una autonoma iniziativa socio-culturale, dovrebbero recarsi in Piazza, approntare una bancarella, raccogliere firme per mandare l’assessore Mondini a giocare a carte in una stanzetta della Biblioteca, o, in alternativa, visto che è alla Cultura, a leggere il “Cato maior Desenectute” di cicerone (106.43 a.C.)

OUTLET, RICORSO AL TAR

BAGNACAVALLO APPROVATA NORMA SCANDALOSA SULL’ICI DELLE AREE FABBRICABILI

SI ALLA CELEBRAZIONE DELL’UNITA’ D’ITALIA NAZIONALE IL 17 MARZO

PARERE UNANIME DI TRAMONTI, ANCARANI, SCIOLI E DEL GRUPPO FI-PDL DELLA PROVINCIA DI RAVENNA

"Si giudica quanto mai opportuna la decisione del Governo di festeggiare il 17 marzo. Va ricordato come per noi italiani l'Unità nazionale sia più recente rispetto a quella di altri popoli, che spesso però se la sono trovata già realizzata da re stranieri sulle terre su cui ora esercitano la sovranità", commentano Alberto Ancarani, Giovanni Scioli, Stefano Tramonti del gruppo Forza Italia-PdL, del Comune e della Circoscrizione seconda. "Noi italiani, invece, abbiamo raggiunto l'obiettivo con difficoltà, spargimento di sangue e soprattutto con quell'autentico spirito patriottico infuso nel popolo che indusse tanti anche ad arruolarsi volontariamente. Per questo, la cittadinanza tutta e in particolare le scuole hanno il dovere di attivarsi per la celebrazione del 17 marzo con iniziative tese alla valorizzazione del principio di unità in un momento in cui il paese ha più che mai bisogno di sentirsi unito e forte per far sentire la propria voce sul piano internazionale. E il pensiero non può non andare ai nostri soldati - ne abbiamo anche provenienti dal nostro territorio - impegnati in missioni internazionali nel difficile compito di dare sicurezza e pace a popoli martoriati da guerre civili, rivolte e fanatismi religiosi".

lunedì 21 febbraio 2011

IL MESSAGGIO CHE IL PRESIDENTE BERLUSCONI HA INVIATO AI PROMOTORI DELLA LIBERTA’.

Nel sito http://www.promotoridellaliberta.it/E’ presente anche la versione audio dello stesso messaggio.







RODOLFO RIDOLFI INSIGNITO DELL’ ONORIFICENZA DI COMMENDATORE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA

AL COMMENDATORE RIDOLFI LE CONGRATULAZIONI DEL GRUPPO FI-PDL DELLA PROVINCIA DI RAVENNA


Rodolfo Ridolfi insignito dell’onorificenza di Commendatore al merito della Repubblica. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con proprio decreto in data 27 dicembre 2010 su Proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi ha conferito in occasione della ricorrenza della promulgazione della Costituzione al dott. Rodolfo Ridolfi l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”. Ne hanno dato Comunicazione all’interessato il Prefetto di Ravenna dott. Bruno Corda ed il Direttore del cerimoniale di stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri Consigliera Ilva Sapora. Rodolfo Ridolfi, che è stato anche Sindaco di Marradi. Presidente del Centro Studi Campaniani “Enrico Consolini”, Consigliere dell’Ospedale e dell’USL, Assessore alla Comunità Montana del Mugello, Alto Mugello-Val di Sieve, Consigliere Delegato della Sogese di Firenze, Presidente del Consorzio Acquedotto, Consigliere Comunale di Faenza e V.Presidente del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna è attualmente Consigliere Politico del ministro on. Renato Brunetta.

sabato 19 febbraio 2011

L’ECONOMIA REGGE BENE MA SEMBRA NON INTERESSARE NESSUNO.

DA SEMPRE PER MANDARE A CASA BERLUSCONI C’E’ UNA SOLA ARMA: IL TIRO AL PICCIONE


Di FABIO PIOLANTI CAPO GRUPPO PDL COMUNE DI CASOLA VALSENIO

Peccato che i grandi commentatori e i cronisti dei grandi giornali siano tutti occupati in vicende di pettegolezzo puro, di gossip insomma. Altrimenti avrebbero prestato più attenzione alla relazione precisa e dettagliata svolta dal Presidente del Consiglio Berlusconi e dal Ministro dell’Economia Tremonti sulla situazione reale del Paese. Il Governo non ha soltanto mantenuto in ordine i conti pubblici, ha fatto assai di più: ha tenuto il bilancio pubblico al riparo da ogni scossa. Al di là di questo merito che è stato riconosciuto, con dichiarazioni ufficiali, dall’Unione Europea, dalla Commissione di Bruxelles e soprattutto dal Fondo Monetario Internazionale, e nei fatti, dai mercati finanziari mondiali, il Governo italiano ha saputo mantenere la coesione sociale. Non si sono verificate qui quelle manifestazioni di piazza che per esempio, in Francia, sono state il segnale, la spia di un disagio interno profondo. Il risultato è stato ottenuto grazie alla destinazione massiccia di fondi, prima di ogni altro obiettivo, verso gli ammortizzatori sociali: ed è stata una novità assoluta l’introduzione nel meccanismo complesso della Cassa integrazione, di quella parte cosiddetta in deroga, che la sinistra aveva sempre promesso e mai aveva saputo mettere in campo. Ha saputo anche, il Governo Berlusconi, effettuare con semplici emendamenti e in maniera assolutamente pacifica, quella riforma delle pensioni che altri in Europa non riescono a completare.

giovedì 17 febbraio 2011

AUMENTO DEL COSTO DELL’ACQUA: MAGGIORI TASSE TASSE COMUNALI CON HERA, DI PROPRIETA’ DEI COMUNI

LA SINISTRA NON SCARICHI L’AUMENTO DELLE TASSE AL GOVERNO


Gli aumenti programmati del costo dell’acqua preoccupano Confcommercio, che chiede alle amministrazioni comunali interventi che alleggeriscano gli oneri per le imprese. “Se la media di aumento del costo dell’acqua nel 2011 sarà del 2,9% rispetto al 4,09% programmato - afferma Confcommercio Ravenna -, è vero anche che nel 2012 dal 2,06% programmato l’aumento sarà pari al 2,56%. Mezzo punto percentuale che sommato ai precedenti aumenti porta la tariffa ad un aumento del 15% in pochi anni.

E ciò proprio in un momento di crisi economica che non accenna a diminuire come pure le difficoltà delle imprese del territorio. Secondo Confcommercio, le Amministrazioni comunali e i Sindaci dovrebbero mettere in calendario una serie di provvedimenti concreti e urgenti di aiuto, o almeno di non ulteriore appesantimento, nei confronti delle imprese”. “Nel periodo 2008-2012 - prosegue l’associazione - le tariffe idriche subiranno un aumento di circa il 15% (tre quarti dell’aumento è già ricaduto sulle imprese), completamente ingiustificato rispetto al tasso di inflazione e decisamente inopportuno a causa della difficile congiuntura economica. Nei prossimi due anni (2011 e 2012) le imprese subiranno un aumento complessivo del 5,46%. Nel 2009 l’aumento è stato pari al 4,5%. Anche nel 2010 l’aumento è stato pari al 4,5%. Se a tutto ciò aggiungiamo che nel 2008 la tariffa è aumentata del 6,5%, l’aumento complessivo in cinque anni supererà il 20%. Ma non c’è solo la tariffa dell’acqua. In un periodo come quello attuale di crisi economica e quindi di minor consumi, Confcommercio ritiene necessario che le amministrazioni comunali si adoperino almeno per il blocco delle tariffe rifiuti, se non per la loro diminuzione, in quanto la produzione di rifiuti da parte di categorie come ristoranti, pub, bar, alberghi è certamente diminuita e tuttora in calo”. “La contrazione della raccolta rifiuti, segnale certo ed inequivocabile che famiglie e imprese consumano meno e quindi producono meno rifiuti, dovrebbe quindi far perlomeno riflettere le Amministrazioni comunali sulla situazione particolare in cui stiamo vivendo e quindi si potrebbe ipotizzare anche un contenimento delle tariffe, e non un deciso aumento.

In questa situazione, Confcommercio della provincia di Ravenna chiede ai sindaci di congelare tutte le tariffe per acqua, depurazione e rifiuti, in modo da evitare un ulteriore appesantimento nei bilanci delle imprese e delle famiglie. Confcommercio auspica anche l’apertura di un tavolo di confronto con le associazioni imprenditoriali al fine di arrivare ad un nuovo piano di adeguamento tariffario che finalmente porti le tariffe al ribasso e senza effettuare aumenti ogni anno, come ormai sta accadendo da un decennio”.

VENDOLA PROPONE ROSI BINDI QUALE CNADIDATA CONTRO IL CAVALIERE: UNA MOSSA CHE TRADISCE LA DISPERAZIONE DELLA SANTA ALLEANZA CONTRO ANTIBERLUSCONIANA

GUERRA NAUSEANTE. QUASI QUASI VOTO BERLUSCONI

INTERVISTA A LIBERO DI GIANPAOLO PANSA


 … Non ho dubbi, e non devo averne, che il collegio scelto dal computer, come si afferma, sia il più imparziale del mondo. E che dimostrerà di esserlo nel corso del giudizio e, infine, nella sentenza. Tuttavia, nessun giudice è un robot, costruito per muoversi soltanto sulla base del codice e delle prove raccolte. Nessun magistrato vive dentro una bolla d’aria a tenuta stagna. Né al centro di un deserto, in un’oasi di neutralità. Dove non arrivano giornali né si captano trasmissioni televisive e radiofoniche. I magistrati sono gente uguale a noi. Vivono nel loro tempo e sono alle prese con le stesse suggestioni che bombardano l’italiano qualunque. Quelle a proposito del Cavaliere sono suggestioni molto speciali. Nel corso degli anni, ho assistito a tanti processi e qualcuno l’ho subito come imputato. Però non ho mai visto nessun giudizio accompagnato, sostenuto, incoraggiato e preteso da un apparato impressionante come accade a quello che riguarda Berlusconi. Non ho mai votato per il Cavaliere e per il suo centro-destra. E non ho neppure avuto la tentazione di farlo. Ma adesso, se mai si andrà a votare, sarei propenso a diventare un suo elettore. Per ribellarmi alla nauseante guerriglia faziosa che costringe anche me a dire basta! La guerriglia ha già ottenuto un risultato, con il rinvio a giudizio del Caimano. Adesso vogliamo almeno far tacere le armi e lasciare che il processo si svolga in un clima meno rovente di quello odierno? Per fare in modo che sia un processo all’insegna dell’equità? Equità è una parola facile da scrivere. Ma indica un traguardo non sempre facile da raggiungere. Per questo non invidio le tre magistrate di Milano. Se hanno in tasca una sentenza di condanna già scritta, il discorso possiamo chiuderlo qua. Il presidente del Consiglio non dovrà aspettare il mese di aprile perché il pesce che lo inghiottirà è già pronto, con i denti affilati per straziarlo.

mercoledì 16 febbraio 2011

MAFIA, ANCHE RAVENNA E’ LOTTA AL RICICLAGGIO

Ravenna non è terra di mafia. Ma di riciclaggio sì. Questo l’allarme lanciato dal procuratore capo di Ravenna Roberto Mescolini durante la presentazione dell’incontro formativo organizzato in collaborazione con la direzione distrettuale antimafia di Bologna, in programma oggi a Ravenna. Tra i relatori nomi di spicco come i magistrati Emilio Ledonne, Roberto Alfonso e Giusto Scicchitano. Attese 200 persone, tra le quali anche rappresentanti delle forze dell’ordine. Durante il convegno sarà fatto il punto sui nuovi strumenti legislativi a disposizione. Tra i mezzi di contrasto, la prevenzione a livello patrimoniale: il sequestro dei beni anche sulla base della pericolosità sociale è ritenuta, in particolare, un’importante novità.

CONCESSIONI EDILIZIE: GLI AGRICOLOTORI CHIEDONO SEMPLIFICAZIONE

INTERROGAZIONE DI BAZZONI IN REGIONE.

Semplificare la procedura per la richiesta di concessione edilizia ai Comuni da parte degli imprenditori agricoli, rifacendosi alla legislazione nazionale che ritiene sufficiente che sia fornito da parte degli agricoltori un certificato Inps, con cui viene accertata l'iscrizione ai fini previdenziali e assistenziali del coltivatore/imprenditore, senza dover ricorrere necessariamente al certificato che attesta che il richiedente rivesta la qualifica di I.A.P., vale a dire 'coltivatore diretto e imprenditore agricolo professionale'. La richiesta arriva tramite un'interrogazione dal consigliere regionale del Pdl Gianguido Bazzoni il quale ha raccolto le numerose segnalazioni che arrivano dal mondo agricolo imprenditoriale. Diversi sono infatti i coltivatori diretti che ritengono le procedure per avere le concessioni edilizie complesse e burocraticamente da snellire, anche e soprattutto per accorciare i tempi. Il certificato che dimostra la qualifica di I.A.P. viene rilasciato dai Servizi provinciali per l'agricoltura ed è necessario ad ottenere l'esonero dagli oneri di urbanizzazione per le costruzioni in zona agricola. Con la risoluzione 36/E dell'Agenzia delle Entrate - direzione centrale, normativa del 17 maggio 2010, con oggetto 'Consulenze giuridiche - agevolazioni in materia di piccola proprietà contadina', che a sua volta rimanda a tutta una serie di norme nazionali spiegate nel dettaglio nell'interrogazione di Bazzoni, ai fini del riconoscimento del regime agevolato non si ritiene più necessario fornire la certificazione per la qualifica di I.A.P. "Si potrebbe supporre - dice il consigliere regionale - che lo stesso possa valere anche per gli uffici comunali competenti".Alla Giunta di viale Aldo Moro, Bazzoni chiede se "sia a conoscenza delle richieste che vengono dal mondo agricolo", se "ritiene condivisibile la richiesta di semplificazione" e, infine, "se non intenda intervenire con una direttiva a carattere regionale, per far sì che i Comuni, nel caso di concessione edilizia a coltivatori/imprenditori agricoli, richiedano semplicemente di produrre il certificato INPS con attestata l'iscrizione ai fini previdenziali/assistenziali".

martedì 15 febbraio 2011

PIENO SOSTEGNO DAL PDL ALLA PROPOSTA DI LEGGE ROMAGNA

BAZZONI D’ACCORDO CON I PUNTI INDICATI DALLA LEGA ALLA PROPOSTA DI LEGGE SULLA ROMAGNA


"Siamo e restiamo convinti che per le prossime elezioni amministrative Il Popolo della Libertà e la Lega Nord debbano presentarsi alleati. Non ci sono e non ci saranno accordi con altre forze di opposizione come Fli e Udc". Lo dichiara il coordinatore provinciale del Pdl Gianguido Bazzoni che, in merito a quanto dichiarato oggi da Rudi Capucci, coordinatore provinciale enti locali Lega Nord, Gianluigi Forte, segretario provinciale Lega Nord Ravenna, Vincenzo Papi, segretario cittadino Lega Nord Ravenna, e Paolo Guerra, responsabile attività produttive Lega Nord Ravenna, ribadisce: "Tutti i punti indicati dalla Lega come imprescindibili per un eventuale accordo sono per il Pdl pienamente condivisibili, primo fra tutti il pieno sostegno alla proposta di legge presentata dagli onorevoli Gianluca Pini e Giancarlo Mazzuca a proposito della realizzazione della Regione Romagna, con annesso l'abolizione delle tre Provincie (Ravenna - Forlì Cesena e Rimini)".

domenica 13 febbraio 2011

PARENTOPOLI A CERVIA?

INTERESSANTE ARTICOLO DELLA VOCE DI ROMAGNA


sabato 12 febbraio 2011

PIU’ DI MILLE SIMPATIZZANTI ALLA MANIFESTAZIONE SOTTO IL PALAZZO DI GIUSTIZIA DI MILANO

ADESIONE MORALE A QUESTA MANIFESTAZIONE E QUELLA DI DOMANI DA GIULIANO FERRARA DEL PDL DI RAVENNA




"Ringrazio gli oltre mille partecipanti alla manifestazione spontanea tenutasi questa mattina sotto il Palazzo di giustizia, parlamentari, sindaci, consiglieri e soprattutto gente comune, i quali hanno voluto testimoniare il proprio disappunto sulle vicende giudiziarie che stanno coinvolgendo Silvio Berlusconi, a cui si esprime solidarietà e incitamento a proseguire l’azione di governo votata democraticamente dalla sovranità popolare". Lo ha dichiarato in una nota il coordinatore regionale del Pdl lombardo e sottosegretario, Mario Mantovani.

LE COOP ROSSE QUANDO BRUNETTA SCAVAVA SU UNI LAND

IN UN LIBRO DI RIDOLFI DEL 2007 DELLA COLLANA DIRETTA DAL MINISTRO BRUNETTA IL CASO DI UN TERRENO RIVALUTATO 80 VOLTE. LA PROPRIETA’ FU PAGATA 2 MILIONI NEL 2005. APPENASE IMESI DOPO NE VALEVA GIA QUASI 160


BOLOGNA, 6 FEBBRAIO 2011 – IL MIRACOLO avvenne a Ferrara. Lì, al confine con Poggio Renatico, a pochi passi dall’uscita del casello di Ferrara Sud, sull’autostrada A13. Un terreno agricolo venne pagato due milioni di euro nel luglio del 2005. Appena sei mesi dopo ne valeva poco meno di 160 e il Piano strutturale comunale lo avrebbe destinato all’insediamento di attività produttive. Il compratore, il Re Mida, era Alberto Mezzini. Illusionista, lo definisce adesso la Procura, che lo ha indagato insieme con altre 21 persone nella maxi inchiesta Uni Land che, tra l’altro, ha scosso anche il mondo cooperativo.

Il caso, raccontato dal Carlino Ferrara nel 2006, è finito nelle pagine del libro-denuncia ‘Le coop rosse’ scritto dall’ex consigliere regionale Pdl Rodolfo Ridolfi in una collana diretta dal ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta. Già nel 2007, quindi, qualcuno aveva messo in relazione Uni Land e le cooperative: ‘A Ferrara un terreno coop si rivaluta di 80 volte’, il titolo del capitolo incriminato. ‘CemLux (holding lussemburghese di Mezzini, ndr) ha proposto infatti al Comune un progetto della cui realizzazione si dice certa addirittura in quattro anni’, è il sommario. Peccato che quel progetto («Oltre 100 mila metri quadrati di superfici coperte con 250-300 dipendenti, profumi ed essenze naturali provenienti dall’Oriente saranno lavorati e smistati in Europa ed America e Ferrara diventerà la Città della Cosmetica», Alberto Mezzini dixit) non abbia mai visto la luce. E su quel terreno che in ambito finanziario era salito ai limiti della leggenda, finendo per questo nel libro ‘griffato’ Brunetta, ora indaghi la Procura.

giovedì 10 febbraio 2011

VITTIME DELLE FOIBE: LA SINISTRA DIMOSTRA ANCORA IL SUO IMBARAZZO

BAZZONI: SCORETTO NON ISCRIVERE LA RISOLUZIONE DEL PDL ALL’ORDINE DE LGIORNO DEL CONSIGLIO
Una risoluzione per chiedere “di incrementare le iniziative pubbliche nel territorio dell’Emilia-Romagna e soprattutto nelle scuole per ricordare la grande tragedia italiana testimoniata con la ricorrenza ufficiale del Giorno del Ricordo”. L’ha presentata all’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna il gruppo Pdl che, per protesta dopo che il documento non è stato iscritto all’ordine del giorno della seduta di martedì scorso, cosa che non ha permesso la sua discussione due giorni prima della ricorrenza, è uscito dall’Aula. “Il modo di concepire la storia in maniera assolutamente parziale della sinistra non mi stupisce per niente – commenta il consigliere regionale del Pdl Gianguido Bazzoni -, sono anni che assistiamo a tentativi della sinistra di appropriarsi della storia, nascondendo le verità che non piacciono. Il dibattito sulle vittime delle foibe e l’esodo delle popolazioni istriane, fiumane, giuliane e dalmate, cacciate dalle loro terre dai comunisti titini con la sola colpa di essere italiani, era troppo scomodo per essere affrontato serenamente”. Nella risoluzione si chiede di “promuovere incontri pubblici e nelle scuole, nel rispetto dell'autonomia scolastica, con testimoni di quei drammatici avvenimenti e coinvolgendo le associazioni ufficiali degli esuli come ad esempio i comitati comunali, provinciali e regionale dell'ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia), che possano aiutare a trasmettere e conservare la memoria della storia e della tragedia dei confini orientali”.

BERLUSCONI: CACCIA SPIONISTICA COME NELLA GERMANIA

"Dalle cronache di questi giorni si capisce che i pubblici ministeri e i giornali o i talk show della lobby antiberlusconiana, che trascina con sé un’opposizione senza identità propria, si muovono di concerto: si passano le carte, non si comprende in base a quale norma, come nell’inchiesta inaccettabile di Napoli; oppure, come e’ avvenuto a Milano, scelgono insieme i tempi e i modi per trasformare in scandalo internazionale inchieste farsesche e degne della caccia spionistica alle ’vite degli altri’ che si faceva nella Germania comunista". Lo afferma Silvio Berlusconi in un’anticipazione dell’intervista al ’Foglio’ che sarà pubblicata venerdì 11 febbraio.

IL GOVERNO DEL FARE PER LA SCUOLA: L'INSEGNANTE SI RIPRENDE IL PROPRIO RUOLO CENTRALE

Mentre l’Italia è assorbita dalle fandonie giudiziarie sul Presidente Berlusconi e la sinistra spera che la giustizia si sostituisca alla sua nullità politica, il Governo continua a lavorare a testa bassa. Entrerà in vigore il 15 febbraio 2011 (Gazzetta Ufficiale del 31/01/2011) un importantissimo Regolamento (ex Decreto 249/2010) emanato dal Ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini sulla formazione degli insegnanti della scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado. Prosegue così, dopo la Riforma del Primo, Secondo Ciclo e dell’Università, il rinnovamento della scuola italiana, secondo il programma di Governo. E gli insegnanti riacquisiscono il ruolo centrale e fondamentale per la formazione dei bambini e dei giovani, strappatogli da chi li ha segregati sempre più in un ruolo di semplici pedine per scopi elettorali e sindacali. In sintesi le novità del Regolamento. La formazione iniziale degli insegnanti è finalizzata a valorizzare la funzione docente con l’acquisizione di competenze disciplinari, psico-pedagogiche, metodo logico-didattiche, organizzative e relazionali perché gli alunni e gli studenti raggiungano i risultati di apprendimento previsti dall’ordinamento vigente. Necessaria una laurea quinquennale per insegnare nella scuola dell’Infanzia e Primaria, a numero programmato con prova di accesso. Rafforzate le competenze disciplinari e pedagogiche, aumentata la parte di tirocinio a

mercoledì 9 febbraio 2011

RIFLESSIONI SUL BILANCIO DELLA PROVINCIA

LA SINISTRA HA MESSO 20 ANNI PER APPRODARE ALL’IDEA DEL FEDERALISMO VE NE VOGLIONO 30 PER FARLO. QUELLO PROVINCIALE E’ ANCORA IN DISCUSSIONE! RAFFAELLA RIDOLFI CONSIGLIERE PROVINCIALE

Non si può condividere il superficiale pistolotto politico che sostiene. In totale assenza di politiche di sviluppo e di rilancio degli investimenti ai fini di una significativa ripresa occupazionale e quindi al rilancio della produzione e dei consumi” Mi sembra che anche la sinistra si occupi molto di Ruby e poco di economia “si limita allo slogan bersaniano di cui sopra”. C’è un gioco di parole tale dove si vorrebbe far pensare che il taglio di 15 milioni di euro tocca alla Provincia invece che alle autonomie locali. Oltretutto oggi la riduzione di spesa per le province è di 300 milioni di euro. Ci si lamenta della mancata piena autonomia finanziaria ma sembra che proprio il vostro Bersani “abbia detto il federalismo non lo farete mai” ci avete messo 20 anni per approdare all’idea del federalismo minimo minimo ve ne vogliono 30 per farlo. Siamo contenti che nel triennio non si potranno contrarre nuovi prestiti non aumentando così l’indebitamento anche perchè con la strada dell’indebitamento si sono lasciate risorse e scelte a dir poco discutibili. Siamo contenti che non ci sia la possibilità di aumentare i tributi troppo facile andare sempre a pescare nelle tasche dei cittadini. Parlate di Federalismo ma quello delle province è in discussione. Nonostante diciate che i tagli colpiranno la spesa sociale ed il trasporto pubblico questo sarà o è il frutto di vaste scelte. Ricordo inoltre che il Governo non ha tagliato sul trasporto pubblico locale anzi gli ha destinato importanti risorse (a novembre) e su questo credo sia necessaria e sarebbe stato opportuno inserirlo anche in questa analisi finanziaria le considerazioni che sottendono il Prit della Regione che non è certo di centro destra (fusione solida) che prevede l’abbandono della filosofia del trasporto pubblico locale. Intanto notiamo come l’aliquota sull’igiene ambientale sia al suo massimo valore pari al 5% per 2.900.000,00 euro. Aumento della tariffa base dell’imposta di trascrizione nella misura del 20% il massimo è il 30%. Se vogliamo fare polemica possiamo dire che potete ringraziare Tremonti che vi ha concesso l’allungamento del periodo per la restituzione di quanto percepito dal 1999 al 2002 passando da 256.000 euro a 42.000. Raffaella Ridolfi consigliere provinciale

IN MUTANDE MA VIVI

E’ ORA DI SMASCHERARE IL PULPITO INDECENTE DA CUI PREDICANO I PURITANI

Ma siamo sicuri che non ci sia un pezzettino d’Italia indisponibile come noi a darla vinta ai puritani del Palasharp e di Repubblica? Possiamo riunire in un teatro milanese gente per cui il partito dei pm militanti, delle intercettazioni e delle pornogallery, dello spionaggio ad personam e dell’ipocrisia moralistica is unfit to lead Italy, come disse un tempo l’Economist di Berlusconi? Siamo in mutande, ma vivi. E con William Shakespeare, che conosceva vita e passioni del mondo meglio di Eco e Zagrebelsky, possiamo ben dire quel che dice il suo immortale sonetto 121.

“E' meglio esser vili che esser ritenuti tali, / perché il non esserlo produce lo stesso quell'accusa; / e si perde un lecito piacere non perché sia vile, / ma perché da altri è così pensato. / Perché mai falsi occhi corrotti di altri / dovrebbero intromettersi coi capricci del mio sangue? / E, per i miei vizi, perché più viziose spie / dovrebbero giudicare male quel che io ritengo un bene? / No, io sono quel che sono: e quelli che se la prendono / con le mie colpe non fanno i conti con le loro. / Posso essere onesto e loro possono esser falsi, / ma i miei fatti non vanno giudicati dai loro sospetti; / a meno ch'essi non arrivino a questa pessima conclusione: che tutti gli uomini sono cattivi e trionfano nel proprio male”. Siamo una piccola comunità di lettori. Forse dobbiamo di nuovo mobilitarci come possiamo e sappiamo. Con l’obiettivo di smascherare una minoranza etica rumorosa, ricca, compatta, sicura di sé, che vuole ripulire l’Italia in nome di criteri fondamentalisti e totalitari. Le minoranze etiche spesso sono rispettabili. Vedono quello che non vede l’uomo comune impigliato nella vita quotidiana. Nel nostro passato seppero essere eroiche, testimoniarono in molti modi l’idealismo introvabile nei “costumi degli italiani” e nel loro “stato presente” che dura dai tempi di Leopardi, da due secoli almeno (un paginone all’interno parla di questo). Ma questa minoranza etica è diversa dalle altre. E’ mossa da orgoglio, da superbia, da interessi consolidati e visibili. E fa un uso smodato della morale, fino a ferire il significato, la forza residua e l’autonomia della politica repubblicana. Della stessa democrazia liberale, alla quale oppongono un inaudito idolo virtuoso che chiamano Costituzione. Dicono che il presidente del Consiglio si comporta

lunedì 7 febbraio 2011

E IO PAGO:ROTONDA BORELLO CASTELBOLOGNESE €. 2.000.000 COSTI ELEVATISSIMI, QUALI I MOTIVI?

DUE ROTONDE INVECE DI UNA, UNA TESI DI LAUREA UNIVERSITA’ DI BOLOGNA NE BASTA UNA! GALASSINI PRESENTA INTERPELLANZA IN PROVINCIA.


Il bilancio 2011 della Provincia nella relazione del responsabile tecnico per la viabilità emerge che risultano completati ed approvati i progetti esecutivi e sono in corso le procedure espropriative della rotatoria tra la strada SS n. 9 e la SP n. 47 Borello, in base ad una: “convenzione con il comune di Castelbolognese per un costo di euro 1.700.000, totalmente a carico della Regione”; Nel bilancio del 2011 risulta una spesa a totale carico della Regione Emilia Romagna di €. 2.000.000, quindi una lievitazione di 300.000 euro. Il 30 dicembre 2010 l’assessore provinciale ai lavori pubblici Marino Fiorentini comunicava alla stampa: “ la giunta provinciale ha approvato i lavori di realizzazione di una rotatoria per un importo di €. 2.000.000, e che le aree erano “in parte già disponibili” a seguito dell’approvazione di procedimenti espropriazione o mediante accordo di cessione volontaria. Il progetto, redatto dagli uffici provinciali, riguarda la risoluzione di un particolare punto critico per la sicurezza e l’efficacia della viabilità fra la via Emilia, la provinciale Borello e la comunale Rinfoscolo-Serra e per tali motivo oltre all’introduzione di una rotatoria principale anche la necessità di una seconda rotatoria di tipo compatto all’incrocio con la Via Rinfoscolo-Serra. La Provincia nel frattempo sta elaborando il progetto esecutivo ed effettuare la seconda parte degli espropri, tutto questo comporterà un lavoro di circa sei mesi e quindi verso l’autunno (2011) si potranno appaltare i lavori e nel frattempo saranno terminati i lavori del sottopasso ferroviario della Borello”. Emerge una divergenza tra il responsabile tecnico che dice il progetto è esecutivo e l’assessore che afferma manca ancora il progetto esecutivo, il costo da euro 1.700.000 passa a 2.000.000!



Un laureato all’Università di Bologna, ingegneria civile – settore strade, nel maggio 2009 come tesi di laurea ha elaborato un progetto “Rotonda Borello”, i professori universitari che hanno seguito l’iter progettuale del laureando hanno richiesto anche il censimento del traffico e previsto “una sola rotonda”, con un costo di circa €. 1.000.000; Appare quindi un forte contrasto sul progetto hanno ragione i professor i universitari o la Provincia una o due rotonde?. Certo che la differenza è notevole, da una a due rotonde, non entro nel merito dei prezzi che possono non essere reali quelli della tesi di laurea ma qualcosa certamente non ha funzionato ed è necessaria una verifica in merito e pertanto è stata presentata interpellanza in merito alla Provincia di Ravenna.

BAZZONI E IL SOTTOSEGRETARIO GIACHINO INCONTRANO DELEGAZIONE DI OPERATORI DEL PORTO

IL SOTTOSEGRETARIO INVITA GLI IMPRENDITORI A DIRE LA LORO SUL PIANO NAZIONALE SULLA LOGISTICA. BAZZONI: DA ROMA CONFERMA PER LA VARIANTE DI CASTEL BOLOGNESE E ALFONSINE


Il consigliere regionale e coordinatore provinciale del Pdl, Gianguido Bazzoni, ha incontrato il Sottosegretario alle Infrastrutture Bartolomeo Giachino, a Ravenna per parlare del Piano nazionale della logistica in un incontro organizzato dal Propeller. Giachino, prima del suo intervento al Propeller, ha incontrato insieme con Bazzoni una folta delegazione di operatori portuali. Bazzoni ha illustrato al Sottosegretario la situazione del nostro scalo che, ancora oggi, paga lo scotto di non essere sostenuto da una rete infrastrutturale adeguata per il suo sviluppo. “Se negli ultimi anni i dati confermano che il porto di Ravenna invece che andare avanti continua a perdere in termini di traffici – dice Bazzoni -, vuol dire che è arrivato il momento di muoversi per invertire la tendenza. Significa che non possiamo più tollerare oltre il lassismo delle istituzioni locali. La stessa Regione non ha mai puntato sul porto di Ravenna come scalo di riferimento. La realizzazione della E55 tamponerà una carenza infrastrutturale che invece, se colmata, insieme con la sigla dell’accordo del Napa, ci farà intercettare i traffici provenienti dai Paesi dell’Est, dando al porto lo slancio che gli operatori attendono da anni”.

IL MIRACOLO DELLA COOP ROSSA 140 MILIONI DI DEBITI: DA UN ESPOSTO ALLA PROCURA DEL CONSIGLIERE PDL BUCCI MAURIZIO

UN ALTRO CLAMOROSO CRAC NELL’EMILIA SIMBOLO DELL’EFFICIENZA DECOCRATICA: LA COOPERATIVA EDILE CMR DI ARGENTA, CHE EREDITO’ LE COMMESSE DELL’IMPERO DI DONIGAGLIA, E’ AD UN PASSO DALLA BANCAROTTA


Dal Giornale 6 febbraio 2010 Stefano Filippi


Un altro clamoroso crac di una coop rossa. Succede ancora ad Argenta, lo stesso paesone lungo la strada delle vacanze tra Ferrara e Ravenna dove prosperava la Coop Costruttori di Giovanni Donigaglia. La Cmr (Cooperativa muratori riuniti) ha sede in una frazioncina distante 5 chilometri, Filo, dove negli anni ruggenti il Pci era giunto a raccogliere il 78 per cento dei voti. Per arrivare a Filo si attraversa una borgata chiamata Case Selvatiche. Mors tua, vita mea, dice il proverbio. Quando la Costruttori andò in bancarotta, Cmr ne ereditò gran parte dei lavori: anni prima, paradossalmente, proprio Donigaglia l’aveva salvata da una fase critica («per ordine del partito», ammise). Cmr divenne il nuovo fiore all’occhiello dell’edilizia targata Lega Coop: con una cordata di coop rosse (la CMC di Ravenna e la CCC di Bologna) aveva vinto l’appalto per ricostruire la base Nato all’aeroporto Dal Molin di Vicenza. Ma uno stesso destino attende i due colossi di Argenta. Il 14 ottobre 2010 l’assemblea della Cmr prende atto di un debito astronomico, 140 milioni di euro, e chiede al tribunale di Ferrara il concordato preventivo. È un modo per pilotare la crisi evitando il fallimento. Cmr ha 174 dipendenti nel settore edile: non molti, perché subappaltava gran parte delle commesse. Ha raccolto 2,4 milioni di euro come prestito sociale, la forma di investimento tipica delle cooperative che garantisce ai soci interessi maggiori di quelli

IL PD CON LE ALI SPUNTATE.

Giovedì il Parlamento ha rispedito per la seconda volta in 10 giorni, le carte ai giudici di Milano. Dieci giorni fa il Parlamento ha respinto una pseudo mozione di sfiducia contro il ministro ai Beni culturali, Sandro Bondi, presentata dall’opposizione. Il Pd, dopo essere stato sconfitto per la terza volta in tre settimane, è tornato alla carica, come un toro inferocito per le sconfitte subite, tappezzando tutti i comuni dell’Emilia-Romagna e quindi anche i nostri con un sgradito manifesto sul quale a lettere cubitali è scritto: “DIMISSIONI BERLUSCONI UMILIA IL PAESE”. E’ dal 14 dicembre che l’opposizione viene sconfitta da una maggioranza sempre più forte, siamo passati dai 3 voti del 14 dicembre ai 18 di giovedì scorso. La minoranza non ha né un leader né un programma per vincere. il Pd non riesce più ad accettare le regole della democrazia e, dopo aver tentato di usare politicamente una parte della Magistratura per destabilizzare il Paese e rovesciare l’esito del voto popolare, ora ricorre ad un manifesto che dimostra, prima di tutto, la sua frustrazione e la sua incapacità di proporre un’ opposizione basata su un programma politico alternativo. Il Pd dovrebbe arrossire per questo atteggiamento politicamente golpista ed accettare le regole fondamentali della democrazia, in base alla quale il Governo ed il suo Presidente si cambiano solo attraverso nuove elezioni o con un voto in Parlamento Le manifestazioni a Milano e i cartelloni a Ravenna non ribaltano il risultato delle elezioni.

COSA SUCCEDE A RAVENNA: DIETRO AI PORTI DELLA COOPERATIVA L’OMBRA DI UNA MEGA SVENDITA

ANOMALIE:PER UNA PERIZIA DEL 2009 L’INVESTIMENTO PORTUALE ERA DI 38 MILIONI ADESSO SI E’ RIDOTTO A 20. SOSPETTI: LA COOP HA CEDUTO QUOTE DI SOCIETA’ CONTROLLATA ALLA VIGILIA DEL TRACOLLO FINANZIARIO.



CHE FESTA Bersani all’apertura della darsena di Casalborsetti insieme a Giangrandi, Errani, Matteucci.

Dal Giornale 6 febbraio 2010 Stefano Filippi



Valutato 20 milioni di euro dai liquidatori, il business dei porti turistici è l’asset più redditizio per Cmr. Il settore è cresciuto nel tempo. La coop di Filo d’Argenta ha realizzato e gestisce, tra gli altri, la darsena di Porto Reno di Casalborsetti tra Comacchio e Ravenna (inaugurata nel 2007 dall’allora ministro Bersani e dal governatore Errani, originario del Ravennate), quella di Marina di Montenero di Bisaccia (patria dell’ex ministro Antonio Di Pietro) e il nuovo porto di Marina di Ravenna. I porti sono tra i rari interventi realizzati direttamente dalla Cmr senza passare attraverso appalti e commesse. Porto Reno non è mai decollato, benché sia stato voluto dall’ex sindaco di Ravenna (ora senatore pd) Vidmer Mercatali e sponsorizzato dalle autorevoli mani ministeriali che ne tagliarono il nastro. Situazione analoga a Marinara, dove il progetto è più ambizioso e le possibilità di crescita restano comunque intatte, visto che fu realizzato in project financing con l’intervento di due colossi bancari come Unicredit e Intesa Sanpaolo che continuano a credere nell’investimento. Figlio anch’esso di Mercatali che realizzò un’idea del predecessore, il porto ravennate è gestito dalla Seaser spa, in cui Cmr ha la maggioranza (72 per cento), altre coop il 18 mentre il restante 10 per cento è in mano a un privato, Luigi Vitali, imprenditore turistico. È un’opera gigantesca: 700 posti barca, case, bungalow dall’architettura nordica, uffici, negozi, parcheggi. La nuova Milano Marittima, si diceva. Un investimento di lusso forse ispirato alle scorribande nautiche di Massimo D’Alema ma estraneo al core business di Cmr; tuttavia la coop acquisì tre quarti del capitale Seaser per garantirsi di costruire e amministrare il complesso, si presume a beneficio di tutti i soci. E qui sorgono i primi dubbi legati alla liquidazione. Una perizia giurata di fine 2009 stimò l’intero investimento portuale di Cmr in 38 milioni di euro, mentre ora per i liquidatori si è ridotto della metà. Come mai? C’è sotto qualcosa? Due sono i personaggi chiave in questa vicenda: Lauro Capisani, vicepresidente e poi liquidatore di Cmr, e Bruno

sabato 5 febbraio 2011

LE DECISIONI DEL COORDINAMENTO PROVINCIALE PDL DI RAVENNA PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI PRIMAVERA

IL COMITATO E LE LINEE PROGRAMMATICHE



Sarà il comitato elettorale provinciale del Popolo della Libertà a lavorare sul programma per le prossime elezioni amministrative e a sciogliere le riserve su alleanze con gli altri partiti di opposizione e sui candidati a sindaco e presidente della Provincia.



La decisione è stata presa nel corso della riunione del Coordinamento provinciale del Pdl che si è tenuta oggi a Ravenna e che ha deliberato i nomi dei componenti.



Il comitato elettorale: sarà composto per diritto dai membri del coordinamento provinciale (Vincenzo Galassini, Massimo Mazzolani, Alberto Ancarani, Giovanna Benelli Piergiorgio Bentini, Maurizio Bucci, Oriano Casadio, Alessandra Coatti, Eugenio Costa, Bruno Cristofori, Bruno Fantinelli, Marta Farolfi, Nereo Foschini, Enzo Minardi, Chiara Pocaterra, Raffaella Ridolfi, Rodolfo Ridolfi, Luciano Spada, Alfredo Tabanelli, Francesco Villa, Francesco Zannoni), inoltre, su indicazione del coordinatore provinciale Gianguido Bazzoni e del vicecoordinatore vicario Roberto Petri è stato deciso che a farne parte saranno anche Giuseppe Della Casa, Flavio Fuzzi, Jorik Bernardi, Renato Esposito, Pasquale Morandi, Vincenzo Valenti, Giuseppe Grillini, Riccardo Minardi, Stefano Foschini, Marco Bertozzi, Stefano Gaudenzi, Michele Trincossi, Stefano Trebbi, Primo Costa, Aldo Argelli, Stefano Bertozzi, in modo da rappresentare le varie realtà provinciali.

All’interno del comitato elettorale,una delegazione di sette persone, composta da Bazzoni, Petri, Nereo Foschini, Massimo Mazzolani, Marta Farolfi, Rodolfo Ridolfi, Vincenzo Galassini e Alberto Ancarani, avrà il compito di rapportarsi con le altre forze di opposizione, nell’ambito di un tavolo di lavoro nel corso del quale saranno discussi temi e nomi al fine di arrivare poi alla decisione finale su eventuali alleanze e sui punti chiave del programma. Fino ad ora sono stati già presi contatti con la Lega Nord, Lista per Ravenna, l’Udc e la Destra. Il tavolo servirà in sostanza ad ufficializzare un percorso già

LUGO: SINDACO, SEI INCAPACE DI CAPIRE I CAMBIAMENTI

LA BOCCIATURA DEL BILANCIO DA PARTE DEL PDL LAURA BALDININI


venerdì 4 febbraio 2011

PROVINCIA E COMUNE DI RAVENNA: SI VOTA IL 15 E 16 MAGGIO

CON IL DECRETO BRUNETTA MINORI CONSIGLIERI E ASSESSORI, ELIMINAZIONE DELLE CIRCOSTRIZIONI


giovedì 3 febbraio 2011

IN 150 ANNI SIAMO TRIPLICATI

Nei 150 anni di storia italiana, i residenti in provincia di Ravenna sono quasi triplicati, Nel 1861 , anno dell'unita, i ravennati ceno 56.574. Il primo boom si registra nel primo decennio del novecento, quando la popolazione schizza dai 63.364 abitanti del 1901 ai 70.502 del 1911. Venticinque nubi dopo, il censimento del 1936 registra 51.086 ravennati I1 risollevarsi dell’economia dopo la guerra coincide con un altro aumento: tra il 1951 e il '61 là popolazione balza da 9L795 abitanti a 115.525 . Negli anni Ottanta e Novanta 1a prima flessione: dai 138 mila abitanti dell'S1 a i 134,0010 del 20€11 . Poi, nei successivi IO anni, un altro balzo in avanti 17,9 per cento

mercoledì 2 febbraio 2011

SETTORE AGRICOLO, FONDI REGIONALI ALLE COOPERATIVE ROSSE

Per l’Assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni avrei preso un abbaglio. Per l’esponente Pd non è vero che la Regione Emilia-Romagna favorisce le cooperative rosse. Figuriamoci, ma quando mai, nessun aiuto alle coop da parte della Giunta Errani! Rabboni è sulla difensiva, ha preso carta e penna cercando, attraverso i media, di discolparsi, di giustificarsi alla bene e meglio. Si è affrettato a dire che presto verranno stanziati 17 milioni di euro a favore del settore lattiero-caseario. Questo ci fa comprendere che forse il nostro attacco ha prodotto qualche effetto, anche se temiamo che buona parte dei 17 milioni andranno ad ingrossare i forzieri delle solite cooperative agricole o, peggio ancora, investiti per incentivare i cosiddetti progetti di filiera: il tentativo costante da parte della Regione, peraltro mal digerito dagli agricoltori, di formare grandi consorzi cooperativi rurali controllati dalle grandi aziende del settore. Temiamo che le piccole e medie imprese siano ancora una volta escluse dai progetti della Regione Emilia-Romagna. Inoltre, Rabboni, qualche mese aveva parlato di 20 milioni di euro e non di 17. Dove sono finiti gli altri 3 milioni di euro? Chiedo all’Assessore maggiori rassicurazioni, aiuti concreti a quelle tante aziende agricole in difficoltà: imprese agricole spesso a conduzione famigliare, non vincolate a sistemi di filiera. Aziende, di sovente, ubicate nelle aree depresse della nostra regione. Imprese che da sempre garantiscono lustro alla nostra tradizione rurale e ai nostri prodotti. La Regione deve cambiare registro, con queste politiche scellerate si favoriscono forme di concorrenza sleale. Per non parlare, ancor peggio, del rischio monopolio da parte delle cooperative.

martedì 1 febbraio 2011

SINISTRA INUTILE CHIEDE AIUTO AI MAGISTRATI

Il capo del Governo si deve difendere e perdere tempo, da voi e dai vostri amici Magistrati, gli uni complici degli altri, nel mascherare la nullità della politica della sinistra e dei suoi alleati, unico modo per togliere di mezzo chi finalmente sta lavorando per il bene dell'Italia. Anche questa volta, però, non ce la farete e sarete costretti a rassegnarvi all'opposizione perenne, grazie a Dio. I fatti parlano chiaro e nemmeno la vostra solita tattica comunista di diffondere menzogne non farà cambiare idea agli italiani. Create un'alternativa seria invece di perdere tempo nel nascondere i risultati del Governo. Vergogna!!!