lunedì 7 febbraio 2011

IL PD CON LE ALI SPUNTATE.

Giovedì il Parlamento ha rispedito per la seconda volta in 10 giorni, le carte ai giudici di Milano. Dieci giorni fa il Parlamento ha respinto una pseudo mozione di sfiducia contro il ministro ai Beni culturali, Sandro Bondi, presentata dall’opposizione. Il Pd, dopo essere stato sconfitto per la terza volta in tre settimane, è tornato alla carica, come un toro inferocito per le sconfitte subite, tappezzando tutti i comuni dell’Emilia-Romagna e quindi anche i nostri con un sgradito manifesto sul quale a lettere cubitali è scritto: “DIMISSIONI BERLUSCONI UMILIA IL PAESE”. E’ dal 14 dicembre che l’opposizione viene sconfitta da una maggioranza sempre più forte, siamo passati dai 3 voti del 14 dicembre ai 18 di giovedì scorso. La minoranza non ha né un leader né un programma per vincere. il Pd non riesce più ad accettare le regole della democrazia e, dopo aver tentato di usare politicamente una parte della Magistratura per destabilizzare il Paese e rovesciare l’esito del voto popolare, ora ricorre ad un manifesto che dimostra, prima di tutto, la sua frustrazione e la sua incapacità di proporre un’ opposizione basata su un programma politico alternativo. Il Pd dovrebbe arrossire per questo atteggiamento politicamente golpista ed accettare le regole fondamentali della democrazia, in base alla quale il Governo ed il suo Presidente si cambiano solo attraverso nuove elezioni o con un voto in Parlamento Le manifestazioni a Milano e i cartelloni a Ravenna non ribaltano il risultato delle elezioni.

Nessun commento:

Posta un commento