giovedì 17 febbraio 2011

AUMENTO DEL COSTO DELL’ACQUA: MAGGIORI TASSE TASSE COMUNALI CON HERA, DI PROPRIETA’ DEI COMUNI

LA SINISTRA NON SCARICHI L’AUMENTO DELLE TASSE AL GOVERNO


Gli aumenti programmati del costo dell’acqua preoccupano Confcommercio, che chiede alle amministrazioni comunali interventi che alleggeriscano gli oneri per le imprese. “Se la media di aumento del costo dell’acqua nel 2011 sarà del 2,9% rispetto al 4,09% programmato - afferma Confcommercio Ravenna -, è vero anche che nel 2012 dal 2,06% programmato l’aumento sarà pari al 2,56%. Mezzo punto percentuale che sommato ai precedenti aumenti porta la tariffa ad un aumento del 15% in pochi anni.

E ciò proprio in un momento di crisi economica che non accenna a diminuire come pure le difficoltà delle imprese del territorio. Secondo Confcommercio, le Amministrazioni comunali e i Sindaci dovrebbero mettere in calendario una serie di provvedimenti concreti e urgenti di aiuto, o almeno di non ulteriore appesantimento, nei confronti delle imprese”. “Nel periodo 2008-2012 - prosegue l’associazione - le tariffe idriche subiranno un aumento di circa il 15% (tre quarti dell’aumento è già ricaduto sulle imprese), completamente ingiustificato rispetto al tasso di inflazione e decisamente inopportuno a causa della difficile congiuntura economica. Nei prossimi due anni (2011 e 2012) le imprese subiranno un aumento complessivo del 5,46%. Nel 2009 l’aumento è stato pari al 4,5%. Anche nel 2010 l’aumento è stato pari al 4,5%. Se a tutto ciò aggiungiamo che nel 2008 la tariffa è aumentata del 6,5%, l’aumento complessivo in cinque anni supererà il 20%. Ma non c’è solo la tariffa dell’acqua. In un periodo come quello attuale di crisi economica e quindi di minor consumi, Confcommercio ritiene necessario che le amministrazioni comunali si adoperino almeno per il blocco delle tariffe rifiuti, se non per la loro diminuzione, in quanto la produzione di rifiuti da parte di categorie come ristoranti, pub, bar, alberghi è certamente diminuita e tuttora in calo”. “La contrazione della raccolta rifiuti, segnale certo ed inequivocabile che famiglie e imprese consumano meno e quindi producono meno rifiuti, dovrebbe quindi far perlomeno riflettere le Amministrazioni comunali sulla situazione particolare in cui stiamo vivendo e quindi si potrebbe ipotizzare anche un contenimento delle tariffe, e non un deciso aumento.

In questa situazione, Confcommercio della provincia di Ravenna chiede ai sindaci di congelare tutte le tariffe per acqua, depurazione e rifiuti, in modo da evitare un ulteriore appesantimento nei bilanci delle imprese e delle famiglie. Confcommercio auspica anche l’apertura di un tavolo di confronto con le associazioni imprenditoriali al fine di arrivare ad un nuovo piano di adeguamento tariffario che finalmente porti le tariffe al ribasso e senza effettuare aumenti ogni anno, come ormai sta accadendo da un decennio”.

Nessun commento:

Posta un commento