domenica 30 novembre 2014

NAPOLITANO SPIEGHI PERCHE’ HA TANTA FRETTA DI LASCIARE IL COLLE

Forse qualcuno dovrebbe spiegarci che cosa sta succedendo. Da giorni siamo inseguiti dalle voci. In principio il capo dello Stato avrebbe dovuto salutare il 31 dicembre, congedandosi dagli italiani con il consueto sermone di Capodanno. Infine, ecco che qualcuno ha fatto filtrare la possibilità che il presidente della Repubblica ponga fine al suo mandato (che, ricordiamolo, è iniziato un anno e mezzo fa) prima di Natale, forse addirittura nei prossimi giorni. Ora, è evidente che Giorgio Napolitano ha tutta una serie di buoni motivi per gettare la spugna. Il primo ovviamente è quello anagrafico: essendo alle soglie dei novant’anni molto probabilmente non ha più l’energia per assolvere al delicato compito. Essere la prima carica dello Stato richiede un vigore fisico che - salvo eccezioni - spesso mal si concilia con le esigenze di riposo e di recupero di chi ha superato gli ottant’anni e si appresta a tagliare il traguardo dei novanta. Gli incontri con gli esponenti politici, la lettura degli atti su cui si deve esprimere un giudizio, l’approfondimento delle tematiche giuridiche e istituzionali sono attività che assorbono enormi quantità di tempo e di energia. Per non dire poi dei viaggi, delle cerimonie, dei discorsi. Insomma, se il capo dello Stato non ce la fa più ha tutta la nostra comprensione.
E però la fretta con cui si vuole concludere il suo mandato o per lo meno la fretta di cui parlano alcuni dei giornali a lui più vicini lascia intendere che il problema non sia solo la comprensibile stanchezza di un uomo molto vissuto, ma che ci sia forse per il buco finanziario che l’Europa denuncerà quanto prima e vuole lavarsene le mani? Vedremo i prossimi giorni.

CALMA E SANGUE FREDDO LASCIATE LAVORARE “BERLUSCONI”


Bizzarrie tipiche italiane. Renzi, boicottato dai suoi, non è più quella formidabile macchina elettorale di qualche mese fa. Grillo si è dimezzato, l'Ncd di Alfano al Nord praticamente non esiste. Forza Italia continua nell'emorragia di consensi. Insomma, è un casino, provocato e aggravato dall'astensionismo record. Che ormai non è più solo protesta verso chi ci governa, ma distacco, disinteresse, rassegnazione. Siamo tornati all'Italia dell'Ottocento, quando la politica era questione interna a una élite e il popolo subiva eletti e governi.
Il risultato di Forza Italia era purtroppo previsto ed è una verità il sorpasso - in Emilia - subito dalla Lega grazie anche a un candidato co-scelto e benedetto da Berlusconi stesso. Ricordiamo lo scandalo del finanziamento pubblico ai consiglieri regionali, che sarà regolare, ma ha  fatto incazzare tutti gli iscritti –ho votato perchè dirigente ma come elettore sarei stato volentieri a casa come hanno fatto i nostri  simpatizzanti.  Quello che devono evitare i dirigenti di Forza Italia è di farsi prendere dal panico come ha fatto ieri Fitto («azzeriamo il partito»), uno che in Puglia, suo feudo, perse due elezioni quando il Pdl vinceva ovunque a mani basse oppure Cattaneo che non è stato capace di farsi confermare Sindaco di Pavia dopo il primo mandato, ed attenti i pacchi voti –ricordiamo Fiorito e company. L'arte della politica è anche saper aspettare il momento propizio. E se il trend di Renzi è quello visto in Emilia Romagna, non penso che passerà tanto tempo prima di tornare ad avere soddisfazioni lasciando lavorare in pace Berlusconi. Vincenzo Galassini consigliere provinciale Ravenna forza Italia

giovedì 27 novembre 2014

LA FINE DEL PD

CHIEDO SCUSA PER IL MANCATO AGGIORNAMENTO NEL PERIODO DELLE ELEZIONI MA SONO RICOVERATO IN OSPEDALE A FAENZA, DA VENERDI  21 HO VOTATO FORZA ITALIA, ORA STO BENE SPERO DI TORNARE A CASA PRESTO, Galassini


La fine del Pd – Il Partito democratico non esiste più. È finito ieri, al termine di una calda seduta parlamentare per il voto finale alla Camera dei deputati sul cosiddetto Jobs Act. Ben 40 democratici sono usciti dall’Aula, insieme alle opposizioni, al momento della votazione, 2 hanno votato contro, altri 2 si sono astenuti. 44 parlamentari del Pd contro Renzi e il suo governo. Una maggioranza che non c’è, questo ci hanno detto le laceranti spaccature dentro il Partito democratico.

Il ‘P’ contro il ‘D’ – Durissima la presa di posizione di Rosy Bindi, ex Presidente del Pd: “Oltre a non condividere il merito, io ho voluto prendere le distanze dal messaggio che il premier ha costruito in questi mesi. Le sue parole hanno scavato un solco tra il governo, il segretario del Pd e il mondo del lavoro, la parte più sofferente dell'Italia”. A una domanda sull'eventuale scissione, l'esponente democratica risponde che “se il Pd torna a essere il partito dell'Ulivo, che unisce e accompagna il Paese, non ci sarà bisogno di alternative. Ma se il Pd è quello di questi ultimi mesi, è chiaro che ci sarà bisogno di una forza politica nuova”. Scissione in vista per il Pd. Guerra intestina senza esclusione di colpi.

Stato confusionale – Il voto sul cosiddetto Jobs Act di ieri alla Camera ha certificato lo stato confusionale della maggioranza che sostiene questo moribondo governo. Ieri il Jobs Act è stato approvato per il rotto della cuffia con l’esecutivo in imbarazzante difficoltà e costretto a convocare d’urgenza in Aula ministri e sottosegretari, che sono arrivati con il fiatone per evitare l’incombente rischio della mancanza del numero legale.

Scatola vuota – La protesta delle opposizioni, che in massa hanno deciso di non partecipare al voto finale sul provvedimento, denuncia l’imbroglio di questa non riforma che peggiorerà il nostro mercato del lavoro, che non produce nuovi posti, e che irrigidisce ulteriormente uno scenario che invece andava fortemente semplificato. Renzi non sta portando avanti nessuna riforma del mercato del lavoro. Questo deve essere chiaro all’opinione pubblica.

Collasso democratico – Sono i 148 deputati incostituzionali che Renzi vuole usare per cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza. Non si fa, non si può. A proposito: non sono ancora stati convalidati. Tra di loro c’è la ministra delle Riforme Boschi, ovvero la incostituzionale che cambia la Costituzione. A Renzi che fa sapere “andiamo avanti comunque”, cioè a prescindere dal sì o dal no di Berlusconi, rispondiamo che questo modo di agire significherebbe usare deputati incostituzionali per far passare a colpi di una maggioranza incostituzionale una riforma costituzionale. Saremmo al collasso democratico. Un premier già di suo non eletto, butterebbe nella spazzatura ogni decoro democratico.

GENIALITA’


Berlusconi una volta di più ha dimostrato di essere un'altra cosa. La formula da cui si evince il senso di tutto il suo impegno politico di statista indispensabile a questo Paese sta nella risposta ad una domanda sul Patto con Renzi: non con Renzi, "il mio Patto è con l'Italia". Da lì ne è venuto un mix di genialità e di realismo. Genialità per vincere, realismo nel considerare gli attuali rapporti di forza.

Vittoria di Pirro – La vittoria di Renzi è una vittoria di Pirro. Ha avuto il 49 per cento del 37 per cento in Emilia-Romagna. C'è una debolezza enorme in questo prevalere di Renzi. E' dimostrato il suo precipitare nel consenso nonostante l'occupazione semi-totale del video.

Vittoria di vice-Pirro – La vittoria di Salvini è, simmetricamente, quella di un vice-Pirro. Ha avuto il candidato marcatissimamente leghista, eppure in termini di voti assoluti ne ha avuti meno del 2010. Ha avuto il doppio e più dei voti locali di Forza Italia. Ok. Spostiamoci in Calabria. Qui Forza Italia ha avuto non il doppio ma venti volte i voti della Lega, la quale lì non è neppure riuscita a presentarsi.

Generosa speranza – Assegnare a Renzi la possibilità di cambiare la legge elettorale dicendo sì al premio di lista e confidando che poi la Lega sarà costretta a unirsi a noi, è una generosa speranza. Davvero possiamo fidarci di Renzi quando promette di non andare al voto con suo comodo dopo aver disegnato con il nostro consenso una legge a sua misura? Non ha mantenuto nessunissima promessa e noi dovremmo credere a scatola chiusa alla disponibilità a discutere insieme sul candidato al Quirinale? Accettare le variazioni del Nazareno così stravolgenti è un passo su cui riflettere mille volte.

Centravanti si o no? – Se davvero, stante la generosa offerta di Berlusconi, noi dovessimo assegnare a Salvini il ruolo di centravanti di sfondamento-candidato premier, dovremo essere noialtri a chiedere di unirci alla Lega. Se riconosciamo di fatto una supremazia elettorale del Matteo numero 2, con quale argomento potremmo esigere per Forza Italia il ruolo di Bluetooth, di federatori? Chi deciderà è il più forte. Che secondo noi non è affatto la Lega, salvo regalargli un primato che non esiste nella realtà. Se si cede il primato, il regista lo sceglie la Lega. Il programma sarà a dominanza leghista.

mercoledì 26 novembre 2014

Democrazia


In uno Stato dove abbiamo tre governi
consecutivi non eletti dal popolo,
adesso c’è una Regione in cui
il Presidente e il Consiglio
hanno la maggioranza assoluta
(praticamente senza opposizione)
con i voti di un elettore su sei:
meno della metà di quel 37 per cento
che si è preso il disturbo di votare.
Adesso però non è assolutamente
permesso lamentarsi di alcunché
a quei DISGRAZIATI

che a votare non ci sono andati !

Pianeta alla Stampa: Sconcertato da Massimo Gramellini


Ai Responsabili Uffici e Dipartimenti Nazionali Forza Italia

Carissimi colleghi,

mi permetto di segnalare alla Vostra attenzione la lettera da me inviata al direttore de La Stampa per manifestare lo sdegno mio e del Partito per l’articolo cinico e razzista nei confronti delle persone anziane di Massimo Gramellini pubblicato su La Stampa del 20 novembre.
Lo faccio,sia perché credo giusto che ogni nostra azione sia pubblicizzata all’interno,sia perché nella difesa del nostro asset elettorale più significativo ( gli anziani ) ci debba essere l’impegno di tutto il gruppo dirigente. 
Si rende necessario un contributo corale per una un’azione di consolidamento del nostro patrimonio elettorale maggiore (primum vivere) per poi battersi,(insieme !) per ripristinare  le vecchie condizioni di rappresentatività elettorale secondo una logica di interclassismo anagrafico ( deinde philosophari).
Vorrei chiarire che non si tratta di una voglia di egemonia  corporativa che il responsabile dei Seniores vuole imporre,ma di costruire insieme una immagine del nostro Movimento in cui tutte le componenti anagrafiche cooperino per il successo.
Nel farlo intendiamo mettere da parte il discorso della " maggiore " esperienza che potrebbe essere vissuto come discriminatorio per i giovani, preferendo privilegiare il " sapere" che puó essere patrimonio di tutti.
I seniores,hanno al proprio interno tutte le pulsioni politiche e sociali del nostro paese e queste sensibilità e conoscenze devono essere messe al servizio di quanti altri,all’interno, specialmente i più giovani,hanno voglia di impegnarsi per dare una prova di non rassegnazione alla deriva del Paese , come il Presidente Silvio Berlusconi sta efficacemente testimoniando.
Le concrete proposte del Presidente a favore dei pensionati e delle persone anziane e le relative programmate manifestazioni nazionali , confermano la volontà di Forza Italia di dare un forte segnale per la tutela di questa fascia di popolazione.
Per valorizzare maggiormente queste opportunità , ritengo sia utile promuovere una comune riflessione su questi temi in modo da esprimere sinergie e cointeressenze delle varie componenti finalizzate a un contributo unitario di tutti .
In attesa di considerazioni al riguardo invio cari saluti.

                                            Enrico Pianeta

martedì 25 novembre 2014

In Emilia_Romagna Forza Italia non è più protagonista. Occorre una forte e rinnovata iniziativa politica degli Azzurri del '94

Il disastroso risultato delle elezioni regionali in Emilia Romagna, non è solo figlio di scelte politiche incomprensibili e del venir meno dello spirito del '94, ma anche dell'inconsistenza e del livello di manifesta inadeguatezza di dirigenti parassiti e traditori che hanno vissuto il berlusconismo solo per ottenere e che Silvio Berlusconi farebbe bene ad azzerare per ripartire da quelli del '94 ...
e dai giovani che hanno dimostrato le loro capacità di resistere mettendoci la faccia nel momento più difficile con orgoglio e responsabilità, senza scappare come topi o fomentare un clima di inutili divisioni che non fanno che aggravare la situazione. Noi confermiamo fiducia e gratitudine a Silvio Berlusconi che è ancora l'unico in grado di rilanciare la maggioranza dei moderati, salvando il Paese dal disastro economico e dal pericolo per la libertà che il renzismo rappresenta. Prima che sia troppo tardi speriamo che il miracolo avvenga. Avviso ai naviganti:

Le nostre riflessioni politiche non devono essere scambiate o peggio ancora lette e utilizzate per deprecabili lotte intestine o ricerca di capri espiatori. Gli errori politici risiedono nei palazzi romani e non sono nel dna di dirigenti regionali e locali che sono nati con Forza Italia nel 93 e nel 94. Nessun repulisti ma unità e confronto sulla politica e inclusione di esperienze vecchie e nuove nel lavoro e nella direzione di Forza Italia come chiede il Presidente Berlusconi

giovedì 20 novembre 2014

29 – 30 NOVEMBRE IL NO TAX DAY: “SEGNO CHIARO DI OPPOSIZIONE”


Il Cavaliere scrive ai dirigenti di Forza Italia: "Con Renzi al governo un salasso per la classe media"
Per dire "no" a una legge di Stabilità profondamente dannosa, il Cavaliere guiderà il popolo del centrodestra nel "No tax day", un appuntamento di piazza che segna una netta presa di distanza con Renzi. "Questo sforzo organizzativo - ha spiegato il leader di Forza Italia - servirà a dare un segnale chiaro della nostra opposizione alle politiche economiche e fiscali di questo governo e della nostra volontà di presidiare con determinazione gli interessi legittimi delle famiglie e delle imprese italiane".
Il "No tax day" sarà la prima di una lunga serie di mobilitazioni che vedranno Forza Italia tornare a essere protagonista sul territorio. In una lettera indirizzata ai parlamentati, agli eletti e coordinatori azzurri, Berlusconi rilancia con forza gli appuntamenti del 29 e 30 novembre dedicati a sostenere le proposte presentate dai parlamentari azzurri per abbassare le tasse sulla casa. "La manifestazione - fa notare il Cavaliere - coincide anche con l’ultimo fine settimana della nostra campagna di adesioni, fondamentale per il rilancio e il rinnovamento di Forza Italia". Al "No tax day" seguiranno altri appuntamenti in preparazione delle elezioni regionali di primavera. L'obiettivo di Berlusconi è ribadire, con forza, quei temi chiave del credo liberale, fatto di meno tasse e meno spesa pubblica, coniugato al sostegno alle classi più deboli, come quelle dei pensionati, dimenticati dall'attuale maggioranza.
"La politica economica del governo Renzi, così come quella dei due governi che lo hanno preceduto, tutti e tre non votati dai cittadini - denuncia Berlusconi - ha tartassato soprattutto la classe media italiana e con i governi del cieco rigore prima, con i governi guidati dalla sinistra poi, la classe media è quella che ha pagato il conto della varie manovre". Nella lettera ai dirigenti di Forza Italia, il Cavaliere spiega come alla classe media sia stato fatto pagare prima "il finto risanamento predicato dal governo Monti", poi "le politiche di redistribuzione del reddito che Renzi ha avvivato a favore del proprio elettorato di riferimento". Gli 80 euro, per esempio, sono stati finanziati con la tassa sul risparmio gestito. "Le prime misure del governo Renzi - continua - hanno confermato tutte le tasse introdotte sugli immobili, case, capannoni industriali, laboratori, negozi, annessi agricoli, aumentando anche le aliquote consentite agli enti locali per le addizionali". E non è finita qui. Perché la legge di stabilità non solo ha confermato tutte le tasse già esistenti, ma ha anche introdotto un aumento delle tasse sulla previdenza complementare, cioè sulle pensioni integrative dei professionisti, espressione tipica della classe media Italiana. "Per opporci a questo salasso perpetrato sulla classe media e per riconquistare la fiducia dei nostri elettori - conclude il Cavaliere - Forza Italia ha presentato un emendamento alla Legge di Stabilità volto a riportare la tassazione sugli immobili al livello del governo Berlusconi del 2008, quando sugli immobili delle famiglie e delle imprese gravavano circa 11 miliardi di euro di imposte, oggi sono circa 33/34 miliardi". Basta tasse. Silvio Berlusconi lo dice chiaramente. E lancia un segnale di netta opposizione al premier Matteo Renzi e alle politiche economiche del governo


mercoledì 19 novembre 2014

SIAMO ARRIVATI ALLA FINE, L’ITALIA SI SGRETOLA: PRELIEVO FORZOSO SOTTO I 100MILA EURO


Nessuno è al sicuro. Il documento «segreto» della Commissione europea e della Bce, che prevede l’intervento diretto di azionisti, detentori di obbligazioni e correntisti in eventuali salvataggi bancari, ha in sé una minaccia per tutti i risparmiatori. Secondo i rumor di Bruxelles, il testo conterrebbe una disposizione che elimina, in questi casi gravi, il paracadute che tutela i correntisti con disponibilità inferiori a 100mila euro.

martedì 18 novembre 2014

RAVENNA:VENERDI 21 NOVEMBRE ore 16 HOTEL N H - JOLLY Piazza Mameli 1 RENATO BRUNETTA



Presidente dei Deputati di Forza Italia. Chiuderà la Campagna Elettorale Con i candidati al Consiglio Regionale Emilia-Romagna di Forza Italia:
ALBERTO ANCARANI Capogruppo FI al Comune di Ravenna RAFFAELLA RIDOLFI Capogruppo FI al Comune di FaenzaLORENZO FERRI Responsabile Forza Italia Giovani DEBORAH PIRAZZINI Responsabile Forza Italia Cervia
 Presiede:BRUNO FANTINELLI Responsabile Provinciale FI Ravenna
Domenica 23 novembre alle elezioni regionali Vota Forza Italia RSVP a forzaitaliara@gmail.com -3466829146

lunedì 17 novembre 2014

BERLUSCONI LANCIA LA RISCOSSA DEL CENTRODESTRA. UNITI SI VINCE. E SULLA LEGGE ELETTORALE MESSAGGIO CHIARO A RENZI: CARO MATTEO I PATTI SI RISPETTANO, ACCANTONARE LE MODIFICHE ALL’ITALICUM NON CONDIVISE


NON CI FAREMO ROTTAMARE DA RENZI E DALLE SUE SCATOLE VUOTE. IL PREMIER NON PARLA DEI PROBLEMI REALI DEL PAESE E SCAPPA DAL DISAGIO E DAL FANGO. ITALIA MAGLIA NERA IN EUROPA

L’IMBROGLIO DELLA LETTERA DI JUNCKER A RENZI PER COMPENSARE LA VERA LETTERA IN ARRIVO DA KATAINEN. “IL GIORNALE” CI SPIEGA COME BRUXELLES STRONCHERA’ L’ITALIA

L’EUROPA AVRA’ LE SUE COLPE, MA SE GLI ALTRI CRESCONO E NOI NO CI SARA’ UN MOTIVO. IL GOVERNO INCAPACE DI “CAMBIARE VERSO”.


domenica 16 novembre 2014

GIOVANI CANDIDATI, NON VOTIAMO I VECCHI CONSIGLIERI RIPROPOSTI, SAREBBE BENE!

       
Il 16 Novembre, dalle 15:30 alle 17:30, presso l'Hotel Europa (via Boldrini 11, Bologna) per credere tutti insieme in una Emilia-Romagna che cambia con tutti questi volti "nuovi"!
Ricordiamoci:

Altri per Enrico Aimi, Luca Bartolini…
Elezioni regionali riflessioni di Galassini Vincenzo

 

venerdì 14 novembre 2014

Renzi in un mare di guai. La bolla mediatica da cui è stato protetto finora rischia di scoppiare nel Paese e nelle istituzioni. Finora ha cercato di mascherare con le rose della retorica la mancanza di pane e lavoro. Adesso comincia il gioco serio della nostra opposizione. In Parlamento e nel Paese
Matteo Renzi governa l’Italia da 263 giorni. In questo periodo i dati strutturali del nostro Paese sono peggiorati: tutti. L’unico più chiaro e accertato è quello amaro della disoccupazione.
In altri articoli di questo “Mattinale” snoccioliamo le cifre dei conti sbilenchi, dei miliardi che mancano, delle tasse che crescono. Un pessimo governo con il suo titolare in ottima salute? Questo si poteva registrarlo fino a poco tempo fa. Adesso le cose cambiano.
La mongolfiera su cui Renzi navigava sopra gli italiani a cui gettava petali di rose, ha finito il propellente, l’aria calda non gonfia più il pallone, e sta precipitando lentamente giù, in un mare di guai.
Fino a poco tempo fa, il brillante primo ministro ha saputo creare una grande bolla colorata e protettiva in cui si è innalzato sopra le sofferenze della gente. Non è una qualità da poco: saper comunicare è essenziale alla buona politica.
Ma quello che andrebbe comunicato è il fare.
Il pane e le rose – La vita è fatta di due elementi: il pane e le rose. La struttura economica e la sovrastruttura. Il marxismo dice così. Per noi liberali e cattolici le cose non stanno in questo modo: la pietra angolare è la persona, il suo desiderio di felicità e di libertà. Ma in entrambe le letture della storia, un fatto è certo: se manca il pane quotidiano, le chiacchiere stancano, dopo un po’ offendono.

giovedì 13 novembre 2014

COMPLIMENTI AD ANTONIO TAJANI; “DOBBIAMO DARE PROVA DI SOBRIETA’ E PER QUESTO RIFIUTO 468 MILA EURO

468mila euro è questa la cifra che come sancisce l'articolo 7 al paragrafo 2 del regolamento 422/67Cee, spettava ad Antonio Tajani; è questa la cifra che il vicepresidente vicario del Parlamento europeo ha rifiutato. Tale regolamento prevede che i membri della Commissione, hanno diritto ad una indennità transitoria, ovvero una "discreta sommetta" che dovrebbe aiutarli per il reinserimento nel mondo del lavoro. Tajani, fedelilssimo di Berlusconi e rappresentante di Forza Italia in Europa fa sapere tramite missiva indirizzata a Josè Manuel Barroso, allora ancora presidente della Commissione europea, che non accetterà la sua leggittima buonuscita. "Dopo aver riflettuto ho deciso di rinunciare a questa somma. Ritengo sia opportuno dar prova di sobrietà e solidarietà soprattutto in un periodo di difficoltà per i cittadini europei che sono chiamati a fare molti sacrifici e che soffrono per un elevato tasso di disoccupazione, a volte molto rilevanti". Barroso ha apprezzato questa iniziativa ed ha così rigirato la lettera agli uffici competenti.
La reazione - Per il momento, però, parrebbe che tale gesto sia un'azione isolata al solo Tajani e che gli altri quattro ex commissari abbiano cumulato l'eurogruzzolo, ovvero la cifra precisa mensile dell'indennità transitoria; e la durata precisa della suddetta indennità. Come scritto nella lettera solo l'indennità ammonta a circa 13 mila euro al mese, per un totale di 468mila euro per il periodo di tre anni, insomma una cifra molto vicina ad un miliardo del vecchio conio. Un plauso per il politico italiano, arriva anche da Azzurra Libertà che tramite fratelli Zappacosta ha lanciato, in linea con le mode attuali, un hastag #faicomeTajani, motivando:"Crediamo da sempre che la politica si debba fare senza privilegi ne stipendi milionari. Crediamo che la politica sia innanzitutto servizio per i più deboli. Ripartiamo dal basso, ripartiamo dalla politica come servizio civico e sociale. Ripartiamo da gesti come quello di Tajani".

mercoledì 12 novembre 2014

PILLOLE di Vincenzo Galassini

ELEZIONI REGIONALI: RIFLESSIONE!

Domenica 23 novembre si vota per il rinnovo del consiglio Regionale dell’Emilia-Romagna dopo le dimissioni del presidente Errani condannato in secondo grado per i favoritismi di Terre emerse.
Lo scandalo  Errani  nella completa assenza del gruppo consigliare del PDL - Forza Italia, una legislatura  conclusa senza mai farci sentire in cinque anni. Si rinnova il consiglio con un clima di amarezza e delusione dopo che i giudici, all’ultimo momento, hanno messo a nudo tutti consiglieri regionali sulle “spese pazze”  (Pdl 11 indagati per 205mila euro). Un’attenzione che almeno i nostri consiglieri potevano evitare, anche se le spese erano autorizzate…., ma dopo lo scandalo Fiorito si poteva tentare di evitare, e ancora più grave continuare a prendere i “vitalizi”. Atti e fatti fuori della mia mentalità di uomo libero che ha sempre lavorato gratuitamente credendo di portare il bene dei nostri amministrati quando ho fatto il sindaco di Brisighella  negli anni ottanta. Sono nato nella prima metà del secolo scorso e forse sono fuor dal tempo!
Una riflessione il nuovo corso propone consiglieri regionali di Forza Italia che hanno fatto tre o due legislature, come Lombardi , Bartolini e altri, credo fosse necessario un rinnovamento complessivo. Bene la scelta di giovani in tante province ed anche a Ravenna, non saranno esperti ma credo in questo nuovo corso. Crediamoci in tutte le province scegliamo i nuovi per un rinnovamento completo, in una nuova classe dirigente, che ci faccia sperare di un cambiamento vero nella politica e, auspico, anche in un superamento delle Regioni, carrozzoni che per amministrare il novanta delle risorse per gli Ospedali, sperperando i nostri euro, nè hanno fatto di crude e di cotte, come l’ASL unica della Romagna.
Proviamo a cambiare, anche se non ho visto il “nostro” programma regionale comune, se esiste, che dovremmo presentare ai cittadini e  realizzarlo nei prossimi cinque anni. Coraggio,  purtroppo i nostri “dirigenti” non hanno ascoltato i suoi insegnamenti  del presidente Berlusconi!
Un’ appello ai nuovi eletti, ricordarsi di ascoltare, una volta tanto i consiglieri eletti e gli elettori di Forza Italia……….
Vincenzo Galassini Consigliere Forza Italia Provincia di Ravenna

martedì 11 novembre 2014

RIMBORSI IN REGIONE, I CONSIGLIERI DI FORZA ITALIA:”LEGALI AL LAVORO PER CHIEDERE ARCHIVIAZIONE”

Dopo oltre due anni la Procura di Bologna ha concluso le indagini sui rimborsi spese dei Gruppi consiliari della Regione Emilia-Romagna. L’attività della Procura si inserisce nel filone nazionale che ha visto la quasi totalità dei Consigli regionali sottoposti a indagine da parte delle Procure dei vari capoluogo di regione, tanto che nei mesi scorsi si era tenuto un incontro di coordinamento inter procure interessate. "La Procura di Bologna, contestando praticamente tutte le spese a tutti i consiglieri che hanno fatto richiesta di rimborso, ha di fatto messo sotto accusa l’intero impianto normativo e contabile e tutto il sistema di rendicontazione del nostro Consiglio regionale" dichiarano i consiglieri di Forza Italia. "Sul criterio dell’inerenza delle spese, adottato dalla Procura di Bologna, però - prosegue la nota di FI - non c’è univocità di interpretazione fra le varie Magistrature, tanto che le Sezioni Riunite della Corte dei Conti la scorsa estate hanno, contrariamente alla Procura bolognese, giudicato pertinenti i rimborsi dei consiglieri regionali. I nostri legali sono già al lavoro per ottenere l’atto di fine indagine e, in base ai rilievi dei PM, predisporre memorie utili a chiare il nostro operato. Nell’attesa che il Giudice Unico per il Processo (GUP) si pronunci sulla richiesta della Procura, i nostri legali formuleranno richiesta di archiviazione". "Il Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna - sottolineano i consigliere di Forza Italia -  a differenza di quasi tutti gli altri Consigli regionali, si è dotato di un robusto impianto di norme, costantemente aggiornato, per quantificare l’ammontare dei rimborsi spese dei consiglieri e regolamentarne la rendicontazione e l’assegnazione delle risorse. A questo impianto normativo e a questo rigido sistema di rendicontazione, al quale il Consiglio regionale aveva affiancato un Comitato di Revisori dei Conti, noi ci siamo sempre strettamente attenuti, chiedendo solo i rimborsi che per legge ci spettavano e documentando scrupolosamente ogni singola spesa. Questo comportamento ci rende sereni nei confronti dell’indagine dei PM e fiduciosi nel pronunciamento dei giudici".

lunedì 10 novembre 2014



L’ULTIMA PORCATA DI PADOAN, L’UOMO FIDATO DI DRAGHI DELLA TROIKA


Mentre re Giorgio Napolitano è impegnato a distrarre il paese col pericolo “Isis“, finanziato, armato e addestrato dalla CIA, Padoan, l’uomo per cui Draghi ha fatto fortissime pressioni ai tempi dell’insediamento del governo non eletto Renzi, infila nella legge di stabilità una clausola che costringerà a spostare miliardi e miliardi di euro all’estero, nelle solite superbanche commerciali. A denunciarlo sono Adusbef e Federconsumatori … accordi di garanzia in relazione alle operazioni in strumenti derivati.
Il valore dei derivati sottoscritti dallo Stato? Circa 160 miliardi…Si parla di una percentuale delle perdite potenziali.  In un caso reso noto l’anno scorso, un pacchetto di otto contratti derivati dal valore nozionale di 31,7 miliardi presentava nel 2012, perdite potenziali per 8,1 miliardi. Un quarto del totale.
Avete una calcolatrice a portata di mano?
Non serve neanche, il calcolo è facile: dividete 160 miliardi di euro per quattro e scoprirete quanto saremo costretti a sborsare, se va bene

venerdì 7 novembre 2014

ENNESIMA FIDUCIA CHIESTO DAL DITTATORIALE GOVERNO RENZI TRAMITE L’ANGELICO VISINOP DELLA BOSCHI. COMUNQUE SEMPRE DITTATTURA E’!

Un governo (Renzi) mai votato imposto da Re Giorgio, come erano imposti Letta e Monti.
Tre salvatori della patria, tre falliti che impongono tasse e tagli a diritti e pensioni (nostre) a colpi di fiducia.
Fiducia che, pur di non perdere la seggiolona, viene confermata anche da chi non vorrebbe.
E intanto Renzi non taglia niente alla politica, non rottama un c…
Quanto durerà ‘il bomba‘ prima che inizi la rivoluzione civile?

giovedì 6 novembre 2014

SALVINI RISCHIA DI FARE LA FINE DI MONTI E FINI


Adalberto Signore - Matteo, attento a non fare la fine di Gianfranco Fini e Mario Monti». Il messaggio che Giovanni Toti recapita al segretario della Lega è piuttosto chiaro, segno che in quel di Arcore non sono affatto piaciute le ultime esternazioni di un Salvini che promette di «prendersi il centrodestra» lasciando in disparte Silvio Berlusconi. Ecco perché l'eurodeputato azzurro, nonché consigliere politico dell'ex premier, non ci gira troppo intorno: «Chiunque ha pensato a coalizzare il centrodestra prescindendo da Berlusconi e Forza Italia non ha fatto una bella fine. Basta ricordare le avventure di Fini e Monti che pensavano di cancellare Berlusconi e hanno finito per fare un danno a loro stessi, al Paese e agli elettori che credevano di rappresentare».
Insomma, è d'accordo con l'obiettivo ma non con il percorso pensato da Salvini?
«Ben venga la volontà di costruire un'alternativa al centrosinistra, ma il baricentro non può che ruotare intorno a Forza Italia che rappresenta, per numeri e per storia, il fulcro dell'alleanza».
Salvini però sostiene che Forza Italia stia facendo un'opposizione «light»...
«Lui persegue un'operazione politica chiara: sdoganare la Lega da partito territoriale a partito nazionale con una connotazione lepenista. Molti dei temi - immigrazione, euro, politiche di Bruxelles da rivedere - sono assolutamente condivisibili solo che il loro svolgimento necessita di una mediazione».
Intende dire che Salvini eccede?
«Dico che con la sua linea politica si prende qualche voto in più a destra ma si abbandona il centro moderato e non si costruisce un programma alternativo a Renzi che possa avere la fiducia degli italiani. Anche all'estero partiti esclusivamente antisistema come il Front National in Francia o l'Ukip in Inghilterra hanno raccolto molti voti ma non governano».
Quindi non crede che la Lega possa essere il motore di un'alleanza di centrodestra?
«Può essere parte, ma non il tutto, o comunque il fulcro».
Oggi si vota la mozione di sfiducia ad Alfano presentata dalla Lega. Che farete?
«Voteremo contro perché equivarrebbe a votare la sfiducia alle nostre forze dell'ordine che meritano invece il nostro sostegno».

mercoledì 5 novembre 2014

martedì 4 novembre 2014

SCALFARO MARIANNA, SCORTA A VITA PER LA FIGLIA DELL’EX PRESIDENTE. ANCHE DOPO MORTO…….


Sarà scortata a vita Marianna Scalfaro, la figlia del defunto ex presidente della Repubblica Oscar Luigi. Marianna, la “signorina di ferro” , usufruisce ancora oggi, di un servizio di tutela per ogni uscita pubblica o privata e anche se deve andare dal parrucchiere viene accompagnata dai bodyguard pagati dallo Stato. Una vicenda oscura, dunque, che le vale – ancora – una scorta (pagata da noi). Ma non è tutto, perché si dice anche che la residenza di Marianna sia oggetto di particolarissime ed accurate attenzioni delle volanti di zona ancora oggi. Nel quartiere è un segreto di pulcinella. Pur senza un servizio di sicurezza che staziona sotto alla sua casa, la palazzina viene continuamente monitorata dagli agenti che si occupano della sicurezza del territorio, e fonti bene informate dicono che lo fanno “con grande discrezione”.

lunedì 3 novembre 2014

BERLUSCONI; “RENZI HA APPLICATO UNA PATRIMONIALE NASCOSTA”

RENZI ANNUNCIA UN’INESISTENTE RIDUZIONE DELLE TASSE, MA AUMENTA LA PRESSIONE FISCALE “ COME FA SEMPRE LA SINISTRA
Silvio Berlusconi torna ad attaccare l'esecutivo, reo di aver aumentato ancora le tasse, in particolare quelle sulla casa. "Il governo Renzi ha applicato una patrimoniale nascosta ai danni della classe media", attacca il Cavaliere dalle pagine del libro Italiani voltagabbana - Dalla prima guerra mondiale alla terza repubblica sempre sul carro dei vincitori di Bruno Vespa in uscita il 6 novembre. "Dal nostro ultimo governole tasse sulla casa sono aumentate di oltre venti miliardi di euro, sono aumentate quelle sul risparmio e sulla previdenza complementare. Inoltre i tagli previsti da regioni e comuni causeranno ulteriori aumenti delle aliquote locali e tagli dei servizi", sottolinea, "Nessuno ha invece pensato a mettere mano alle municipalizzate, forse perchè sono macchine di consenso per il Pd pagate da tutti i cittadini. Sulle riforme, compresa quella dell’articolo 18, mi limito a ricordare che tra le promesse e la loro realizzazione pratica c’è ancora in mezzo un lungo cammino".
Per quanto riguarda l'Europa, Berlusconi non ha dubbi: "Solo se si verificheranno tre condizioni l’Italia potrà restare nell’euro. Diversamente, sarà la realtà stessa della nostra economia che ci costringerà a riprenderci la nostra sovranità monetaria". Quindi: "la Bce deve fare la banca centrale e garantire i debiti sovrani degli stati dell’euro, stampando moneta, se necessario"; "l’euro deve tornare alla parità col dollaro; "la Bce deve immettere nell’economia ingenti quantità di liquidità come hanno fatto e fanno Stati Uniti, Giappone e Cina". "Il nostro governo deve assolutamente pretendere e ottenere un cambiamento della politica monetaria dell’Unione europea", aggiunge il leader di Forza Italia, "E per convincere gli euro burocrati e la Merkel, queste richieste dovranno venire da tutti i paesi del Mediterraneo insieme. Solo così, ci potrà essere qualche speranza di ottenerle"