martedì 11 novembre 2014

RIMBORSI IN REGIONE, I CONSIGLIERI DI FORZA ITALIA:”LEGALI AL LAVORO PER CHIEDERE ARCHIVIAZIONE”

Dopo oltre due anni la Procura di Bologna ha concluso le indagini sui rimborsi spese dei Gruppi consiliari della Regione Emilia-Romagna. L’attività della Procura si inserisce nel filone nazionale che ha visto la quasi totalità dei Consigli regionali sottoposti a indagine da parte delle Procure dei vari capoluogo di regione, tanto che nei mesi scorsi si era tenuto un incontro di coordinamento inter procure interessate. "La Procura di Bologna, contestando praticamente tutte le spese a tutti i consiglieri che hanno fatto richiesta di rimborso, ha di fatto messo sotto accusa l’intero impianto normativo e contabile e tutto il sistema di rendicontazione del nostro Consiglio regionale" dichiarano i consiglieri di Forza Italia. "Sul criterio dell’inerenza delle spese, adottato dalla Procura di Bologna, però - prosegue la nota di FI - non c’è univocità di interpretazione fra le varie Magistrature, tanto che le Sezioni Riunite della Corte dei Conti la scorsa estate hanno, contrariamente alla Procura bolognese, giudicato pertinenti i rimborsi dei consiglieri regionali. I nostri legali sono già al lavoro per ottenere l’atto di fine indagine e, in base ai rilievi dei PM, predisporre memorie utili a chiare il nostro operato. Nell’attesa che il Giudice Unico per il Processo (GUP) si pronunci sulla richiesta della Procura, i nostri legali formuleranno richiesta di archiviazione". "Il Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna - sottolineano i consigliere di Forza Italia -  a differenza di quasi tutti gli altri Consigli regionali, si è dotato di un robusto impianto di norme, costantemente aggiornato, per quantificare l’ammontare dei rimborsi spese dei consiglieri e regolamentarne la rendicontazione e l’assegnazione delle risorse. A questo impianto normativo e a questo rigido sistema di rendicontazione, al quale il Consiglio regionale aveva affiancato un Comitato di Revisori dei Conti, noi ci siamo sempre strettamente attenuti, chiedendo solo i rimborsi che per legge ci spettavano e documentando scrupolosamente ogni singola spesa. Questo comportamento ci rende sereni nei confronti dell’indagine dei PM e fiduciosi nel pronunciamento dei giudici".

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