Berlusconi una volta di più ha dimostrato di
essere un'altra cosa. La formula da cui si evince il senso di tutto il suo
impegno politico di statista indispensabile a questo Paese sta nella risposta
ad una domanda sul Patto con Renzi: non con Renzi, "il mio Patto è con l'Italia". Da lì ne è venuto un mix
di genialità e di realismo. Genialità per vincere, realismo nel considerare gli
attuali rapporti di forza.
Vittoria di Pirro – La vittoria di Renzi è
una vittoria di Pirro. Ha avuto il 49 per cento del 37 per cento in
Emilia-Romagna. C'è una debolezza enorme in questo prevalere di Renzi. E' dimostrato il suo precipitare nel consenso
nonostante l'occupazione semi-totale del video.
Vittoria di vice-Pirro – La vittoria di Salvini è, simmetricamente, quella di
un vice-Pirro. Ha avuto il candidato marcatissimamente leghista, eppure in termini di voti assoluti ne ha
avuti meno del 2010. Ha avuto il doppio e più dei voti locali di Forza
Italia. Ok. Spostiamoci in Calabria. Qui
Forza Italia ha avuto non il doppio ma venti volte i voti della Lega, la
quale lì non è neppure riuscita a presentarsi.
Generosa speranza – Assegnare a Renzi la
possibilità di cambiare la legge elettorale dicendo sì al premio di lista e
confidando che poi la Lega sarà costretta a unirsi a noi, è una generosa
speranza. Davvero possiamo fidarci di Renzi quando promette di non andare al voto
con suo comodo dopo aver disegnato con il nostro consenso una legge a sua
misura? Non ha mantenuto nessunissima promessa e noi dovremmo credere a scatola
chiusa alla disponibilità a discutere insieme sul candidato al Quirinale?
Accettare le variazioni del Nazareno così stravolgenti è un passo su cui
riflettere mille volte.
Centravanti si o no? – Se davvero, stante la generosa offerta di
Berlusconi, noi dovessimo assegnare a Salvini
il ruolo di centravanti di sfondamento-candidato premier, dovremo essere
noialtri a chiedere di unirci alla Lega. Se riconosciamo di fatto una
supremazia elettorale del Matteo numero 2, con quale argomento potremmo esigere
per Forza Italia il ruolo di Bluetooth, di federatori? Chi deciderà è il più
forte. Che secondo noi non è affatto la
Lega, salvo regalargli un primato che non esiste nella realtà. Se si cede
il primato, il regista lo sceglie la Lega. Il programma sarà a dominanza leghista.
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