Mentre l’Italia è assorbita dalle fandonie giudiziarie sul Presidente Berlusconi e la sinistra spera che la giustizia si sostituisca alla sua nullità politica, il Governo continua a lavorare a testa bassa. Entrerà in vigore il 15 febbraio 2011 (Gazzetta Ufficiale del 31/01/2011) un importantissimo Regolamento (ex Decreto 249/2010) emanato dal Ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini sulla formazione degli insegnanti della scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado. Prosegue così, dopo la Riforma del Primo, Secondo Ciclo e dell’Università, il rinnovamento della scuola italiana, secondo il programma di Governo. E gli insegnanti riacquisiscono il ruolo centrale e fondamentale per la formazione dei bambini e dei giovani, strappatogli da chi li ha segregati sempre più in un ruolo di semplici pedine per scopi elettorali e sindacali. In sintesi le novità del Regolamento. La formazione iniziale degli insegnanti è finalizzata a valorizzare la funzione docente con l’acquisizione di competenze disciplinari, psico-pedagogiche, metodo logico-didattiche, organizzative e relazionali perché gli alunni e gli studenti raggiungano i risultati di apprendimento previsti dall’ordinamento vigente. Necessaria una laurea quinquennale per insegnare nella scuola dell’Infanzia e Primaria, a numero programmato con prova di accesso. Rafforzate le competenze disciplinari e pedagogiche, aumentata la parte di tirocinio a
scuola e apposito percorso laboratoriale per l’inglese e le nuove tecnologie. Per la prima volta si è data attenzione specifica al problema degli alunni con disabilità: in tutti i percorsi ci saranno insegnamenti che consentiranno al docente una preparazione di base sui bisogni speciali. Per insegnare nella Scuola secondaria di primo e secondo grado, sarà necessaria una laurea magistrale ad hoc più un anno di tirocinio formativo attivo (475 ore a scuola + almeno 75 ore dedicate ala disabilità): l’ingresso alla selezione per la laurea sarà rigoroso, a numero programmato basato sulle necessità del sistema nazionale di istruzione, scuole pubbliche e paritarie. Rispetto alle SISS, si prende il meglio di quell’esperienza, evitando la ripetizione degli insegnamenti disciplinari, approfonditi già nella laurea e nella laurea magistrale per concentrarsi sul tirocinio che verrà incrementato, sui laboratori e didattiche. Con il vecchio sistema quadriennale a ciclo unico con test d’accesso al primo anno e la scelta, dopo un biennio comune, dell’abilitazione per la scuola primaria o per la scuola dell’infanzia; laurea magistrale e 2 anni di SSIS (Scuola di Specializzazione per l'Insegnamento Secondario). Per insegnare nella scuola dell’infanzia e in quella primaria bastava la laurea per insegnare nella scuola secondaria di primo e secondo grado erano necessarie la la laurea magistrale e 2 anni di SSIS (Scuola di Specializzazione per l'Insegnamento Secondario). Il regolamento sulla Formazione iniziale, dunque, punta a raggiungere quattro obiettivi: focalizza nella formazione iniziale non solo le materie tradizionali ma l’acquisizione di alcune competenze trasversali: seconda lingua inglese e competenze di didattica attraverso le nuove tecnologie; sostituisce al sistema SSIS strutture più snelle, concentrate sull’incontro e sulla coprogettazione tra istituzioni scolastiche e università evitando autoreferenzialità, costi per il sistema e per gli studenti e abbreviando di un anno il percorso di abilitazione per la scuola secondaria; prevede una programmazione dei numeri in grado di evitare la proliferazione del precariato; prescrive una rigorosa selezione del futuro personale docente. Con successivo decreto si stabiliranno le lauree magistrali relative al secondo ciclo dell'istruzione, per seguire il percorso di cambiamento del secondo ciclo e delle relative classi di concorso. Giulio Bazzocchi
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