mercoledì 26 gennaio 2011

COSI ANDREOTTI, COSI LEONE, COSI CRAXI, COSI BERLUSCONI… COSI IL PROSSIMO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO… FINCHE LORO, FINALMENTE, PRENDERANNO IL POTERE.

Tutto il Pdl si sta mobilitando, in varie forme, per difendere il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi da un’aggressione mediatico-giudiziaria che non ha precedenti dal dopoguerra. Vi sono delle coincidenze impressionanti fra le vicende politiche e giudiziarie di cui fu vittima Bettino Craxi e quelle di questo periodo in cui è protagonista Berlusconi. E’ lo stesso ufficio giudiziario, la stessa tecnica d’indagine e gli stessi gruppi editoriali protagonisti, per l’ennesima volta, di un vero e proprio assalto al Governo. L’opposizione ha fatto di tutto per bloccare l’approvazione della legge sulle intercettazioni, normativa che escludeva un uso improprio o addirittura illegittimo di uno strumento particolarmente delicato. Le intercettazioni, infatti, non sono state predisposte a seguito di una notizia di reato, ma per costruire una notizia di reato. In Italia i problemi sono altri, più rilevanti rispetto alla vita privata di Berlusconi. Appare sempre più evidente che una parte della magistratura stia destabilizzando il Paese. Nello stesso tempo non è chiaro il ruolo dei Servizi segreti italiani: dov’erano mentre il Presidente Berlusconi veniva spiato nella propria abitazione? a chi effettivamente rispondono? Occorre al più presto ripristinare le garanzie previste dall’art.68 della Costituzione, ossia l’immunità parlamentare, che fu cancellata, a furor di popolo, nel 1993. Questo ripristino servirà ad evitare che il potere politico, espressione della volontà popolare, sia in balia del potere giudiziario.

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