martedì 3 novembre 2015

ASL LUGO: COSA NON FUNZIONA?


Ci è giunta notizia che nel servizio di radiologia dell’Ospedale di Lugo si sarebbero verificate interruzioni della attività diagnostica conseguenti a danneggiamenti ad alcune attrezzature, verosimilmente procurati da operatori in servizio, che oltre ai costi di ripristino hanno comportato anche disagi e rischi ai cittadini.
Si chiede pertanto se tali notizie rispondono al vero, a quando risalgono i fatti, a quanto ammonta l’entità dei danni, se sono stati individuati gli autori, se si può ipotizzare il tipo di responsabilità che emerge (dolo, colpa), quali azioni la Direzione ha attivato e attraverso quali dirigenti.
Tali richieste sono tutt’altro che immotivate, alla luce delle inaccettabili carenze emerse recentemente nella catena di comando, che hanno consentito in un recente passato il reiterarsi di azioni (alla quale ad oggi non ho ancora ricevuto risposta), che non avrebbero dovuto ripetersi; sarebbe quindi connivenza il consentire alla Asl di non rispondere tempestivamente a quanto segnalato con la presente.
Consigliere Gruppo Forza Italia Provincia Ravenna Vincenzo Galassini



Allego interrogazione 30 aprile 2015 ASL Lugo IN ATTESA DELLA RISPOSTA


Consiglio Provinciale      
Gruppo Misto
Ravenna 30 Aprile 2015
INTERROGAZIONE
ASL LUGO: AL PRONTO SOCCORSO ABITUDINI ILLEGITTIME?
  • Ci viene riferito che presso il presidio ospedaliero di Lugo si verificherebbero episodi che, se trovassero conferma, configurerebbero comportamenti ed abitudini illegittime ed inaccettabili.
  • I pazienti che accedono al servizio di Pronto Soccorso e  nelle ore notturne vengono sottoposti ad esami radiologici, dovrebbero ricevere la relativa risposta scritta in tempi brevi, ordinariamente attorno ai sessanta minuti.
  • Pare invece che a Lugo, in alcuni casi, l’esito dell’esame venga redatto solo il mattino successivo, a distanza di molte ore dall’esecuzione dello stesso.
  • Se, come ci risulta, la regolamentazione sulla reperibilità comporta l’obbligo per il medico interessato di recarsi in ospedale entro trenta minuti dalla chiamata e di fornire la risposta scritta immediatamente, ci troveremmo, in questi casi, di fronte ad una palese violazione delle vigenti normative con conseguenti gravi rischi per i pazienti.
CHIEDE
Si chiede pertanto di conoscere se tale situazione risponda al vero ed in tal caso quali provvedimenti siano stati adottati (o si intenda adottare) per evitare ai cittadini di trovarsi in tale intollerabile condizione.
Consigliere Gruppo Vincenzo Galassini

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