AUMENTARE
LE TASSE PALLINO DELLA SINISTRA
Fra pochi giorni la sinistra Imolese
e Faentina dovrebbero formalizzare la
ripartizione delle quote, ed entro fine mese sì dovrebbe sapere con esattezza
quali sono i soci che faranno parte della nuova società. La quale sarà
privato-pubblica: i privati non dovranno scendere sotto il 51%, il resto sarà
pubblico, in mano al Con.Ami* il consorzio che comprende 23 comuni, fra i
quali quelli dell'Unione Faentina, ripartizione come ex Terra di Faenza, ma
dove il pubblico domina. Il progetto è
auspicato dalla Città Metropolitana di Bologna e !a Regione Emilia Romagna e
parte del sostentamento. La nuova
società non dovrebbe essere un'appendice degli uffici turistici ma sostenersi
economicamente autosufficiente con i
proventi della tassa di soggiorno», già varata nell'Imolese e in procinto di esserlo
in quelli del Faentino. Dai calcoli della sinistra la tassa dovrebbe valere 5OOmila euro l'anno nell'Imolese e potrebbe andare dai 230mila ai 300mila euro nel Faentino. «Il cda sarà nominato a marzo
costituito da sette o nove membri: in parti
eguali Faenza e Imola (manuale Cencelli?), più il rappresentante del Con.Ami,
che avrà il ruolo predominate II presidente sarà scelto a rotazione. Tra i soci
pubblici, escono i Comuni e subentra loro il Con.Ami. Resta una presenza di altri soggetti pubblici, il
Circondarlo Imolese e l'Unione della Romagna Faentina come nel fallimentare
società Terre di Faenza che ha ceduto le quote al Con.Ami. In un momento di
crisi turistica del Faentino crediamo che l’applicazione della tassa di
soggiorno sia negativa e non faccia aumentare i turisti, considerato che la
mgggiore parte è extraalberghiero e legato principalmente a turisti legati al
Parco della Vena del Gesso, di passaggio. Vincenzo Galassini consigliere provinciale
Forza Italia Ravenna
* Con.Ami ha rilevato le quote
di proprietà del comune di Marradi, Brisighella e Faenza dell’ex acquedotto
consorziale e delle sorgenti per andare a sostenere prima l’autodromo di Imola
e ora il turismo,
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