martedì 31 gennaio 2017

BERLUSCONI: IO DI NUOVO CENTRALE E TORNANO A COLPIRMI


La mia intervista di oggi al Messaggero Silvio Berlusconi·Domenica 29 gennaio 2017 di Barbara Jerkov
Un nuovo rinvio a giudizio per la vicenda Ruby. Da anni finanzierebbe generosamente decine di cosiddette olgettine... una vicenda destinata a non chiudersi mai, presidente Berlusconi?
Sono senza parole. Siccome credo in questo paese e nelle sue istituzioni, ritengo grave e inaccettabile che uomini e risorse dell'apparato giudiziario vengano utilizzati per perseguire un disegno ai miei danni e ai danni dei milioni di italiani che da vent'anni danno fiducia alla mia persona, a Forza Italia e al centrodestra. Forse non tutti sanno su cosa di basa questa specie di inchiesta. Il cosiddetto processo Ruby, pur concludendosi con un'assoluzione, ha danneggiato in modo drammatico la reputazione delle persone coinvolte. Molte ragazze sono state fatte passare letteralmente per prostitute. Sono state ridicolizzate, gettate in pasto alla curiosità più morbosa, sostanzialmente violentate senza alcun rispetto per la loro dignità di donne. Questo anche senza essere, in molti casi, neppure inquisite, senza aver alcuna colpa se non quella di aver cenato a casa del Presidente del Consiglio. Insomma, vite rovinate. Molte di loro, che ambivano a lavorare nel mondo dello spettacolo, si sono viste chiudere tutte le porte, anche a Mediaset. Sono saltati matrimoni e relazioni affettive. Con la qualifica di
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INCIDENTI CAUSATI DA ANIMALI: DIFFICILE RISCUOTERE I DANNI


domenica 29 gennaio 2017

CENTRO DESTA, LE MOSSE DI BERLUSCONI: “ALLE ELEZIONI SENZA COALIZIONI”


Berlusconi al Foglio: "Le coalizioni imposte dalla legge elettorale non funzionano". E dice "no" alla convivenza obbligata con "partner recalcitranti"
"Le coalizioni imposte dalla legge elettorale - lo hanno dimostrato sia l'Ulivo che l'Unione - non funzionano". In una intervista a tutto campo con il direttore del Foglio Claudio Cerasa, Silvio Berlusconi spiega la sua road map per andare a votare. "Anche nel centrodestra la convivenza obbligata con partner recalcitranti, se non addirittura infidi, ha reso molto più difficile la nostra azione di governo e ci ha impedito di fare alcune riforme, dal fisco alla giustizia, che consideravo indispensabili - mette in chiaro il leader di Forza Italia - quindi non mi appassionerei a questo problema, soprattutto in una fase nella quale la trasformazione del sistema politico da bipolare a tripolare rende qualsiasi sistema maggioritario inapplicabile se non a prezzo di una grave distorsione della democrazia".
Nel day after il quadro politico non cambia: le reazioni alla sentenza della Consulta sull'Italicum confermano le posizioni delle diverse forze politiche, con Pd, M5S, Lega e FdI che chiedono un ritorno rapido al voto e Forza Italia, centristi, Sinistra italiana e minoranza dem che frenano e insistono sulla necessità che sia il Parlamento ad intervenire per dar vita a una nuova legge elettorale. Nell'intervista al Foglio, Berlusconi traccia i contenuti di quella che potrebbe essere una nuova legge elettorale capace di riportare gli italiani al voto e far uscire il Paese dall'impasse. La sua proposta ruota attorno al proporzionale.

VERGOGNA, OBBLIGATI A PAGARE IL CANONE ANCHE SE NON GUARDI LA TELEVISIONE PUBBLICA. DATE I SOLDI AI TERREMOTATI!!! ANCHE QUELLI RACCOLTI CON I SMS. UTILIZZATE LE ACCISE.


giovedì 26 gennaio 2017

GLI SCONTI TARI PER I DISSERVIZI DI APRILE 2016 ARRIVERANNO NELLA BOLLETTA DI GIUGNO. PER LA ZONA FAENTINA 102MILA EURO.


Pagata da Hera la penale di 474mila euro a Atersir, l'agenzia territoriale dell'Emilia Romagna per i servizi idrici e i rifiuti, che provvederà a rifondere i Comuni della provincia. Secondo la ripartizione, a Ravenna toccano 162mila euro, a Faenza 102mila, a Lugo 33mila e a Cervia 29mila
Hera ha provveduto a pagare a Atersir, l'agenzia territoriale dell'Emilia Romagna per i servizi idrici e i rifiuti, la penale per i disservizi che i cittadini della provincia hanno subito ad aprile 2016 sulla raccolta dei rifiuti urbani. Ne da notizia Il Resto del Carlino di Ravenna nella cronaca odierna, con un servizio a cura di Sara Servadei. Lo ricorderanno tutti: cassonetti traboccanti e camion per la raccolta che non passavano, a causa del passaggio della gestione del servizio ad un nuovo gestore.
Dopo le numerose lamentele da parte dei cittadini e le mobilitazioni anche istituzionali, Hera aveva promesso di rifondere i danni attraverso sconti in bolletta che, a questo punto sembrano sempre più vicini. Ora spetta ad Atersir ripartire la cifra, a cui si aggiungono 172mila euro per i servizi che a causa del disservizio non sono stati erogati, ai singoli comuni, sulla base dei danni subiti. Il calcolo è presto detto: a Ravenna toccheranno 162mila euro, a Faenza 102mila, a Lugo 33mila e a Cervia 29mila. Secondo quanto riportato dal Carlino, gli sconti dovrebbero essere distribuiti già dalla prossima bolletta, cioè quella di giugno.

mercoledì 25 gennaio 2017

7 GENNAIO “GIORNATA DELLA MEMORIA”, RICORDARE E TRAMANDARE


Nella Giornata della Memoria sono tante le iniziative per commemorare le vittime degli orrori dell’Olocausto. Quest’ anno la ricorrenza cade nel giorno della liberazione di Auschwitz. Vogliamo che la ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio sia da monito a tutta l’umanità, affinché mai più possa accadere quanto commesso dai nazisti nei confronti del popolo ebraico: oggi bisogna ricordare fortemente questo orrore perché sia tramandata alle nuove generazioni la testimonianza di questo tristissimo capitolo della storia contemporanea e perché mai più l’umanità conosca un genocidio come quello patito nel secolo scorso.


PD VA AVANTI CON LA FUSIONE: SCELTA SENZA VANTAGGI


martedì 24 gennaio 2017

BERLUSCONI: “TRUMP HA RAGIONE SU PUTIN. MA L’ISOLAZIONISMO E’ UN ERRORE”


“Sono molto deluso dall’astensione della Lega su Tajani. Serve una legge proporzionale. No alle preferenze, sì ai collegi piccoli”.
Silvio Berlusconi tra il 1994 e il 2001 è stato alla guida di quattro governi. Francesco Bei La Stampa
 - Presidente Berlusconi, le celebrazioni del 60esimo anniversario dei Trattati di Roma colgono l’Unione in una crisi potenzialmente fatale: i 27 divisi su tutto, con la Gran Bretagna che annuncia una «hard Brexit» e Donald Trump che sembra voltare le spalle sia all’Ue che alla Nato, considerando l’alleanza atlantica «obsoleta». C’è ancora una possibilità per l’Europa?
«Il sogno europeo oggi è più attuale che mai. La costruzione dell’Europa come è stata realizzata dai burocrati di Bruxelles invece è fallita e sta suscitando crescenti reazioni di rigetto. Vede, il sogno europeo è quello con il quale è cresciuta la mia generazione: era il sogno di un grande spazio di libertà, economica, politica e civile; di pace e sicurezza condivisa. Cosa ne è rimasto oggi? Una cosa, importante: la pace nel nostro continente. Ma tutto il resto è svanito, si è dissolto. L’Europa deve ripensarsi a fondo, oppure muore. Parola di un convinto europeista».  
L’Ue ci ingiunge di fare una manovra correttiva di 3,4 miliardi di euro. Il governo sembra intenzionato a tenere duro, respingendo la richiesta di nuovi tagli e tasse. Come sta operando Gentiloni nel rapporto con Bruxelles?  
«In questa vicenda si sommano due torti, uno europeo e uno italiano. Entrambi vanno al di là della

lunedì 23 gennaio 2017

VERGOGNA ITALIANA INUTILIZZATI FINO AD OGGI 28 MILIONI


Mi permetto di dire che con 28 milioni di euro a disposizione avrei fatto come minimo questi acquisti: Gruppi elettrogeni, spazzaneve, turbine spazzaneve, gatti delle nevi, viveri, medicine e tutti i beni di prima necessità per affrontare freddo e neve...santo Iddio , fino a che li avessi spesi tutti fino all'ultimo cent. non mi sarei fermato. Sono soldi loro.. E invece sono ancora lì..
Elicotteri dove erano ??? negli hangar aspettavano che qualcuno desse l'ordine di partire.... ma non avevano tempo erano in TV a blaterare, poi in commissione , poi in riunione, ma la riunione non si poteva fare perché mancava il timbro, e poi c'era il problema dei migranti da risolvere, e poi la MPS bisognava salvarla, ma Gentiloni stava parlando con Bruxelles, I 28 milioni donati dormivano al Tesoro e il banchiere di turno era in ferie, la segretaria in malattia, il sottosegretario non aveva le competenze, e la segretaria del sottosegretario stava parlando con la mamma intanto gli Italiani morivano di neve freddo e gelo. W L'ITALIA. No polemiche politiche??? Al diavolo, questi criminali della sinistra hanno smantellato la eccezionale protezione civile di Bertolaso, quasi per dispetto, solo perché era vicino a Berlusconi. E come al solito coi loro nauseanti manuali Cencelli hanno distrutto l'efficienza e creato carrozzoni vuoti. COLPEVOLI!. Ed avevano il coraggio di contestarlo quando dirigeva la Protezione Civile...ora si vedono le differenze ed anche certi piddini ne scoprono le capacita' ed il valore...NOI gia' lo sapevamo.
GUIDO BERTOLASO e' e resta il migliore. Gli altri sanno solo aprire la bocca e peggiorare la situazione attuale
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FINALMENTE SI CAMBIA !! TORNA L' AMERICA...FORTE, DETERMINATA E CORAGGIOSA!!


venerdì 20 gennaio 2017

CRAXI: BERLUSCONI, ONORATO OGNI VOLTA MIO NOME ACCOSTATO A SUO


Craxi: Berlusconi, onorato ogni volta mio nome accostato a suo. Rendo omaggio ad un uomo libero, amico e statista (ANSA) - ROMA, 19 GEN - "Solo chi è stato vittima di tutto questo può capire il dramma di Bettino Craxi, ma anche la grandezza della sua testimonianza: scelse la strada dell'esilio pur di non venire a patti con questo apparato politico-mediatico-giudiziario che uccide la libertà e la democrazia. La sua eredità politica, il socialismo riformatore, liberale, occidentale è una delle parti migliori della tradizione politica del nostro Paese. La considero parte integrante del progetto politico che ho creato quando ho fondato Forza Italia, anche per impedire che l'Italia cadesse nelle mani della sinistra post-comunista. Continuo a credere che questa tradizione politica riformista, assieme a quella liberale e a quella cristiana, siano i fondamenti sui quali costruire il futuro dell'Italia Bettino Craxi è anche un simbolo della dignità della politica. Per questo sono onorato ogni volta che il mio nome viene accostato al suo, per quanto la cosa avvenga spesso con intenti polemici, come qualche giornale ha fatto anche oggi". Lo afferma Silvio Berlusconi in un passaggio della lettera inviata alla famiglia di Bettino Craxi. "In effetti - prosegue - il

ASP MEDIATORE CULTURALE DA 5000MILA EURO AI PRECEDENTI 300!


giovedì 19 gennaio 2017

“RENZI CI HA PRESI PER IL CULO”: SIAMO NELLE TENDE SOTTO AL GELO”. NESSUNA AUTOCRITICA DEL PD


Io sto aspettando che qualcuno del PD venga a dire: siamo stati delle merde a massacrare Berlusconi e Bertolaso per L'Aquila, dove in 5 mesi erano stati messi tutti nelle case, siamo stati delle merde a distruggere quella che era la miglior Protezione Civile del mondo solo perché odiavamo Berlusconi e Bertolaso. Aspetto qualcuno del PD che venga a dire che Renzi, Gentiloni, Mattarella ed Errani, che hanno fatto le sfilate nei luoghi del terremoto dicendo: non vi lasceremo soli, sono dei buffoni che dovrebbero andare a nascondersi. Aspetto qualcuno del PD che venga a dirmi: se non fosse per tutta la stampa e l'informazione che noi controlliamo direttamente e che racconta balle sulle nostre azioni, tutta Italia saprebbe che siamo degli incapaci a gestire qualunque cosa, dalle banche (e si vede) fino ad un negozio di frutta e verdura. Aspetto qualcuno del PD che venga a dirmi che si vergogna per come vengono trattati i terremotati nelle tende sotto la neve, senza corrente, con gli animali che muoiono sotto la neve. Aspetto qualcuno del PD che venga a dire che lascia la politica e va a lavorare, perché si è accorto di essere un incapace e che il suo partito invece di preoccuparsi dei terremotati si esalta per i matrimoni gay (nulla contro i gay, ma esiste anche una scala di priorità). Aspetto qualcuno del PD che riconosca che, così come sono ridotte le zone terremotate, loro stanno riducendo tutta l'Italia per incapacità, ideologia, ingordigia, ignoranza, testardaggine, pregiudizio, fanfaronaggine!!  Luciano Spada


mercoledì 18 gennaio 2017

IERI SERA FAENZA IN TV PER "PROFUGOPOLI"


Le telecamere di Rete4 ieri sera a Faenza, collegate in esterna in diretta con la trasmissione ‘Dalla Vostra Parte’ durante la quale sono state analizzate le indecenze del grande affare dell’accoglienza. Si è parlatoà della questione sollevata dalla Lega, che ha scoperto come dei “mediatori linguistici culturali” senegalesi vengono stipendiati a cinquemila euro al mese dall’A.S.P. della Romagna Faentina (gestisce anche le case protette di Fognano e Brisighella). La trasmissione era in diretta dalle 20,30 in un luogo al caldo e al riparo dal meteo avverso, il salone del ristorante "La Tana del Lupo" in via Emilia Ponente⁠⁠⁠⁠. La trasmissione supera di solito il milione di ascoltatori, davvero tantissimi. Fra l’altro intervista al dott GIUSEPPE NERI  DIRETTORE DELL’ASP DELLA ROMAGNA FAENTINA Sul tema il giornalista Mario Giordano ha scritto un libro: " "Profugopoli. Quelli che si riempiono le tasche con il business degli immigrati"

http://www.aspromagnafaentina.it/

http://www.aspromagnafaentina.it/appartamenti-protetti-residenza-lega-zambelli-brisighella/

http://www.aspromagnafaentina.it/casa-di-riposo-e-casa-protetta-santa-caterina-e-don-ciani-fognano/

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martedì 17 gennaio 2017

NE RESTERANNO SOLO DUE


Alessandro Sallusti - Duello a distanza ieri, dalle pagine dei giornali, tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. Il primo, su La Repubblica, ammette per la prima volta di aver sbagliato tanto in pensieri, parole ed opere e annuncia che il Renzi «due» sarà ben diverso, nella forma e nella sostanza, dal Renzi «uno». Il secondo conferma, come era nell'aria e come ben sapeva chi lo conosce, di non avere nessuna intenzione di ritirarsi a vita privata e, anzi, se sarà possibile, di candidarsi come leader alle prossime elezioni.
Lo dico con rispetto agli altri protagonisti di centrodestra e di centrosinistra che ogni giorno si sbattono per conquistare spazi di visibilità e di agibilità politica: cari signori, non ce n'è per nessuno. Questi due sono, nei loro campi, avanti anni luce nella visione, nel tempismo e nella tattica. Si detestano cordialmente, sono in competizione costante, ma si rispettano e si riconoscono come unica controparte. Il duello è da alta classifica di serie A, non da modesta zona Uefa o da triste lotta per non retrocedere. E una volta, non molto tempo fa, avremmo detto che solo uno dei due sarebbe arrivato vivo alla meta. Potrei sbagliarmi, ma oggi non sono più certo che sarà necessariamente così. Può essere infatti - ma la partita è soltanto all'inizio - che, se dalle prossime elezioni non dovesse uscire un vincitore netto, l'idea di governare insieme sia una possibilità che entrambi non auspicano ma lasciano aperta, come si intuisce anche leggendo tra le righe le due interviste di ieri, tanto che per Renzi il «voto subito» non è più la priorità assoluta.
La questione è molto complessa e ha il suo punto di debolezza nell'affidabilità politica e personale di Renzi purtroppo sperimentata all'epoca del Nazareno, dell'elezione del capo dello Stato e della riforma elettorale. Non so neppure se Renzi e Berlusconi lascino intravvedere questa pazza idea, che è cosa ben diversa dal classico inciucio, per portare a miti consigli alleati e compagni di viaggio bizzosi e pretenziosi oltre misura o se davvero nella loro visione ci sia posto, in ultima istanza, per una grande coalizione ripulita da estremismi, per intenderci alla tedesca. Certo è che il vecchio schema «morte tua, vita mia», non è più l'unico sul tappeto.



LA CONSULTA DI LUGO CENTRO, PRESIDENTE PRIMO COSTA, HA BOCCIATO IL BILANCIO DEL COMUNE


LA CONSULTA Lugo Centro Storico ha bocciato il bilancio di previsione 2017-2019 del Comune di Lugo, presentato dall' amministrazione comunale nel corso dell' ultima riunione. La bocciatura è avvenuta con i voti della maggioranza dei componenti della Consulta, organismo che, ricordiamo, ha valore consultivo e non decisionale. Il bilancio prevede un Piano degli investimenti pari a 14.803.966 euro nell' arco del triennio, di cui 7.410.649 nel 2017, 3.543.317 nel 2018, 3.850.000 nel 2019. Il contributo statale è di 428.101 euro e un' altra fonte di finanziamento è il recupero all' evasione dei tributi comunali, anche se i crediti difficilmente esigibili ammontano a circa 3,7 milioni. Nell' avanzo di amministrazione 2016, pari a 2.762.587 euro, sono accantonati 1.025.000 euro per la ristrutturazione di via Traversagno.
Nella riunione è stato presentato anche il Dup (documento unico di programmazione), che prevede la diminuzione della spesa corrente, nessun aumento sulle tasse e sui servizi ma anche nessuna riduzione, investimenti sulla cultura. Cosa non è piaciuto alla maggioranza lo precisa Primo Costa, presidente della Consulta, che premette: «Gli investimenti sulla cultura non devono pregiudicare i servizi alla persona. Per quanto riguarda gli altri investimenti, non si può essere contrari in quanto si tratta di interventi chiesti da tempo da questa Consulta, anche se purtroppo temo che in buona parte rimangano solo sulla carta. La maggior parte degli investimenti sono legati a finanziamenti pubblici o alla vendita di immobili comunali. Per il centro il bilancio prevede solo la manutenzione di edifici storici della città».
IN SOSTANZA, prosegue Costa, «gli aspetti negativi cominciano dal fatto che questo bilancio è redatto sulla falsariga di quello del 2016. E' un bilancio che, a parte la manutenzione degli edifici storici, obbligatoria, prevede pochi investimenti certi. Pur essendo un bilancio di metà mandato, manca completamente di una progettualità, viene previsto solamente l' abbellimento della città senza pensare allo sviluppo del centro storico». Si tratta, prosegue «di una soluzione miope da parte dell' amministrazione comunale, dovuta alla mancanza di idee. Inoltre non è previsto alcun investimento a favore della sicurezza». E ancora: «Per il pareggio della spesa corrente 2018 e 2019 si prevedono entrate extra-tributarie o l' utilizzo dell' avanzo di bilancio. Molto probabilmente avremo un aumento della tassa dei rifiuti (Tari) a opera di Hera in seguito dell' incremento della raccolta differenziata. Con il Teatro avremo anche per il 2017 un forte passivo». Lorenza Montanari Resto Carlino Ravenna.

 


lunedì 16 gennaio 2017

ULTIMO REGALO DI RENZI AL PAESE.


di Francesco Forte : Il declassamento a BBB da A, da parte dell'agenzia di rating canadese Dbrs, la quarta delle quattro star del rating che contano per la valutazione dei nostri titoli pubblici, li degrada ufficialmente alla classe B dalla classe A in cui sino ad ora erano stati, nonostante le tre maggiori Standard & Poor's, Moodys e Fitch ci avessero già declassato fra la fine del 2011 e l'inizio del 2012 quando il debito pubblico era al 118% del Pil e non come ora al 133%. Sostenere che una delle principali ragioni per il declassamento è l'instabilità politica dovuta alla caduta di Renzi è stravagante, dato che il governo che si dimesso aveva le mani bucate. Il declassamento fa perder fra il 5,5 e l'8% alle valutazioni dei nostri titoli pubblici in relazione alla scadenza breve o lunga dal punto di vista della Bce che presta soldi alle banche e dell'autorità finanziaria ad essa collegata che calcola i parametri di solidità delle banche, in rapporto ai prestiti che esse detengono fra cui debito pubblico.
In apparenza questo danno può sembrare molto per le banche ma è poco, perché questa forchetta di percentuali 5,5-8% non riguarda molti casi. Quando una banca si fa prestare soldi dalla Bce deve dare in cambio garanzie, tramite titoli valutati sulla base delle stime delle maggiori agenzie di rating. Quelli di classe A vengono valutati con un taglio del 16 rispetto al loro valore, per quelli con tre B si dovrò aggiungere un + 5,5%-8% ossia mediamente 6,75. Sicché per ogni prestito di 100 non occorrerà dare 116 ma 122,75 di garanzie. Poiché la banca ha molti titoli in portafoglio, dovrà darne a garanzia un po' di più, ma non è obbligata a darne in debito pubblico: può dare altri titoli, che ha nel portafoglio, che sono una grande varietà, con gli attuali regolamenti Bce. Dunque per una banca normale per i prestiti Bce questo declassamento non conta granché. La seconda conseguenza del declassamento riguarda la convenienza delle banche a tenere debito pubblico. I parametri patrimoniali che le banche debbono avere sono il 12% dei prestiti che esse detengono, cioè un ottavo circa. Per il debito pubblico il rischio aumenta del 5,5%-8% e quindi l'importo di parametro patrimoniali di pari a un ottavo del prestito aumenta del 5,5%-8%.
Non è molto, ma può indurre le banche a tenere meno debito pubblico, che ora. Il tasso di interesse sui debiti pubblici salirà un po'. Lo stato dovrà esser più cauto nel far nuovi debiti, rispetto all'era di Renzi e del suo referendum, che voleva vincere con questi regali.

 



giovedì 12 gennaio 2017

OTTANTA SCADENZE AL MESE: UN 2017 DI FISCO E BUROCRAZIA


Le nuove norme metteranno ko i piccoli commercianti Gli esperti: «Chi ha scritto le leggi non conosce la materia» Altro che semplificazioni. Il 2017, banco di prova per le politiche firmate dal governo Renzi, sarà un mezzo inferno per i contribuenti. Le norme fiscali introdotte nel 2016 e in vigore dal primo gennaio di quest'anno già si stanno rivelando leggi con titoli bellissimi - dall'aliquota unica Iri al regime di cassa - ma dall'applicazione a dire poco incerta. Una complicazione - segnalano gli addetti al settore - soprattutto per i contribuenti più esposti alla crisi come piccoli commercianti. Quando poco si sia semplificato lo dimostra il numero di adempimenti fiscali del 2017. Circa mille scadenze, ha calcolato il Sole24ore. Sono 80 al mese. Solo in gennaio ce ne sono 102, in parte ereditati dal 2016 visto che il 31 gennaio è caduto di sabato e la scadenza è slittata al primo giorno lavorativo, quindi nell'anno successivo.
Tutto previsto. Meno prevedibili i rischi nascosti dietro i capisaldi della politica fiscali renziane. Antonio Gigliotti, commercialista e direttore di Fiscal Focus, non ha dubbi. «Sarà l'anno delle complicazioni e della moltiplicazione degli adempimenti. Le presunte semplificazioni sembrano fatte da qualcuno che non ha idea di cosa sia il fisco». A partire dal famoso regime di cassa per chi è in contabilità semplificata. Bellissimo il principio: si pagano le tasse sulle somme incassate e non su quelle iscritte nei bilanci. Utile per chi ha crediti non incassati. Peccato che tra le perdite si debbano iscrivere le rimanenze, ad esempio merci invendute, che solo per quest'anno saranno considerate come costi. Gli effetti sono devastanti, spiega ancora Gigliotti. Per fare un esempio, un contribuente che al 31 dicembre 2017 ha 200 di rimanenze, 100 di ricavi e 60 di costi, solo per quest'anno dovrà dichiarare un reddito negativo di 160. Dal 2018, avrà per contro un reddito molto positivo. «La perdita si perde definitivamente nel 2017 e non si potrà riportare nel 2018». Una novità che rischia di provocare la chiusura di piccole attività imprenditoriale che lavorano con molte rimanenze. Altra complicazione, è quella del nuovo spesometro, cioè della dichiarazione trimestrale delle fatture emesse e incassate. Per l'Iva gli adempimenti passano da uno a due quest'anno, per poi diventare quattro dal 2018. Ancora una volta a pagare il prezzo più alto sono le piccole imprese, che si ritroveranno con degli adempimenti extra e quindi con altri costi. Una misura che non ha paragoni nel resto d'Europa, ha denunciato il Consiglio nazionale dell'ordine dei commercialisti. Poi c'è un effetto dell'abolizione di Unico: la dichiarazione Iva che passa da settembre a febbraio dell'anno successivo a quello di imposta. Una complicazione per i professionisti, che si ritrovano a fare le dichiarazioni di tutti i clienti nello stesso mese. Insomma, le semplificazioni si sono rivelate ritocchi poco efficaci, che però si sono portati dietro modifiche di sostanza che rendono ancora più ingarbugliato il fisco. Qualcuno si dovrà fare carico di semplificare le semplificazioni.



mercoledì 11 gennaio 2017

IL VOLO RINUNCIA A CANTARE PER TRUMP VITTORIO SGARBI LI DEMOLISCE SU FACEBOOK



Il 20 gennaio Donald Trump si insedierà alla Casa Bianca. E la cerimonia ufficiale è già diventata un caso. Gran parte dei cantanti contattati hanno infatti rifiutato. Tra questi anche gli italiani de Il Volo. Un rifiuto che non è piaciuto a Vittorio Sgarbi che ha deciso di inviare ai tre ragazzi un messaggio attraverso Facebook. Il critico d'arte ricorda che i componenti del gruppo, spiegando la propria decisione, hanno detto: "Non appoggiamo il populismo xenofobo".
Un po' troppo per chi, sottolinea, è stato lanciato da Tony Renis ("culo e camicia con Berlusconi, xenofobo e populista"). A questo punto l'attacco: "Andate a cantare e non rompete il cazzo. Andate da Trump e non fate le seghe, tre coglioncelli inutili andate e cantate di corsa, non in volo".



martedì 10 gennaio 2017

LISTA DEI DEBITORI INSOLVENTI DI MPS


Chi sono quelli che non hanno restituito i prestiti alla banca contribuendo a metterla nei guai? I nomi dei primi cento debitori di MPS devono essere resi pubblici, secondo il presidente dell'ABI Patuelli. E un emendamento lo chiederà. neXt quotidiano:  “È bene fare chiarezza, far luce sui prestiti andati a male, perché sono noti coloro che amministravano queste banche, sono ignoti coloro che invece non hanno restituito i prestiti alle medesime banche. E’ bene fare luce con un provvedimento di legge che deroghi gli obblighi della privacy”. A sottolinearlo oggi è il presidente dell’Abi Antonio Patuelli in un’intervista al Gr1 Rai. E sui debitori verso le banche afferma: “noi non sappiamo un bel niente perché noi siamo una associazione di banche che non riceve i flussi di vigilanza che oggi sono soprattutto in capo della Banca Centrale Europea e sono successivamente delle competenti autorità italiane. Quindi noi siamo una Associazione privata e come tutte le altre associazioni di categoria e per legge non riceviamo alcun flusso di notizie”. Quanto al fatto che il 70% delle sofferenze bancarie sia stato generato dai grandi istituti Patuelli taglia corto e dice: “lo vedremo quando sarà non solo possibile, ma anche legittimo conoscere nomi cognomi e indirizzi di questa casistica”. La lista dei debitori insolventi di MPS. Insomma, anche Patuelli si iscrive al partito di quelli che vogliono conoscere quali debiti e crediti hanno messo in ginocchio la banca senese. Insieme a Enrico Rossi, Mentana e Luigi Zingales, che ne ha parlato sul Sole 24 Ore:
Per cominciare, l’azionista-Stato dovrebbe pubblicare la lista dei primi cento debitori insolventi di Mps, facendo – se necessaria – un’eccezione per decreto alla legge sulla privacy. In secondo luogo l’azionista-Stato dovrebbe promuovere una vera e propria commissione di inchiesta interna, che faccia luce sulle cause del dissesto. Per rendere questa inchiesta possibile, lo Stato dovrebbe introdurre immediatamente il reato di “ostacolo alla giustizia” per tutti coloro che distruggono o occultano dati relativi a tutte le banche. Per finire, l’azionista-Stato dovrebbe imporre un cambio ai vertici, che non solo non hanno raggiunto lo scopo per cui erano stati nominati, ma appaiano troppo compromessi con la storia passata.


lunedì 9 gennaio 2017

FORZA ITALIA MOBILITA LA BASE


La strategia del Cavaliere in vista dell'ok di Strasburgo.Silvio Berlusconi dalla Sardegna continua a spronare i suoi parlamentari. Il desiderio è quello di rimettere in moto il partito, accendere l'orgoglio azzurro e individuare una strategia di crescita che riporti Forza Italia sopra il 20% rendendola trainante e protagonista. Politicamente in questa fase la tendenza è quella di un ancoraggio sempre più forte con il Ppe. In questo senso tre passaggi sono sotto i riflettori: il voto del 17 gennaio che potrebbe portare Antonio Tajani alla guida dell'Europarlamento, la definizione della nuova governance del Ppe (come vicepresidente potrebbe andare l'europarlamentare Lorenzo Cesa) e infine la sentenza di Strasburgo che secondo quanto scrive il Corriere della Sera, potrebbe arrivare a luglio. Un mosaico che si potrebbe completare con le elezioni tedesche dove sarà ancora protagonista Angela Merkel e la cui vittoria viene ritenuta auspicabile. In questo schema le primarie più che di coalizione potrebbero essere di partito, sussurra qualcuno, come in Francia o negli Stati Uniti. Inoltre Berlusconi sta pensando a una accelerazione sociale, a un piano contro la povertà con una particolare attenzione ai ceti storici di riferimento di Forza Italia, quindi autonomi, professionisti, commercianti e partite iva, sottoposti a un costante logoramento del loro potere d'acquisto o peggio a un vero e proprio impoverimento. Di certo, dopo 23 anni dalla sua discesa in campo, Berlusconi è ancora il fulcro politico del centrodestra, si sente bene fisicamente e vuole

venerdì 6 gennaio 2017

ORA SI METTONO LE BARRIERE... NON ERA FORSE MEGLIO METTERLE PRIMA ALLE FRONTIERE??


Mio Nonno avrebbe detto: "È inutile chiudere la stalla quando sono fuggiti i buoi." Automezzi comunali anche in pizza del popolo a Faenza per la Notte del Bisò,

BRISIGHELLA AL POSTO DEI TIGLI NEL PIAZZALE DELLA STAZIONE: CARTELLO PUBBLICITARIO E SEGNALETICA



Diversi amici segnalano che nel piazzale della stazione ora degli Alpini, al posto di due tigli che ornavano la piazza sono stati posti  un cartello stradale e nell’altro un cartello pubblicitario forse per il Parco della Vena del Gesso. Alla faccia del verde e la difesa degli alberi. Sindaco MISSIROLI può ripristinare la situazione precedente e sistemare il palo dell’illuminazione, non occorrono soldi…..

mercoledì 4 gennaio 2017

CENTRO DESTRA: SE UNITO PUO’ VINCERE CON IL 40%

RENATO BRUNETTA: Se il centrodestra si presenta unito può vincere con il 40% dei consensi”. Così Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, intervistato da QN.
“Il lepenismo – ha continuato – è una componente del centrodestra ma non è maggioritaria, nemmeno nella Lega Nord stessa, e non può essere il punto di ricaduta del centrodestra. Prima ce ne rendiamo conto tutti meglio è. Il centrodestra in Italia, come in Germania e in Francia, è plurale: quindi nessuna Opa ostile da parte di nessuno ma intelligenza e strategia per tenerlo insieme. Così si vince. La genialata di Berlusconi nel `94 è stata questa”.
Brunetta ha poi aggiunto: “Se si facesse una costituente del centrodestra vedremmo che la linea e il programma berlusconiano sono maggioritari. Le primarie si possono anche fare, perché no, ma scriviamo il programma e le regole e pesiamoci non sulle facce - ha concluso - ma sui programmi”.

martedì 3 gennaio 2017

15 ANNI DI EURO, EURO-DISASTRO DELL’ITALIA


Oggi l'euro compie 15 anni di vita, ma rischia di non arrivare alla maggiore età per evidente inadeguatezza. Anche coloro che lo hanno fortemente voluto si sono accorti che non regge e che serve solo a tedeschi e banchieri. In edicola dal 2 gennaio i 101 pentiti dell'euro, ma anche chi aveva provato a mettere in guardia dalle minacce della moneta unica, come Edward Luttwak: Esperto di geopolitica ed economia. Falco, conservatore e guerrafondaio. Americano di origini rumene con un’infanzia passata in Italia; è conosciutissimo al grande pubblico per le presenze nei nostri talk show. Queste le sue parole in un’intervista a Goffredo Pistelli: «L’euro? È stato un errore enorme per l’Italia. Voluto dai politici per sentirsi più europei e, qualcuno l’ha persino detto, per guardare in faccia i tedeschi: una cosa ridicola, come quando Mussolini voleva cercare di essere all’altezza di Hitler. Gli italiani non sono i tedeschi. Con l’euro non c’è e non ci sarà crescita. E ci sarà maggiore disoccupazione». Categoria: spaghetti western.