Da LIBERO - "Da qui
al 2018 - spiega ai suoi Silvio
Berlusconi - dobbiamo trovare un federatore. Il centrodestra
oggi è spappolato, abbiamo tre anni per ricostruirlo". Ci crede, il
Cavaliere, che compulsa i sondaggi e aggiunge: "Renzi è attorno al 32% come
consenso personale, io ho il 23 per cento. Lui è sempre in televisione, io no. Non possiamo che migliorare".
Di sicuro, Berlusconi, sta pensando a un rinnovamento del partito. Volti
freschi, facce nuove con cui stravolgere le prossime liste elettorali, nel
momento in cui dovranno essere compilate. In questo contesto si fa un gran
parlare anche del nuovo coordinatore del partito. Due i nomi in lizza. Il
primo, nonché più probabile, è quello di Antonio
Tajani, che nel frattempo - in tandem con il
"formattatore" Alessandro Cattaneo
- sta lavorando alla ricerca delle nuove leve azzurre, di giovani brillanti per
il rilancio del partito. Su Tajani, per inciso, si è espresso anche il sempre
informatissimo Luigi
Bisignani, che in tv, a Virus,
ha confermato che sarà lui il
prossimo coordinatore nazionale di Forza Italia. La
contendente, e anche questo è noto, è Mara
Carfagna. Tajani e Carfagna, due figure di primissimo piano con
una grande esperienza politica, che potrebbero
anche ambire alla leadership di Forza Italia. Prepotente ritorno - Il
partito, però, starebbe pensando di imporre l'inderogabile limite di tre mandati: una
circostanza che, per la leadership, escluderebbe tanto Mara quanto Antonio. Ed
è dunque in questo contesto che ritorna con prepotenza il nome di Marina Berlusconi. A
gettare benzina sul fuoco ci ha pensato lei in prima persona, con
l'"uscita da premier" di giovedì scorso, quando ha sparato ad alzo
zero contro il governo di Matteo
Renzi. Una dichiarazione il cui tempismo ha destato
qualche sospetto: ci sta
pensando davvero? E nonostante le smentite di rito (in verità
arrivate in passato, e non in quest'ultima circostanza) la possibilità che
l'impegno politico di Marina possa diventare realtà, oggi, forse, è più forte
di ieri.
Legittimo sospetto - E il fatto che
l'impegno politico possa diventare realtà viene in un qualche certo modo
confermato da un piccolo e significativo indizio che arriva anche da Il Giornale, il quotidiano
della famiglia Berlusconi, che quando si vocifera sulla candidatura di
Marina ci va sempre coi piedi di piombo. Eppure, in calce a un articolo firmato
da Fabrizio De Feo, si legge: "A detta di molti la presidente di
Fininveste e Mondadori potrebbe
essere l'unica con l'appeal necessario a regalare nuovo smalto
al partito e rilanciare il centrodestra". Un messaggio? Una richiesta? Oppure
un'anticipazione di ciò che sarà?
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