domenica 30 agosto 2015

ALLA PRANDINA (PD) CLANDESTINI E PUTTANE, E NOI PAGHIAMO PER UN BORDELLO IN CENTRO, ALTRO CHE GUERRA

PADOVA. Il sesso a pagamento non può essere tollerato in una struttura gestita della Prefettura, nell’ambito di un programma di accoglienza organizzato dal Ministero dell’Interno. Invece all’ex Prandina succede anche questo. Nella tendopoli dove attualmente sono accolti 320 profughi (dati ufficiali della Prefettura, in realtà oltre 400) c’è chi ha utilizzato i 2 euro e 50 cent di contributo diurno per fare sesso. Con chi? Con altre donne africane accolte nello stesso campo. Chi gestisce i migranti è corso ai ripari trasferendo in altre strutture sei nigeriane individuate come “fulcro” di questo mercato clandestino. Il problema è che il malcostume si è diffuso anche tra le donne sposate che cercano di rimediare qualche spicciolo nello stesso modo. Dopo l'attività di compravendita tra gli immigrati ospitati al Prandina si e' diffusa ora la voce di una seconda attività che avviene all'interno della tendopoli: sesso a pagamento. Una voce questa prontamente smentita con fermezza dal vicecapo gabinetto della prefettura di Padova: il dottor Alessandro Sallusto. Tutto questo mentre il numero dei profughi aumenta e il sindaco Massimo Bitonci chiede ulteriori controlli. 

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