giovedì 6 agosto 2015

MIGRANTI IN ITALIA, E’ DISASTRO. TUTTA COLPA DELLA KYENGE E DELLA BOLDRINI


«Non chiamateli clandestini», «siamo tutti clandestini», «aboliamo il reato di clandestinità», «non chiamateli immigrati ma migranti», «migranti in Italia», «gli italiani devono accogliere i profughi», «basta con l’egoismo di chi protesta contro i centri di accoglienza», «non è vero che c’è l’emergenza degli sbarchi». Un tam-tam continuo nel tentativo di convincere l’opinione pubblica che l’invasione era cosa buona e giusta. Perché è nel dna della sinistra, che spera sempre di arricchire il suo pacchetto di voti con nuovi innesti. Quelle frasi, quei concetti sono stati espressi in primis da due protagoniste della politica italiana: Cécile Kyenge e Laura Boldrini, non a caso le più bersagliate dal popolo del web. E quei concetti hanno poi portato allo sfascio, a una situazione insostenibile, a un’Italia che passivamente si fa scaraventare nel burrone. Di fronte agli sbarchi infiniti, il goverrno Renzi è l’unico in Europa a non muovere un dito, a non prendere un provvedimento, a brancolare nel buio. Incapace di pensare e di agire. Paralizzato dal buonismo. Condizionato dalla paura di perdere la faccia (anche se l’ha già persa).

 Migranti in Italia, il paragone con gli altri Paesi è da shock. Ed è questo che infiamma il dibattito su Facebook. Il paragone è specialmente con la Gran Bretagna, dove si discute la scelta di dare la caccia ai migranti “irregolari”. Anche i padroni di casa potranno – anzi dovranno – prendervi parte: sfrattando, senza badare al contratto d’affitto e senza attendere giudizi della magistratura, quei richiedenti asilo la cui domanda risultasse scaduta o non accolta. A prevederlo – come è noto – è una norma proposta dal governo conservatore di David Cameron, sullo sfondo della crisi dei migranti che cercano di raggiungere il Regno Unito da Calais, sul versante francese della Manica. C’è chi è favorevole e chi è contrario,  naturalmente. Ma una cosa salta sotto gli occhi: Londra è impegnata a salvaguardare la propria gente, com’è impegnata Parigi e com’è impegnata Madrid. Gli unici che guardano smarriti sono i ministri italiani. La colpa è tutta loro. A partire dalla Kyenge per arrivare alla Boldrini.


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