giovedì 28 gennaio 2016

GIORNO MEMORIA “FORZA ISRAELE, NOI DI FORZA ITALIA SIAMO CON TE”


 “La giornata della memoria è il modo migliore per guardare il presente. La Shoah ci guarda ancora con gli occhi delle sue vittime e ci fa vergognare non del passato ma dell’oggi. L’antisemitismo non è un rischio, ma un’evidenza di queste ore. Esso si esprime certo nella volontà di taluni Stati e dei loro leader di annientare Israele e di alimentare l’odio verso gli ebrei, ma ha focolai vivi e minacciosi in Europa e in Italia. Non basta puntare il dito contro le cellule dell’Isis o certi movimenti di estrema destra o di estrema sinistra, ma va denunciata l’acquiescenza che determina il clima intollerabile respirato dagli ebrei italiani, in pericolo per il solo fatto di farsi riconoscere come tali. Oggi va denunciato e combattuto con le armi della cultura e dell’informazione un antisemitismo da zona grigia di tanta opinione pubblica, ‘moderato’, pigro, che non muove le mani e non tira coltellate, condanna Auschwitz, e ci mancherebbe, ma guarda ai coltelli dell’Intifada a Gerusalemme o a Milano con indifferenza o giustificazionismo. In tanti devono farsi oggi l’esame di coscienza, e uscire dall’ambiguità. Forza Israele, noi di Forza Italia siamo totalmente con te”.
Così in una dichiarazione congiunta, a nome di tutto il gruppo di Forza Italia alla Camera, il presidente dei deputati azzurri, Renato Brunetta, e la portavoce dei parlamentari a Montecitorio, Mara Carfagna, che oggi interverrà in Aula in occasione della giornata della memoria.

martedì 26 gennaio 2016

BENZINA A 44 CENTESIMI AL LIBRO. MA RENZI NON TOGLIE LE TASSE COME AVEVA PROMESSO A PORTA A PORTA.


https://www.facebook.com/WIlM5s/videos/720945581339118/

ECCO LE PROMESSE NEL 2014 DI RENZI SULLA BENZINA ---> VERGOGNA!!! Oggi il prezzo del petrolio è 28,74 dollari al barile. Bassissimo ma pensate, in giornata è persino sceso sotto i 28 dollari, precisamente ha toccato 27,67 dollari al barile. Non succedeva dal 2003! Ebbene in quanti si staranno domandando “perchè se il petrolio costa così poco la benzina è così cara?”. C'è da dire che lo Stato strozzino applica tasse vergognose sulla benzina. Quelle tasse che il "Premier non eletto da nessuno" promise di “razionalizzare” entro il 2014!
L’unica colpa è dello Stato. Altro che le compagnie petrolifere. Oggi la benzina alla pompa potrebbe costarci 44 centesimi al litro. Ma non succederà mai. Mai il prezzo andrà sotto l’euro. Nemmeno se le compagnie petrolifere, stordite da un colpo di sole, dovessero iniziare a regalare a destra e a manca l’oro nero. Questo perché in Italia le imposte, che Matteo Renzi si guarda bene dal cancellare, gravano sul prezzo di benzina e diesel per oltre due terzi. Quando andiamo a fare rifornimento, insomma, dobbiamo tener presento che oltre a riempire il serbatoio della nostra auto, stiamo anche riempiendo le tasche di uno Stato famelico e incapace di amministrate i nostri soldi. Rispetto al 2008 il prezzo della benzina al netto delle tasse è inferiore del 18,8%. Il che, come fa notare Sergio Rizzo sul Corriere della Sera, si tramuta in “un rincaro del 31,4% esclusivamente attribuibile alle tasse”. Negli ultimi sette anni le accise sono, infatti, cresciute del 46% mentre il carico dell’Iva è aumentato del 21,8%. “Nel dicembre 2008 le accise pesavano su un litro di gasolio per 42,3 centesimi – spiega Rizzo – c’erano poi da sommare 18,53 centesimi di Iva: non il 20 per cento (livello dell’aliquota dell’imposta sul valore aggiunto allora vigente) rispetto ai 50,34 centesimi che all’epoca costituivano il prezzo della nafta al netto del carico fiscale, bensì quasi il doppio. Esattamente, il 36,8 per cento”. Questo perché l’Iva viene applicata anche sulle accise, non solo sul prodotto industriale. Insomma, lo Stato tassa anche le tasse. Sette anni fa le imposte sulle imposte toccavano i 60,82 centesimi, il 57,4% del totale. Oggi, continua Rizzo sul Corsera, “si è arrivati a 84,31, e siamo al 67,4% del totale. Una differenza di quasi 23,5 centesimi per litro, che proiettata sulle 22 milioni di tonnellate
di gasolio consumate annualmente in Italia significa per il fisco un maggiore introito di quasi 5,2 miliardi di euro ogni 12 mesi”. Tanto per capirci: le tasse sulle tasse valgono da sole circa 3 miliardi di euro sui consumi totali di gasolio.
Su ogni litro di benzina le imposte gravano per 72,8 centesimi. “Se si aggiunge anche l’Iva, considerando anche in questo caso l’impatto delle tasse sulle tasse – calcola Rizzo – il peso del prelievo fiscale sfiora un euro su un costo medio alla pompa di un euro e 421”. Insomma, poco meno del 70% del prezzo finale va al Fisco, quindi allo Stato. Quindi, non è così peregrino chiedersi perché sino a ora Renzi, che si vanta di abbassare le tasse ovunque, non ha ancora messo mano a questo furto legalizzato. Perché non possiamo pagare un litro di benzina 44 centesimi?
Perché dobbiamo finanziare un Fisco sanguisuga.



lunedì 25 gennaio 2016

CHI DIRIGE LA SANITA’ PUBBLICA, LA POLTICA O LA TECNICA!


Da Pavaglione Lugo
La Sanità di Faenza da Ravenna a Forli, un vantaggio per i cittadini.
Il Presidente della Provincia Claudio Casadio ha preso l'impegno di discuterne al prossimo consiglio provinciale con il nuovo direttore dell'ASL Romagna.
Vincenzo Galassini Consigliere provinciale Ravenna Forza Italia


Già, ma chi ha potere in merito a questa fondamentale scelta, come a tante altre, altrettanto importanti, in un settore la sanità, il più importante, il più "pubblico" dei settori.

Il direttore, il direttore generale o il presidente?
 In italiano direttore significa, tecnico; presidente, democraticamente eletto, significa politica, democrazia.
 Chi governa la nostra sanità, affidata ad un'"azienda"?
 Il Presidente della Provincia democraticamente eletto chiede ad un direttore se non pensa che sia il caso? Cosa lui intenda decidere in merito ad una questione posta da un amministratore anche lui democraticamente eletto dal popolo?
 Sarebbe davvero il caso che si ragionasse invece con gli Amministratori della Regione, anche loro espressione della volontà popolare, per poi chiamare il Direttore Generale per comunicargli cosa sia deciso dai rappresentanti del popolo, che tra l'altro i costi del Sistema Sanitario Nazionale è lui a pagare, compreso lo stipendio del Direttore Generale, ne è il proprietario.
Traspare una sorta di complesso di inferiorità, di sudditanza, della politica, verso i "Direttori Generali".....
 Arrigo Antonellini

sabato 23 gennaio 2016

QUALITA’ DELL’ARIA: SCADENTE, SOLO LA COLLINA ACCETTABILE


E’ letteralmente precipitata la qualità dell’aria in tutta la provincia di Ravenna e Faenza non è immune dalla situazione di disagio. In città sono stati registrati ben 38 ng/mc di PM10, praticamente il triplo di inizio settimana, e per oggi Faenza è attesa un’aria definita “scadente”. Per poter respirare bene e trovare la prima aria ‘accettabile’ occorre salire sulle colline almeno sopra Brisighella.

mercoledì 20 gennaio 2016

GALASSINI FI: AREA VASTA ROMAGNA, FAENZA CON RAVENNA MEGLIO FORLI. IL PRESDIENTE CASADIO ACCETTA LA PROPOSTA, SE NE PARLERA’ NEL PROSSIMO CONSIGLIO PROVINCIALE CON LA PRESENZA DEL DIRETTORE ASL AREA VASTA!


            La sinistra sta  cambiando tutta la politica istituzionale e infrastrutturale decisa da decenni con la proposta Delrio di eliminare l’importante opera dell’E55 e la riforma istituzionale,
La proposta di una vasta area Romagna per le Camere di Commercio sembra svanire dopo la proposta che le due Camere di commercio di  Ravenna e Ferrara contro la fusione  con Forli/Cesena e Rimini. 
Nella scelta ravennate forse c’è una logica: Ravenna e  Ferrara sono sull'asse dell’ Adriatica e Comacchio intende allearsi istituzionalmente! I  Comuni della Romagna Faentina hanno come loro perno l'asse della  via Emilia e di questo non possono  fare a meno.  Infatti è nato un progetto di sviluppo turistico tra Faenza  e Imola con la costituzione di una società parapubblica fra le due realtà. L'Unione dei Comuni della Romagna Faentina fa perno sulla  via Emilia.  Quindi la Romagna Faentina non  può non fare riferimento alla Camera di Commercio Forli-Rimini. Anche gli studi istituzionali per le elezioni dei deputati prevede che Faenza sia legato a Bologna, disminunendo il valore aggiunto faentino;
In questa logica  una riflessione sull’ dell’ area  vasta Romagna.  Sono state create 3  subaree, Ravenna  (comprendente Lugo e Faenza); Cesena-Forli, Rimini a senso che Faenza,  debba continuare ad andare a Ravenna? Scomodo sotto tutti gli aspetti non sarebbe meglio  a Forlì-Vecchiazzano che si raggiunge  con 15 minuti di auto! Pur non condividendo la politica istituzionale del Pd ravennate che ha vinto le elezioni regionali con il 40% dei votanti e il 40% dei consensi che rappresenta solo il 18% degli aventi diritto , CHIEDO: Viste le modifiche del PD sulle politiche istituzionali, il consiglio provinciale di Ravenna faccia una RIFLESSIONE  per l’interesse dei cittadini per un migliore utilizzo dei servizi erogati per il turismo, istituzionale, Camere di commercio e  in particolare per la Sanità da inserire con Faenza,  nell’asse della via Emilia con Forli investendo nella discussione i consigli comunali delle zone interessate. Vincenzo Galassini Consigliere Provinciale Ravenna FORZA ITALIA




martedì 19 gennaio 2016

GIUSTA LA DENUNCIA DI MANCATA TRASFARENZA ALL’INTERNO DEL PORTO DI RAVENNA E GLI INTRECCI POLITICI ED ECONOMICI CHE GIRANO ATTORNO ALLA SAPIR DI BUCCI


"Da molti osservatori della politica locale ormai è chiaro che gran parte dello scontro politico per le prossime amministrative passerà dal porto di Ravenna" - ha affermato Maurizio Bucci nella conferenza stampa di ieri, sabato 16 gennaio. "Per una parte della opinione pubblica si tratta e si è trattato di uno scontro personale: da una parte il presidente della Autorità Portuale Galliano di Marco, nominato dalla dirigenza del PD tramite Comune, Provincia e Camera di Commercio, e dall’altra il presidente di Confindustria Guido Ottolenghi, che ha trovato in appoggio proprio gli stessi soggetti del PD che in precedenza lo avevano nominato".
"Il tema è sul dragaggio dei fondali - ha continuato Bucci - indispensabile per il rilancio e la competitività del porto di Ravenna: dove riporre i fanghi, una operazione con un investimento di oltre 200 milioni di euro. I cittadini sono così venuti a conoscenza di termini come “Progettone”, logistiche con varie numerazioni, casse di colmate a terra o a mare e poi del ruolo di Sapir nella vicenda. La lista civica La Pigna è stata la prima ad avviare l’azione trasparenza, ritenendo che dagli intrecci economici all’interno di Sapir e dal ruolo che la stessa opera all’interno del porto si nascondano le reali motivazioni che hanno portato allo scontro. Non divergenze di opinioni e questioni personali, bensì interessi economici e incarichi politici che l’azione del presidente Di Marco hanno fatto emergere".
"E’ partendo da Sapir - sottolinea Bucci - società che per quanto ci riguarda non dovrebbe avere soci gli enti pubblici perché impresa portuale esercente l’attività terminalistica, e quindi esclusivamente commerciale, che intendiamo porre alla conoscenza dei cittadini ravennati gli intrecci che la investono. Che cosa centrano gli enti locali con l’attività di impresa portuale? Nulla, ma la presenza serve a garantire da una parte incarichi ben retribuiti ai vari soggetti politici che negli anni si susseguono, dall’altra il sostegno di pochi soggetti imprenditoriali, che pur essendo competitori della società, di fatto la gestiscono impedendo l’ingresso di nuovi operatori".
COME E’ GESTITA SAPIR
Secondo quanto riferisce Bucci, "Sapir spa è gestita da un Sindacato di voto tra:
1) Comune di Ravenna, attraverso Ravenna Holding proprietaria del 18,531%;
2) Provincia di Ravenna, socia al 9,956%;
3) Camera di Commercio, proprietaria dell’11,071%;
4) Argentario spa e Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, proprietarie del 14,076%;

sabato 16 gennaio 2016

SILVIO BERLUSCONI IN VISITA A CASA SGARBI PER FESTEGGIARE I 95 ANNI DEL PADRE.



ESTENSE. Com di Daniele Modica Sono le 12.30 quando tre lussuose berline nere saettano negli occhi stupiti di un passante nel centro del paese di Ro. In una di quelle auto, l’Audi con i vetri oscurati, c’è Silvio Berlusconi, scortato da agenti e guardie del corpo. Il presidente è arrivato nella tarda mattina di oggi per una visita di cortesia all’amico Vittorio Sgarbi, che lo ha invitato a pranzo a villa Cavallini-Sgarbi, a fianco alla farmacia. I motivi della visita sono molteplici: intanto visitare l’amico Sgarbi che si è da poco ripreso da un intervento al cuore; poi festeggiare i 95 anni del padre di Vittorio, senza scordare il recente lutto dovuto alla scomparsa della mamma, Rina Cavallini.
Già dalle dodici si era radunata di fronte alla casa del critico ferrarese una piccola folla di fotografi, forze dell’ordine, invitati, tra cui una bella ragazza, tal Carlotta, forse una modella, amica di Vittorio, all’apparenza poco più che maggiorenne . Poi si è presentato lui, Sgarbi, avvolto in una mantella di feltro, ha salutato gli amici, tra cui lo chef. Dopo l’arrivo di Elisabetta Sgarbi, pian piano ecco i vari invitati, compresi i direttori dei giornali, i generali e i comandanti, e finalmente le tre berline nere e l’ospite d’onore, Silvio Berlusconi. Mentre i bodyguard serrano i ranghi per non far passare nessuno che non sia autorizzato, Sgarbi va ad aprire la portiera dell’Audi e scende il presidente, con il suo celebre sorriso e in tenuta sportiva, quasi da casa, tuta e scarpe da ginnastica. Sgarbi fa gli onori di casa e le presentazioni. Berlusconi si sofferma solo su uno degli invitati: la bella ragazza di cui si è accennato. Il presidente sembra rispettare il suo copione. “Ti voglio dare subito un insegnamento – dice e il corteo si zittisce, aspettando la battuta che li faccia sganasciare tutti -: quando saluti un uomo, non stringere la mano così forte, altrimenti si impaurisce e scappa e poi non ti sposi più”. Risate generali. Poi tutti verso l’ingresso principale della casa. Sgarbi accompagna il presidente, mostrandogli cose, indicandogli persone, tutto in un’atmosfera di piacevole distensione: “Vedi – dice il critico – questo è più ricco di te”, “Questo albero ha i miei stessi anni”, e intanto arriva l’arcivescovo di Ferrara, Luigi Negri, accompagnato dal vescovo di un’altra diocesi. “Questo è l’arcivescovo di Ferrara, è uno che nella Chiesa è proprio di sinistra”, ironizza il padrone di casa. “Vieni Carlotta, fai vedere il paradiso al presidente”. Sgarbi scherza, Berlusconi racconta barzellette e il gruppetto di invitati assistono e partecipano con allegria, aspettando che sia pronto il pranzo. Primo di tortellini, almeno a giudicare dall’odore. La sala da pranzo è inaccessibile a causa delle guardie del corpo che la blindano. Appena pronto da mangiare è il momento della benedizione del pasto da parte degli alti prelati presenti e poi si inizia, ma a porte chiuse. Quando il pasto è iniziato arriva anche il noto gionalista Nicola Porro (Virus, Rai 2).

giovedì 14 gennaio 2016

FORZA ITALIA IN LUTTO: E’ MORTA LA CONSIGLIERA TERRITORIALE FRANCESCA VICO


Addio Francesca !!!
Gli Azzurri del '94 e Forza Italia piangono la scomparsa di Francesca Vico. con Giovanna Benelli e stata una storica militante e dirigente azzurra sin dalla prima ora. Francesca grande organizzatrice è stata una protagonista delle migliori stagioni di Forza Italia e mentre la ricordiamo con affetto esprimiamo il nostro dolore e abbracciamo i suoi famigliari in questi giorni di immenso dolore. Resterà sempre nei nostri cuori e nelle nostre menti e ci mancherà tantissimo
Francesca si è spenta lunedì, dopo una breve malattia, Francesca Vico, capogruppo di Forza Italia nel consiglio territoriale del Mare. La ricorda Alberto Ancarani, capogruppo azzurro in consiglio comunale: "Storica esponente azzurra sin dalla prima ora, Francesca era stata un'anima entusiasta sia di Forza Italia sia del Popolo della Libertà, oltrechè esponente di rilievo del Club Argentario". "Piango un'amica e una collega di tante battaglie sempre attenta alle esigenze dei più deboli e a quelle del suo territorio di residenza, che era Lido Adriano - aggiunge -. Francesca lavorava spesso dietro le quinte, ma con estremo entusiasmo. Tutta Forza Italia la ricorda con affetto e commozione e si stringe attorno alla famiglia in questo momento di grande dolore".


Ciao, grande e brava Francesca, vincenzo 

martedì 12 gennaio 2016

PER RILANCIARE IL TURISMO ARRIVANO 800MILA EURO DALLA TASSA DI SOGGIORNO.


AUMENTARE LE TASSE PALLINO DELLA SINISTRA

Fra pochi giorni la sinistra Imolese e Faentina dovrebbero  formalizzare la ripartizione delle quote, ed entro fine mese sì dovrebbe sapere con esattezza quali sono i soci che faranno parte della nuova società. La quale sarà privato-pubblica: i privati non dovranno scendere sotto il 51%, il resto sarà pubblico, in mano al Con.Ami* il consorzio che comprende 23 comuni, fra i quali quelli dell'Unione Faentina, ripartizione come ex Terra di Faenza, ma dove il pubblico domina.  Il progetto è auspicato dalla Città Metropolitana di Bologna e !a Regione Emilia Romagna e parte del  sostentamento. La nuova società non dovrebbe essere un'appendice degli uffici turistici ma sostenersi economicamente autosufficiente  con i proventi della tassa di soggiorno», già varata nell'Imolese e in procinto di esserlo in quelli del Faentino. Dai calcoli della sinistra la tassa dovrebbe valere 5OOmila euro l'anno nell'Imolese e potrebbe andare dai 230mila ai 300mila euro nel Faentino. «Il cda sarà nominato a marzo  costituito da sette o nove membri: in parti eguali Faenza e Imola (manuale Cencelli?), più il rappresentante del Con.Ami, che avrà il ruolo predominate II presidente sarà scelto a rotazione. Tra i soci pubblici, escono i Comuni e subentra loro il Con.Ami. Resta una presenza di altri soggetti pubblici, il Circondarlo Imolese e l'Unione della Romagna Faentina come nel fallimentare società Terre di Faenza che ha ceduto le quote al Con.Ami. In un momento di crisi turistica del Faentino crediamo che l’applicazione della tassa di soggiorno sia negativa e non faccia aumentare i turisti, considerato che la mgggiore parte è extraalberghiero e legato principalmente a turisti legati al Parco della Vena del Gesso, di passaggio. Vincenzo Galassini consigliere provinciale Forza Italia Ravenna

* Con.Ami ha rilevato le quote di proprietà del comune di Marradi, Brisighella e Faenza dell’ex acquedotto consorziale e delle sorgenti per andare a sostenere prima l’autodromo di Imola e ora il turismo,


venerdì 8 gennaio 2016

ZITTI ZITTI, GLI EURO BUROCRATI SI SONO AUMENTATI LO STIPENDIO ADDIRITTURA CON VALORE RETROATTIVO DA LUGLIO 2015 (LADRI)

Per i burocrati parassiti dell’Unione Europea, non serve festeggiare il Natale, perché per loro è Natale tutto l’anno. Se per molti italiani questo Natale 2015 è stato misero lo stesso non si può dire per questi parassiti di Bruxelles i quali non hanno perso occasione di garantirsi prima delle festività natalizie un aumento di stipendio del 2,4%. Buon Natale e sopratutto Buon Anno, vero?
La cosa più interessante e’ che questo aumento e’ addirittura retroattivo, per cui a fine anno hanno ricevuto un bonus in contanti dall’amministrazione dell’Unione Europea che ha tenuto conto degli aumenti a cui hanno avuto diritto da Luglio 2015 (!) e complessivamente tale aumento costerà ai contribuenti di tutta la Ue – italiani inclusi – qualcosa come 100 milioni di euro in più all’anno.
Com’e’ facile immaginare il primo a essersi premiato è stato il presidente della commissione europea Jean-Claude Junker il quale ha ottenuto per Natale un premio di 3679 euro e nel 2016 avrà un aumento dello stipendio che farà morire di rabbia tutti coloro che stanno soffrendo per via delle misure di austerità volute dall’UE.
Infatti nel 2016 Junker avrà un aumento di stipendio di 6348 euro così che il totale guadagnato sarà di 316.466 euro, superiore a quello del primo ministro britannico David Cameron e questo non è che l’inizio. Infatti a questo vanno aggiunti 47.019 euro di indennità residenziale e 16.986 euro di rimborsi spese e poi quando lascerà l’incarico riceverà una indennità di aggiustamento di 26.121 euro più un’indennita’ di transizione di 125.386 euro per 3 anni e una pensione di 66.374 euro che potrà incassare dopo i 65 anni.
A rivelare questi dati e’ stato il Daily Mail il quale li ha usati per convincere i cittadini britannici della necessità di uscire dalla UE e il leader dello UKIP Nigel Farage non si e’ fatto scappare l’opportunità’ di commentare negativamente su questo spreco inaccettabile di denaro pubblico.

lunedì 4 gennaio 2016

CASSA RISPARMIO DI FAENZA…….


Tiziano Cericola - C'era una volta la Cassa di Risparmio di Faenza, ma non era trendy per cui l'hanno fusa con quella di Lugo, ed è diventata la Banca di Romagna. Poi anche questa non era "performante" per cui l'hanno messa nel gruppo con la Cassa di Risparmio di Cesena. Grande operazione entrare in società con chi è tre volte più grosso di te: chissà chi comanda nel gruppo ... E adesso si svela ciò che da tempo girava per la piazza: quelli di Cesena hanno messo troppa carne al fuoco e si sono scottati le dita ... . Morale della favola: adesso l'advisor cercherà un socio di capitale che prenda la maggioranza del capitale, mettendo in riga le tre fondazioni bancarie che (poverine) dovranno anche ringraziarlo perché altrimenti dovrebbero svalutare le loro partecipazioni creando un buco enorme nei loro bilanci. Chissà se i responsabili di questi disastri verranno inquisiti dalla magistratura e se saranno chiamati a risarcire i danni provocati: io ne dubito, però mi auguro di essere smentito.
 Comunicato Stampa Cassa di Risparmi di Cesena

“FUTURO DIFFICILE, CARISP SOLIDA“. L’ISTITO VERSO IL RINNOVO COMPLETO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Leggi articolo Resto del Carlino di Cesena