giovedì 14 aprile 2016

IMPORTANTE ANDARE A VOTARE E SOPRATTUTTO PERCHE’ E’ IMPORTANTE VOTARE NO


Come sapete domenica 17 aprile si voterà per il referendum sulle concessioni per l' estrazione di gas (e in minima parte di petrolio) nel mar Mediterraneo, ne abbiamo già scritto in questo articolo. Io dal giorno 15 al giorno 22 sarà a Chennai per lavoro, e non potendo dare il mio contributo con il voto, vorrei almeno provare a dare un contributo cercando di spiegare perchè é importante andare a votare, e sopratutto perchè é importante votare NO. A questi 3 motivi di carattere economico e tecnico, vorrei aggiungerne uno riassuntivo: é importante andare a votare, e votare NO, perchè chi vuole che votiate SI mente, spudoratamente, lo fa per manipolarvi, senza ritegno e senza vergogna. Dovete andare a votare, e votare NO, per far capire a queste persone, a questi bugiardi, che non possono prendervi per il culo così facilmente  Come ormai saprete il quesito chiederà se si vuole abolire un passaggio della attuale formulazione della legge che permette la possibilità di rinnovo delle concessioni estrattive oltre il loro limite, e fino all' esaurimento del pozzo su cui stanno già operando. Come ormai dovreste sapere il referendum non ha nulla a che vedere con nuove trivellazioni, con nuova ricerca, nè con l' indipendenza energetica, nè tanto meno con oleodotti e lavorazioni su terra. Ci tengo a specificare quest ultimo punto perchè in questi giorni una marea di propagandisti per il SI sta tempestando Internet con foto di 'disastri ambientali' per spingere l' opinione pubblica nella propria direzione; lo fanno però con articoli che con il referendum non hanno nulla a che fare, come nel caso di questa perdita di petrolio in Francia da un oleodotto terrestre.  Come potete vedere, nell' articolo, pur trattando di petrolio, c' é l' immancabile riferimento al nostro referendum. Puro terrorismo mediatico.
Allora perchè é importante andare a votare e votare per il NO?
Per vari motivi, che voglio qui riassumere:
- perchè la motivazione ambientalista e turistica del fronte del SI secondo la quale prolungare la vita di queste concessioni danneggerebbe il turismo é una bufala di prima categoria, e chiunque sostenga questa motivazione é un bugiardo se non un incompetente. Dati alla mano non esiste nessuna relazione tra la presenza di trivelle nella fascia delle 12 miglia marine e presenza turistica.... e se non volete credere alla ovvietà del fatto che queste trivelle spesso a occhio nudo nemmeno si vedono, e che ai turisti della presenza di trivelle non gliene frega niente (non vano certo a prenotare le vacanze con la mappa delle trivelle), forse potrete chiedere a chi ha studiato il fenomeno e ha prodotto uno studio apposito, con tanto di grafico. Eccolo qui. Vi prego di fare attenzione alla data dell' articolo: Giugno 2014.
- perchè se la quantità di gas estraibile dai pozzi in concessione a società italiane, anche ammettendo che venga tutto usato in Italia, non serve certo a coprire il fabbisogno italiano energetico, é un contributo di circa il 2-3% che aiuta a importare di meno, e sopratutto fa andare avanti per almeno un decennio la filiera di lavorazione già in esercizio. I sostenitori del SI vogliono farci credere che si potrebbe tranquillamente investire in rinnovabili che darebbero più lavoro di quanto ne dia l' attività estrattiva e lavorativa di questo gas, il problema di fondo però é che i posti di lavoro nel campo delle



rinnovabili 1) non sono sicuri 2) non sono durevoli. Se con 'rinnovabili' si intendono eolico e fotovoltaico come fanno questi ambientalisti incompetenti, é interessante notare come con la stessa facilità con cui sorgono nuove aziende (quindi presumibilmente, ma non certamente, nuovi posti di lavoro) altrettanto facilmente queste aziende falliscono e chiudono i battenti, sia per la eccessiva concorrenza, sia per la temporaneità intrinseca degli investimenti sul rinnovabile. Anni fa abbiamo fatto una cernita (che sarebbe interessante aggiornare) riguardante i fallimenti nel campo del rinnovabile. Vi rimandiamo al nostro articolo. 
- perchè nonostante quanto dicano gli ambientalisti, ed anche 'eminenti' scienziati che in questi giorni hanno firmato una lettera aperta per spronare a votare per il SI, le rinnovabili non potranno mai sostituire le fonti fossili. Costoro continuano a ripetere mantra su quanto nel corso degli anni il rinnovabile sia aumentato, su quanti investimenti son stati fatti, sui 'raddoppi' di produzione o di installazione. La verità, al netto delle loro cazzate, è che in Italia - a noi interessa la nostra situazione - dopo decenni di investimenti sul rinnovabile, la situazione é tragica. Dopo decine di miliardi di investimenti, nell' ultimo rapporto ufficiale sull' efficienza e la produzione del rinnovabile (con dati 2013) l' efficienza di tutte le fonti si attesta sul 25% del teorico ottenibile, e questa efficienza é dovuta specialmente a idroelettrico e biomasse, non a solare ed eolico. Con i dati 2015, tutto il solare installato in Italia produce energia con una efficienza reale del 14.9%. Se non vi rendete conto di cosa significa, significa che noi abbiamo costruito (e pagato) per produrre 100 invece produciamo solo 14.9. La generazione energetica di rinnovabile rispetto al totale nazionale cresce lentamente, e ci vorrebbero non meno di 20-25 anni per poter arrivare ad avere oltre il 60% di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Si arriverebbe a circa un 65%, dovendo ancora mantenere in uso le fossili, e dovendo impegnare altre decine di miliardi di euro in investimenti e centinaia di ettari di territorio, con consecutivi ulteriori aumenti del costo stesso dell' energia. Stranamente però gli stessi idioti che parlano di aumentare le rinnovabili (quindi implicitamente di costruire nuovi parchi eolici e solari), sono gli stessi idioti che ci bombardano con la lotta al 'consumo del suolo'.  Alessandro Demontis




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