martedì 24 maggio 2016
SAGGIA DECISIONE DEL COMUNE DI CESENATICO: RECESSO DALL’ACCORDO AMMINISTRATIVO FRA COMUNE DI CESENATICO E AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FORLI’-CESENA PER LA GESTIONE DEL PIANO STRUTTURALE COMUNALE DI CESENATICO A NORMA DELLA LEGGE REGIONALE 20/2000.
Con delibera del Consiglio Comunale del 2006 il comune di Cesenatico, unico comune costiero a decidere questo passo, approvava il Piano Strutturale Comunale (PSC) associato tra il Comune stesso, la provincia di Forlì Cesena ed altri 6 Comuni (Borghi, Gambettola, Mercato Saraceno, Roncofreddo, Sogliano, Verghereto) in variante al Piano Provinciale (PTCP), approvato nel 2010 e valevole fino al 2035. Oggi il Comune di Cesenatico ha deciso di sganciarsi da questo piano associato. IL SINDACO BUDA. Il progetto è andato il Consiglio comunale l’8 ottobre. Il Sindaco in qualità di assessore all’Urbanistica Buda s’addentra nell’importante tematica: “ Siamo i primi a sganciarci da questo Piano associato che non fa altro che complicare la vita ai cittadini. Oggi i tempi per la pratiche edilizie sono troppo lunghi e con la riforma delle Provincie le competenze urbanistico – edilizie probabilmente passeranno alle Regioni dilatando ancora di più i tempi. Pertanto lunedì (l’8 ottobre ndr) è stato chiesto al Consiglio comunale di recedere da tale accordo associato. Ciò permette al comune di Cesenatico di tornare, dopo tanti anni, in pieno ed esclusivo possesso del Piano strutturale comunale e di procedere celermente agli ulteriori strumenti urbanistici richiesti dalla legge quali il RUE ed il POC. Questo porterà un grande vantaggio per i cittadini. Innanzi tutto l’interlocutore per le pratiche urbanistico edilizie diventa uno solo : il comune di Cesenatico. Ciò permetterà un grande risparmio di tempo ed uno snellimento burocratico. Questa importante decisione va nella direzione di snellire i tempi e la burocrazia intrapresa dal mio assessorato, non è accettabile attendere anni per avere i permessi a costruire una attività o una residenza! E’ un modo per rilanciare anche l’economia, meno burocrazia uguale più reddito”
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