Il consuntivo del bilancio dell’Ausl della Romagna
ha chiuso con un utile pari a 44.124,28 e fra gli aspetti positivi emergono,
tra gli altri, i lusinghieri investimenti complessivi per oltre 18 milioni
di euro. Questi dati presentati ai componenti della Conferenza socio sanitaria
territoriale – sindaci e presidente della Provincia di Ravenna – hanno
ottenuto, come prevedibile, l’
unanimità anche se, alla luce di questa situazione economico finanziaria,
continua a mantenersi molto soft
l’impegno rivolto agli ospedali di Faenza e di Lugo. A Faenza, ad esempio, si prevedono interventi a favore del Pronto
soccorso con un impegno di spesa di 678.433 euro, ma poi null’altro.
Addirittura per Lugo non sono previste opere di adeguamento né tantomeno
investimenti di alcun tipo, mentre si concentra la totalità delle
risorse disponibili nei quattro ospedali principali di Ravenna, Forlì’ Cecena e
Rimini.
Dal comunicato ufficiale dell’Azienda sanitaria, oltre alla mancanza
d’investimenti in questi due ospedali con un bacino di utenza di circa duecento
mila abitanti, si fatica a intravvedere un loro futuro e, soprattutto,
preoccupa la diffidenza dei loro cittadini che preferiscono accedere ad altri
ospedali spesso fuori dal perimetro aziendale. Cittadini disposti a invertire
la loro tendenza unicamente a fronte d’impegni certi e concreti sul piano dell’implementazione dei
servizi e delle risorse umane affinché si possa
raggiungere un clima di indispensabile fiducia e tranquillità. Dai dati
in oggetto, tuttavia, come appare evidente, non arrivano certamente segnali
confortanti, mentre i sindaci dei territori approvano senza proferire
considerazione alcuna. Nel comunicato aziendale si citano, infine, 159 nuove assunzioni, ma sarebbe interessante
capire di quali professionalità si tratta e in quali sedi sono assegnate queste nuove risorse umane.
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