PRIMA DI TUTTO VA DETTA LA VERITA’ DEI FATTI, ALTRIMENTI SI NEGA LA LIBERTA’ DI SAPERE, TIPICA DEI REGIMI COMUNISTI
In un comunicato del 12 agosto l’Assessore regionale alle scuola Bianchi annunciava con la solita approssimazione e voluta mala informazione tipica di chi vuole a tutti i costi colpire senza peraltro avere nulla di costruttivo da proporre, che su 350 docenti richiesti a livello regionale, ne sono stati concessi solo 91 in organico di fatto. Adducendo come motivazione che il numero di 350 è la soglia minima per far funzionare il sistema scolastico in Emilia-Romagna. Forse questa è la sua sogli minima, la soglia che secondo lui serve per far funzionare il sistema. Subito, a ruota, il zelante Governatore Errani, annuncia la richiesta di un incontro con il Ministro Gelmini al fine di affrontare il complesso problema degli organici. Il problema non sussisterebbe e dunque non sarebbe nemmeno complesso se proprio il Partito comunista (di cui Errani è autorevole esponente) e il sindacato non avessero contribuito a renderlo tale. Comunque, dato il Governo e il Ministro Gelmini, che non sottostanno a logiche clientelari, stanno ponendo rimedio anche a questo uso assistenzialistico che è stato fatto della scuola negli ultimi 40 anni. Vediamo di fare, quindi un po’ di ordine. Quello che l’Assessore Bianchi e che nemmeno il Governatore Errani hanno detto è che (notizia della scorsa settimana) è stato reso noto ieri con il Decreto Ministeriale n. 75 del 10/8/2010 più allegati e tabelle analitiche (consultabile e scaricabile sul sito
www.istruzione.it) l’assunzione di 10.000 docenti e 6.500 a livello nazionale, ripartiti in contingenti regionali e provinciali. Per la provincia di Ravenna erano stati chiesti 67 posti così ripartiti: 17 per la Scuole dell’Infanzia, 19 per la Scuola Primaria, 14 per la Scuola Secondaria di I° grado e 17 per la Scuola Secondaria di II° grado. In organico di fatto sono stati concessi 91 posti a livello regionale, che attendiamo di sapere come sono ripartiti. Ma con il DM 75 la regione Emilia-Romagna e quindi l’Ufficio Scolastico Regionale di Bologna, avrà a disposizione 817 posti di personale docente ed educativo così suddiviso a livello provinciale: 155 per la Scuola dell’Infanzia, 145 per la Scuola Primaria, 116 per la Scuola Secondaria di I° grado, 61 per la Scuola Secondaria di II° grado, 338 per il sostegno e 2 di personale educativo. La provincia di Ravenna ha avuto: 17 posti per la Scuola dell’Infanzia (tutti quelli richiesti), 17 per la Scuola Primaria su 19 richiesti, ai quali però si andranno ad aggiungere quelli in organico di fatto (di cui solo il sindacato è a conoscenza), 11 posti per la Scuola Secondaria di I grado (più organico di fatto), 6 posti per la Scuola Secondaria di II grado (più organico di fatto) e 26 posti per il sostegno (più organico di fatto). Ora che i cittadini hanno il quadro completo e in attesa che vengano comunicati pubblicamente gli organici di fatto (che non capiamo il perché debbano essere di pertinenza solo dei sindacati e solo in un secondo momento resi noti…), ci si può confrontare sul bisogno reale del sistema scolastico. Ma prima di tutto va detta la verità dei fatti, altrimenti si nega ai cittadini a libertà di sapere come stanno le cose, tipica dei regimi totalitari stile sovietico.
www.istruzione.it) l’assunzione di 10.000 docenti e 6.500 a livello nazionale, ripartiti in contingenti regionali e provinciali. Per la provincia di Ravenna erano stati chiesti 67 posti così ripartiti: 17 per la Scuole dell’Infanzia, 19 per la Scuola Primaria, 14 per la Scuola Secondaria di I° grado e 17 per la Scuola Secondaria di II° grado. In organico di fatto sono stati concessi 91 posti a livello regionale, che attendiamo di sapere come sono ripartiti. Ma con il DM 75 la regione Emilia-Romagna e quindi l’Ufficio Scolastico Regionale di Bologna, avrà a disposizione 817 posti di personale docente ed educativo così suddiviso a livello provinciale: 155 per la Scuola dell’Infanzia, 145 per la Scuola Primaria, 116 per la Scuola Secondaria di I° grado, 61 per la Scuola Secondaria di II° grado, 338 per il sostegno e 2 di personale educativo. La provincia di Ravenna ha avuto: 17 posti per la Scuola dell’Infanzia (tutti quelli richiesti), 17 per la Scuola Primaria su 19 richiesti, ai quali però si andranno ad aggiungere quelli in organico di fatto (di cui solo il sindacato è a conoscenza), 11 posti per la Scuola Secondaria di I grado (più organico di fatto), 6 posti per la Scuola Secondaria di II grado (più organico di fatto) e 26 posti per il sostegno (più organico di fatto). Ora che i cittadini hanno il quadro completo e in attesa che vengano comunicati pubblicamente gli organici di fatto (che non capiamo il perché debbano essere di pertinenza solo dei sindacati e solo in un secondo momento resi noti…), ci si può confrontare sul bisogno reale del sistema scolastico. Ma prima di tutto va detta la verità dei fatti, altrimenti si nega ai cittadini a libertà di sapere come stanno le cose, tipica dei regimi totalitari stile sovietico.
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