Per l’assunzione gestionale diretta da parte del Comune di Casola Valsenio dei servizi idrici già svolti da Hera S.p.A. in conformità al pronunciamento referendario del 12 e 13 Giugno 2011; Premesso che con i referendum sulla legge 3 aprile 2006 n° 152 (Prodi-Bersani-Di Pietro) e la legge 25 settembre 2009 n° 135 (disposizioni per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze di giustizia della Comunità europea) gli elettori hanno deciso che il servizio di distribuzione dell’acqua non possa essere affidato a privati dietro regolare gara e che ogni investimento che viene fatto non possa essere remunerato, ma debba avere una natura non finalizzata al conseguimento di utili;; Constatato che il Sindaco di Casola Valsenio, così come la generalità dei sindaci del nostro territorio, si è battuto in prima fila, nelle occasioni ufficiali e non, per convincere quanti più cittadini ad esprimersi favorevolmente per l’abolizione delle leggi oggetto di quesito; A conoscenza che sul territorio comunale di Casola Valsenio tutti i servizi idrici di acquedotto, depurazione e fognatura sono affidati ad Hera S.p.A.: Considerato che Hera è una Società per Azioni quotata in borsa e come tale con l’obbligo di profitto e di remunerazione del capitale immesso dagli investitori secondo obiettivi e finalità che risultano essere in evidente conflitto con quanto sostenuto dai promotori e sostenitori del referendum, fra cui si annoverano i succitati sindaci; Dato atto che stante la soppressione della legislazione a suo tempo voluta, con rara unità di intenti e di vedute, sia dal centrosinistra sia dal centrodestra, il sindaco è "fuori dalla legge" se non riporta subito il servizio di distribuzione dell’acqua sotto la gestione comunale e se non fa ricadere gli oneri per eventuali interventi ed investimenti sotto la fiscalità generale e non nelle tariffe, si impegna il signor Sindaco: a disporre il ritiro dell’affidamento ad Hera SpA della gestione dei servizi idrici di acquedotto e depurazione svolto sul territorio comunale nelle more dei provvedimenti attuativi da assumersi dal Governo a seguito del pronunciamento referendario del 12 e 13 Giugno 2011ad assumere in house la gestione del servizio e comunque provvedendo al controllo diretto del servizio stesso in conformità allo spirito e alla lettera del responso dei cittadini
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