La bufala della riforma delle Province,
voluta da Letta, Delrio e Renzi, nella realtà le mantiene, ma gestite con nuovi
amministratori che rappresenteranno i Comuni. La tanto decantata “riforma” ha
previsto l’aumento dei consiglieri e assessori comunali e non da consiglieri
provinciali eletti dai cittadini, il tutto senza minori spese e mantenimento
della struttura attuale. La Provincia di Ravenna, rimasta per legge l’unica in
Emilia-Romagna, ha ancora consiglieri provinciali eletti che scadranno
fra due anni, ieri, ha approvato il bilancio 2014.
Forza Italia e l’UDC hanno proposto in
premessa un emendamento che prevedeva l’eliminazione della spesa a rimborso
indennità al Presidente, Assessori e staff politico, consiglieri provinciali
con un risparmio di 886.000euro su una spesa corrente di 55.000.000euro, per
indirizzarli alle spese correnti alle strade e scuole di competenza
provinciale. L’emendamento è stato respinto dalla maggioranza di sinistra ha
trovato l’adesione della Lega Nord mentre i rappresentanti NCD hanno
abbandonato l’aula.
Il
voto contrario al bilancio di Forza Italia è motivato dalla mancanza di un
piano di uscita dalle società partecipate dalla Provincia di Ravenna con il
clamoroso caso della situazione della Società STEPRA al 100% di proprietà
pubblica che inciderà nei prossimi anni sui bilanci dei pubblici per il “buco”
finanziario creato di 30milioni di euro. Forza Italia ha denunciato la
riduzione delle spese per le strade a causa della riduzione di 1.800.000 euro
per il 2014 e 2.700.000 per il 2015, voluto da “Renzi” per finanziare i
“mitici” 80 euro! Inoltre ha denunciato che nel bilancio manca l’indicazione
dei fondi “proclamati” da Renzi in questi giorni per fare partire i “cantieri
nelle scuole” promessi per il prossimo luglio, ma nella realtà mancano
ancora quelli promessi l’anno scorso. FORZA ITALIA Galassini
Vincenzo
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