mercoledì 3 dicembre 2014

PROFUGO SPACCIAVA DALL’HOTEL: NON PUO’ ESSERE ESPULSO PERCHE’ RISCHIA PERSECUZIONI


FELTRE – Per quella droga che era forse destinata agli studenti era finito in carcere, ora per lui, profugo arrivato a Feltre dalla Liberia, è arrivata la condanna. Diallo Daouda, 32 anni, assistito dal suo avvocato Marzia Ianese, è stato giudicato in tribunale a Belluno nei giorni scorsi, con rito abbreviato, dal gip Giorgio Cozzarini. Per quella droga ritrovata nella stanza dell’albergo dove era ospitato (144 dosi) è stato condannato a 2 anni e 4 mesi e 6 mila euro di multa. Li dovrà scontare, qui in Italia, perché per i profughi c’è il divieto di rimpatriarli al loro paese, dove potrebbero subire persecuzioni, visti i motivi per i quali hanno lasciato le loro case (guerre e persecuzioni).
E certo, rischia le persecuzioni in Liberia. Meglio qui a spacciare.

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