FELTRE – Per quella droga che era forse
destinata agli studenti era finito in carcere, ora per lui, profugo arrivato a Feltre
dalla Liberia, è arrivata la condanna. Diallo
Daouda, 32 anni, assistito dal suo avvocato Marzia Ianese, è
stato giudicato in tribunale a Belluno nei giorni scorsi, con rito abbreviato,
dal gip Giorgio Cozzarini.
Per quella droga ritrovata nella stanza dell’albergo dove era ospitato (144 dosi) è stato condannato a 2 anni e 4 mesi e 6 mila euro
di multa. Li
dovrà scontare, qui in Italia, perché per i profughi c’è il divieto di
rimpatriarli al loro paese, dove potrebbero subire persecuzioni, visti i motivi
per i quali hanno lasciato le loro case (guerre e persecuzioni).
E certo, rischia le
persecuzioni in Liberia. Meglio qui a spacciare.
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