"Sono rimasto molto stupito", afferma il Consigliere regionale Bazzoni, "nel leggere giovedì sui quotidiani una dichiarazione dell'Assessore Peri di attacco al Governo per un presunto mancato finanziamento della bretella ferroviaria porto-linea per Faenza. I problemi del porto di Ravenna, per colpa della Regione che non l'ha mai riconosciuto e promosso, sono tali e tanti che Peri non può cavarsela scaricando su altri un piccolo intervento che potrebbe fare la FER (Ferrovie emiliano- romagnole). Nel Piano regionale integrato dei trasporti sono previsti ingenti investimenti stradali e ferroviari in tutta l'Emilia e niente in Romagna; significativamente non si prevede nulla per il trasporto merci a Ravenna. Il neoeletto Presidente della Provincia, Casadio, si è distinto come Sindaco di Faenza per non avere fatto lo scalo merci in 10 anni ed essere riuscito a far prendere, a causa di ciò una multa di 500.000 euro alla società pubblica costituita. Nè la Regione, né la Provincia ed il Comune hanno minimamente preso in considerazione la mia proposta di un treno diretto Ravenna-Faenza-Firenze, che poteva chiamarsi "il treno di Dante" e per il quale giace inevasa dal 2010 una mia mozione al Consiglio
regionale, in cui si chiedeva di prendere contatto con la Toscana per la sua istituzione, visto che ne esiste già uno Firenze-Faenza delle Ferrovie Toscane. Per quanto riguarda la Metropolitana di costa, faccio notare che il PRIT (piano regionale integrato dei trasporti) non prevede né progettazione né finanziamenti, da parte della Regione, per la provincia di Ravenna e Forlì-Cesena, limitandosi a promuovere una tratta brevissima fra Cattolica e Rimini e non citando assolutamente l'80% della riviera. I problemi logistici del porto di Ravenna, di cui la Regione non si vuole occupare, sono tali e tanti che francamente suona molto stonata la battuta di Peri su una bretella di poche centinaia di metri; tutto questo mentre la Regione Emilia-Romagna finanzia il trasporto delle merci tramite le sue ferrovie al porto di La Spezia.Trasporti ed infrastrutture sono materie concorrenti fra Stato e Regione e Ravenna avrebbe bisogno di un coordinanento ed un impegno comune dei due enti; con le basse polemiche ed insinuazioni a soli fini di auto giustificazione non si produce nulla di buono. È ora che Provincia e Comune, se ci tengono al tessuto economico ed allo sviluppo, si affranchino dal dominio opprimente e dal "pensiero unico" della Regione Emilia-Romagna e comincino a rivendicare una diversa attenzione."
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