martedì 31 maggio 2011

SERVE DISCUSSIONE PROFONDA MA NON AUTODISTRUTTIVA

"Ragionevolezza vuole che si comprenda e si riconosca ciò che sembra emergere: il centrodestra ha raccolto un risultato negativo, soprattutto legato alla scelta di non partecipare al voto di quote rilevanti del nostro elettorato. E’ a questi cittadini e alle loro ragioni che occorre rispondere. Una parte significativa del Paese non ha alcuna intenzione di mandare al governo la sinistra (un’armata Brancaleone che andrebbe da Di Pietro a Fini, senza progetto e senza prospettive), ma - al tempo stesso - esprime un richiamo severo e fortissimo a noi.  E’ accaduto in numerosi Paesi occidentali in questi anni: le elezioni di medio termine hanno determinato nette sconfitte dei partiti di governo, dagli Stati Uniti alla Francia alla Germania. Ora tocca anche a noi, che per di più dobbiamo misurarci con un fattore tutto italiano ed endogeno rappresentato dal vero e proprio assedio mediatico e giudiziario in corso da anni contro Silvio Berlusconi. In quei Paesi, nessuno ha chiesto o sollecitato crisi di Governo, ma tutti hanno ascoltato fino in fondo il messaggio venuto dalle urne: lo stesso dobbiamo fare qui in Italia. Il Governo Berlusconi ha il diritto-dovere di governare fino a fine legislatura: poi saranno gli elettori a giudicare. Quindi, serve una discussione profonda ma non autodistruttiva. Occorre sostenere la leadership di Silvio Berlusconi, assicurare una nuova spinta liberale all’azione di governo dei prossimi due anni (in particolare sul terreno economico e fiscale, dopo che per un triennio l’Esecutivo ha avuto il grande merito di tenere i conti pubblici sotto controllo, nel pieno di una tempesta mondiale), e far crescere e articolare un partito che - va ricordato - ha appena due anni di vita ed e’ ancora saldamente il primo partito d’Italia (dopo avere vinto le politiche del 2008, le europee del 2009 e il turno amministrativo del 2010). Non e’ il momento delle colpevolizzazioni reciproche, ma della lucidità e delle risposte urgenti legate ai temi concreti che importano ai cittadini. La fatica della politica e’ quella di tentare di trarre da un male un bene, ascoltando la voce degli elettori, e accelerando il cammino per la modernizzazione liberale del Paese". Daniele Capezzone, portavoce Pdl.

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