mercoledì 4 maggio 2011

UNA CITTA’ NE’ CARNE NE’ PESCE, RAVENNA DEVE CAMBIARE

"Mezzo secolo di dominio della sinistra - commenta Nereo Foschini, candidato sindaco di Ravenna per Popolo della Libertà e Lega Nord) - ha tolto ogni caratteristica positiva ad una grande città che in passato è stata due volte capitale. Dietro un antifascismo conclamato buono solo per le celebrazioni e lo "spirito di corpo" dei tanti comunisti camuffati da democratici, Matteucci ed il PD tentano di nascondere un fallimento gestionale ed un sordo dominio ferreo su tutta la vita civile, che ha fatto perdere ogni identità a Ravenna.

Ravenna non è più una città agricola, perché l'agricoltura è stata intesa, dai compagni di Matteucci, solo come un serbatoio di voti da controllare attraverso le organizzazioni professionali e le cooperative rosse e nulla il Comune ha mai messo in atto per favorirne lo sviluppo e trasformazione anche in senso industriale;
Ravenna non è più una città industriale, perché il grande insediamento petrolchimico è in crisi da anni, nelle sue varie espressioni ed il Comune ha sempre osteggiato uno sviluppo nel senso delle risorse energetiche, opponendosi anche alla costruzione di un rigassificatore, che voleva dire lavoro, tecnologie, ruolo primario della città nella regione;

Ravenna non è più una città dei trasporti e della logistica, anche perché La Regione, governata dai compagni di Matteucci e dal ravennate Errani, ha sempre disconosciuto il porto di Ravenna, preferendo rapportarsi ed investire verso i porti di Livorno e La Spezia. Lo stesso hanno fatto con le ferrovie, consentendo alla Regione di non occuparsi della Romagna e di Ravenna in particolare; e pensare che la FER (ferrovie emiliano-romagnole) ha come Presidente il ravennate compagno Maioli;

Ravenna non è più la città della cultura e del turismo, anche perché il "sindaco sceriffo", con ordinanze strampalate che non fermano lo sballo ma semplicemente svuotano la riviera, è riuscito ad ottenere centinaia di migliaia di presenze in meno nel 2010 e peggio sarà nel 2011.

Anche perché non basta candidarsi a Capitale europea della cultura (spendendo ingenti risorse ed energie), quando il centro storico è degradato e deserto, la viabilità ed i parcheggi sono chimere, i collegamenti sono ottocenteschi e manca perfino una cabina di regia che metta in rete tutte le emergenze culturali della città e del territorio. Perfino la proposta del "Treno di Dante" avanzata da Bazzoni e che avrebbe potuto unire direttamente Ravenna e Firenze è stata osteggiata, derisa e lasciata cadere. In realtà questi compagni di Matteucci sono incolti, antidemocratici ed incapaci; per tutto quello che ci hanno fatto vedere con la loro gestione della cosa pubblica. A questo punto suona perfino offensiva la proposta del dirigente del PD e capogruppo in Consiglio comunale Maestri, di dare uno stipendio a spese del Comune o dei cittadini (che è la stessa cosa) a tutti gli immigrati clandestini che stazionano nei parcheggi della città e dei supermercati, con la scusa di regolarizzarli. Lo sa Maestri che immediatamente ne arriverebbero altre centinaia che chiederebbero anche loro uno stipendio? Maestri e Matteucci sono in Comune per servire ed aiutare i ravennati o per spendere i nostri soldi per tutti quelli che arrivano? Perché non c'è posto negli asili comunali per i figli dei ravennati? Perché non ci sono case popolari per i ravennati in difficoltà? Si riempiono la bocca di moralismo, si credono "migliori", trattano il Popolo della Libertà ed i suoi aderenti (che sono la maggioranza degli italiani) come appestati, ma sono "buoni a nulla e capaci di tutto" come dimostrano con le loro realizzazioni, come Marinara e Porto Reno. Per favorire le cooperative il Comune di Ravenna ha sponsorizzato due realizzazioni che hanno stravolto per sempre Marina di Ravenna e Casalborsetti. Ora la CMR è fallita, per la solita incapacità comunista, e rimangono opere incomplete, centinaia di appartamenti, negozi, edifici vuoti e due paesi irriconoscibili. Queste sono, al di là delle chiacchiere e degli insulti che ci rivolgono, le capacità di Matteucci e dei suoi. A questo punto viene proprio da dire: paganello a chi? A chi ancora vi vota? Almeno un po' di rispetto e di riconoscenza!".

Nessun commento:

Posta un commento