giovedì 6 febbraio 2014

SEMPRE I PRIMI NELLE SPESE DELL’ITALIA E IO PAGO: AMBASCIATORI ITALIANI? LA LORO BUSTA PAGA DUE VOLTE E MEZZO QUELLA DEI COLLEGHI TEDESCHI.


Tanto per fare un paio di esempi: l’ambasciatore italiano a Parigi porta a casa 20.995 euro al mese, l’omologo tedesco 8.449; l’ambasciatore italiano a Mosca è retribuito con la bellezza di 26.998 euro al mese, mentre il suo omologo tedesco con 10.018. Una sproporzione abissale che non sembra affatto preoccupare la Farnesina. Negli ultimi mesi la rete diplomatica italiana non è certo brillata la sua efficienza. I marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono ancora ingiustamente trattenuti in India. L’ex terrorista Cesare Battisti si sollazza sulle spiagge di Rio de Janeiro. Per non dimenticare lo schiaffo a quei genitori rispediti a casa dal Congo senza i figli adottivi. Adesso i diplomatici finiscono nel mirino dell’opinione pubblica per i lauti guadagni che ogni mese si portano a casa. A far le pulci alla Farnesina è il sito Lavoce.info riportando le remunerazioni degli ambasciatori italiani e mettendole a confronto con quelle dei tedeschi. “Sono remunerazioni teoriche, che assumono un ambasciatore senza moglie e senza figli – spiega Roberto Perotti che coordina un gruppo di lavoro della segreteria di Matteo Renzi sulla spesa pubblica – i dati italiani mi sono stati forniti direttamente da funzionari del ministero degli Esteri, quelli tedeschi sono basati su fonti ufficiali scaricate da internet”. In media, le remunerazioni nette italiane sono due volte e mezzo quelle tedesche. Con punte che, in Europa e in America del Nord, arrivano quasi a trplicarsi. A Tokyo, per esempio, l’ambasciatore italiano prende 27.028 euro al mese, mentre quello tedesco deve “accontentarsi” di 10.018. E ancora: a Washington l’ambasciatore italiano guadagna 24.606 euro al mese, mentre quello tedesco 9.495 euro.
“Sia gli ambasciatori tedeschi sia quelli italiani hanno ovviamente diritto all’abitazione”, ricorda Perotti. Secondo un’indiscrezione di Wall Street Italia, il rappresentante italiano alle Nazioni Unite di Ginevra, che guadagna 19.757 euro al mese mentre il suo omologo tedesco ne prende 8.449 euro, risiede “in una villa a con 12 bagni da 22 mila euro di affitto al mese”. Casa a parte, la rete diplomatica italiana gode anche di una indennità per le spese di rappresentanza che può variare da 4mila euro mensili a Pretoria a 22mila euro a Tokyo. Con tutti questi soldi gli ambasciatori possono pagarsi il leasing e la benzina della macchina di servizio, i viaggi di rappresentanza, i domestici, i ricevimenti e così via. E gli ambasciatori tedeschi? Tutte le spese di rappresentanza sono a carico della sede.

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