Lunedì sera i
"forzisti" lughesi hanno dato al benvenuto il nuovo responsabile
provinciale Bruno
Fantinelli. Durante l'incontro a cui erano presenti i consiglieri comunali
di Forza Italia dei comuni dell'Unione, si è fatto il punto della situazione locale e nazionale e sono stati fissati i nuovi
obiettivi del partito che vanno dalla campagna di tesseramento, alle linee
guida per radicare ancor meglio Forza Italia sul territorio, anche in vista dei
congressi che porteranno alla nomina dei nuovi quadri dirigenti. La nomina di
Bruno Fantinelli come responsabile provinciale è stata accolta con favore da
tutti gli appartenenti al partito che hanno sottolineato come l'onorevole Massimo Palmizio non
poteva far scelta migliore per il nostro territorio.
giovedì 31 luglio 2014
mercoledì 30 luglio 2014
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, COMPONENTE ATR (AGENZIA TERRITORIALE REGIONALE), COSA INTENDE FARE PER LE IMPRESE RAVENNATE E I CITTADINI SCHIACCIATE DAL AUMENTATO PESO DEL COSTO DEI RIFIUTI. INTERROGAZIONE FORZA ITALIA
In questi giorni alle imprese e alle famiglie sono arrivate le cartelle
per il pagamento della TARI, come si chiama ora la nuova tassa sui rifiuti,
dopo la notevole mazzata per la TARI, due prelievi forzati che stroncano l’economia della provincia
ravennate. La Tari, la nuova tassa sulla raccolta e gestione dei rifiuti, è
un’imposta che va a coprire il 100% dei costi, dev’essere versata da chi occupa
a pieno titolo un’immobile, e calcolata sia sulla base dei metri quadrati
dell’abitazione che sul numero dei residenti. L’imposta è calcolata secondo il
piano economico finanziario del soggetto gestore dei rifiuti il gestore unico
in accordo con Agenzia territoriale Regionale dell’Emilia-Romagna per i servizi
idrici e rifiuti (Ex ATO provinciale) istituita nel 2011, nel consiglio fa
parte il presidente della Provincia di Ravenna Claudio Casadio. La Provincia di
Ravenna fa parte dell’ AATO Ravenna
ente gestore, nell'Ambito Territoriale ottimale
il servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati è svolto dal
gestore: HERA spa
Bologna divisa in due zone: Ravenna e Imola – Faenza. Esiste anche un
Osservatorio Regionale non individuabile e
nel sito ufficiale non c’è la tariffa per il 2014, ma solo quelle del
2012, ed emerge che non c’è differenza
di tariffe fra comune e comune.
Le proposte di tariffa
registrano aumenti che in alcuni casi superano il 100% rispetto al 2013 trasformando
così la Tari in una vera e propria patrimoniale sull’immondizia: inoltre
il 10% di Iva, detraibile fino allo scorso anno, oggi rappresenta un successivo
costo che grava ancora di più sui bilanci aziendali. La prima rata arrivata nei
giorni scorsi da pagare entro il 31 luglio è purtroppo soltanto una piccola
anticipazione della stangata che si completerà
per la fine dell'anno. L’Agenzia e i Comuni mancano della volontà di
rivedere la ripartizione del costo del servizio tra utenze domestiche e non domestiche,
da sempre sbilanciata sulle aziende della provincia. Non è possibile che,
mediamente, il 30% delle superfici complessivamente occupate dalle aziende sul
territorio provinciale paghi oltre il 40% del costo del servizio, ma con
disuguaglianze fra settori e settori e Comune e comune con diverse realtà
economiche. RILEVATO:L’agenzia regionale e l’ente gestore Hera non si
vergognano a pretendere di anno in anno somme sempre maggiori per lo
smaltimento dei rifiuti domestici e non domestici; Hera ha fatto utili
nell'anno 2013 pari a 181,7 milioni di euro (+35.2% rispetto al 2012). E mai
possibile che in un periodo di ristrettezze economiche come queste in cui
aziende e privati sono costretti a tirare la cinghia, ci siano imprese che
operano in regime di monopolio che
fanno oltre 180 milioni di euro di utile con un incremento rispetto all anno
precedente del 35.2%, in parte suddiviso con i comuni proprietari. Gli
amministratori comunali della Provincia di Ravenna cosa fanno per mantenere in
piedi un sistema di piccole e medie imprese che in Italia rappresentano
l'ossatura del sistema produttivo e quindi occupazionale, che se scompaiono non
ci sarà chi paga queste tasse. Gli amministratori non capiscano che le famiglie
e gli imprenditori ravennati da soli non ce la fanno più e da anni stanno
gridando a gran voce basta. Il presidente della Provincia di Ravenna parte del
consiglio di amministrazione AGTR non si sa cosa abbia fatto per l’economia
ravennate, non avendo mai svolto una relazione in merito al Consiglio
Provinciale. La Provincia vuole sanare il debito, da lei creato insieme ai
comuni e alla Camera di commercio, da STEPRA
di oltre 30milioni, portando via le risorse alle banche nei confronti delle
aziende sane, invece di fare pagare ai responsabili del danno, è meglio che si
interessi di tutta l’economia ravennate che si trova in uno stato di “gravità”
anche per causa di queste tariffe insensate; Interroga la Giunta per sapere Se intenda riferire in consiglio Provinciale di quanto ha
fatto nel consiglio di amministrazione dell’Agenzia territoriale Regionale dell’Emilia-Romagna
per i servizi idrici e rifiuti (Ex ATO provinciale). Se intende intervenire al fine di garantire l’equità
fiscale, sul versamento di tasse e imposte, nei vari settori; Se intende riscontrare la
disponibilità ad alleggerire le procedure burocratiche previste per la
richiesta di agevolazioni. Se intende
chiedere ai Comuni le richieste di mantenere le tariffe 2013, rivedere i
regolamenti, i costi e la loro ripartizione tra domestico e non domestico e la
necessità di rinviare o rivedere a settembre l'approvazione delle delibere
tariffarie e del regolamento Tari; Se
intenda sostenere l’applicazione di tariffe articolate da comune a Comune, per
le tariffe diverse per genere di attività o riduzioni percentuali sulle diverse
attività e anche con quelle attività stagionale. Se intende alleggerire le tariffe nei
confronti della zona collinare e in particolare di Brisighella, dove la strada
provinciale chiusa per un anno, ha creato notevoli danni all’economia, senza
che nessuno abbia riconosciuto un “centesimo” nei confronti dei brisighellesi e
le sue aziende. . Il Consigliere Provinciale Forza Italia Vincenzo Galassini
martedì 29 luglio 2014
MARE NOSTRUM: FORZA ITALIA DA SEMPRE CONTRARIA! NON COME IL PD………………..
Domenica sono stato invitato alla sagra di Cerrè
Marabino. E' stato un piacevole momento conviviale, in un incantevole luogo
della nostra montagna, che mi ha dato anche l'opportunità di scambiare due
chiacchiere con diversi partecipanti. Fra questi una gentile signora si è
avvicinata chiarendomi fin da subito che votava PD. Premessa amara, che però
non ha ovviamente impedito al sottoscritto un civile confronto, consapevole del
fatto che spesso chi vota a sinistra non sempre lo fa perché ci crede
veramente. La garbata signora mi esponeva con un certo cipiglio la sua
contrarietà a quanto secondo lei stanno portando avanti, in tema di
immigrazione clandestina, Renzi e Berlusconi: “Partito Democratico e Forza
Italia dovrebbero smetterla di sostenere l'operazione Mare Nostrum! Entrano
troppi clandestini in Italia che oltretutto portano criminalità, miseria,
malattie con tutte le conseguenze del caso!”.
Penso sia quindi opportuno chiarire una differenza
fondamentale di posizioni su Mare Nostrum.
PD e Nuovo Centro Destra sono favorevoli
all'operazione Mare Nostrum. Forza Italia no, non lo è mai stata e, anzi, ha
sempre contrastato l'operazione. Forza Italia vuole rintrodurre in legge il
reato di clandestinità che il PD ha cancellato. Insomma sul tema
dell’immigrazione c’è un abisso tra il modo in cui pensa e agisce FI ed il modo
buonista in cui si muove il PD. Lo dico perché molti cittadini la pensano come
la cortese signora di Toano. Occorre dotarsi di una regolamentazione chiara e
precisa, cambiando le politiche di contrasto all'immigrazione clandestina,
vincolandoli a restare a casa loro.
Non possiamo continuare a fare da taxi ai
clandestini. Quotidianamente spendiamo centinaia di migliaia di euro degli italiani, per incentivare
l'immigrazione selvaggia. Non ha proprio senso!
La precisazione sul tema mi pareva doverosa, non
solo nei confronti della cordiale signora, con la quale peraltro ho
immediatamente chiarito che la pensiamo all’opposto del PD, ma di tutti i
cittadini. Accetto qualsiasi critica politica, ma per favore, non si confonda
Forza Italia con il PD, specialmente sull'operazione Mare Nostrum, non abbiamo
proprio nulla in comune! Fabio Filippi, Consigliere Regionale Forza Italia
lunedì 28 luglio 2014
LA GRIGIA ESTATE DI RENZI. RIFORME E CRESCITA AL PALO
Ha promesso molto e combinato poco. E anche i poteri forti si sono stufati. Ora rischia di fare la fine di Monti. Dal nuovo Senato alla crisi economica, il premier non si aspettava un percorso così pieno di ostacoli. Chi gli batteva le mani è già pronto a brindare al fallimento
VITTORIO FELTRI: ECCO PERCHE’ MATTEO RENZI E’ A FINE CORSA
Il "bacio della morte" a Matteo Renzi, Vittorio Feltri lo dà alla riga dieci del suo editoriale odierno su Il Giornale. Dove il fondatore di Libero paragona il premier in carica a Mario Monti. Roba da far toccare ferro e pure qualcos'altro anche a uno baldanzoso come l'ex sindaco di Firenze. Secondo Feltri, a soli cinque mesi dalla salita "al trono" dell'ex Rottamatore, il vento su Palazzo Chigi ha già cambiato direzione e il presidente del Consiglio si trova nei guai. La sua parabola, scrive l'editorialista, appare sempre più simile a quella percorsa dal bocconiano: lodi sperticate, "pennini intinti nella saliva" quando "salì" in politica (come piaque poi dire a lui), quando Napolitano gli conferì l'incarico. "Ecco il professore che cambierà i destini della sonnacchiosa Italia" ricorda Feltri, che continua: "Monti era considerato un dio maggiore, ma la luna di mile edurò appena sei mesi. All'improvviso, il popolo si accorse che il bocconiano , sprovvisto di bacchetta magica, era uno qualsiasi, non attrezzato a compiere miracoli. E principiò a mandarlo al diavolo". Poi, prosegue il fondatore di Libero, "fu la volta di Renzi. Che bel ragazzo, quanto è simpatico. Un grande comunicatore, svelto, deciso, abile a intortare l'uditorio. Lo volevano fare santo subito, come un Papa qualsiasi. Era febbraio. Siamo a fine luglio e il signorino ha già rotto l'anima a parecchia gente. L'ex sindaco di Firenze sarà mica un bluff? La domanda è sempre più pressante". Il suo problema "è che è convinto di avere in mano le leve del potere, mentre quelle leve non esistono più. Si sono mangiati ancche quelle, le hanno vendute alla Merkel o a De benedetti o a qualche banca. E così il premier, pur desiderando comandare, non riesce neppure a dirigere il proprio pisellino nella direzione giusta e fa la pipì fuori dal vaso".Segue, nell'editoriale, racconto delle tante promesse (e dei continui rinvii) fatte dal premier in questi cinque mesi, dalle riforme alla legge elettorale, dalla spending review all'abbassamento delle tasse, alla ripresa dell'occupazione. Ma è nelle ultime righe che Feltri rivela il perchè, secondo lui, Renzi potrebbe essere già a fine corsa: "Caro Renzi, sa perchè glielo dico (che lei è alle corde, ndr)? Ieri ho letto il fondo del Corriere della Sera scritto da Antonio Polito, in cui si afferma che lei non ha compreso un tubo. Se certe cose le dice il Corriere, significa che lassù, in alto, i padroni hanno il pollice verso. Si riguardi"
sabato 26 luglio 2014
giovedì 24 luglio 2014
UN PAESE NORMALE: RENZI E BOLDRINI MANDANO IN GALERA UN UOMO MALATO E (FORSE) INNOCENTE.
Il premier Renzi ci spieghi perché il condannato ERRANI (PD) e’ libero
e l’ex ministro GALAN indagato è in cella. Caro Renzi puoi spiegarci la
differenza tra Vasco Errani e Giancarlo Galan? Non è una domanda polemica.
Galan è indagato, Errani è stato condannato. Galan viene arrestato con il lasciapassare
della Camera. Errani, gridano il governo e il PD, non dovrebbe neppure
dimettersi, perché è un uomo al di sopra di ogni sospetto: Galan è presunto
colpevole. Errani è un galantuomo. Galan è cattivo perché di destra, mentre
Errani è buono perché è di sinistra. E’ questo Renzi, la cultura politica della
sua Italia? E’ questo il garantismo?
LE DIMISSIONI DI ERRANI NON SIANO UNA MOINA TUTTA INTERNA AL PD MA CERTIFICHINO LA FINE DI 44 ANNI ININTERROTTO REGIME PC-PDS-DS-PD.
IL CENTRO DESTRA SCENDA IN CAMPO CON LE PRIMARIE DELLE IDEE E
CON IL CUORE. Rodolfo Ridolfi*
Le dimissioni di Errani preannunciate il 9 luglio e che giungono oggi
23 luglio possono essere un’importante occasione da non perdere dopo 44 anni di
regime PCI-PDS-DS-PD alla condizione che Forza Italia ed il centrodestra
sappiano essere l’alternativa di governo democratico credibile che non sempre
hanno saputo rappresentare e far percepire all’elettorato che negli ultimi anni
ha finito per identificarsi nella opposizione fine a se stessa e tutta interna
ad un sistema di valori e di programmi sostanzialmente comunisti e di sinistra
quali quelli rappresentati dai cinque stelle. Il centro destra non deve
consentire che le dimissioni di Errani possano essere rappresentate come un
incidente di percorso, quasi un occasione per la solita moina interna alla
sinistra con finte rottamazioni, illusori ricambi generazionali nuove
frontiere. Le dimissioni di Errani rappresentano al netto della vicenda
giudiziaria la certificazione del logoramento e del fallimento di un potere
economico, politico e sociale che deve lasciare, attraverso il voto, lo spazio
di governo a Forza Italia ed al centro-destra. In queste settimane ho
insistito non debbono essere Nel denunciare lo stretto legame tra PCI -
PDS - DS - PD e coop rosse che chi vive nella nostra Regione può constatare
come un vero sistema di potere che piega
e condiziona, la burocrazia, le imprese private e i cittadini. Ecco perché
invece di concentrarci sull’alchimia dei meccanismi elettorali e dei candidati
alla successione dobbiamo denunciare l’intero operato di quella classe
dirigente dedita al valzer delle poltrone nell'amministrazione pubblica, nel
partito e nelle coop rosse. Le vere primarie del centro destra devono essere quelle
delle idee e dei programmi insistendo ad esempio sull’occupazione, sui servizi
sanitari, sulla scuola, sulla sicurezza non dimenticando mai di sottolineare come nel momento di massima
oppressione fiscale per le famiglie e per le imprese sia intollerabile lo stato
di favori, di esenzione fiscale e di
elusione fiscale legalizzata di cui godono le coop rosse.
In vista delle imminenti elezioni regionali i militanti di Forza
Italia e del centro destra in
Emilia-Romagna, devono ritrovare una forte passione civile devono esprimere
candidati capaci di parlare al cuore della gente, perché capaci di difendere la
persona, la sua dignità, la vita umana, la nostra identità culturale, civile e
religiosa. Ciò che occorre è un salto di qualità nella proposta politica capace
di scelte coraggiose, di realizzare istituzioni al servizio della società
civile e non delle burocrazie che vi lavorano, perché, nonostante tutto, c’è
una società civile pronta ad assumersi maggiori responsabilità. Possiamo e
dobbiamo rigenerare la politica, perché abbiamo cuore e idee per riuscirci.
*Coordinatore di Azzurri ’94 con
Silvio Berlusconi
mercoledì 23 luglio 2014
SUCCEDE A RAVENNA: UNA MANIFESTAZIONE A SOSTEGNO DELLE VITTIME DELLA STRISCIA DI GAZA
Duro a morire
il vecchio riflesso automatico caro alla sinistra. Così giornali e tv sono più
schierati di quelli del mondo arabo
Ci risiamo. Al grido di
«Palestina Mon Amour» quotidiani e telegiornali del Belpaese si lasciano alle
spalle il cronico disinteresse per il resto del mondo e si lanciano in una gara
all'ultimo articolo per raccontarci l'ennesima guerra tra Hamas e Israele. Ma
mentre i nostri mezzi d'informazione ci regalano fremiti d'indignazione per la
tragedia di Gaza, una stampa internazionale, solitamente assai più attenta agli
affari del mondo, ci dispensa cronache assai più misurate. La differenza la
fanno la storia e la politica. Da noi la questione palestinese è stata per
decenni il cavallo di battaglia di una sinistra pretestuosamente anti
israeliana. E di una stampa devotamente allineata. Vittima di una sorta di
complesso pavloviano la nostra stampa persevera nelle vecchie abitudini
nonostante il principale partito della sinistra sia ormai nelle mani di un
Matteo Renzi che proverebbe, probabilmente, un sincero imbarazzo a stringere la
mano ad un capo fondamentalista. La manifestazione più grave di questo cronico
riflesso condizionato è l'incapacità, talvolta, di distinguere la causa
palestinese da quella di Hamas ritrovandosi così al servizio della propaganda
fondamentalista. A differenza dei giornali stranieri molte testate nostrane
continuano a raccontarci un'inesistente guerra di Israele ai palestinesi
anziché lo scontro con una fazione che ha fatto del terrorismo la sua
principale arma. Una fazione che nel 2007 sbatté fuori da Gaza i «fratelli»
dell'Anp eliminando a colpi di esecuzioni sommarie chi non s'allineava ai suoi
diktat. Una formazione armata che ha brutalmente assassinato tre
TASI E TARI UNA “MAZZATA” PER LE FAMIGLIE E L’ECONOMIA RAVENNATE. IN CORSO INTERPELLANZA IN PROVINCIA DI FORZA ITALIA
Ancora una volta gli
italiani sono stati presi in giro da una politica assente, lontana e fedifraga,
Grazie alla Tasi ed ai
diversi regolamenti della IUC che i Comuni italiani stanno in questi giorni
approntando, finalmente si diradano le nubi e si vede il cielo! Detta così,
eufemisticamente, non ha molto senso, ma chi non ricorda l’Alfano nazionale, che ha preso il posto nella politica italiana del
suo mentore, il Silvio nazionale e che nel governo Letta, come una “Marianne”
sulle barricate, a petto nudo e con in mano il tricolore, urlava che loro, i
fuoriusciti di Forza Italia/Pdl, mai sarebbero stati in un governo in cui si
sarebbero mantenute tasse odiose, come l’Imu, o ne sarebbero state introdotte
di nuove? Chi non lo ricorda, ancora, sin dai primi passi del governo Renzi con il solito refrain del
non governo delle tasse, a cui ha fatto da sponda Del Rio, sia nel precedente
governo Letta che in questo, confermando prima che non vi sarebbero state nuove
tasse, poi che in ogni caso (la Tasi) non sarebbe stata un’ulteriore tassa e
quindi che lo sarebbe stata, ma in misura molto, molto ridotta, rispetto
all’Imu? Ebbene, tenetevi forte, ecco ancora una volta il vero volto di una
politica perennemente smentita dai fatti e con in mano un mazzo di carte da
baro. In questi giorni si stanno approntando i pagamenti per la famosa Tasi,
acronimo di Tassa sui Servizi Indivisibili, voluta con la legge di stabilità
2014 e riguardante i servizi comunali, come ad esempio la manutenzione stradale
o l’illuminazione comunale, etc. e che già avevamo visto fare capolino con il
pagamento della Tares 2013, lo scorso anno, e per cui si pagavano solo 30/40
centesimi per mq. direttamente allo Stato centrale.
martedì 22 luglio 2014
LETTERA DI BERLUSCONI A TUTTI GLI ELETTORI DI FORZA ITALIA
Caro Vincenzo,
sono profondamente commosso: solo coloro che mi sono stati vicini in questi anni sanno quello che ho sofferto per un’accusa ingiusta e infamante.
Per questo il mio primo pensiero oggi va ai miei affetti più cari, che hanno sofferto con me anni di aggressione mediatica, di pettegolezzi, di calunnie, e che mi sono stati accanto con serenità e affetto ineguagliabili.
Un pensiero di rispetto va poi alla Magistratura, che ha dato oggi una conferma di quello che ho sempre asserito: ovvero che la grande maggioranza dei magistrati italiani fa il proprio lavoro silenziosamente, con equilibrio e rigore ammirevoli.
Penso anche ai tanti, tantissimi amici, collaboratori, sostenitori, e soprattutto ai milioni di italiani che hanno continuato a credere nelle nostre battaglie politiche e a starmi vicino nonostante tutti i tentativi di infangare il mio nome e la mia onorabilità.
E’ grazie a loro che ho potuto resistere, sul piano umano e sul piano politico.
E infine un caloroso ringraziamento ai miei avvocati, al prof. Coppi, all’avv. Dinacci, all’avv. Ghedini e all’avv. Longo che hanno saputo fare il loro lavoro non soltanto con altissima professionalità e competenza, ma anche con quella passione civile, con quella sensibilità umana, con quella sete di verità che hanno dato ancora più valore al loro eccellente lavoro.
Da oggi possiamo andare avanti con più serenità. Il percorso politico di Forza Italia non cambia. Credo che questo sia nell’interesse dell’Italia, della democrazia, della libertà.
sabato 19 luglio 2014
INNOCENTE!
E ADESSO COMMISSIONE D'INCHIESTA SUI FATTI OSCURI
CHE HANNO STRAVOLTO CON UN GOLPE LA DEMOCRAZIA IN ITALIA. QUESTA SENTENZA
IMPONE DI RISCRIVERE LA STORIA DI QUESTI ANNI. ED URGE, COME MINIMO
RISARCIMENTO, LA GRAZIA SUBITO PER SILVIO BERLUSCONI, SE ESISTE UN PO' DI
DECENZA
Non ci sono incertezze nel dispositivo della
sentenza, nessun rimando a formule dubitative. É stata una panzana immensa,
ciclopica. Un masso che ha schiacciato la reputazione di per anni, e con lui
quella Berlusconi dell'Italia. Una frana ignobile che ha mutato il corso
della storia del nostro Paese, dirigendola verso il baratro dove sappiamo di
essere con la sequenza di Monti, Letta e Renzi.
Respiriamo. Respira l'Italia. Esistono giudici a Milano. Esiste questa
benedetta giustizia sempre invocata e così spesso tradita. Il risarcimento è
impossibile. Esistono cose che non hanno prezzo. E qui siamo di fronte a un
castello cementato meticolosamente, fatto di menzogne ideologiche, pedinamenti
e intercettazioni costati decine di milioni, invasivi dell'intimità delle persone.
Ma questo è niente: il danno è incalcolabile per
il nostro popolo.
La giustizia ha invaso la politica. Ha messo in
mano l'Italia alle potenze straniere, determinando un golpe. Basti dire che
l'operazione per cacciare Berlusconi da parte di Sarkozy e Merkel si è
appoggiata, secondo la testimonianza di Tim Geithner, sull'impossibilità di
collaborare con l'uomo del “Bunga Bunga”. Il bunga bunga vergognoso l'ha
ballato la procura con la sinistra italiana, in associazione esterna e interna
con i nemici del nostro Paese.
Ora – bisogna dirlo – la giustizia rimette a posto
le cose. Vuol dire che il totalitarismo giudiziario ha trovato anticorpi
proprio tra le toghe, sottoposte a chissà quali pressioni (concussione?) per
non assolvere, perché questo avrebbe delegittimato l'eroica Boccassini e il suo
gran visir Bruti Liberati.
PROCESSO RUBY, DEMOLITA ILDA BOCCASSINI: SE FOSSIMO UN PAESE NORMALE SI DOVREBBE DIMETTERE.
In un Paese democratico, o
forse soltanto civile, Ilda
Boccassini avrebbe rassegnato già le proprie dimissioni. Lo
avrebbe fatto un minuto dopo aver ascoltato la sentenza con cui il giudice Enrico Tranfa ha demolito punto per punto
in sede di Appello l'inchiesta su Ruby
e Silvio Berlusconi,
la più rumorosa e mediaticamente devastante degli ultimi 20 anni di politica
italiana. Dal 2010, da quando cioè la Procura di Milano inizia a indagare su
quanto accaduto alla Questura di Milano la notte del 27 maggio, quando la
17enne Karima al Mahroug
fu "prelevata" dal consigliere regionale del Pdl in Lombardia Nicole Minetti, e
soprattutto sulle frequentazioni dell'allora premier ad Arcore. Dal gennaio del
2011, quando cioè Berlusconi è finito ufficialmente sul registro degli
indagati, non è passato giorno senza che dalla Procura milanese coordinata da Edmondo Bruti Liberati
filtrassero indiscrezioni, intercettazioni, boatos: roba piccante, dai risvolti
pruriginosi quando non pornografici, racconti di testimoni poi smentiti da
altri testimoni, confessioni mai arrivate da parte dei protagonisti. Eppure, è
bastato per imbastire un processo a uso e consumo dei voyeur, tra racconti di
cene, telefonate velenose e intime, orge, olgettine travestite e pronte a
tutto in cambio di soldi e favori vari. di Claudio Brigliadori
venerdì 18 luglio 2014
BAZZONI: “LEGGE REGIONALE PER LA VALORIZZAZIONE E TUTELA DEI DIALETTI, UN SUCCESSO DELLA MIA INIZIATIVA”
Grande soddisfazione esprime il capogruppo di
Forza Italia in Regione, Gianguido Bazzoni, per l’approvazione in Assemblea
Legislativa regionale della legge che si propone di tutelare e valorizzare i
dialetti della regione e le culture popolari: -“sono veramente contento che la
mia iniziativa del gennaio scorso, di presentare una risoluzione che chiedeva
un intervento legislativo, abbia avuto successo con l’approvazione di una nuova
legge regionale, cui il gruppo Forza Italia ha contribuito con il voto
positivo.
Il testo della legge ripercorre in pieno
quanto avevo proposto nella mia risoluzione, affidando nuovi compiti all’IBC
(istituto regionale per i beni culturali ed ambientali) e prevedendo uno
stanziamento annuale di fondi regionali.
Purtroppo su questo punto le proposte di Forza
Italia, di stabilire una cifra doppia per il 2014 e di fissare già l’importo
per i prossimi anni, non sono state accolte dal PD.
Ci impegneremo comunque per il futuro”- conclude
Bazzoni:-“ a cercare di migliorare il sostegno della Regione sia in termini
organizzativi che finanziari.”
giovedì 17 luglio 2014
LE TASSE SULLA CASA SONO INCOSTITUZIONALI. E ADESSO CHE FARA’ IL GOVERNO RENZI?. DIMOSTRERA’ CHE LA NOSTRA COSTITUZIONE NON CONTA NULLA
La rivelazione che rischia
di far saltare l’intero sistema
fiscale in Italia: tassare
la prima abitazione, a meno che non sia di lusso, va contro i
principi costituzionali e addirittura conto i dettami della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
E ora come se la caverà il
nostro premier non eletto?
Sorpresa: è stato dimostrato che le tasse
sulla casa (almeno sulla prima) sono illegittime e anticostituzionali. La tesi
ormai dimostrata e sostenuta da numerosi giuristi rischia di far saltare
l’intero sistema di tassazione italiano. Eppure non serviva un genio per
scoprire che le tasse sulla casa sono illegittime: c’è scritto nientemeno che
nella Costituzione italiana.
A partire dall’art. 2
Cost. che dispone: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili
dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua
personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà
politica, economica e sociale”.
La Costituzione sancisce
che “è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e
sociale, che, limitando di fatto la libertà
e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo
della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. E protegge la
famiglia naturale:
Art. 31 Cost.: “La
Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione
della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi con particolare riguardo
alle famiglie numerose”.
mercoledì 16 luglio 2014
SCIOGLIAMO LE ALI ALLA LIBERTA’ NELLE REGIONI ROSSE: MARRADI 9 AGOSTO
IX Convention Azzurri '94 sciogliamo le ali alla libertà
nelle Regioni Rosse
In vista delle Elezioni Regionali del 2014 e del 2015 si svolge a Marradi in Provincia di Firenze nella Romagna Toscana la IX Convention di Azzurri'94 il movimento politico fondato nell'autunno del 2012 da Rodolfo Ridolfi per il ritorno a Forza Italia. L'appuntamento di Marradi di sabato 9 agosto sarà il primo contributo di idee e di programmi per realizzare dopo quarantaquattro anni l'alternativa al regime delle giunte rosse e delle cooperative rosse.
In vista delle Elezioni Regionali del 2014 e del 2015 si svolge a Marradi in Provincia di Firenze nella Romagna Toscana la IX Convention di Azzurri'94 il movimento politico fondato nell'autunno del 2012 da Rodolfo Ridolfi per il ritorno a Forza Italia. L'appuntamento di Marradi di sabato 9 agosto sarà il primo contributo di idee e di programmi per realizzare dopo quarantaquattro anni l'alternativa al regime delle giunte rosse e delle cooperative rosse.
martedì 15 luglio 2014
CRISI. I DATI DE IL SOLE 24 ORE PROVINCIA PER PROVINCIA. RAVENNA AL TERZO POSTO IN NEGATIVO PER AUMENTO DI DISOCCUPATI
Sette anni di spending review, dal 2007 al 2013, nelle case degli
italiani hanno visto modificare, generalmente al ribasso, redditi, prezzi delle
case, acquisti di auto e di beni durevoli. Il tasso di disoccupazione è
raddoppiato salendo al 12,2% e i depositi in banca sono saliti anche come
scelta di risparmio. Ma la crisi non ha colpito tutti i territori nello stesso
modo: alcune province più di altre hanno sofferto, registrando nel 2013 vistosi
arretramenti rispetto al 2007.
In testa alle province italiane dove la crisi si è fatta sentire di più
ci sono due città laziali, Viterbo e Latina. Quelle che ne hanno risentito meno
sono Vicenza, Bolzano, Modena: lo dice Il Sole 24 Ore che ha analizzato diversi
parametri per scoprire il trend nelle diverse realtà del Paese.
Per quanto riguarda la
nostra provincia, il colpo più grosso è senza dubbio quello ricevuto al numero
di occupati. I dati parlano chiaro: il tasso di disoccupazione è passato dal
2,89% del 2007 al 9,93% del 2013, con una variazione del 243,2%, valore che ci
pone al terzo posto della classifica (al primo posto Ferrara e al secondo
Piacenza), su 110 province Italiane. Segno negativi anche per i prezzi delle
case (-10,2%) e per l'immatricolazione di auto nuove (-46,1%) ma sono dati che
ci pongono tra le province che se la sono cavata meglio: nel primo caso Ravenna
è all'84mo posto (al primo posto Ascoli Piceno con -28,2%) e nel secondo caso
all'86mo (al primo posto Aosta con un -84,5%) su 110 province. Va meglio
analizzando i dati sul PIL che per Ravenna registra un +2,6%.
Il rapporto tra i
ravennati e gli istituti di credito vede invece le richieste di prestiti
personali stabili (-0,4%) a fronte di un forte aumento dei depositi bancari
(+43,1%). A livello nazionale quest'ultimo parametro raggiunge il +67,4%
lunedì 14 luglio 2014
EURO PER EURO, ECCO I CONTRIBUTI DEI PARLAMENTARI A FORZA ITALIA.
La “lista dei buoni”: deputati, senatori ed eurodeputati che dal 2013
stanno rimpinguando le casse del movimento. Berlusconi ha versato quasi 18
milioni.
PALMIZIO: “FORZA ITALIA SENZA GUIDA MA STAVOLTA FAREMO LE PRIMARIE”
«Primarie o congressi per rinnovare il partito. In Forza Italia manca una linea politica». In un’intervista rilasciata a La Stefani, Massimo Palmizio, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia, parla del suo partito, del post Errani, di matrimoni gay e altro. E sul “rottamatore” Bignami dice: «E’ più vecchio di me».
Cosa pensa dei rottamatori di Forza Italia, capitanati da Bignami? «Più che di rottamatori, parliamo di persone che predicano un rinnovamento della classe dirigente, Ma il cambiamento dovrebbe essere una prerogativa di chi si è occupato di politica per poco tempo e credo che come anzianità di servizio politico Bignami sia più vecchio di me. Ad ogni modo, è giusto rinnovare. Bisogna decidere lo strumento. C’è un dibattito in tutto il partito se optare per le primarie o i congressi. Penso che l’ufficio di presidenza deciderà entro il mese di luglio. Io propongo di farli entrambi, dando un peso diverso ai congressi, in quanto ci sono gli iscritti che hanno anche messo la faccia e investito nel movimento, rispetto alle primarie, dove chi vi partecipa spende senza impegno un paio di euro, firma una lettera di intenti e basta».
Forza italia, tuttavia, non ha una propria segreteria. A Bologna quando sorgerà? «Ho nominato il sindaco di Sant’Agata bolognese, Giuseppe Vicinelli, come responsabile per il percorso di attivazione della città metropolitana. Questo è il primo passo, consapevole che Vicinelli lavorerà bene, per nominarlo in seguito coordinatore di Bologna, insieme a me».
Per il post Errani come vi organizzerete? «Intendiamo fare le primarie di coalizione. L’esperienza piemontese ci insegna che andare divisi significa regalare la regione all’avversario. Quindi, troveremo dei nomi che tasteremo con le primarie. Io auspico che la coalizione sia costituita da noi, Fratelli d’Italia, Ncd e Lega Nord».
Passa Istituzione Scuola grazie all’alleanza, definita “anomala”, tra Pd, Forza Italia e Lega Nord. Crede che su altri temi convergeranno in futuro? «Io non ho condiviso la scelta di votare contro, ad eccezione di un consigliere (Daniele Carella, ndr), e non ho ben capito perchè lo abbiamo fatto. Nel momento in cui si punta a stabilizzare il precariato, anche se non è chiaro se il contratto che verrà fatto sarà comunale o quello standard della scuola, credo sia positivo. Il fatto poi che Sel e i sindacati di base si siano opposti, mi aveva fatto pensare fosse opportuno votassimo a favore anche noi. Ad ogni modo, nel momento in cui una forza di maggioranza vota contro e quella di opposizione a favore è evidente ci sia un piccolo problema».
Berlusconi ha manifestato un’apertura nei confronti delle coppie gay. Cosa ne pensa?
«Il Cavaliere non ha mai avuto problemi su questi temi né mai ha dato indicazioni al partito su come votare. Sono stati depositati dei ddl, uno anche a mia firma, su diritti civili delle coppie omosessuali. L’unico problema che creerà dibattito è il tema delle adozioni. Io penso sia opportuno discutere del tema globalmente, con una legge condivisa, magari combattuta in Parlamento, ma definitiva».
«Il Cavaliere non ha mai avuto problemi su questi temi né mai ha dato indicazioni al partito su come votare. Sono stati depositati dei ddl, uno anche a mia firma, su diritti civili delle coppie omosessuali. L’unico problema che creerà dibattito è il tema delle adozioni. Io penso sia opportuno discutere del tema globalmente, con una legge condivisa, magari combattuta in Parlamento, ma definitiva».
Il suo rapporto con Dell’Utri? «Vado tutte le settimane a trovarlo. Non posso parlare con lui di problemi legati alla giustizia, considerando come lo trattano. Ha avuto finalmente altri libri, ma per lui non sono mai abbastanza. Ho anche visitato l’area in cui può svagare, lunga 15 metri e larga 7, con mura di quasi 5. Tristissimo. Tuttavia, fisicamente sta benissimo».
sabato 12 luglio 2014
venerdì 11 luglio 2014
L’ORA DELL’ALTERNATIVA DOPO 44 ANNI DI REGIME
Rodolfo Ridolfi - Nel denunciare lo
stretto legame tra PCI - PDS - DS - PD e coop rosse ho rischiato in questi anni
di essere monotono e additato come visionario. Chi vive nella nostra Regione
può constatare come questo binomio politico economico rappresenti una vera
cappa del sistema condizionandolo fortemente. Le recenti azioni della
magistratura penale e amministrativa, la condanna in appello di Vasco Errani e
le annunciate dimissioni del Presidente dell’Emilia Romagna non pongono
evidenziano solo i casi più eclatanti, ma il più grande conflitto di interessi
d'Italia che ha tanti altri attori e tante altre cooperative e aziende che
beneficiano di un clima tutto particolare soprattutto nelle regioni rosse. Il
dato politico è evidente: nelle Regioni rosse si consuma da decenni il più
grande conflitto di interessi dell'Italia del dopoguerra, un vero sistema di
potere che piega e condiziona, la burocrazia, le imprese private e i cittadini.
Dobbiamo rimuovere quella cappa di oppressione che ingessa il sistema
democratico della regione Emilia-Romagna e mettere in discussione sotto
l'operato di quella classe dirigente dedita al valzer delle poltrone
nell'amministrazione pubblica, nel partito e nelle coop rosse. Dobbiamo
denunciare come nel momento di massima oppressione fiscale per le famiglie e
per le imprese sia intollerabile lo stato di esenzione fiscale e di elusione
fiscale legalizzata di cui godono le coop rosse.
Così come appare un paradosso che a guidare
il ministero del Lavoro sia stato chiamato il Presidente di Lega Coop Giuliano
Poletti in evidente conflitto di interessi, altro che Berlusconi. Oggi la buona
politica avrebbe il dovere di intervenire subito per introdurre misure perequative
del mercato che riportino la cooperazione nel suo alveo naturale. Noi di Forza
Italia, non tutti per la verità, ci siamo battuti per smascherare il conflitto
di interesse e l’intreccio non sempre trasparente e lecito fra coop rosse e
istituzioni governate dal PCI PDS DS PD. Il mio libro del 2007 Le coop Rosse il
più grande conflitto di interessi nell’Italia del dopoguerra racconta molte
situazioni che hanno visto protagoniste, in negativo, le coop rosse. Non sono
quindi sorpreso di Terremerse né delle altre vicende che vedono coinvolte le
coop rosse. Su Terremerse, faccio
parlare alcuni brani delle pag 39-40 del mio libro: “…Vasco Errani …dal 1999
presidente Ds della Regione. Il fratello (Gianni) presidente della cooperativa
agricola rossa Terremerse è padre di Linda attuale sindaco ds di Massalombarda:
Da Massalombarda proviene anche Guido Tampieri…assessore all’agricoltura e poi
sottosegretario alle politiche agricole del Governo Prodi. Nel 2005 Terremerse
ottiene dalla Regione contributi per 2.500.000 euro ed un importante contributo
è alla firma del direttore generale dell’agricoltura per il 2006. (Sarà quello
da un milione oggetto delle attenzioni dei magistrati) Qualche conflitto
d’interesse è difficile sostenere che non esista. Ovvio, il forte intreccio
Ds-Lega Giunte rosse…. Quindi, avanti tutta, come prima e più di prima… Le
“coop rosse” sono l’arma più militante nel settore economico-imprenditoriale-
commerciale della sinistra ed hanno fatto e fanno del Pci-Pds-Ds il primo
partito della Regione. Noi rispondiamo a chi vorrebbe farci credere che le coop
rosse sono autonome dai Ds e dalla pubblica amministrazione: come mai tutti i
dirigenti coop che di seguito riportiamo sono tutti dirigenti attivi del
Pci-Pds-Ds?
In vista delle
elezioni regionali i militanti di Forza Italia in Emilia-Romagna, come e in
tutte le Regioni Rosse dove sono animati da una forte passione civile devono
perseguire senza incertezze un preciso impegno democratico: rendere effettiva e
compiuta la democrazia dell’alternanza e superare il monopolio
politico-istituzionale del centro-sinistra. Sappiamo di dover sacrificare
molto, nel lavoro e negli affetti, perché la speranza di rinnovamento delle
istituzioni e della politica non vada delusa. Per vincere questa sfida dovremo
avere testa ed essere capaci di parlare al cuore della gente. Dovremo essere
capaci di difendere la persona, la sua dignità, la vita umana, la nostra
identità culturale, civile e religiosa. Dovremo essere capaci di scelte
coraggiose, di realizzare istituzioni al servizio della società civile e non
delle burocrazie che vi lavorano, perché, nonostante tutto, c’è una società
civile pronta ad assumersi maggiori responsabilità. Possiamo e dobbiamo
rigenerare la politica, perché abbiamo cuore e idee per riuscirci. Lasciare ai nostri figli una Regione
migliore è’ ciò che ci fa dire con orgoglio di essere “azzurri 94”, di essere
berlusconiani di Forza Italia.
SENTENZA ERRANI: BUON ESEMPIO
Buon esempio – “Il
Pd - scrive oggi Salvatore Tramontano su “Il Giornale” - dovrebbe prendere
esempio dal silenzio di Forza Italia su Errani: nessuna accusa, nessun cappio”.
Trattamenti del tutto diversi si riscontrano invece nei confronti di esponenti
del centrodestra.
Quando si tratta di giustizia, la sinistra italiana non cambia verso.
RENZI: SCUOLE, ECCO IL PIANO DA UN MILIARDO, COME QUELLO DELLA GELMINI DEL 2010, QUANDO PARTIRA’ IN PROVINCIA DI RAVENNA.
SONO STATI ULTIMATI I LAVORI PER LA MESSA IN SICUREZZA DEI
FINANZIAMENTI PRECEDENTI: INTERROGAZIONE DI GALASSINI
Il governo Renzi il 4 luglio con un comunicato ha
presentato il piano di edilizia scolastica, annunciato nel discorso di fiducia
alle Camere del 24 febbraio 2014. Un piano, composto di tre principali filoni,
che coinvolgerà complessivamente 20.845 edifici scolastici per investimenti
pari a 1miliardoe94milioni di euro con nuove identificazioni per avere scuole nuove, più sicure e (sic!) scuole più
belle, nel comunicato non parla se è un decreto o solo per ora solo un’ annuncio
dettagliato, di certo per le nuove scuole il piano riguarda il 2014 e 2015. Andando
in dietro con la memoria, quanto annunciato è forse il solito finanziamento che il ministro Gelmini istituiva nel 2009 per
un miliardo per lavori di sicurezza nelle scuole (dopo la
tragedia alla scuola provinciale di Torino) che porto finanziamenti nel 2010 in
Provincia di Ravenna per 2.028.000. ed altri nel 2012 e 2013 e per questo ho
presentato interpellanza per sapere se i
lavori anticipati dal Governo Renzi con il comunicato del 4 luglio ’14 sono
quelli inseriti nelle graduatorie a conoscenza della
Provincia di Ravenna e se i lavori ammessi a finanziamento saranno cantierabili nel mese di luglio 2014 come
dichiarato dal presidente Renzi, o diventati 1000 giorni
come afferma ultimamente Inoltre visti i
lunghi tempi per iniziare completare i lavori, se quelli ammessi a contributo, dal consiglio
provinciale con le delibere del: 2010
per n. 11 scuole, quelli del 2013 per
n. 15 scuole sono pronti per l'appalto; quelli per il 2014 per n. 3 scuole sono iniziati e terminati nei tempi previsti.
LEGGI INTERROGAZIONE E LE PROPOSTE D’INTERVENTO IN
PROVINCIA DI RAVENNA
provincia di Ravenna - Consiglio
Provinciale - GRUPPO FORZA
ITALIA Ravenna: 9 luglio 14
"La Provincia di Ravenna
il 24 settembre 2013 aveva approvato
una serie d'interventi per la messa in sicurezza delle scuole dell'intero
territorio provinciale di proprietà comunale Altri contributi è pervenuto dal
Ministero delle infrastrutture nel 2013 senza passare dal consiglio
provinciale, un groviglio di finanziamenti senza una linea precisa, anche
perché non si conosce l'esatta necessità dell'intera Provincia, il sottoscritto
in merito aveva già presentato un’interpellanza chiedeva quanti erano gli
interventi e le somme necessarie per la messa in sicurezza di tutte le scuole
della provincia e dei comuni della provincia di ravenna.
Per l'Anno 2014, 15 i
progetti ammessi al finanziamento che dovevano essere appaltati dopo il decreto di assegnazione
delle risorse agli enti locali da parte del Ministero dell'Istruzione , il
mancato affidamento dei lavori entro il 28 febbraio 2014 comportava la revoca
del finanziamento stesso. I contributi assegnati ai comuni erano 13 ( €.
330.848 (Ravenna per la Scuola Pascoli 95.000 euro per i lavori di sicurezza e
bonifica manti copertura, per la scuola Garibaldi 35.000 per la prevenzione
incendi, Alfonsine 25.000 euro per la manutenzione straordinaria, Fusignano per
la scuola Battaglia 6.900- euro per adeguamento alle norme antincendio come
pure Massa Lombarda scuola Quadri e Torchi 20.000 euro, Lugo
"Baracca" 39.254, Faenza per la scuola Carhidio-Strocchi 150.000 euro
per la manutenzione straordinaria, come Cervia per la scuola Marchi €. 25.000,
Russi per la "Fantozzi" €. 10.143 oppure come Castelbolognese €.
17.130 per la scuola Pascoli bonifica dei manti copertura; Brisighella per la scuola dell'infanzia di S.
Martino in Gattara 6.394 € per l'adeguamento sismico; Riolo Terme per la scuola
Giovanni da Riolo 5.000 € per la manutenzione straordinaria e Casola Valsenio
per la scuola infanzia Lo scoiattolo 25.000.). n. 2 alla Provincia di Ravenna
per €. 220.751. (68.000 € per la manutenzione straordinaria e
bonifica del coperto in eternit per il liceo Artistico Nervi e idem 190.000 €.
per l'Istituto Perdisa, Curbastro e Compagnoni). Importo complessivo di €. 551.600;
Nel 2010 (Ministro
Gelmini) con approvazione del Consiglio Provinciale, interventi per la messa in
sicurezza €. 2.028.000 euro per 11 interventi. (4 per la Provincia di
Ravenna per € 806.000 - 2 per il Comune di Ravenna per € 247.000 - 3 per San
Pietro in Campiano per € 689.000 - 1 per Ponte Nuovo € 195.000 - 1 per il
Comune di Conselice per € 91.000).
Nel 2012 il Ministero
delle infrastrutture e dei Trasporti con Decreto 2 ottobre 12 stanzio altri
500.000 euro per tre interventi. Lugo Istituto San Giuseppe P.za Marsala,
4 €. 100.000 Brisighella Scuola Materna Caduti Cefalonia €.
300.000 Ravenna Istituto Savelli €. 100.000)
CHIEDO
- I
lavori anticipati dal Governo Renzi con il comunicato del 4 luglio ’14
sono quelli inseriti nelle graduatorie a conoscenza della Provincia di
Ravenna,
- I
lavori amessi a finanziamento saranno cantierabili nel mese di luglio 2014
come dichiarato dal presidente Renzi o nei successivi 1000 giorni come
afferma ora per cambiare l’Italia.
- I
lavori ammessi a contributo dal consiglio provinciale con le delibere del:
2010 per n. 11 scuole sono
terminati e liquidati; quelli del 2013
per n. 15 scuole sono pronti per l'appalto; quelli per il 2014 per n. 3 scuole sono iniziati
e terminati nei tempi previsti;
Il Consigliere Provinciale FORZA ITALIA Vincenzo
Galassini
mercoledì 9 luglio 2014
SENTENZA ERRANI
Attendavamo il giudizio della Magistratura. La
sentenza pronunciata dalla Corte d’appello di Bologna, deliberando la condanna
ad anno per il Presidente Vasco Errani e a un anno e due mesi per i due
funzionari regionali che si occuparono della relazione della Regione per il
caso Terremerse, Filomena Terzini e Valtero Mazzotti, accusati di concorso nel
falso e favoreggiamento, ci fa comprendere la gravità della situazione: la
Magistratura ha confermato, al di là di ogni dubbio, la truffa ai danni dell’erario
pubblico per il finanziamento da un milione di euro concesso in modo
illegittimo dalla Regione alla cooperativa agricola Terremerse, presieduta nel
2006 dal fratello di Errani, Giovanni.
In aula non ho mai fatto sconti al Presidente
Errani, intervenendo per primo su questa delicata vicenda. Nonostante avessi
ricevuto pressioni in senso contrario, decine sono stati gli atti ispettivi
presentati alla Giunta sul caso Terremerse. I responsabili dovranno risarcire i
contribuenti per il danno procurato, apprezziamo la scelta dimissionaria del
Presidente Errani, per noi unica strada percorribile.
Conosco Errani da tanti anni, umanamente dispiace
che sia finita in questo modo, ma da oggi in Emilia Romagna si volta pagina. Fabio
Filippi
DUE APPUNTAMENTI IMPORTANTI, ELEZIONI PROVINCE E REGIONE
Fi:Palmizio(E-R), confronto tra
forze alternative a sinistra'Due appuntamenti importanti, elezioni province e
Regione' (ANSA) - "E' ora di
iniziare un proficuo confronto tra le forze politiche alternative al centro
sinistra per arrivare ad un progetto di governo condiviso da una forte alleanza
moderata". E' quanto ha scritto in una nota Massimo Palmizio, Presidente
del comitato dell'Emilia-Romagna di Forza Italia, in vista di "due
appuntamenti importanti, le elezioni di secondo livello delle Province e della
Citta' metropolitana di Bologna e le elezioni regionali del 2015 che saranno
anticipate in autunno visto che il Presidente Errani si e' dimesso dopo la
condanna odierna". L'alleanza "dovrà esprimere sia il programma che
il candidato Presidente Regionale, candidato che sarà scelto tramite elezioni
primarie di coalizione - continua Palmizio - unico valido modo di selezione
come dimostrato dal disastro piemontese del maggio sorso. Per questo motivo,
onde evitare sterili iniziative dei singoli, ho rivolto ai miei colleghi
segretari/coordinatori delle forze politiche moderate, un invito ad incontraci
prima della pausa estiva per definire il percorso che affronteremo sia per la
tornata elettorale regionale sia per le elezioni di secondo livello delle
Province e della Città metropolitana di Bologna". "Spetta a Forza
Italia, il maggior movimento politico di opposizione nell'ambito dei moderati -
conclude - l'onere e l'onore di stimolare la costruzione di una rinnovata
alleanza che possa sfidare le sinistre e sconfiggerle"
martedì 8 luglio 2014
FORZA ITALIA SOSTENGA LE RIFORME IN MODO CONVINTO
"Da vent'anni ci impegniamo in solitudine per dare al nostro Paese
istituzioni che garantiscano democrazia, efficienza e governabilità. Per la
prima volta (ma meglio tardi che mai) riscontriamo la volontà di altre forze
politiche di concorrere davvero a quel percorso di riforme che abbiamo
lungamente auspicato. Ho invitato ed invito i nostri deputati e i nostri
senatori a sostenere convintamente questo percorso, a cominciare dalla riforma
che riguarda il Senato, che sarà seguita dalla discussione e approvazione della
nuova legge elettorale e dalla riforma del Titolo V. Nel lungo cammino che
ancora ci attende per modernizzare il nostro assetto istituzionale avremo modo
di affrontare insieme queste riforme, di migliorarle e di ampliarne, ove
possibile, gli ambiti e gli obiettivi. Ribadisco
che il nostro dialogo con le forze che compongono l'attuale maggioranza di
governo è limitato al solo tema delle riforme istituzionali. Forza Italia resta
infatti convintamente all'opposizione, non condividendo la politica economica e
la politica sulla giustizia sino ad ora messe in atto da questo
esecutivo." Silvio Berlusconi
giovedì 3 luglio 2014
LA CAMPAGNA ESTIVA DI SILVIO BERLUSCONI
(di Danilo Quinto) A furor di popolo e sulla scia dell’iscrizione della sua fidanzata, Francesca Pascale e dell’editorialista del “Giornale”, Vittorio Feltri, all’Arcigay, Silvio Berlusconi si è lanciato in dichiarazioni a difesa della lobby omosessuale. In contemporanea con lo svolgimento del gay-pride in dieci città, ha dichiarato: «Quella per i diritti civili degli omosessuali è una battaglia che in un paese davvero moderno e democratico dovrebbe essere un impegno di tutti. Da liberale, ritengo che attraverso un confronto ampio e approfondito si possa raggiungere un traguardo ragionevole di giustizia e di civiltà». È la campagna estiva del leader di Forza Italia. Dopo aver consegnato il paese a tre Governi nominati e non eletti dal popolo – Monti, Letta e, da ultimo, Renzi, che ha lanciato come Presidente del Consiglio, sancendo il patto delle riforme – Berlusconi si è accorto che solo l’apertura all’ideologia dominante avrebbe scongiurato la sua fine politica. Spiana così la strada agli intendimenti inequivoci di Renzi, che ha già annunciato il varo di un provvedimento che si occuperà delle unioni tra gli omosessuali, in attesa, entro l’anno, dell’approvazione della legge Scalfarotto sulla transfobia e sull’omofobia.
Le parole di Berlusconi non vengono dal nulla. Già nel 2006 aveva nominato suo portavoce l’ex segretario dei radicali, Daniele Capezzone, che qualche mese prima – sulle pagine di “Eva Tremila” – alla domanda «È mai stato sedotto da un uomo?», rispondeva: «Credo a una cosa che ha detto lo scrittore Jorge Luis Borges, “bisogna avere una mente ospitale”. Ho avuto rapporti di amicizia e oltre con ragazze e ragazzi».
mercoledì 2 luglio 2014
MATTEO CI VUOLE ROTTAMANRE CON 25 MILIARDI DI TASSE”
È ufficiale: Carlo De
Benedetti è passato all’opposizione del governo Renzi. Il magnate con la
tessera numero uno del Pd non si è ancora iscritto a Forza Italia, ma secondo i
ben informati si tratterebbe di questione di giorni. Del resto non si
spiegherebbe diversamente la clamorosa inversione ad U dei giornali posseduti
dall’imprenditore. Dopo essersi invaghiti per mesi del presidente del
Consiglio, tanto da rischiare l’adulazione, nei giorni scorsi gli organi del
gruppo Espresso hanno compiuto una clamorosa virata. Ha cominciato il
settimanale che dà il nome alla casa editrice, pubblicando come abbiamo
riferito ieri una copertina dal titolo inequivocabile: «Cinque miliardi di
tasse in più». Un’accusa senza sconti al governo di aver fatto il contrario di
quanto promesso. Poteva sembrare una stecca nel coro da parte del periodico, ma
invece ecco che ieri il quotidiano gemello ha rincarato la dose. Prima pagina
di Repubblica, taglio basso: «Gli 80 euro rimangono nel portafoglio, dal bonus
impatto zero sui consumi». Una notizia introvabile sugli altri giornali, ma che
in pratica decreta il fallimento dell’operazione simpatia dell’ex Rottamatore.
IMMUNITA’ PER I SENATORI. RENZI ROTTAMATORE, DOVE’E’. A VENDERE LE SOLITE PENTOLE
La commissione guidata da Anna Finocchiaro ha dato il
via libera alla norma che ripristina l’attuale immunità sia per i deputati sia per i senatori. Immunità
per i senatori La modifica introdotta con l’emendamento,
cancella l’articolo 6
del testo sulle riforme del
governo, prevedendo un ritorno al testo originario dell’articolo 68 della Costituzione:
l’autorizzazione a procedere
nei confronti di un parlamentare dovrà essere decisa dalle Giunte Parlamentari della Camera
di appartenenza. Il testo scritto dal governo stabiliva la copertura
dell’immunità solo per i deputati. Voto
contrario M5s e Gruppo Misto “Uno sfregio al dialogo con i
cittadini”. Questa l’immediata reazione del M5S, con una nota firmata dal
capogruppo in Commissioni Affari costituzionali Giovanni Endrizzi che commenta
il ripristino dell’immunità
per deputati e senatori. “La Commissione
Affari Costituzionali del Senato, con il solo voto contrario
del Movimento 5 Stelle
e del Gruppo Misto – sottolinea Endrizzi – ha reintrodotto l’immunità parlamentare
totale per i senatori. Questo senza
nemmeno sapere se i membri del Senato della Repubblica saranno eletti dai
cittadini oppure nominati dalle segreterie di partito”.
martedì 1 luglio 2014
BRUNETTA: FISCO, “CARO RENZI, E’ LA FLAT TAX LA VIA PER LA CRESCITA”
“Sul piano del fisco, da
cui occorre cominciare per ridare slancio all’economia, i temi sono due:
ridurre le aliquote e semplificare le regole. La risposta è una: Flat tax, vale
a dire aliquota unica per tutti”. Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza
Italia alla Camera dei deputati, in un editoriale pubblicato da “Il Giornale”.
“In Italia il partito politico che per primo ha proposto la Flat tax è stato
Forza Italia nel 1994, con Silvio Berlusconi e Antonio Martino. È un sistema
che adotta un’aliquota fiscale unica, uguale per qualunque livello di reddito,
che riconosce tuttavia una deduzione personale a tutti i contribuenti (tutte le
altre Tax expenditures sono eliminate), tale da rendere il sistema progressivo,
secondo il dettato della nostra Costituzione”. “La Flat tax è stata già
adottata da circa 40 Paesi nel mondo. Ultimo in termini di tempo, a febbraio,
il premier spagnolo Mariano Rajoy ha lanciato una Flat tax sul lavoro, per cui
le imprese che assumono giovani a tempo indeterminato, per i primi due anni
dall’assunzione pagano solo 100 euro di contributi al mese”.
“I vantaggi della flat
tax. Semplicità: essendo unica l’aliquota e poche le detrazioni, qualsiasi
contribuente è messo nella condizione di sapere esattamente quante tasse deve
pagare. Efficienza: l’eliminazione degli scaglioni cancella il fenomeno per cui
i contribuenti evitano di lavorare di più per non vedersi compensato tutto il
maggior reddito dalle maggiori tasse dovute. La Flat tax, inoltre, riduce
l’evasione e l’elusione fiscale. Economicità: famiglie e imprese sarebbero in
grado di calcolare velocemente le proprie tasse senza ricorrere alle costose
consulenze di tributaristi, commercialisti e avvocati, anche per effetto della
ridotta probabilità di effettuare errori di calcolo. Neutralità fiscale: l’eliminazione
delle Tax expenditures a favore di un’aliquota unica riduce le distorsioni
dovute a fenomeni di arbitraggio fiscale, riassegnando al contribuente la piena
libertà di scelta sul come spendere i propri soldi. Benefici per i conti
pubblici: le prove empiriche mostrano un aumento di gettito. L’idea della
sinistra che ‘tartassare il ricco’ con aliquote crescenti produce maggiori
risorse da distribuire alle fasce più basse è falsa alla prova dei numeri”.
“Caro presidente Renzi,
sono riforme vere come la Flat tax che riportano l’Italia a crescere. L’Europa
vuole riforme vere come questa per concedere spazi di flessibilità che vadano
bel oltre quelli già previsti. L’insieme di tutto questo ci può portare non
solo ad avere tassi di sviluppo costanti sopra il 2%, ma anche capacità di
creare occupazione in misura tale da colmare il nostro gap con i Paesi con i
quali siamo in competizione. Gli annunci e i bluff sono finiti. E con il finto
successo del Consiglio europeo il re Renzi è sempre più nudo”, conclude
Brunetta.
DIE WELT SCRIVE: “APPELLO DELL’FMI AGLI STATI UE: FATE PRELIEVI FORZOSI AI CONTRIBUENTI” (ITALIANI).
Il giornale tedesco Die
Welt scrive che il 22 giugno il Fondo
monetario internazionale FMI ha pubblicato un nuovo appello per
ricorrere a prelievi forzosi
sui contribuenti, allo scopo di aiutare a pagare i debiti degli
Stati. Il FMI prepara una nuova tornata di espropri per i risparmiatori, titolava Die
Welt sabato 28 giugno: “Un piano del Fondo monetario internazionale prevede che
in futuro la riorganizzazione dei debiti sarà più rapida e applicata in maniera
più radicale. A essere colpiti in primo luogo saranno i detentori di assicurazioni sulla vita e i fondi pensione.
Il punto fondamentale è
che sarà applicata una manovra più flessibile. Questo potrebbe sembrare una
buona cosa, ma la conseguenza sarà che in futuro i creditori dovranno
collaborare. In Europa questi creditori sono essenzialmente detentori di
polizze di assicurazione sulla vita e altre forme di fondi pensione.”
Il giornale consiglia di investire direttamente in imprese e società
e non in fondi pensione e piani di assicurazione
sulla vita, in quanto non sarà possibile impedire al FMI di
attuare i suoi prelievi forzosi. In altre parole, per investire i propri soldi
sono finiti il risparmio e la previdenza. E’ più sicura la speculazione in Borsa. Che è
tutto dire.
Rimane il fatto – però –
che la notizia riguardante il Fondo
Monetario Internazionale che consiglia gli Stati di prelevare
direttamente i soldi dei
correntisti per “coprire” i colossali buchi di bilancio degli stessi
Stati, è rimasta nell’ombra
senza che alcun mezzo d’informazione italiano ne abbia parlato.
Il che, rende ancor più
preoccupante la faccenda
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