martedì 15 luglio 2014

CRISI. I DATI DE IL SOLE 24 ORE PROVINCIA PER PROVINCIA. RAVENNA AL TERZO POSTO IN NEGATIVO PER AUMENTO DI DISOCCUPATI


Sette anni di spending review, dal 2007 al 2013, nelle case degli italiani hanno visto modificare, generalmente al ribasso, redditi, prezzi delle case, acquisti di auto e di beni durevoli. Il tasso di disoccupazione è raddoppiato salendo al 12,2% e i depositi in banca sono saliti anche come scelta di risparmio. Ma la crisi non ha colpito tutti i territori nello stesso modo: alcune province più di altre hanno sofferto, registrando nel 2013 vistosi arretramenti rispetto al 2007.
In testa alle province italiane dove la crisi si è fatta sentire di più ci sono due città laziali, Viterbo e Latina. Quelle che ne hanno risentito meno sono Vicenza, Bolzano, Modena: lo dice Il Sole 24 Ore che ha analizzato diversi parametri per scoprire il trend nelle diverse realtà del Paese.
Per quanto riguarda la nostra provincia, il colpo più grosso è senza dubbio quello ricevuto al numero di occupati. I dati parlano chiaro: il tasso di disoccupazione è passato dal 2,89% del 2007 al 9,93% del 2013, con una variazione del 243,2%, valore che ci pone al terzo posto della classifica (al primo posto Ferrara e al secondo Piacenza), su 110 province Italiane. Segno negativi anche per i prezzi delle case (-10,2%) e per l'immatricolazione di auto nuove (-46,1%) ma sono dati che ci pongono tra le province che se la sono cavata meglio: nel primo caso Ravenna è all'84mo posto (al primo posto Ascoli Piceno con -28,2%) e nel secondo caso all'86mo (al primo posto Aosta con un -84,5%) su 110 province. Va meglio analizzando i dati sul PIL che per Ravenna registra un +2,6%.
Il rapporto tra i ravennati e gli istituti di credito vede invece le richieste di prestiti personali stabili (-0,4%) a fronte di un forte aumento dei depositi bancari (+43,1%). A livello nazionale quest'ultimo parametro raggiunge il +67,4%

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