“Sul piano del fisco, da
cui occorre cominciare per ridare slancio all’economia, i temi sono due:
ridurre le aliquote e semplificare le regole. La risposta è una: Flat tax, vale
a dire aliquota unica per tutti”. Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza
Italia alla Camera dei deputati, in un editoriale pubblicato da “Il Giornale”.
“In Italia il partito politico che per primo ha proposto la Flat tax è stato
Forza Italia nel 1994, con Silvio Berlusconi e Antonio Martino. È un sistema
che adotta un’aliquota fiscale unica, uguale per qualunque livello di reddito,
che riconosce tuttavia una deduzione personale a tutti i contribuenti (tutte le
altre Tax expenditures sono eliminate), tale da rendere il sistema progressivo,
secondo il dettato della nostra Costituzione”. “La Flat tax è stata già
adottata da circa 40 Paesi nel mondo. Ultimo in termini di tempo, a febbraio,
il premier spagnolo Mariano Rajoy ha lanciato una Flat tax sul lavoro, per cui
le imprese che assumono giovani a tempo indeterminato, per i primi due anni
dall’assunzione pagano solo 100 euro di contributi al mese”.
“I vantaggi della flat
tax. Semplicità: essendo unica l’aliquota e poche le detrazioni, qualsiasi
contribuente è messo nella condizione di sapere esattamente quante tasse deve
pagare. Efficienza: l’eliminazione degli scaglioni cancella il fenomeno per cui
i contribuenti evitano di lavorare di più per non vedersi compensato tutto il
maggior reddito dalle maggiori tasse dovute. La Flat tax, inoltre, riduce
l’evasione e l’elusione fiscale. Economicità: famiglie e imprese sarebbero in
grado di calcolare velocemente le proprie tasse senza ricorrere alle costose
consulenze di tributaristi, commercialisti e avvocati, anche per effetto della
ridotta probabilità di effettuare errori di calcolo. Neutralità fiscale: l’eliminazione
delle Tax expenditures a favore di un’aliquota unica riduce le distorsioni
dovute a fenomeni di arbitraggio fiscale, riassegnando al contribuente la piena
libertà di scelta sul come spendere i propri soldi. Benefici per i conti
pubblici: le prove empiriche mostrano un aumento di gettito. L’idea della
sinistra che ‘tartassare il ricco’ con aliquote crescenti produce maggiori
risorse da distribuire alle fasce più basse è falsa alla prova dei numeri”.
“Caro presidente Renzi,
sono riforme vere come la Flat tax che riportano l’Italia a crescere. L’Europa
vuole riforme vere come questa per concedere spazi di flessibilità che vadano
bel oltre quelli già previsti. L’insieme di tutto questo ci può portare non
solo ad avere tassi di sviluppo costanti sopra il 2%, ma anche capacità di
creare occupazione in misura tale da colmare il nostro gap con i Paesi con i
quali siamo in competizione. Gli annunci e i bluff sono finiti. E con il finto
successo del Consiglio europeo il re Renzi è sempre più nudo”, conclude
Brunetta.
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