“Questa
cosa è un altolà al patto del Nazareno”. Lo ha detto Silvio Berlusconi parlando
della candidatura di Sergio Mattarella al Pd durante la riunione dei grandi
elettori azzurri.
QUIRINALE: , BIANCA A QUARTO BERLUSCONISCRUTINIO, VEDIAMO SE
HANNO I NUMERI
“Forza Italia voterà scheda bianca anche al quarto
scrutinio. Vediamo se hanno i numeri per eleggere Mattarella da soli”.
QUIRINALE: BRUNETTA, GRANDE AMAREZZA, FORTE
DISSENSO PER DECISIONE PD
"Forte dissenso, forte disappunto per la
decisione del Partito democratico, del presidente Renzi, di indicare Sergio
Mattarella quale candidato del Pd e della sinistra". "Questo
contravviene qualsiasi convergenza che si era delineata sul piano delle riforme
costituzionali e della legge elettorale.
"E’ da un anno che noi collaboriamo con Renzi
alla costruzione delle riforme costituzionali e della legge elettorale. Avevamo
convenuto su una candidatura condivisa, la più ampia possibile, di garanzia
rispetto al futuro assetto costituzionale, ci stiamo lavorando proprio in
questi giorni, in queste settimane. La decisione unilaterale di Renzi,
presidente del Consiglio e segretario del Partito democratico, di candidare
Mattarella senza il nostro assenso, senza la nostra condivisione, evidentemente
è uno strappo difficilmente sanabile". Così Renato Brunetta, capogruppo di
Forza Italia alla Camera dei deputati
RENZI NON HA MAGGIORANZA PER FARE RIFORME E PER
GOVERNARE PAESE
"E’ difficile pensare che Renzi possa
chiedere i nostri voti quando gli servono per compensare la sua sinistra, come
recentemente sulla legge elettorale, come ad agosto, l’8 agosto, sulla riforma
costituzionale, e poi quando pensa di essere autosufficiente per ricompattare
il suo partito non chiedere neanche il nostro pensiero, la nostra
riflessione". "Questo non è un patto, questo è un patto leonino, come
tante volte ho avuto modo di dire e di scrivere. Questo non può portare da
nessuna parte, perché Renzi, ricordo, non ha la maggioranza dentro il suo
partito, non ha la maggioranza nel Paese, il centrosinistra ha vinto, si fa per
dire,
"Renzi ha ben tre maggioranze: una maggioranza di governo, una
delle riforme e una sul Presidente della Repubblica. Ha una bulimia di
maggioranze". Ha aggiunto Romani che poi, alla domanda se FI si sfilerà
dalla maggioranza delle riforme spiega: "Renzi può controllare il suo
partito, non può controllare la maggioranza delle riforme".