MEGLIO BERLUSCONI DI RENZI: DAL GOVERNO (E DAL PD) LA PUGNALATA A MATTEO
"Per il quadro che si è venuto a determinare con il tripolarismo continuo a pensare che l'ipotesi migliore sia un sistema proporzionale con un premio di maggioranza a chi arriva primo". A parlare è il ministro della Giustizia Andrea Orlando, intervistato dal Messaggero, e la traduzione dal politichese è clamorosa: meglio il proporzionale del Mattarellum. Tradotto per la seconda volta: Silvio Berlusconi ha ragione, Matteo Renzi ha torto. E se a dirlo è non solo un ministro influente di un governo che potrebbe dare una mano al Cavaliere sul caso Mediaset-Vivendi, ma anche il possibile candidato segretario se la minoranza dem spinge per togliere il Pd allo stesso Renzi, allora sono parole che pesano il doppio.
Sulla legge elettorale Orlando parla di "un premio tale da non determinare in modo automatico una maggioranza assoluta. Un sistema con un impianto proporzionale e con collegi uninominali. Un sistema che non obblighi a fare coalizioni finalizzate solo a ottenere il premio di maggioranza, presentando scollature magari subito dopo le elezioni. Ma ci tengo a chiarire che questa è solo la mia opinione". Precisazione ovvia, ma non da poco. Una posizione come questa potrebbe essere usata come pretesto da chi, dentro il Pd, sta cercando di indebolire ulteriormente la posizione di Renzi per costringere l'ex premier al Vietnam parlamentare fatto di trattative, dibattiti, tavoli e confronti con il nemico Silvio. Una palude che avrebbe un risultato molto chiaro: allungare i tempi, allontanare il voto anticipato.