L'Europa
chiede all'Italia una riforma del catasto in tempi brevi. Confedilizia:
"Emergenza vera è ridurre le tasse sugli immobili". Infatti il nuovo catasto,
come sottolinea il Sole24Ore, rientra nel Pnr, il
piano nazionale delle riforme che arriverà con il Def. La riforma del catasto
di fatto ritorna sulla scena dopo alcune raccomandazioni da parte di Bruxelles
per l'Italia. E soprattutto dopo le previsioni macroeconomiche. E Bruxelles su
questo punto è molto chiara sottolineando come Roma abbia fatto "progressi
limitati" proprio sul completamento della "riforma del catasto".
La riforma di fatto era già pronta e il governo Renzi era in procinto di
mandarla alle Camere. Ma è arrivato lo stop per l'esecutivo sono stati i
rilievi sull'osservanza della clausola della invarianza per la tassazione degli
immobili. Insomma il rischio è che possano mutare ancora le tasse sugli
immobili col nuovo catasto. E così Confedilizia prova a lanciare un messaggio
chiaro a Gentiloni: “Leggiamo sulla stampa che il Governo Gentiloni starebbe
pensando di riesumare quella riforma del catasto che il Governo Renzi aveva
ritirato, nel giugno del 2015, perché non forniva adeguate garanzie di
invarianza di gettito, aprendo all’opposto uno scenario di ulteriori aumenti di
tassazione sugli immobili, mascherati attraverso improbabili
"redistribuzioni", si legge in una nota. Poi l'avvertimento:
"Quella legge delega è scaduta e non è certo questo il momento per
iniziare un nuovo percorso, checché ne dica la Commissione europea, che
inserisce pigramente il tema catasto nelle sue rituali raccomandazioni copia e
incolla, senza avere un minimo contatto con la realtà.Per il settore
immobiliare l’urgenza non è la riforma del catasto, ma una decisa riduzione di
un carico fiscale che dal 2012 è stato quasi triplicato e che continua a
causare danni incalcolabili a tutta l’economia: crollo dei valori,
impoverimento, caduta dei consumi, desertificazione commerciale, chiusura di
imprese, perdita di posti di lavoro. Dovrebbe essere questa la priorità di un
Governo responsabile
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