sabato 27 febbraio 2010

“FIGLI DI UN BACCO MINORE”

Zannoni Francesco chiede trasparenza
Il capo gruppo Francesco Zannoni chiede se Slow Food e la Cooperativa Centoggi che gestiva la manifestazione “Figli di un Bacco Minore” hanno mai presentato al comune di Bagnacavallo bilanci consuntivi. Esiste un bilancio?  Se si è possibile averne copia ?
Per accedere ai contributi sono stati presentati bilanci preventivi?
Se risponde al vero l’affermazione del Sig. Adolfo Fabbri, rilasciata al settimanale Settesere, che nella edizione 2009 si sono registrate 8.000 presenze, che alla media di 13 euro portano ad un incasso al botteghino di circa 104.000 euro. (12 euro i soci, 15 euro i non soci). Senza contare altri incassi certi, tipo i tavolini alle aziende presenti ad 80 euro, 500 euro pagati dal Consorzio il Bagnacavallo, più le bottiglie per ogni tipologia di vino, richieste alle aziende partecipanti, all’incirca 7.200, per esempio. Con un consumo durante la manifestazione di poco superiore alle 3.000.
Tutte queste sono entrate certe. Senza dimenticare che da sempre l’Amministrazione è stata partner nella gestione della manifestazione. In base a tutti  questi dati e considerazioni quali sono le motivazioni che hanno portato Slow Food a non mantenere in essere la manifestazione per l’anno 2010. In base a quali eventi e considerazioni il logo “ Figli di un Bacco minore “ non è mai stato registrato dalla nostra Amministrazione.

lunedì 8 febbraio 2010

APPROVATO IN CONSIGLIO ODG SULLA CRISI DELLA SENIO CERAMICA

Un ordine del giorno presentato dalla maggioranza che governa il comune, ma dove erano fino ad oggi?
Nel consiglio comunale dello scorso 28 gennaio é stato approvati un ordine del giorno,  sulla crisi dell'azienda ceramica Senio srl presentato dai capigruppo Rita Contessi (Pd), Paolo Graziani (Sinistra e Libertà) e Andrea Pezzi (Comunisti italiani - Rifondazione comunista). L’ordine del giorno è stato approvato all'unanimità, il consiglio comunale "giudica preoccupanti e deludenti gli sviluppi della crisi dell'azienda bagnacavallese, in particolare per quanto concerne la messa in cassa integrazione di un numero elevato di dipendenti e l'eventualità che ciò si traduca in un alto numero di licenziamenti" ed "esprime la propria solidarietà ai dipendenti e alle loro famiglie che stanno affrontando un periodo di grande preoccupazione e sacrifici". Inoltre, "chiede alla nuova società di rafforzare il proprio piano di rilancio industriale con l'obiettivo di riassorbire, nel più breve tempo possibile, il maggior numero di dipendenti" e "impegna il sindaco e la giunta comunale a proseguire l'utile lavoro per mantenere aperti canali di dialogo e confronto con i lavoratori, con i sindacati e con la nuova proprietà per cercare di creare le condizioni che consentano di riassumere, in breve tempo, il più alto numero possibile di dipendenti" e "a compiere, da subito, ogni sforzo per verificare se il tessuto produttivo bagnacavallese possa assorbire i lavoratori che, a conclusione del periodo di cassa integrazione, rischiano di rimanere senza occupazione".

SULL’ASSURDA CANDIDATURA E IL VOTO AGLI IMMIGRATI NELLE CONSULTE DI BAGNACAVALLO

Il prossimo 11 febbraio verrà presentato in Consiglio comunale a Bagnacavallo il nuovo regolamento per il rinnovo dei Consigli di frazione. I candidati dei nuovi Consigli saranno votati in occasione delle prossime votazioni regionali a fine Marzo. Da quest’anno i candidati potranno essere stranieri, quindi non più solo cittadini italiani. Il comune di Bagnacavallo, sulla scia di una ideologia fallimentare, vuole farsi promotore di diritti che nemmeno la Costituzione italiana riconosce ai soli residenti che non hanno ancora maturato il diritto di cittadinanza. In seno ai lavori della competente Commissione Consiliare la mia  ferma richiesta di eliminare  questo inutile, anzi dannoso allargamento  della base elettorale è stato sdegnosamente rigettato dalla maggioranza di sinistra. Esperienze simili nel recente passate in varie città governate dal centro-sinistra, tra cui Ravenna, stanno fallendo miseramente sia dal punto di vista partecipativo che del contenuto. Gli eletti infatti si presentato raramente alle sessioni, dimostrando così scarso rispetto per le Istituzioni e per le comunità che li ospitano. Inoltre sono diverse le iniziative discutibili quando non addirittura censurabili. Il processo di integrazione degli stranieri deve partire dal loro studio, conoscenza ed accettazione della nostra Costituzione, dei nostri principi democratici e di legalità nonché dei nostri valori. Solo dopo che si è appurato il successo di questo cammino, una volta raggiunti i termini previsti per la concessione della cittadinanza italiana, queste persone possono essere considerate integrate a pieno titolo ed essere automaticamente soggetti di diritto anche di voto attivo e passivo.
Qui si vuole mettere il carro davanti ai buoni. Una posizione sbagliata due volte, nel principio e nella perseveranza di un errore già ampiamente verificato altrove.  La politica di integrazione degli stranieri della sinistra è sbagliata proprio perché si concentra esclusivamente o principalmente sui loro diritti, anziché sottolineare i loro doveri. La cittadinanza italiana e gli altri diritti che ne derivano non possono essere dati per scontati, ma devono essere appunto il giusto “premio” di un percorso virtuoso dello straniero. La sinistra purtroppo, ormai allo sbando senza più idee né ideali, cerca di recuperare i voti persi ( a velocità sempre più elevata)  tra i cittadini italiani, con quelli  degli stranieri, sacrificando in questo modo gli interessi ed i bisogni, anche di sicurezza, della nostra cittadinanza per gli esclusivi interessi di sopravvivenza del proprio potere. E senza peraltro perseguire i veri interessi degli stranieri stessi, che crescendo nella convinzione di poter pretendere ed ottenere ciò che vogliono, fomentano antipatia ed odio nei loro confronti da parte dei cittadini italiani, che si sentono ormai cittadini di serie B. Questa politica ottiene esattamente l’opposto dell’integrazione, cioè  la progressiva ed inesorabile disintegrazione della società, almeno come noi la conosciamo ed intendiamo, della cultura millenaria di democrazia, coesione e di reale assistenza sociale. Di  vero rispetto reciproco Come Lega Nord ci riserviamo una verifica più approfondita del testo del nuovo regolamento da un punto di vista giuridico, poiché non possiamo condividere che la valenza giuridica di Cittadini venga svilita affiancandola alla parola “straniero”. Per la Costituzione italiana vi sono solo due possibilità: o si è Cittadini italiani o si è stranieri. Una differenza importante, che può e deve sparire solo di fronte ad una vera, convinta e sincera integrazione. Proprio ora che il Ministro Maroni, insieme al ministro Sacconi, si è fatto promotore del permesso di soggiorno a punti, che tende quindi a stabilire una chiara equazione tra diritti e doveri dello straniero in Italia, questa scelta del Sindaco Laura Rossi e della sua Amministrazione appare quanto mai sbagliata nel merito e nella tempistica.
Questa Amministrazione sta dimostrando una notevole incompetenza nel gestire la cosa pubblica, e una sorprendente mancanza di sensibilità verso i propri cittadini (Italiani). Io e il mio gruppo consiliare voteremo contro questo provvedimento, e come Lega Nord valuteremo se vi sono i presupposti giuridici per impugnarlo.  Samantha Gardin  GRUPPO CONSIGLIARE LEGA NORD – Pdl. BAGNACAVALLO

BILANCIO DI PREVISIONE I MOTIVI DEL VOTO CONTRATIO DEL GRUPPO CONSILIARE “LEGA NORD – POPOLO DELLA LIBERTA’

Il bilancio presentato dalla Giunta è il primo di questa legislatura, ma non rappresenta in alcun modo un passo in avanti verso il cambiamento e il rinnovamento. è evidente il tentativo di scaricare sul Governo l’incapacità di raggiungere i propri minimi obiettivi. La visione del welfare che ha la nostra Amministrazione è molto miope in quanto da un lato ci ha pesantemente sottolineato la spesa di 10.000 euro per l’istituzione di una classe supplementare alla scuola primaria, poi non bada a spese quando si tratta di erogare decine di migliaia di euro per pagare ferie non godute o rinnovi di convenzioni con funzionari del nostro Comune. Il PSC è stato approvato, dopo una lunghissima gestazione, ma rimane uno strumento inefficace in quanto non essendo supportato da POC (Piano Operativo Comunale) e RUE (Regolamento Urbanistico Edilizio) non riesce a far convergere in modo sinergico avvenimenti e commercio. Un esempio è la gestione della manifestazione del “Circo della Pace” che come altre manifestazioni potevano essere di propulsione all’attività commerciale del nostro centro storico ma invece non essendo state coordinate con gli orari delle nostre attività commerciali non ha portato alcun beneficio economico alla struttura commerciale della nostra Città. E' chiaro il riferimento al mancato allestimento di qualsiasi tipo di animazione ed illuminazione durante il periodo natalizio;  ancora un’altra occasione persa per sostenere le attività commerciali del nostro Centro Storico che invece è rimasto tristemente al buio. Questa Amministrazione ha portato e porta avanti il discorso della bretella di congiunzione tra la Naviglio e la San Vitale. Non considerando assolutamente lo spreco di importanti terreni agricoli e di ragguardevoli somme di denaro, mentre non  è stato fatto e niente è previsto per risolvere il problema del traffico fra la Via Naviglio, la ferrovia e l’Ex San Vitale, nodo quotidiano d’intasamento, inquinamento e pericolo per la regolare circolazione. I pubblici denari sarebbero stati forse, spesi in modo più proficuo nella costruzione di alcuni sottopassi ferroviari. L’idea vincente di realizzare un parcheggio sotto l’area dell’ex Mercato Coperto appaia e poi scompaia dai progetti che quest’Amministrazione propone ai cittadini, occorrerebbe anche in questo caso il coraggio di attuare un’opera importante e trainante per tutta l’economia del Centro Storico.
- La cultura -  Quale futuro per l’Antico Convento di San Francesco e per il Museo delle Cappuccine?
I siti storici, Rapporti con Accademia Perduta – Romagna Teatri ,I rapporti internazionali e la Pace
Il volontariato , Assistenza sociale, ASP. ( Ex IPAB ex Opere Pie)
- Sicurezza e traffico - ; - I lavori pubblici - , Le scuole;  Le frazioni;  Agricoltura; Equilibri di Bilancio
Per quanto detto sopra e per quanto c’è stato illustrato da quest’Amministrazione, riteniamo che la relazione presentata dal Sindaco sia lacunosa e di impossibile individuazione di un percorso concreto.
Come forze di opposizione, abbiamo il dovere di stigmatizzare con forza una fase dell’operato amministrativo che si rivela incerta, inconcludente e in alcuni settori, addirittura confusa e contraddittoria.
In considerazione del carattere propagandistico, della insufficienza delle risposte offerte  ai bisogni dei cittadini, vedi caso “ Senio”, risposte che come spesso accade indulgono all’autoreferenzialità, di fronte, in definitiva, alla inadeguatezza della programmazione rispetto al progetto,  e per tutte le motivazioni, sopra riportate noi Consiglieri della “Lega Nord - Popolo delle Libertà” voteremo contro la Relazione Previsionale e Programmatica presentata da questa Amministrazione.

MILANO INQUINA? CON IL 16,70% IN PIU’, RAVENNA NO

Ravenna prima in tutte le classifiche!
     30 Gennaio 2010- Il quotidiano “il Giornale” oggi elenca le quindici città “irrespirabili nel 2009, indicando il numero dei giorni in cui è stato superato il limite medio giornaliero del Pm10”, sigla che identifica le Polveri sottili.  Ravenna con il 16,70% in più, 126 giorni contro 108, batte Milano.
     Domani, domenica, la città di Milano sarà chiusa al traffico. Praticamente da sola ha creato un caso, pur non essendo la città più inquinata è l’unica che ha preso una decisione conseguente al rispetto dei limiti imposti dall’Unione Europea e così costretta ad essere pi rigorosa, più controllata, più soggetta a rimbrotti, sanzioni e denuncie agli amministratori sindaci (Moratti pdl) e Presidenti di Provincia (Penati pd). Non voglio pensare che la Provincia di Ravenna se ne importi, delle normative europee, ma, come sempre avviene nella rossa Romagna, nessuno se ne accorge (mancanza di trasparenza e controllo).
      L’assessore all’ambiente Mengozzi continua a emanare proclami, in accordo con il Presidente della Provincia Giangrandi, Protocollo 25.2.2009: “Protocollo d'intesa tra la Provincia, i Comuni, col supporto dell’Arpa, per la prosecuzione dell'attività di monitoraggio della qualità dell'aria”, e protocollo 29-01-2010: “Attuazione e controllo dei gas di scarico degli autoveicoli, (cosiddetto “bollino blu)”. Ovviamente le spese di durata triennale a carico degli enti pubblici sono notevoli. L’onere per il 2009 ammonta a 214mila euro, ed è così ripartito: 100mila euro a carico dei Comuni; 114mila euro a carico della Provincia.  Senza prescindere dai danni a tutta la comunità e dal disagio alle attività produttive.
     In merito ho presentato un’interpellanza in Provincia per avere chiarimenti e precisazioni sulla differente interpretazione della normativa europea ed il conseguente modo di agire di Ravenna.
Condivido in pieno la volontà del governo italiano di realizzare un piano energetico nazionale (PEN), con la fonte nucleare – che è sicura e rispettosa dell’ambiente, e l’unica in grado di affrontare responsabilmente gli obiettivi del Protocollo di Kyoto – che dia alle fonti rinnovabili la dignità che esse meritano ma entro i limiti di ciò che possono realisticamente offrire; che si interrompa la proliferazione di scoordinati piani energetici comunali, provinciali o regionali e che non siano disposte incentivazioni a favore dell’una o dell’altra tecnologia di produzione energetica al di fuori del quadro programmatico di un PEN, trasparente e motivato sul piano scientifico e tecnico-economico

VARIANTE SS 16, L’INAUGURAZIONE ENNESIMA OCCASIONE DELLA SINISTRA PER GRATUITI ATTACCHI AL GOVERNO BERLUSCONI. “IL TEATRO ELETTORALE”

Di FEDERICO PATTUELLI Capogruppo in Consiglio Comunale ad Alfonsine della “Lista Pattuelli-Mercato Coperto 
Il 28 gennaio, è stata aperta al traffico la Variante SS16: un’opera fondamentale per ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico nel centro abitato e, ci auguriamo tutti, l’alto tasso di incidentalità su Via Reale. Più volte mi sono pronunciato in merito, sottolineando la necessità di tale “circonvallazione” ma sollecitando anche l’Amministrazione Comunale ad investire in questa nuova infrastruttura attraverso una pianificazione urbanistica seria, così da poter sostenere la crescita del nostro territorio ed indirettamente anche tutte quelle attività che fino al 27 gennaio basavano il proprio reddito sulla “vecchia” SS16. Il non far decadere (ancor più) Alfonsine a “paese dormitorio” è una sfida che interesserà da vicino la Giunta Venturi… Con il PSC non mi pare si sia iniziato col piede giusto, in particolare nell’individuazione sia delle nuove aree produttive sia dei nuovi insediamenti urbani… Staremo a vedere…
È però doverosa una considerazione tutta politica sulla cerimonia d’inaugurazione tenutasi al Teatro Monti. Potrebbe apparire riduttivo o fazioso ma vorrei ringraziare l’amico e Consigliere Comunale PDL Stefano Gaudenzi che, attraverso l’importante intermediazione di Gianguido Bazzoni (candidato alle prossime regionali), è riuscito a modificare il protocollo ufficiale e portare per l’occasione ad Alfonsine l’europarlamentare del PdL, Antonio Cancian, arginando un po’ i comizi elettorali del Presidente della Provincia Francesco Giangrandi e dell’Assessore Regionale ai Trasporti Alfredo Peri… Non sono mancati infatti gratuiti e sferzanti attacchi al Governo Berlusconi, colpevole a loro dire di lasciare l’ANAS senza un euro (certo, per loro è facile ottenerli, tasserebbero anche l’aria respirata, del tutto incuranti della crisi...).
Nella loro auto-celebrazione estatica e ridicolizzazione implicita del Governo di centro-destra i “frustrati” Giangrandi e Peri hanno dimenticato di dire che in Italia sono due i principali ostacoli alle grandi infrastrutture e ad un sistema logistico integrato con gli altri Paesi Europei: la cosiddetta sinistra “ecologista ed ambientalista” ed i vincoli assurdi imposti dal Trattato di Maastricht (sottoscritto dai Governi Amato e Prodi) sulle spese in conto capitale, ovvero sugli investimenti. La rigidità dei conti pubblici europei (sempre accettata acriticamente dalle sinistre nostrane) è il primo nemico del nostro sviluppo: una valutazione (alla base anche delle difficoltà operative di ANAS S.p.A.) “abilmente” sottaciuta dalle nostre “care” Istituzioni comunali, provinciali e regionali…
FEDERICO PATTUELLI Capogruppo in Consiglio Comunale ad Alfonsine della “Lista Pattuelli-Mercato Coperto” Fiamma Tricolore Ravenna cell. 339 4599717

CHI FREQUENTA LA MOSCHEA DI LUGO?

interrogazione di Capucci (LN) sulla moschea di via Mazzini

Il capogruppo in consiglio comunale della Lega Nord ha depositato nella seduta di ieri un'interrogazione relativa alle agevolazioni concesse all'Associazione "Associazione dell'amicizia", che di fatto, afferma Rudi Capucci, è una moschea.-"Il problema essenziale è che questa moschea, mascherata da associazione, riceve benefici dal Comune come se fosse regolarmente iscritta all'albo provinciale o regionale delle associazioni di promozione sociale, ma a noi tale iscrizione non risulta. Tenuto anche conto che in questa "moschea" tutti i cittadini della zona hanno potuto constatare (abbiamo anche fotografie) che vi entrano molte più persone di quanto consentito e di quanto dichiarato dal Sindaco sulla stampa, si profilano degli illeciti di gravissima portata, tanto che il nostro gruppo a Lugo,  in accordo con nostri legali, sta valutando iniziative di natura legale".

MESSAGERO NUOVO DIARIO IMOLA DENUNCIA CHE UN CONSIGLIERE COMUNALE DEL PD – DIRIGENTE ALL’OSPEDALE Di IMOLA – RICEVE 107 MILA EURO PER ABBATTERE LE LISTE D’ATTESA

Lo chiama Mister 240 mila euro.

Riportiamo integralmente l'articolo pubblicato dal Nuovo Diario in data odierna
Mister 240mila euro. Anche se manca qualche spicciolo (la somma esatta versata nel 2008 dall’azienda sanitaria a Guido Ferrari è di 239.991,71 euro), la cifra incassata dal direttore dell’Unità operativa complessa di Radiologia colpisce, a maggior ragione per il fatto che dal computo è esclusa l’attività libero professionale.  E ancora di più colpisce, e fa riflettere, come si compone la busta paga del medico e consigliere comunale del Pd.
Lo stipendio tabellare definito dal contratto collettivo nazionale di lavoro (52.149 euro) è in linea con quella dei colleghi direttori di dipartimento, di struttura, semplice e complessa, e degli altri incarichi professionali dirigenziali. Lo stesso dicasi per un’altra misura prevista dal contratto collettivo quale la retribuzione di posizione (parte unificata 16.284 euro, per il trattamento accessorio legato agli incarichi conferiti dall’Azienda 1.652 euro). 

PIANO PER TUTELARE LE ACQUE. OGNI ANNO NE CONSUMIAMO 190 MILIONI DI METRI CUBI

Il consiglio provinciale ha adottato con voto favorevole dei gruppi di  maggioranza e dell'UDC, e l'astensione di FI-PdL e AN-PdL , il Piano provinciale di tutela delle acque, presentato dall'assessore all'ambiente Andrea Mengozzi."Il Piano è lo strumento con il quale si dettagliano alla scala provinciale gli obiettivi dettati dalla Regione. Gli obiettivi sono sia quantitativi che qualitativi - ha spiegato Mengozzi - e hanno come primo orizzonte temporale il 2016. L'UE infatti ha disposto che entro tale data, tutti i corpi idrici significativi, superficiali, sotterranei e marini dovranno raggiungere determinati obiettivi di qualità ambientale." "Mediamente, ogni anno, in provincia, sono impiegati dall'uomo, per le sue necessità e attività, circa 190 milioni di mc di acqua. Il 55% di quest'acqua è  impiegata in agricoltura , il 25% dal settore industriale e il 20% dal settore civile per gli usi idropotabili. Parametrando, sulla nostra provincia, gli obiettivi regionali si propongono norme - indicative o prescrittive - per ridurre tali consumi del 10% entro il 2016, e per mantenere (o innalzare) la qualità delle acque nei corsi d'acqua a livelli buoni.
Per quel che riguarda il settore civile gli interventi previsti sono soprattutto interventi relativi alla capacità di collettare a fognatura i reflui delle attività umane e ai potenziamenti dei depuratori esistenti, soprattutto per azoto e fosforo, e alla realizzazione di sistemi depurativi a servizio dei centri abitati minori. C'e' poi un impegno per la riduzione delle perdite in rete -ora al 20%- e per la riduzione dei consumi d'acqua.
Per quel che riguarda il settore industriale si indurranno le aziende - anche attingendo a finanziamenti regionali - a rendere i propri sistemi produttivi meno bisognosi d'acqua. Nel settore agricolo, il più bisognoso d'acqua, oltre 100 milioni di metri cubi l'anno sono impiegati in provincia, proporremo sistemi di irrigazione più efficenti. Vi sono già buoni esempi in provincia. Si cercherà inoltre di orientare i nuovi impianti agricoli verso le colture meno idroesigenti e favorendo la realizzazione di invasi interpoderali, per rendere disponibile acqua in collina senza intervenire pesantemente sul territorio.
Il piano, infine, si confronta con il tema dei cambiamenti climatici che sta producendo importanti modifiche anche rispetto alle abituali disponibilità d'acqua, spingendo, ad esempio, sempre di più, verso la diversificazione delle fonti d'approvvigionamento, così da evitare di correre rischi anche in anni particolarmente siccitosi.
La nostra provincia conta poco meno di 400mila abitanti ma deve produrre servizi legati all'acqua che, oltre ai residenti e alle nostre aziende produttive, siano in grado di servire efficacemente oltre 7 milioni di turisti l'anno, e gli uni gli altri possono restare senz'acqua o possono permettersi che questa non venga depurata dopo l'uso."
Giovanna Benelli, FI-PdL: "Ci scaricate addosso una valanga di dati tecnici senza compiere una sintesi comprensibile ma il consiglio dovrebbe esprimere  un giudizio politico. I piani complessi come questo vanno illustrati rilevando i problemi e proponendo soluzioni chiare e accessibili anche a noi profani. Condividiamo i rilievi della consigliera Farolfi e pertanto ci asteniamo.
Marta Farolfi, AN-PdL: "Mi astengo. Il piano è carente in relazione alle misure previste in agricoltura perchè era necessario  avviare un programma di realizzazione di bacini aziendali e interaziendali nelle zone pedemontane e collinari per raccogliere le acque piovane  e quelle dei torrenti  in modo da assicurare una riserva d'acqua  a uso agricolo e zootecnico, salvaguardando l'ecosistema. Non mi riferisco solo a piccoli vasi irrigui ma a bacini di raccolta sull'Appennino in aree geologicamente stabili. Questo tipo di infrastrutture avrebbero valorizzato adeguatamente  la risorsa acqua."
Francesco Morini, Udc, ha votato a favore: "Il piano tutele delle acque (PTA) - ha spiegato - si pone un obiettivo ambizioso: quello di disinquinare le acque nel 2016, perseguendo  un netto miglioramento dello stato del mare Adriatico lungo la costa ravennate. Sulla base di questi obiettivi sono stati stimati investimenti per circa 104 milioni di euro, da coprire essenzialmente con i contributi di cittadini, famiglie e imprese. Voterò a favore con l'auspicio che chi avrà comportamenti parsimoniosi sarà premiato."

LUGO “RETTE ASILI” UNA VITTORIA DEL PDL

Donatella Donati (Pdl):
"Ancora una volta - ha dichiarato Donatella Donati, consigliere comunale del Pdl di Lugo - l'opposizione tenace e puntuale del Pdl ha messo gli amministratori di Lugo di fronte all'insanabile contraddittorietà delle loro scelte. La questione degli aumenti abnormi delle rette degli asili nido, da noi già sollevata all'inizio di dicembre e ribadita poi in consiglio comunale in sede di dibattito sull'approvazione del bilancio, è il classico esempio di come la giunta e il sindaco siano abituati a governare senza dare il minimo peso alle obiezioni che vengono loro fatte, siano esse di natura ideologica che squisitamente contabile". "La sollevazione dei genitori, molti dei quali elettori del Pd (come si legge nella lettera da loro inviata al Sindaco), dimostra come i rilievi da noi fatti fossero assolutamente fondati. La decisione della giunta Cortesi di rinviare la presentazione dei redditi Isee a febbraio, per poi far scattare comunque gli aumenti all'inizio del prossimo settembre, ha più che altro il sapore di un contentino.

VARIANTE AL PTCP (Piano Territoriale di coordinamento provinciale) IN MATERIA DI COMMERCIO PER GRANDI STRUTTURE

I motivi del voto contrario espresso dalla consigliera Giovanna Maria Benelli.
La spinta al voto definitivo del nuovo range di variazione per la programmazione delle grandi strutture commerciali viene giustificata dall’amministrazione con l’urgenza di rendere operativi anche molti strumenti flessibili, indispensabili per mantenere l’equilibrio fra la grande, la media e la piccola distribuzione, che sono stati approvati da molti e riguardano anche le ristrutturazioni nei centri storici, per uscire dalla crisi peggiore del dopoguerra dopo quella del 29. Anche se proprio per lo stesso motivo e cioè la gravità della crisi strutturale che stiamo vivendo, le Associazioni di categoria chiedono il contrario. Tentare di mettere confini in un mercato globale sperando che gli acquirenti di Ravenna vadano “alle Maioliche” di Faenza piuttosto che in altri grandi centri fuori provincia mi sembra un’impresa titanica. Ma Gilberto Coffari Presidente di Coop. Adriatica e di IGD che è l’immobiliare di riferimento della grande distribuzione coop. ne sembra convinto visto che prevede altri 50 negozi dello stesso tipo con la formula low-cost in regione. Sicuramente un ottimo investimento perchè atri nuovi range di variazione non mancheranno e le sue osservazioni verranno sicuramente accolte come a Ravenna, visto che ha 10 gallerie commerciali, 14 ipermercati, 3 centri commerciali jv RGD e 3 terreni oggetti di sviluppi futuri più la gestione di gallerie commerciali di proprietà di terzi.
Se il settore commercio dovesse andare male, rimarrebbe comunque un bel capitale immobiliare da riconvertire.