lunedì 8 febbraio 2010

SULL’ASSURDA CANDIDATURA E IL VOTO AGLI IMMIGRATI NELLE CONSULTE DI BAGNACAVALLO

Il prossimo 11 febbraio verrà presentato in Consiglio comunale a Bagnacavallo il nuovo regolamento per il rinnovo dei Consigli di frazione. I candidati dei nuovi Consigli saranno votati in occasione delle prossime votazioni regionali a fine Marzo. Da quest’anno i candidati potranno essere stranieri, quindi non più solo cittadini italiani. Il comune di Bagnacavallo, sulla scia di una ideologia fallimentare, vuole farsi promotore di diritti che nemmeno la Costituzione italiana riconosce ai soli residenti che non hanno ancora maturato il diritto di cittadinanza. In seno ai lavori della competente Commissione Consiliare la mia  ferma richiesta di eliminare  questo inutile, anzi dannoso allargamento  della base elettorale è stato sdegnosamente rigettato dalla maggioranza di sinistra. Esperienze simili nel recente passate in varie città governate dal centro-sinistra, tra cui Ravenna, stanno fallendo miseramente sia dal punto di vista partecipativo che del contenuto. Gli eletti infatti si presentato raramente alle sessioni, dimostrando così scarso rispetto per le Istituzioni e per le comunità che li ospitano. Inoltre sono diverse le iniziative discutibili quando non addirittura censurabili. Il processo di integrazione degli stranieri deve partire dal loro studio, conoscenza ed accettazione della nostra Costituzione, dei nostri principi democratici e di legalità nonché dei nostri valori. Solo dopo che si è appurato il successo di questo cammino, una volta raggiunti i termini previsti per la concessione della cittadinanza italiana, queste persone possono essere considerate integrate a pieno titolo ed essere automaticamente soggetti di diritto anche di voto attivo e passivo.
Qui si vuole mettere il carro davanti ai buoni. Una posizione sbagliata due volte, nel principio e nella perseveranza di un errore già ampiamente verificato altrove.  La politica di integrazione degli stranieri della sinistra è sbagliata proprio perché si concentra esclusivamente o principalmente sui loro diritti, anziché sottolineare i loro doveri. La cittadinanza italiana e gli altri diritti che ne derivano non possono essere dati per scontati, ma devono essere appunto il giusto “premio” di un percorso virtuoso dello straniero. La sinistra purtroppo, ormai allo sbando senza più idee né ideali, cerca di recuperare i voti persi ( a velocità sempre più elevata)  tra i cittadini italiani, con quelli  degli stranieri, sacrificando in questo modo gli interessi ed i bisogni, anche di sicurezza, della nostra cittadinanza per gli esclusivi interessi di sopravvivenza del proprio potere. E senza peraltro perseguire i veri interessi degli stranieri stessi, che crescendo nella convinzione di poter pretendere ed ottenere ciò che vogliono, fomentano antipatia ed odio nei loro confronti da parte dei cittadini italiani, che si sentono ormai cittadini di serie B. Questa politica ottiene esattamente l’opposto dell’integrazione, cioè  la progressiva ed inesorabile disintegrazione della società, almeno come noi la conosciamo ed intendiamo, della cultura millenaria di democrazia, coesione e di reale assistenza sociale. Di  vero rispetto reciproco Come Lega Nord ci riserviamo una verifica più approfondita del testo del nuovo regolamento da un punto di vista giuridico, poiché non possiamo condividere che la valenza giuridica di Cittadini venga svilita affiancandola alla parola “straniero”. Per la Costituzione italiana vi sono solo due possibilità: o si è Cittadini italiani o si è stranieri. Una differenza importante, che può e deve sparire solo di fronte ad una vera, convinta e sincera integrazione. Proprio ora che il Ministro Maroni, insieme al ministro Sacconi, si è fatto promotore del permesso di soggiorno a punti, che tende quindi a stabilire una chiara equazione tra diritti e doveri dello straniero in Italia, questa scelta del Sindaco Laura Rossi e della sua Amministrazione appare quanto mai sbagliata nel merito e nella tempistica.
Questa Amministrazione sta dimostrando una notevole incompetenza nel gestire la cosa pubblica, e una sorprendente mancanza di sensibilità verso i propri cittadini (Italiani). Io e il mio gruppo consiliare voteremo contro questo provvedimento, e come Lega Nord valuteremo se vi sono i presupposti giuridici per impugnarlo.  Samantha Gardin  GRUPPO CONSIGLIARE LEGA NORD – Pdl. BAGNACAVALLO

Nessun commento:

Posta un commento