Berlusconi
dà l'ultimatum a Fitto: "Decidi subito, con noi o fuori". Lui
replica: "Mi cacci perché avevo ragione?"
Sergio Rame - "La
linea politica sulle riforme l’ho decisa io. La responsabilità è solo mia. Ci
avevo creduto e sperato fino in fondo". Parlando ai gruppi
parlamentari di Forza Italia, Silvio
Berlusconi si assume la responsabilità del Patto del Nazareno,
annuncia le prossime mosse e conferma la linea dura del partito. "Continuare sulla stessa strada
sarebbe ottuso e politicamente nefasto, non per noi, ma per gli elettori
moderati che rappresentiamo e per il Paese tutto - spiega - Forza Italia d’ora in avanti tornerà a fare
opposizione, senza sconti e senza quella benevolenza che questo governo ha
dimostrato di non meritare". Durante il vertice Berlusconi
chiede ai suoi massimo impegno e presenza costante e ricorda che dal prossimo 9
marzo sarà di nuovo "pienamente
in campo". "Oggi
non è il momento delle recriminazioni e dei processi sommari - continua - la
linea politica seguita fin qui era la mia linea politica. Meditata, ponderata,
valutata, in tutti i suoi aspetti. So bene quanto ci sia costata, quanto, a
volte, sia costata personalmente a ciascuno di voi. Vi ringrazio per quanto
insieme abbiamo fatto fino ad oggi. E il fatto che il Pd non sia stato capace di portare fino in
fondo questo cammino nulla toglie alla nobiltà del nostro sforzo.
Chi ci ha creduto fino in
fondo come me, merita stima e rispetto". E a Raffaele Fitto concede 15
giorni di tempo per decidere se restare o andare via e fondare un partito. Un
ultimatum che non è piaciuto all'europarlamentare. "Perché? - chiede - perché facciamo
opposizione? Perché abbiamo avuto ragione sulle riforme, e, purtroppo, su
tutto il resto?".
Per il futuro Berlusconi
conferma il progetto di un’alleanza con la Lega per le Regionali, ma, avverte: "Non consegneremo le chiavi del
centrodestra a Salvini, anche se la Lega è un importante alleato e spero possa
esserlo anche per il futuro". Siamo amici di Salvini ma
nessuno può lanciare diktat. Alcune cose ci dividono, ma sono molte più le cose
che uniscono Lega e Forza Italia. Berlusconi parla mentre a Montecitorio si
discutono le riforme
costituzionali. "Al
di là delle spacconate talvolta indigeribili del Pd in queste ore - sottolinea
- non abbiamo interrotto il nostro lavoro costruttivo. Lo abbiamo già detto, lo
ripeto oggi: venuto a cadere quel patto profondo per cambiare insieme l’Italia,
continueremo comunque ad appoggiare ciò che delle riforme ci piace e che
riteniamo utile per il Paese. Ma non accetteremo più di votare per tutte quelle
parti che avevamo accettato solo per amore di un disegno più ampio e più
importante. Valuteremo cosa approvare e cosa cercare di cambiare e alla fine
del percorso, valutato come il nostro contributo sarà stato recepito dalla
maggioranza, decideremo - conclude - come comportarci al voto finale. E così
faremo anche sulla legge
elettorale".
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