venerdì 6 febbraio 2015

RENZI HA ROTTO IL PATTO

Per Berlusconi e per noi di Forza Italia essere leali è una prerogativa indispensabile per dare pace e prosperità agli italiani. La rottura del Patto, di cui è bene l’arbitro del Quirinale sia avvertito, è dovuta alla scorrettezza di un giocatore.
Renzi ha spezzato l’architrave, viene giù tutto – Non è Forza Italia che scoppia, come dicono i giornalini. Il nostro ‘no’ unanime a Renzi deve prevalere sul resto, e questo fa scoppiare la bolla speculativa del renzismo.
Slealtà di una parte contraente – Ricordiamo che la regola aurea di un qualsivoglia patto o contratto sottoscritto da due o più parti è il mantenimento della fiducia e della lealtà reciproche qualora si voglia mantenere in piedi un patto, come nel caso di una qualsiasi modifica. Renzi ha disatteso il Patto e per questo lo riteniamo sleale. Nulla sarà più come prima.
La lealtà non è una pagina ingiallita del catechismo per vecchie zie. È il valore vero e autentico del ceto medio, che è consistenza e la risorsa vera di questo Paese. Una risorsa fatta di brave persone, che sono l’ossatura economica e sono state e saranno la garanzia di una ricostruzione della prosperità per l’intera Italia.
– Se risorgeremo è perché il ceto medio ha una base morale che contraddice l’archetipo diffamatorio dell’italiano medio alla Alberto Sordi, e oggi diremmo alla Matteo Renzi. Che è sempre pronto a fregarti, sulla base del così fan tutti.
Matteo Renzi ovvero l’inaffidabilità del leader – Sarà questa una delle caratteristiche con cui sarà ricordato il “giovin signore”? Le premesse ci sono tutte.
Giocatore scorretto – Nulla sarà più come prima. Nel Parlamento, anzitutto. Imporre tour de force irragionevoli alla Camera dei deputati offende le prerogative costituzionali dell’Assemblea su cui si regge la democrazia italiana. Ed anche qui vale il monito del Presidente della Repubblica sul rispetto necessario delle procedure del Parlamento. Il giocatore è scorretto, intervenga l’Arbitro.

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