venerdì 10 luglio 2015

GIUSTIZIA IN ITALIA: 200 DEPUTATI E SENATORI HANNO CAMBIATO GRUPPO ALCUNI SOSTENGONO IL GOVERNO RENZI, QUINDI PROCESSATELI TUTTI PER “PAR CONDICIO”.


Compravendita senatori: "Sentenza è atto di violenza politica" la sentenza del Tribunale di Napoli che ha condannato Silvio Berlusconi e Valter Lavitola per la compravendita dei senatori nel 2008. Tra le prime reazioni, c'è stata quella dell'ex Forza Italia Fabrizio Cicchitto che ha attaccato il doppiopesismo dei giudici: "Seguendo il meccanismo che ha portato alla condanna di Berlusconi, allora anche Cossiga avrebbe dovuto essere come minimo seriamente indagato quando spostò una trentina di parlamentari dal centro-destra all’Udr che poi fu fondamentale per la nascita del governo D’Alema che giustamente bombardò gli stragisti serbi. Quella fu una operazione provvidenziale e invece quella di Berlusconi un’operazione criminale". Sovietici - Il capogruppo al senato Renato Brunetta attacca più duramente una sentenza che appare come: "un inaccettabile atto di violenza politica. Il processo ricorda nel suo svolgimento le procedure staliniane, allorché il procuratore Vyšinski vedeva nel
dissidente un nemico da abbattere, un avversario da sconfiggere, un cane rabbioso da fucilare. La sentenza non avrà effetti perché il reato di corruzione è passato in prescrizione: "Il fatto che non abbia conseguenze penali - ha aggiunto Brunetta - non rende meno sconvolgente quel che è accaduto. Si vuole semplicemente giustiziare moralmente chi si oppone al potere assoluto di una casta. Non finisce qui"
SCANDALO A PIETRASANTA:Un governo non eletto  caccia un sindaco eletto
Al di là della defenestrazione da  sindaco di Pietrasanta di Massimo Mallegni (di centrodestra, naturalmente) con una interpretazione sui generis della legge Severino, devo convenire con lo  stesso amministratore che un  governo non eletto dal popolo  ha sospeso dalla sua carica un sindaco eletto dal popolo. Pazzesco. La sinistra ha un concetto  tutto suo di democrazia.
LEGGE SEVERINO La bella pantomima Renzi-De Luca
Decreto Renzi: De Luca non può  prendere possesso della carica di presidente della Regione  Campania (sotto sotto si sente sicuro che troverà qualche magistrato che annullerà quanto stabilito). De Luca: ricorre al magistrato che, ovviamente, essendo do dalla parte del PD mette in moto l’aiuto fraterno. Risultato: a tambur battente arriva la sospensione del decreto Renzi. E  tutto torna in ordine. Viva la giustizia giusta

 



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