venerdì 17 luglio 2015

“STEPRA – GRECIA: PIANO DI LIQUIDAZIONE – ACCORDO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI”. ANALOGIE O FORSE REALTA’?


Le ultime parole famose del PD in Provincia di Ravenna nel maggio 2008 “STEPRA fornisce informazioni sulle opportunità di investimento, valorizzando le potenzialità del territorio. A Massa Lombarda dove si sta sviluppando l’intervento su un’area di complessivi 80mila metri quadrati. Dall’urbanizzazione si ricaveranno circa 62mila metri quadrati di lotti vendibili a destinazione produttiva. Il secondo a San Pietro in Vincoli, alle spalle dell’esistente zona artigianale.”  Nella dichiarazione di voto Carla Benedetti (attuale capo gruppo PD) richiamò «la necessità che Stepra continui la proficua collaborazione con i Comuni perché garantisce trasparenza e imparzialità». Giovanna Benelli di Forza Italia confermò la contrarietà del gruppo «a un’immobiliare pubblica che detiene il monopolio del marketing territoriale». STEPRA di proprietà interamente pubblica (Camera di commercio, Provincia di Ravenna e 16 comuni) ha realizzato un record…. Un buco da 30 milioni (circa) per volersi mettersi a fare gli imprenditori immobiliari, un ruolo che non spetta agli enti pubblici contro le norme di legge e non certamente definito e chiarito nel mese scorso con la presa d’atto delle partecipazioni esistenti nella Provincia di Ravenna.  Un buco del genere dovrebbe essere con evidenze a livello nazionale a suo tempo ho segnalato il fatto alla Procura della Repubblica di Ravenna e alla Corte dei conti di Bologna. La maggiore parte dei terreni non ha mercato e il finanziamento è avvenuto con la banche.  Ieri i Capi gruppo della Provincia di Ravenna hanno preso atto della proposta di ristrutturazione dei debiti, in corso di elaborazione fra la società e le banche, una situazione nota da alcuni anni. Un paragone quando si parla “Accordo di ristrutturazione dei debiti”, porta alla mente quanto sta avvenendo in questi giorni in Grecia, ma anche nella vicina Forlì, con SAPRO  una  situazione simile a Ravenna. A rimetterci sono i ravennati perché, forse le banche utilizzeranno i fondi europei destinati al mercato, come avviene in Grecia.
Una vergogna, ma la cosa più grave che i responsabili di quanto avvenuto “non ne rispondano personalmente” e si “autopropongono il Piano di liquidazione e ristrutturazione dei debiti”, questa purtroppo è l’Italia che non funziona.
Auspico solo, che non capiti all’Italia quanto sta avvenendo in Grecia…… ma ho una grande paura.
-       - Consigliere Provinciale FORZA ITALIA Vincenzo Galassini




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