La tensione è alle stelle. Perché la base del Pd non impazzisce più per l’ex rottamatore. Non lo apprezzano né nelle vesti di presidente del Consiglio né nei panni di segretario di partito. E nei giorni di massima bagarre per la Capitale, a fior di nervi per i disagi causati dal trasporto locale, i rifiuti ammucchiati agli angoli delle strade del centro storico e, soprattutto, i pachidermici problemi di un sindaco incapace come Ignazio Marino, il rischio che Renzi venga fischiato, se non addirittura contestato, sono più che concreti.
Renzi ha chiesto (e ottenuto) da Orfini di non vedere Marino. “Non intende incontrarlo neanche di sfuggita”. D’altra parte, domani sera, non affronterà le beghe del partito, ma, come suo solito farà le solite promesse: taglio delle tasse, riforme per il Paese e così via. “Non affronterà la crisi che da settimane paralizza la prima città d’Italia”.
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