mercoledì 30 settembre 2015

BUON COMPLEANNO PRESIDENTE!

Perché 79 sono pochi per uno come lui. Quello che accade all’Onu e in Europa gli dà
ragione su tutto.
(E non dimentichiamo che a 90 anni Napolitano guida ancora Pd e Italia)

martedì 29 settembre 2015

IL PD IN CONSIGLIO PROVINCIALE AVEVA VOTATO CONTRO L’ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DA FORZA ITALIA: “E 55 UN’ INFRASTRUTTURA INDISPENSABILE” ANTICIPANDO LA SCELTA ODIERNA DELLA REGIONE.


Il consiglio provinciale di Ravenna, il 28 giugno aveva fra gli altri temi un ordine del giorno presentato da Forza Italia, per sollecitare il Presidente della Provincia Casadio, i consiglieri regionali e parlamentari locali, trasversalmente e unitamente affinché intervengano per sostenere il reinserimento dell’E55 tra le opere prioritarie, tolta dal ministro Del Rio, in considerazione della tenuta della nostra economia, dove già il livello di disoccupazione è il più alto del nord del Paese. Purtroppo il gruppo Pd, maggioranza, ha votato contro asserendo che l’ordine del giorno è strumentale e non risolve il problema che ha tante problematiche. Hanno votato a favore Forza Italia, NCD, UDC, astenuta IDV, assenti i tre consiglieri della Lega.
Galassini ha ripetuto che le scelte del PCI divenuto ora Pd da Bersaniano a Renziano hanno mantenuto sempre da quaranta anni l’ atteggiamento contrario alla realizzazione dell’infrastruttura così importante per l’economia nazionale, regionale e provinciale, mettendo sempre come si suole dire “il bastone fra le ruote” condizionato anche dagli ambientalisti o verdi.
Curiosi questi PD o ex comunisti, la Regione Veneto ha ottenuto il Parco del Delta del Po’, Ravenna no. Si accorgono ora che a Conselice l’inserimento di Matrix rovina l’ambiente e fino a ieri hanno approvato il progetto, a Castel Bolognese da quaranta anni sostengono la necessità della circonvallazione e ottengono un nuovo casello autostradale che porterà ulteriore maggiore traffico all’interno della città e una nuova zona industriale di 104 ettari (presunta considerati i tempi di crisi), non cito Stepra e altri fatti del ravennate.
Alla faccia della coerenza e dell’ambiente, il problema dell’E55 non è sostenuto dal PD ravennate che certamente ha avvallato e sostenuto la scelta odierna del presidente della Regione Bonaccini.
La sinistra ha vinto le elezioni regionali con il 40% dei votanti e il 40% dei consensi che rappresenta solo il 18% degli aventi diritto e cancella la Nuova Romea Ravenna Mestre!
La pluriennale battaglia di Forza Italia in provincia continuerà impossibile eliminare un’opera così importante per la viabilità ravennate e nazionale. Tutta zitta la sinistra nella quale prevale solo l’ambientalismo a scapito del progresso che avviene nei paesi vicini dell’ex Jugoslavia che ci supererà. Povera Italia!
Auspico che nelle prossime elezioni comunali del 2016 il Pd perda il controllo di Ravenna per il bene di tutta la provincia. Vincenzo Galassini Forza Italia PrOVINCIA DI RAVENNA 

BRISIGHELLA: “SCANDALO GHIARONA” COME “MAFIA CAPITALE”? FA RIFLETTERE IL TITOLO SULLE INDAGINI, NESSUNO SAPEVA ANCHE SE SOLLECITATO DA FORZA ITALIA…..




domenica 27 settembre 2015

LA SINISTRA HA VINTO LE ELEZIONI REGIONALI CON IL 40% DEI VOTANTI E IL 40% DEI CONSENSI CHE RAPPRESNTA SOLO IL 18% DEGLI AVENTI DIRITTO: CANCELLA LA NUOVA ROMEA. ADDIO ALL’AUTOSTRADA RAVENNA MESTRE!! RIFLETTERE BENE….

RAVENNA. La Nuova Romea, l'autostrada che doveva collegare Ravenna a Mestre, è stata cancellata definitivamente dal piano delle infrastrutture strategiche che la Regione presenterà al Governo. Lo ha annunciato l'assessore ai trasporti Raffale  Donini: «Questa comporterà un risparmio da 10miliardi. Abbiamo scelto di tagliare il trasporto su  gomma e non quello su ferro  Donini ha anticipato il  nuovo piano in commissione. Dopo l'approvazione da parte della  giunta regionale, verrà  richiesto l'inserimento  nel documento pluriennale di programmazione del governo. «Il costo del programma - ha detto - è calato  del 51%, da 21,7 a 10,6 mila  mentre il fabbisogno, cioè quanto concretamente chiediamo allo Stato, scende del 40%, da 8,4 a 5,3 miliardi. Questo perché abbiamo scelto  il trasporto  su gomma e non quello su ferro, rinunciando a  due autostrade, e le opere ferroviarie sono tutte  a carico nostro».  In questo lavoro di revisione, premette Donini,  «sono state eliminate  le opere già realizzate o  cantierate, alcune delle  quali gravavano impropriamente sulla quantificazione del costo complessivo. Ed è stata confermata la strategicità  degli interventi ferroviari. a meno dell'eliminazione  di alcuni limitati e ritenuti rinviabili  nel tempo. E' stata fatta una forte selezione degli interventi  sulla stradale, puntando sulle  aree maggiormente congestionate, principalmente tangenziali urbane. e sull'innalzamento  dei  livelli di sicurezza  sulle grandi direttrici, come la revisione del  corridoio E45-E55 e il  rafforzamento corridoio  Adriatico SS16».
Come ha illustrato l'assessore, «sono stati confermati gli interventi sui Sistemi urbani come il Servizio ferroviario metropolitano di Bologna, è stato potenziato  il sistema di adduzione  l'hub portuale di Ravenna» e «sono stati rivisti  gli interventi sul Sistema idroviario padano veneto, eliminando gli  interventi nel tratto di competenza di alti-e regioni ed inserendo le opere di prima fase nel  tratto fra foce Mincio e il mare e l'idrovia ferrarese.
Cari amici la pluriennale battaglia di Forza Italia in provincia continuerà, impossibile eliminare un’opera così importante per la viabilità nazionale. Tutta zitta la sinistra nella quale prevale solo l’ambientalismo a scapito del progresso che avviene nei paesi dell’ex Jugoslavia. Povera Italia! Galassini Vincenzo Consigliere provinciale Forza Italia

FACCIA TOSTA?: FAENZA LUOGO PRIVILEGIATO PER GLI INVESTIMENTI STRANIERI. LA REALTA’ INVECE…….


“Faenza luogo privilegiato per gli investimenti stranieri: lo dice l'European Business Assembly. Grazie al proprio Piano Regolatore innovativo, l'European Business Assembly (EBA) di Oxford ha inserito Faenza in un selezionato elenco di luoghi e città meritevoli di interesse per gli investimenti stranieri”.

Queste le dichiarazioni e i commenti televisivi dell’assessore Piroddi e dell’arch. Nonni. Questi personaggi vivano in un’alta realtà. I faentini e gli abitanti del comprensorio della “Unione della Romagna Faentina” hanno certamente una visione diversa. A Faenza negli ultimi 20anni non si è insediata un’ azienda per il rilancio dell’occupazione e dell’economia.

Basta ricordare i caso più recente: la chiusura o riduzione del personale della CISA, OMSA, CTF, Le Perle, Bentini, ecc. oppure l’esempio del quartiere ecosistema S. Rocco o la cementificazione selvaggia con la  demolizione di edifici industriali storici, la volontà dei tecnici pubblici di imporre la loro impostazione urbanistica e architettonica. La circonvallazione di Castel Bolognese e l’adiacente area produttiva da 100 ettari, per stranieri forse???.

Una cosa è certa il notevole costo per i cittadini a cominciare dal complesso Ufficio di Piano Regolatore con il nome applicato formato da tanti tecnici che hanno moltiplicato i costi e la burocrazia per volontà della “rossa” Regione. Rispetto ai progetti del passato con incarichi ad hoc ad esperti senza correre dietro alle richieste dei singoli privati e senza spendere nulla quando non ‘c’ è più bisogno. Il gran lavoro dei tecnici forse nella maggiore parte è stato per partecipare ai premi per i progetti. Ricordarsi del detto “un bel tacere non fu mai scritto”. Galassini Vincenzo Consigliere provinciale Forza Italia

 

Premi e libri elenco :

http://www.comune.faenza.ra.it/Guida-ai-servizi/Settore-Territorio/I-Premi-al-Settore-Territorio

http://www.comune.faenza.ra.it/Guida-ai-servizi/Settore-Territorio/I-Libri-del-Settore-Territorio

Ecco il testo completo della “beatificazione” Faenza:

venerdì 25 settembre 2015

VOLKSWAGEN, SCANDALO MONDIAL. E LA MERKEò SAPEVA DELLE TRUFFE

Lo scandalo Volkswagen si allarga a macchia d’olio in tutto il mondo, trascinando con sè anche il governo della Cancelliera Angela Merkel. Nel giorno delle prime ammissioni, con la conta salatissima sul numero dei veicoli diesel truccati che arriva a ben 11 milioni di auto (una cifra enorme, superiore alle immatricolazioni di un anno della casa di Wolfsburg), il dieselgate travolge Berlino. Secondo le rivelazioni fatte in serata dal sito online Die Welt, «la tecnica di manipolazione dei gas di scarico dei motori Volkswagen era nota a Berlino e a Bruxelles da lungo tempo».
«La Volkswagen – ha scritto il Die Welt – era sinonimo di solidità. Era il fiore all’occhiello dell’ingegneria tedesca. Dallo scorso fine settimana questa immagine è rovinata». E il senso dell’impatto sulla solida Berlino è tutto nelle parole del Der Tagesspiegel : «Scandalo è una parola troppo debole per descrivere quello che è successo, questa truffa danneggia il marchio Germania».

mercoledì 23 settembre 2015

Le Camere, il luogo della rappresentanza democratica, Con Renzi è cambiato tutto. Il Parlamento è diventato un luogo di ratifica di quanto deciso fuori dalle istituzioni della nostra Repubblica. In questo anno e mezzo l’ombelico del mondo renziano è diventato il Nazareno, il club del Partito democratico. Un luogo privato trasformato in modo inaccettabile nella terza Camera di questo nostro disgraziato Paese. Il Presidente del Consiglio (si fa per dire) e segretario del Pd sfrutta così la maggioranza, avuta in direzione attraverso primarie farsa, e bypassa il Parlamento riducendo al lumicino i sacrosanti diritti delle opposizioni ed anche delle altre componenti del suo governo che, evidentemente, preferiscono tacere e accettare queste violenze anziché mettere in bilico una cadrega conquistata e mantenuta con tanta fatica. A proposito del cosiddetto Presidente del Consiglio. Ieri durante la direzione del Partito democratico, il premier ha attaccato frontalmente e con una violenza inaudita il Presidente del Senato sull’emendabilità o meno dell’articolo 2 del ddl Boschi. Renzi ha detto, testualmente, rivolgendosi ai suoi parlamentari: “se il Presidente Grasso apre alla modifica dell’articolo 2 dopo la doppia conforme, credo che occorrerà una riunione comune di Camera e Senato, perché saremmo davanti ad un fatto inedito”.
Due bestialità in una frase sola. Un’eventuale ennesima riunione dei gruppi Pd sulla riforma costituzionale (vedi prima parte di questo pezzo, e il Parlamento???), ed un attacco senza precedenti alla libertà della seconda carica dello Stato.  La scorsa settimana Renzi aveva sguinzagliato contro Grasso la Presidente Finocchiaro (ligia e pronta come un soldatino di piombo), in questa occasione il premier bypassa ogni decenza istituzionale e colpisce a testa bassa il Presidente di Palazzo Madama. Inaccettabile. Questo tipo di comportamento la dice lunga sulla natura eversiva dell’uomo.
Ha fatto altro il Presidente del Consiglio. Ha provato ad ammaliare la sua minoranza con lo zuccherino della designazione dei futuri senatori. Facciamo un appello alla minoranza dem (ma l’appello più che altro dovrebbero farselo da soli): non vi fate fregare ancora una volta, occhio Bersani & Co., se ci cascate anche stavolta sparite per sempre…
La posizione di Forza Italia è chiara e limpida: modificare l’articolo 2 con l’elezione diretta dei senatori, e parallelamente mettere mano all’Italicum con il premio di maggioranza alla coalizione più votata e non più alla lista. O così o niente. Altre strade non sono per noi percorribili! Faremo opposizione dura e convinta

martedì 22 settembre 2015

LUTTWAK CONTRO PAPA FRANCESCO; “ESTREMISTA, LE SUE IDEE POCO SERIE. QUELLI COME LUI HANNO ROVINATO L’ARGENTINA”

Al solito controcorrente, e come sempre - molto - duro con Papa Francesco, nei giorni della visita del Pontefice in America, Edward Luttwak fa il punto della situazione in un'intervista a Il Mattino, dove premette: "No, gli americani non prendono sul serio le idee estremiste del Papa argentino. Nemmeno negli ambienti democratici". Dunque, il politologo puntualizza: "Vede, qui in America il Papa sarà accolto come una celebrità ma il suo messaggio non è ritenuto così importante come da voi, in Italia". Secondo Luttwak "Papa Francesco ha assunto posizioni troppo estreme, sia sul versante dell'ambientalismo, sia nel campo della normalizzazione dei rapporti tra Usa e Cuba". Secondo Luttwak, insomma, "quello che dice il Papa non è serio".
Chi ha rovinato l'Argentina - Un durissimo attacco, che poi sale d'intensità: "Prenda in considerazione le tesi ambientalistiche del Papa. In America abbiamo capito molto bene che Bergoglio è contro l'agro-business. Il contadino - sottolinea Luttwak - è quello lì che non deve inquinare, che lavora la terra e a stento sopravvive. Ma non scherziamo, questo modo di pensare va bene a voi che in Italia avete i no-Tav e i no-triv (no-trivellazione, ndr). Non in America". Dunque l'affondo finale: "Nessuno riflette su un fatto oggettivo. Le idee di Papa Bergoglio sono quelle tipiche di tutta una classe di intellettuali argentini, che nel giro di un secolo hanno portato Buenos Aires dai primi posti fra i Paesi più ricchi al mondo - intorno agli anni Venti del Novecento - a circa il sessantesimo nell'attuale graduatoria per reddito pro-capite. Sono le idee di quegli argentini schierati contro il libero mercato, contro la modernizzazione, contro il progresso. In parte - conclude - sono state le idee della cultura peronista"

sabato 19 settembre 2015

FESTA DEL PD DI RAVENNA: STAND SUL GIOCO D’AZZARDO, ESPOSTO DEL CODACONS

"Bastava entrare alla festa del PD a Ravenna che una locandina ti accoglieva in questo modo “Il piacere di giocare con stile” e proseguendo ci si imbatteva in un vero e proprio mini casinò, con tanto di tavoli da blackjack. Sembra uno scherzo ma è tutto vero: per due settimane alla festa del PD era presente uno stand in cui si veniva invitati al gioco d’azzardo!" - così inizia il comunicato a firma Codacons

giovedì 17 settembre 2015

Vincenzo Galassini - Andrea Vitali (a cura)
FESTE MEDIEVALI DI BRISIGHELLA
Gli Anni d'Oro  1980-1995
Introduzione di Franco Cardini
 Interventi di Carlo Lucarelli, Massimo Montanari, Paolo Aldo Rossi, Giordano Berti, Achille Olivieri, Leonardo Scarpa, Antonia Torchi e numerosi altri.
Carta Bianca Editore, Faenza, 2015
cm. 21 x 21 - pp. 288 con oltre 100 foto a colori


mercoledì 16 settembre 2015

FAENZA SUCCEDE…. CONDANNATO A RISARCIRE L’UOMO CHE MOLESTO’ SUA FIGLIA: LA STORIA DI DAVIDE ZACCARELLI


La figlia si è suicidata lo scorso anno, all'età di 22 anni. Le molestie nel 2007

Giustizia amara per Davide Zaccarelli, il papà della 22enne faentina che si è suicidata lo scorso anno dopo che nel 2007 era stata molestata da un suo professore alle scuole superiori: il molestatore si trova ora in carcere, condannato in Cassazione a tre anni, ma è la causa civile intentata dalla famiglia Zaccarelli per avere i risarcimenti dovuti a risultare incredibile. 
Il professore era stato infatti condannato al pagamento di una provvisionale di circa 65mila euro da versare alla ragazza molestata e ai famigliari. Improvvisamente però i soldi sparirono dal suo conto corrente. La Guardia di Finanza riuscì a dimostrare che l'uomo aveva versato i soldi nei conti correnti dei genitori per evitare di pagare i risarcimenti ma il giudice della causa civile non ne ha tenuto conto e ha condannato la famiglia Zaccarelli al pagamento di 40mila euro tra danni psicologici e spese legali ai parenti del molestatore. Di pochi giorni fa l'ultimo atto: a Davide, a cui già viene pignorato un quinto dello stipendio, è stata recapitata una ingiunzione a pagare entro 10 giorni 21mila euro, pena l'arrivo degli ufficiali giudiziari. La storia ha già fatto il giro dei media nazionali e Zaccarelli è stato intervistato sia da Mediaset sia dalla Rai. Su Facebook  - dove Zaccarelli ha anche pubblicato il numero di conto corrente per eventuali donazioni - si è scatenata una gara di solidarietà




martedì 15 settembre 2015

CAOS MERKEL


 Inno alla Boria. La squilibrio tedesco ora perseguita i profughi. Non basta l’accoglienza. Il voltafaccia della Merkel, non può essere lei il leader europeo. Renzi se ci sei, battile un colpo in testa. Lo spirito di Pratica di Mare che ancora oggi Berlusconi persegue, unica soluzione strategica. Gli intellettuali e i giornaloni avevano già cominciato a lucidarle la medaglia del Nobel per la pace. Angela Merkel aveva detto la parola magica: “la Germania accoglie i profughi siriani”. Aggiunse: “Senza limiti”. Proprio così.
Arrivate e vi sistemiamo. Adesso, che succede? Contrordine: bloccate le frontiere, Schengen sospesa, stazione di Monaco chiusa. Neanche la Germania ce la fa, con la forza della sua organizzazione e la generosità tirata in faccia al resto dell’Europa, per esprimere la propria superiorità morale oltre che economica.
Come la mettiamo? I siriani annegati con i loro bambini sul gommone al largo di Lesbo forse dovrebbero pesare un po’ (tanto) sulla coscienza tedesca. Non si illude la gente, non si gioca con la bontà se non si è in grado di programmarne e poi sopportarne il peso. I profughi dovrebbero proporre un class action contro chi li ha imbrogliati spingendoli a passi devastanti. Renzi, sempre servile verso la Merkel, se c’è dovrebbe batterle un colpo (metaforico) in testa. Non diciamo di darle della “bestia”, ma dell’irresponsabile senz’altro, e chiederle ora di farsi carico del problema che ella stessa, con quelle dichiarazioni stentoree, ha creato: una nuova cortina di ferro morale, tra l’Est europeo, abitato dai cattivi, mentre la Merkel sarebbe capofila dei buoni e degli umani, insieme con Renzi.
L’Inno alla Gioia andrebbe oggi sostituito con l’Inno alla Boria.
“Il diritto di asilo non ha limiti” disse. Che utopia presuntuosa. Che caos spaventoso ha generato questa supponenza sborona.
Dopo questo contrordine merkeliano diventa evidente a tutti che l’accoglienza non risolve il problema. Finché non si blocca la macchina islamica che produce profughi, siamo destinati a essere trascinati in una crisi sociale senza uscita. Se l’accoglienza dei profughi (e il respingimento dei migranti economici) non è accompagnata dalla volontà politica di organizzare una grande coalizione per annichilire lo Stato Islamico per passare subito all’azione, la morte ci arriverà in casa.
Lo Stato Islamico non ha nessuna intenzione di fermarsi: ha ambizioni geopolitiche totalitarie.
Ci indebolisce spedendoci profughi che non siamo in grado di accogliere dignitosamente nella loro immensa massa, sospinge masse di africani dopo averli accalappiati con la promessa del Bengodi, e intanto organizza piani terroristici micidiali. Oggi l’Europa pare aver deciso di agire contro gli scafisti organizzando la distruzione dei navigli spesso trasformatisi in trappole mortali. Alla buon’ora. Adesso che le difficoltà estreme non riguardano solo Italia, Grecia e Malta, si agisce.
E’ qualcosa, ma è ancora poco.



lunedì 14 settembre 2015

LA MISERIA DI RENZI, LA GRANDEZZA DI BERLUSCONI



 La differenza di proposta politica ed esistenziale tra centrosinistra e centrodestra oggi si mostra nella sua essenza, grazie al paragone tra gli atti dei due leader. Renzi va a New York per se stesso e per rubare la coppa alle tenniste. Berlusconi va a Yalta per l'Italia e per la pace. Per affrontare la tragedia dei profughi non basta l'accoglienza, occorre annichilire lo Stato Islamico. E senza alleanza tra Stati Uniti d'America, Europa e Federazione Russa, la sconfitta è certa. Chi attacca il nostro leader merita la medaglia al valore del Califfo
RENZI IN DIFFICOLTA' GIOCA LA CARTA DELLA PROPAGANDA PIU' SFACCIATA, E VA A NEW YORK A RUBARE LA COPPA ALLE NOSTRE RAGAZZE
IL MOTTO DEL GIGLIO CARNIVORO: “DOV'E' LA FESTA?”. GIA' CHE ERA IN AMERICA POTEVA FARE UN SALTO DALL'AMICO OBAMA A CONVINCERLO AD IMPEGNARSI PER LA LIBIA. FIGURIAMOCI Nel momento in cui i sondaggi lo vedono sotto nel consenso elettorale (siamo avanti noi del centrodestra), quando il 73 per cento degli italiani (sondaggio Pagnoncelli) vuole l'elezione diretta del Senato e lui si ostina nel no, mentre gli mancano 40 voti a Palazzo Madama per far passare la sua riforma costituzionale; intanto lui che fa? Vola e va. Dov'è la festa, che la rubo? Ogni volta che il Re si rivela nudo al popolo, ecco che cerca di fingersi ricoperto di manti di seta turchese. Ma l'incantesimo funziona cinque minuti, perché la realtà è spietata. Anche se il potere mediatico coopera a occultarla, poi casca giù tutto. La cosa si è fatta chiara con il viaggio a 4 New York. Non sono i centocinquantamila o duecentomila euro costati ai contribuenti (anche questo conta, peraltro), ma il tempo rubato a qualcosa di più importante. La coppa la vincono comunque le tenniste, sono loro che lavorano. Ma la pace è un lavoro che tocca al governo e soprattutto al presidente del Consiglio, e gli aerei di Stato servirebbero a correre a Bruxelles, o a cercare alleanze a Parigi e Madrid, magari persino per fare un'improvvisata alla Merkel; oppure, visto che era a New York, un salto a Washington, a bussare alla Casa Bianca da Obama, in combinato disposto con l'azione per la pace di Berlusconi nella Federazione Russa, da Putin. Figuriamoci, ahinoi.
BERLUSCONI OVVERO LA CONSAPEVOLEZZA DELLO STATISTA, CHE VUOLE COSTRUIRE LA COALIZIONE CONTRO LA SORGENTE DELL'IMMIGRAZIONE INCONTROLLATA. ANNICCHILIRE L'ISIS

giovedì 10 settembre 2015

A BRISIGHELLA DOPO I PIPISTRELLI, I LUPI, ARRIVA ANCHE LA LINCE


La comunità scientifica brisighellese esulta per i lusinghieri risultati conseguiti dal programma di ripopolamento della fauna silvestre autoctona; è di stamane infatti, l'avvistamento di una lince (lynx lynx) all'interno dell'oasi protetta del Cimitero di Brisighella. Il celebre etologo, Danilo Mainardi, ha dichiarato : la "scientifica" assenza dell'intervento umano nell'area, ha creato i presupposti biologici, e dunque l'ecosistema ottimale per la ricomparsa di specie animali altrimenti prossime all'estinzione. Queste condizioni lasciano sperare anche nella ricomparsa della gallina prataiola e del capovaccaio."
I più ottimisti, "non gufi", intravedono in questo una straordinaria possibilità di sviluppo, estendendo le condizioni selvose a ampie parti territorio; e preconizzano un aumento di vari punti del pil.
Tuttavia l'avvistamento ha generato apprensione tra gli abitanti della tentacolare località termale e per questo le autorità hanno rassicurato la popolazione; con l'aiuto di alcuni affermati domatori hanno stilato un decalogo di comportamento in caso di incontro ravvicinato; mentre i veterinari hanno proceduto al calcolo delle ore di digiuno dell’animale temendo paurosi effetti sul suo appetito.
La stessa comunità scientifica avverte il timore, che questa grande risonanza possa indurre ad individuare nel sito, il contesto per l'allestimento di manifestazioni di vario tipo; portando all'esecuzione di quelle opere di riordino, che inevitabilmente pregiudicherebbero l'intero habitat.
da un quotidiano di dopo domani. Da face book Sei di Brisighella se Daniele Celotti

LO STATISTA E IL RAGAZZINO



Il nostro leader si occupa della guerra che rischia di travolgerci, il fiorentino di salvarsi la ghirba con manovre con la sua minoranza. Visto dall’alto il mondo appare in drammatico sommovimento. Il punto di ebollizione dei conflitti si è spostato da Oriente verso il Mediterraneo. E L’Italia per ragioni geopolitiche è, insieme con la Grecia, la più coinvolta tra i Paesi d’Europa. Per questo uno statista fa come Berlusconi, e va in Russia, per stabilire ponti di dialogo e spingere il gigante euro-asiatico a impegnarsi nella stabilizzazione di quella parte del Pianeta Terra in cui per storia e geografia siamo immersi. E che oggi è in subbuglio e ci minaccia di guerra in due sensi: con il terrorismo e con l’indirizzare verso le nostre coste miriadi di profughi e migranti economici ad uso della nostra destabilizzazione economica, politica e sociale. Buon lavoro, Presidente Berlusconi. Questo fa uno statista, e invece Renzi che fa? A Roma si occupa di un problema abbastanza minore, cioè di se stesso. E’ in un mare di guai.
Altro che ‘sabotatori’ Una notizia: a Renzi gira malissimo. Ha deciso che l’articolo 2 della riforma del bicameralismo è la sua linea del Piave. Resiste lì. Ma se non accetta di trattare su questo, sta fresco, sarà appeso nella stanza dei salmoni affumicati. A Renzi, se ha a cuore questa nostra Italia, conviene cambiare e accettare le trasformazioni proposte da Forza Italia, o si troverà contro – salvo ignobili compravendite – la maggioranza assoluta dei senatori, 176 su 320. Un avvertimento: se il Pd crede di sistemare tutto con pateracchi in casa propria, gli faremo vedere i sorci verdi. Altro che “sabotatori” come ora dice di noi il buon Gotor.
Urge cambiamento rapido di governo… Renzi in Europa è inesistente, non si sta occupando dei nostri interessi nazionali in questo ambito, si è accoccolato ai piedi della Merkel, che fa i propri affari a discapito nostro. A Renzi questo sta bene, purché la Regina del IVIl Mattinale – 09/09/2015 4
Reich gli sganci il piatto di lenticchie di qualche decimale di flessibilità. Eppure questo voto di scambio con la Merkel oltre a danneggiare l’Italia non risolve le grane del Fiorentino. Infatti questo concentrarsi sulle proprie questioni di potere gli sta andando malissimo. Andasse male solo a lui e alla sua carriera, reggeremmo il colpo; il fatto è che sta portando alla malora la nostra democrazia. Urge un cambiamento rapido di governo.

martedì 8 settembre 2015

CON QUESTE RIFORME RISCHIO REGIME

Il rischio di regime che denuncia Berlusconi come possibile, lo stiamo già sperimentando. E i quattro golpe succedutisi dal 2011 e l’attuale situazione di illegalità della maggioranza parlamentare indossano tranquillamente la maschera della democrazia per la complicità inestricabile di potere politico, finanziario, mediatico e giudiziario. Berlusconi non gioca con i tatticismi, pratica la parresia, la sincerità. Lo si legga con attenzione. Berlusconi non si rassegna a che tanti astenuti siano così delusi dalla politica al punto da rinunciare a qualsiasi forma di partecipazione. Ritiene che questa sia una ferita alla democrazia. Non è solo questione di vincere o perdere al voto, la questione al cuore delle sue preoccupazioni. Si tratta di far circolare di nuovo, specie nel ceto medio avvilito, la linfa della speranza. E non con le fanfaluche, ma con programmi chiari. Meno tasse, più prosperità; più ceto medio, meno povertà; più coinvolgimento della Russia, meno terrorismo islamico. Brunetta – Mostra come la questione delle questioni la si colga solo guardando il mondo uscendo dal pollaio delle chiacchiere di Renzi. È questa Europa a egemonia tedesca la sorgente prima dei problemi. Renzi ha detto contento: “Non siamo più un problema per l’Europa”. Sarebbe interessante e auspicabile anche che l’Europa non fosse un problema per noi. Ed invece lo è.
Ci si avvia all’instaurazione di un sistema in cui la democrazia è sottratta al popolo. Dopo quattro golpe ora siamo in mano a un governo che si regge su una maggioranza illegittima. La nostra proposta per fermare l’avanzata dell’Isis e la conseguente ondata di profughi: una coalizione internazionale con Russia e Usa sotto egida Onu

OGNI PARROCCHIA OSPITI UNA FAMIGLIA DI PROFUGHI” BERGOGLIO TORNA A PREDICARE LA POLITICA DELL’ACCOGLIENZA, PREPARIAMOCI PURTROPPO…….

In prossimità del Giubileo della Misericordia, rivolgo un appello alle parrocchie, alle comunità religiose, ai monasteri e ai santuari di tutta Europa ad esprimere la concretezza del Vangelo e accogliere una famiglia di profughi".  Mentre l'Europa affronta la più grande emergenza migratoria degli ultimi anni, papa Francesco torna a chiedere di accogliere gli immigrati che stanno arrivando in Europa. E, durante l'Angelus, annuncia che "anche le due parrocchie del Vaticano accoglieranno in questi giorni due famiglie di profughi""Ogni parrocchia, ogni comunità religiosa, ogni monastero, ogni santuario d’Europa ospiti una famiglia, incominciando dalla mia diocesi di Roma". Il Santo Padre si rivolge a tutti i vescovi d’Europa affinché "nelle loro diocesi sostengano questo mio appello, e accusa i fedeli di essere spesso "ripiegati e chiusi in noi stessi" fino a creare "tante isole inaccessibili e inospitali" e rileva che "persino i rapporti umani più elementari a volte creano delle realtà incapaci di apertura reciproca: la coppia chiusa, la famiglia chiusa, il gruppo chiuso, la parrocchia chiusa, la patria chiusa".

sabato 5 settembre 2015

EUROPA FUCK YOU

L’Europa una volta fingeva di non vedere gli sbarchi di clandestini in Italia.
Dopo ci hanno dato qualche spicciolo per il disturbo e i costi di Mare Nostrum.
Dopo ci hanno inviato anche le navi a supporto della missione Triton, navi che ci scaricano orde di Africani da 90 chili quasi tutti giovani uomini dicendo che scappano dalla guerra (ma le mogli mamme e figli le hanno lasciate in mezzo alla guerra come dei vigliacchi?).
Ora che vedono l’Italia preda di stupri, violenze, furti, delinquenza, mercato del lavoro distrutto senza più diritti e mercato dell’imprenditoria straniera totalmente evasore delle tasse, il tutto grazie a questi clandestini che nonostante un buonismo cieco e idiota vogliono solo invadere con la forza il nostro sistema sociale e religioso, ora l’EUROPA vorrebbe chiudere le frontiere??
Ora l’EUROPA vorrebbe sospendere il trattato di Schengen sulla libera circolazione dentro la Ue???
Quindi tutta Europa, secondo i politici e i giornalisti di sinistra, è governata da fascisti???
O forse quei governi sono più attenti alla sopravvivenza dei proipri popoli?
Ma se non si fermano gli sbarchi in Italia e si bloccano le frontiere per andare in Europa, allora quel miliardo di africani sono destinati a invadere ogni singolo Comune Italiano con la loro arroganza, col loro razzismo verso la nostra religione e la nostra storia??

giovedì 3 settembre 2015

UNITA’ E OPPOSIZIONE

Dall’incontro con Berlusconi in Sardegna emerge una linea chiara e forte, altro che oscillazione, ma una sola voce. Nessun accordo solitario o scambio d’altro genere. Ci muoviamo di concerto con l’opposizione. Renzi accetti le nostre proposte su elettività diretta dei senatori e per il premio di coalizione, o diciamo di no alla riforma costituzionale. Ed essa allora, sia che passi sia che non passi, cascherà in testa al premier. Il Cantiere di idee, programmi, riforme e il tavolo delle regole e delle candidature per l’unità del centrodestra. Le nostre posizioni su unioni civili e immigrazione. Di concerto con Lega e chi ci sta . DALLA CERTOSA IL SÌ SENZA SE E SENZA MA A QUANTO STABILITO DAL CONSIGLIO NAZIONALE: LA LOTTA CONTRO IL “RISCHIO DI REGIME AUTORITARIO”
L incontro di lavoro in Sardegna di Silvio Berlusconi con i capigruppo di Camera e Senato, e i dirigenti Bergamini, Rossi e Toti, una volta di più ha reso palese che Forza Italia ha una sola voce, quella del suo Presidente. La filosofia che emerge dalle dichiarazioni e dalle interviste è limpida e non dà pretesti a ricami sfruttati per divaricare una unità che emergerà subito nelle scelte parlamentari e nelle iniziative politiche. La linea arci-confermata è quella vidimata dal voto unanime del Consiglio nazionale del 4 agosto. Opposizione senza aggettivi a questo governo dei fallimenti. No secco alla riforma costituzionale del bicameralismo e del Titolo V, poiché il combinato disposto di questi proposti cambiamenti della Carta fondamentale con lItalicum, comporta un giudizio incompatibile con una qualsiasi forma di assenso o di 3 posizione conciliante, tipo uscire dallAula o simili: infatti “L'Italia è a grave rischio di regime”.
Non siamo per il no aprioristico, sia chiaro. Poniamo condizioni in funzione del bene prezioso della democrazia senza il pericolo di “autocrazia” (Scalfari) sullo sfondo: “Noi proponiamo la revisione della riforma del bicameralismo paritario con lelettività dei Senatori e, per quanto riguarda la Legge elettorale, lattribuzione del premio di maggioranza alla coalizione e non alla lista”. Punto e a capo.
LO SFALDAMENTO DEL PD RENDE ESSENZIALE PER LA SALVEZZA DELL’ITALIA L’UNITA’ VINCENTE DEL CENTRODESTRA
Opposizione dunque. Nessuna oscillazione, ma per rimanere in rima: assoluta determinazione