giovedì 3 settembre 2015

UNITA’ E OPPOSIZIONE

Dall’incontro con Berlusconi in Sardegna emerge una linea chiara e forte, altro che oscillazione, ma una sola voce. Nessun accordo solitario o scambio d’altro genere. Ci muoviamo di concerto con l’opposizione. Renzi accetti le nostre proposte su elettività diretta dei senatori e per il premio di coalizione, o diciamo di no alla riforma costituzionale. Ed essa allora, sia che passi sia che non passi, cascherà in testa al premier. Il Cantiere di idee, programmi, riforme e il tavolo delle regole e delle candidature per l’unità del centrodestra. Le nostre posizioni su unioni civili e immigrazione. Di concerto con Lega e chi ci sta . DALLA CERTOSA IL SÌ SENZA SE E SENZA MA A QUANTO STABILITO DAL CONSIGLIO NAZIONALE: LA LOTTA CONTRO IL “RISCHIO DI REGIME AUTORITARIO”
L incontro di lavoro in Sardegna di Silvio Berlusconi con i capigruppo di Camera e Senato, e i dirigenti Bergamini, Rossi e Toti, una volta di più ha reso palese che Forza Italia ha una sola voce, quella del suo Presidente. La filosofia che emerge dalle dichiarazioni e dalle interviste è limpida e non dà pretesti a ricami sfruttati per divaricare una unità che emergerà subito nelle scelte parlamentari e nelle iniziative politiche. La linea arci-confermata è quella vidimata dal voto unanime del Consiglio nazionale del 4 agosto. Opposizione senza aggettivi a questo governo dei fallimenti. No secco alla riforma costituzionale del bicameralismo e del Titolo V, poiché il combinato disposto di questi proposti cambiamenti della Carta fondamentale con lItalicum, comporta un giudizio incompatibile con una qualsiasi forma di assenso o di 3 posizione conciliante, tipo uscire dallAula o simili: infatti “L'Italia è a grave rischio di regime”.
Non siamo per il no aprioristico, sia chiaro. Poniamo condizioni in funzione del bene prezioso della democrazia senza il pericolo di “autocrazia” (Scalfari) sullo sfondo: “Noi proponiamo la revisione della riforma del bicameralismo paritario con lelettività dei Senatori e, per quanto riguarda la Legge elettorale, lattribuzione del premio di maggioranza alla coalizione e non alla lista”. Punto e a capo.
LO SFALDAMENTO DEL PD RENDE ESSENZIALE PER LA SALVEZZA DELL’ITALIA L’UNITA’ VINCENTE DEL CENTRODESTRA
Opposizione dunque. Nessuna oscillazione, ma per rimanere in rima: assoluta determinazione

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