DONATELLA DONATI CONSIGLIERE COMUNALE PDL LUGO.
Incredibile ma vero: Lugo è una città senza albero di Natale. In qualunque borgo, frazione o grande città l’albero di Natale c’è. Da quando, come vuole la leggenda, Martin Lutero riprese questo simbolo della rinascita della vita per farlo diventare il simbolo del Natale, l’accensione delle luci che lo decorano ha segnato l’inizio delle feste in tutto il mondo occidentale. L’Amministrazione lughese invece ha deciso che Lugo non ha bisogno di dare il via allo shopping natalizio con l’accensione dell’albero e quest’anno ha eliminato anche le decorazioni che c’erano sugli alberi del giardino pensile. Non era l’abete tradizionale ma meglio di niente. Sono diversi anni, infatti, che Lugo ha rinunciato a questo simbolo del Natale che fino agli anni novanta veniva eretto nella piazza, davanti alla Rocca e che, dopo la ristrutturazione della pavimentazione, venne spostato nel centro del Pavaglione. Era un normalissimo abete che aveva però la particolarità di essere decorato dai bambini delle scuole materne. Non erano decorazioni qualunque, le facevano i bambini. Ci lavoravano con le maestre ed era l’occasione per realizzare piccoli capolavori che poi venivano portati in piazza durante una festa che coinvolgeva tutte le scuole dell’infanzia. Poi l’Amministrazione ha deciso che l’abete classico non era più adatto al nostro Comune e contestualmente di decorare a sue spese solo la Rocca, mentre il resto della città è rimasto a carico dei commercianti del centro.
Da quest’anno la decorazione luminosa messa in opera dal comune si è limitata al giro della Rocca; niente albero, niente illuminazione della piazza, niente di niente. Siamo forse gli unici in Italia a non avere un albero di Natale. A cosa dobbiamo questa progressiva eliminazione di questo simbolo che in questo periodo allieta le piazze di tutto il mondo occidentale? Quali saranno le motivazioni di una tale presa di posizione? I tagli dovuti al patto di stabilità, non permettono di acquistarne e decorarne uno? Basta chiedere ad un’azienda di sponsorizzarlo, come è stato fatto per le rotonde. Oppure rinunciare a qualche fuoco di artificio durante la notte di Capodanno o ad Halloween, cosa di cui beneficerebbero anche i nostri animali domestici, meno spaventati dal baccano. Per qualche tempo si è vociferato che l’usanza fosse stata abolita per rispetto alla natura. Perché tagliare un abete per poi decorarlo sulla pubblica piazza pare si chiedessero i verdi in Rocca? La soluzione, in questo caso, sarebbe stata quella di un albero ecologico o ecocompatibile. Di certo qualche ottimista obietterà che un “albero” c’è: forse allude allo squallido fittone verde che svetta al centro di piazza Mazzini, raccordato malamente al Pavaglione da un reticolo di luci in parte fulminate e più simile ad un pesce torpedine affetto da rachitismo che ad un qualsivoglia simbolo natalizio. Per di più è anche pericoloso, con quella marea di cavi elettrici sparsi ovunque e con gli attacchi volanti delle sue tristi luminarie che, in caso di vento forte, ondeggiano pericolosamente selle teste dei passanti. La mancanza di un albero di Natale a Lugo sì è sentita, a quanto pare anche in Rocca dato che il Sindaco, per inviare gli auguri di buone feste, ha fatto aggiungere con Photoshop le palle di Natale alle luci del falso albero dentro al Pavaglione e se ha voluto che ci fosse un albero vero ha dovuto riesumare una foto di quindici anni fa. Già, gli auguri di buone feste. Infatti la giunta non augura più buon Natale e buon anno, ma semplicemente buone feste, il che sarà politicamente corretto, ma sicuramente stride con quelle che sono le nostre tradizioni. Che sia questo il vero motivo della mancanza dell’abete?
Donatella Donati (consigliere comunale del PDL)
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